IL MATERIALE DEL CRIMSON CIRCLE
La Serie del
Kharisma
SHOUD 11:
“Kharisma 11” – con ADAMUS, canalizzato da Geoffrey Hoppe
Presentato
al Crimson Circle il 1° agosto 2015
www.crimsoncircle.com
Traduzione
di Gioia Villa
Io Sono quello che Sono,
l’inequivocabile Adamus. Ah!
Oggi non sono St. Germain e di certo
non sono Kuthumi; è tutto Adamus, il giorno all-star. (il pubblico grida e
applaude). Ora battete le mani, ma sapete poco di ciò che ho in mente.
Cara Edith,
dicono che il video ti ha messo a disagio (si riferisce al video “Lost” di Anouk
trasmesso prima della canalizzazione).
EDITH: Oh,
no. Non mi ha messo a disagio.
ADAMUS:
Davvero?
EDITH: No. Si
tratta solo di amarsi.
ADAMUS:
Certo! L’ha detto Edith! (il pubblico applaude) Oggi un Premio Adamus per te.
EDITH: Oh,
wow!
LINDA: Ha!
Ne ho uno! Ne ho uno. Ha, ha! Ha, ha, ha!
ADAMUS: Ti
meriti un Premio Adamus.
LINDA: Ne ho
uno!
ADAMUS: Si
tratta solo di amarsi, sì.
LINDA:
Arriva.
ADAMUS: Devo
raccontarvi una storia. L’ho scelta io e non è la musica che preferisco, ma è
il tema che preferisco – amarsi. A un certo punto il caro Geoffrey, Cauldre si
è innervosito e stava per mettere qualcosa di morbido, che non offendesse e che
non disturbasse. Ha usato Edith come scusa, ha detto, “Edith potrebbe sentirsi
a disagio per il video.” Avevo ragione, mia cara signora?? (lui la bacia e il
pubblico dice “Ohhh!”)
EDITH:
Grazie (la bacia di nuovo). Grazie.
ADAMUS: Non
ero a disagio. Oh, qualcuno si ama, si ama e lo canta… oh.
LINDA:
(porta il premio Adamus Award) È l’unico.
ADAMUS:
Vorrei una bella inquadratura. Edith, per te (le consegna il Premio).
EDITH: Molte
grazie.
ADAMUS: Per te. Sì. Sì (applausi).
Sapete che non ne consegniamo più molti, ora potete acquistarli online per 44
dollari (risate). È tutto tuo.
Ah, uno dei miei temi preferiti è
amarsi e a volte noi tendiamo – voi tendete – a sentirvi a disagio
e provate quasi imbarazzo. Ecco un bel
video musicale che parla di essere persi – so che molti di voi si sentono così,
persi nella loro canzone – e la parte grafica è molto professionale, essere
intimi con sé nella vasca. (risate mentre Adamus s’insinua vicino a Edith). O
chiama me (Adamus ridacchia).
Miei cari amici, oggi lo faremo in
modo un po’ diverso, un po’ diverso.
Prima di tutto capite che io sono
qui in questo Shoud – e uno Shoud è tutti noi. Uno Shoud è un riflesso di
tutti noi. Quando c’è un grande Shoud, uno Shoud che diventa una pietra miliare
è perché voi siete riusciti a fare il passo successivo. Non sempre vi fa
sentire bene al momento e non è sempre comodo, ma vi state permettendo di
passare al livello successivo. A volte nella vostra vita è molto semplice
restare nella situazione attuale e pensare solo che la vita può essere diversa
senza permettere mai che sia diversa e senza fare mai mosse audaci.
Rovesciare Dio
Il mese scorso abbiamo fatto una
mossa audace. Abbiamo rovesciato Dio (risate). Per chi non sa di cosa sto
parlando, si tratta di rovesciare la mucca. Sì, gli americani sanno bene che
cos’è e lo fanno spesso ma per chi non lo conosce e stasera vuol fare qualcosa
… (risate del pubblico dice “No!”) Voi andate dove pascolano le mucche e se
dormono, se una dorme voi usate un solo dito e senza sforzo potete rovesciarla
a gambe all’aria (Adamus ride). No, no, alla mucca non importa, basta che il
giorno dopo le diate da mangiare.
Abbiamo fatto lo stesso con Dio. Lui
era pronto perché Dio è piuttosto addormentato. Dio è abbastanza letargico e
Dio é al pascolo, in una specie di … (fa la faccia da addormentato). Oh, io
sono serio. Non sto dando della mucca a Dio. (qualche risata). Beh, forse sì
(altre risate). Lui era davvero pronto per essere rovesciato. È stato un bel
passo avanti e forse il mese scorso non vi siete resi conto, ma è stato un
enorme passo avanti perché ne abbiamo parlato senza preoccuparci che qualcuno
ci guardasse o ci ascoltasse perché, beh, non ne avete bisogno. Nessun altro
ascolta questa roba! (Adamus ride)
L’abbiamo fatto senza preoccuparci
delle ripercussioni perché, sapete, anche se Dio fa parte della coscienza di
massa, le persone vogliono che cambi. Le persone vogliono davvero un
cambiamento di Dio, ma hanno paura. Temono che potrebbe essere un cambiamento
troppo forte o nella direzione sbagliata ma in un certo senso sono stanchi di
Dio e di come gli umani conoscono Dio. Vogliono qualcosa che sia un po’ più
dinamico, rinfrescante, più semplice e che non lo insegnino vecchi uomini
scontrosi.
Sapete, le cose progrediranno
davvero sul fronte di Dio quando le donne, come gli uomini condivideranno
questo Dio, quando predicheranno.
Per me è molto
strano – era già strano 300 anni fa e oggi lo è ancora di più
– che in generale i preti e rabbini sono uomini e i predicatori e i
ministri altrettanto. È molto strano ed era strano anche allora. Tutti sapevano
che mancava qualcosa ma nessuno voleva parlarne e dopo 300 anni siamo qui e
manca ancora qualcosa. Voi saprete quando i cambiamenti avverranno in alcune
delle chiese e delle organizzazioni religiose principali perché esse
permetteranno alle donne di stare di fronte alla gente.
In ogni caso il mese scorso abbiamo
rovesciato un po’ Dio e lui è caduto e ora ci sono le ripercussioni. Voglio
dire, è divertente farlo e anche osservare tutta la storia di un dio potente e
onnisciente che – buum! – sparisce così.
Per voi ci
sono delle ripercussioni. Ciò ha iniziato a scuotere, a minare le fondamenta
cui si fondavano molte cose e dentro di voi qualcosa si è rotto. So che tutti
voi pensate di non essere religiosi, ma c’era ancora una specie di vecchio
investimento su Dio. Voi avete iniziato a liberarvene e le cose sono affiorate
perché Dio è come un enorme coperta che reprime molte altre cose – la paura e
la colpa e la vergogna e i ricordi da nascondere – e tutto ciò mentre
pregate Dio. Beh, quando tutto ciò sparisce, le cose affiorano.
Sandra.
SANDRA: Eccomi.
ADAMUS: Il caffè.
SANDRA: Sono qui. (qualche risata).
ADAMUS: Sì. Grazie, mia cara. Grazie (qualche
applauso). Salute. Voi servitevi pure, ma non del mio caffè.
Ecco, ciò muove molte cose e
probabilmente ve ne siete accorti in molti modi diversi in un mese che è stato
pazzo, diverso dalla pazzia normale ma è stato un mese pazzesco – vi siete
sentiti un po’ persi, senza un ancora né un guinzaglio; vi siete sentiti un po’
a disagio perché le vecchie fondamenta non c’erano più – è assolutamente
opportuno. Ciò ha determinato cose come la lettera del caro John di cui abbiamo
parlato prima e come le lettere della cara Susan o della cara Mary o del caro
Benjamin. Ha portato a galla molte cose e quando le cose affiorano e sono
esposte a ciò che chiamereste luce o consapevolezza, per un po’ fa proprio male. Mette davvero a disagio e né io né voi vogliamo tornare nel vostro
piccolo luogo comodo e cercare solo di renderlo ancora più comodo. Lo
supereremo. Voi lo supererete ed è disagevole e fa pezzi un po’ del
tessuto del vostro algoritmo umano ed era necessario che fosse così. Continuerà
a essere così.
La cosa stupenda è che quando capite
ciò che sta accadendo anche se c’è dolore a livello emotivo, mentale e forse
anche fisico voi dite, “Oh, va bene. Ecco cosa sta accadendo.” È molto più
semplice che trovarsi nel buio assoluto e passare al “Cosa non va in me?”
Quello è terribile. Certo, sì, ci saranno momenti di disagio, momenti di
aggiustamento ma quando capite che è
opportuno e vi espandete oltre quel punto è molto più semplice, è molto più
facile accettarlo.
Tutto nel momento Ora
Mentre sono qui e parlo, io parlo a
tutti voi. Questo è il vostro Shoud, è ciò che state creando ma io lo faccio
anche per me, perché io sono qui e vi parlo e in fondo trasmetto a voi il
vostro messaggio e c’è una parte di me
che ora lo ascolta. È la parte di me che non è un Maestro Asceso. È una parte
di me che 2600 anni fa visse un momento molto difficile. È una parte di me che
si sente molto frustrata e confusa e persa. Io sono qui in piedi e parlo a me,
mi dico, “Stai affrontando un’evoluzione, un’apertura. Arriverà il tempo
dell’illuminazione.“ Io sono qui e parlo al mio passato e il passato non è
dietro di me. In realtà, il passato è proprio qui.
Proprio ora voi state facendo lo
stesso con voi. State parlando al vostro passato, state parlando a ciò che
potreste definire il vostro Ora, il vostro momento attuale. C’è una parte di
voi che vi chiama dal futuro – non è proprio così, perché tutto parte dal
momento – e vi dice, “Funziona.” Deve farlo. Deve proprio farlo. Si riunisce nel modo più bello e stupendo che voi avete creato. Nessun altro. Che voi
avete creato. Nonostante le molte cose di cui ora vi preoccupate, ora c’è
un’altra parte di voi che parla e dice, “Fai un bel respiro profondo.
Rilassati. Rilassati.”
Sapete, qui la cosa interessante è
che il passato/presente/futuro non esistono. Tutto deve accadere nel momento
Ora. Tutto deve accadere nel momento ora e non può accadere nel passato o nel
futuro. Persino il Maestro Asceso che siete voi è nel momento Ora, nello stesso
momento Ora in cui esiste anche l’umano – proprio nello stesso
momento Ora – dov’è anche il passato.
Voi dite, “Qual è il punto? Com’è che non ci
arrivo?” Beh, perché vedete o siete consapevoli solo di una piccola parte del
momento Ora. Tutto sta accadendo proprio ora. Non c’è modo di andare nel
futuro; è proprio qui. In un certo senso potreste dire che ora vi state
dicendo, “Apri la tua consapevolezza. Permetti la tua consapevolezza.”
Permettiti di renderti conto che tutto è qui, nel momento Ora. Non a livello
mentale, non mentalmente. Fallo solo essendo del tutto coraggioso e audace e
dì, “Non ho più nient’altro da perdere. Ora mi aprirò del tutto.” Poi smettila
di pensarci sopra. Questo è importante e il tuo Sé, il tuo Sé illuminato e
realizzato ora ti sta dicendo, “Smettila di pensarci sopra. Continua a fare ciò
che vuoi.” Voi permettete. Voi vi aprite e permettete e poi la smettete di
pensarci sopra. Occupatevi della vostra vita quotidiana e fate tutto ciò che
volete fare.
Facciamo un
bel respiro profondo e facciamolo proprio ora.
Niente di Nuovo
Oggi non vi dirò nulla di nuovo. Mi
dispiace. Tutto ciò che vi dirò l’avete già sentito, qui o nel passato o ve lo
sta dicendo il vostro Sé già illuminato. L’avete già sentito. Lo sapete già.
Oggi non c’è niente di nuovo e devo dirlo perché qualcuno si sintonizza per
qualcosa di nuovo, “Cosa dirà oggi di nuovo?” Voi restate intrappolati nel
nuovo. Tutto deve essere nuovo, ma non c’è niente di davvero nuovo. Posso
raccontarvi le stesse cose in un modo nuovissimo e così penserete che sia
nuovo, ma non lo è. Se tornate a rileggere i primi Shouds con Tobias – la Serie
del Creatore, la Serie del Maestro e alcune altre – non c’è nulla di nuovo.
L’ho già detto e ora lo dirò in un modo diverso – in modo più divertente o
irritante, in un certo senso; lo dirò in modo diverso – ma oltre ciò non
c’è niente di nuovo perché quel Sé illuminato e realizzato ve l’ha già detto.
Ve l’ha già detto.
Ne parlo per chi tra voi viene qua
solo per le novità e si occupa solo delle novità – “Cos’ha detto di nuovo?” – e
poi sbadiglia a ciò che crede di aver già sentito ed ecco, ora potreste
volervene andare. Vi chiamo io quando parlerò di qualcosa di nuovo – mai
(qualche risata).
È come un incantesimo, è come una
dipendenza e ne parlerò ancora durante la nostra riunione sulle Dipendenze. Il
nuovo crea un’ossessione – “Devo trovare qualcosa di nuovo.” Devo
trovare qualcosa di nuovo prima di tutto perché così sarò quello che dirà a
tutti gli altri che ha sentito qualcosa di nuovo.” Deve essere qualcosa di nuovo perché voi
siete annoiati a morte dal vecchio. Il nuovo è quasi una distrazione perché,
beh, non avete mai messo in pratica il vecchio, ciò che vi ho detto prima e non
l’avete mai affrontato né permesso quindi deve essere qualcosa di nuovo. Mi
sono un po’ stancato di stare sempre nei miei sandali e dover inventare ogni
mese qualcosa di nuovo solo per “ i nuovi” o per chi ama il nuovo.
Così ho deciso, non oggi. Oggi non
c’è niente di nuovo. Se ora riusciamo a liberarci da tutti quelli che vengono
qua solo per il nuovo, possiamo passare agli affari. Ok, ora che se ne sono
andati facciamo qualcosa di nuovo (risate).
È nutrimento energetico. È irritante
ed io cosa faccio, sto qui a intrattenervi? Sapete … (tra il pubblico molti
“Sì” e qualche risata) Ok! Facciamo qualcosa di nuovo!! (altre risate)
Voi non venite qua per il nuovo. Voi
venite qua solo per aprirvi. Nella vostra vita io sono un enorme apriscatole
(Adamus ride). Voi venite qua solo per aprirvi. Là fuori è facile restare
bloccati. Alla fine dello Shoud io non resto in giro. Me ne vado perché è molto
facile restare bloccati e intrappolati là fuori. È proprio così e non siete
solo bloccati nelle vostre attività quotidiane, ma anche in un corpo. Qualche
volta il mese io entro e affitto questo corpo e poi proseguo, ma è dura. Noi
veniamo qua per fornirvi un – stavo per dire un massaggio spirituale, ma non è
così – solo un massaggio alla coscienza e un piccolo rovesciamento umano.
(Adamus ride).
L’hai mai
fatto, Kerri? Hai mai rovesciato una mucca?
KERRI: No.
ADAMUS:
Provaci.
KERRI:
Potrei fare pratica su di te.
ADAMUS:
Provaci (risate). Sì.
KERRI: Mi
divertirò a farlo.
ADAMUS: Be
prima devo addormentarmi ed io non dormo mai.
KERRI: Oh.
ADAMUS: Eh, sì. Provaci. Fai
qualche foto e il prossimo mese ci piacerebbe vedere il video (Adamus ride).
KERRI: Okay.
È un compito a casa, professore?
ADAMUS: No. È come andare al parco
dei divertimenti (Adamus ride).
Allora, niente di nuovo. È tutto
qui. Perché non lo sapete? Non vi siete ancora aperti. Tutto qui. Perché? È una
sfida enorme. Perché? Ne parlerò di nuovo in un prossimo incontro, ma voi siete
dipendenti dalla vita. Siete diventati dipendenti da lei. Voi diventate
dipendenti dal viaggio. Voi diventate dipendenti dai problemi. Poi diventate
dipendenti da tutta la storia e poi venite qua e ascoltate il vostro Sé, il Sé
illuminato che dice Sé, “Fai solo un respiro profondo. Fai solo un respiro
profondo e permetti.”
Le Contraddizioni
Ecco l’altra cosa di cui volevo
parlare. Probabilmente avete già scoperto o va sempre peggio che la vita sta
diventando una serie infinita di contraddizioni ed è difficile. All’umano
piacciono le cose carine e organizzate e ama sapere dov’è il punto A e il punto
B e il punto C. Probabilmente stanno
montando enormi contraddizioni dentro di voi e in ciò che vi dico; le
contraddizioni quando vi dico, “State nella vita. State nella gioia della
vita,” ma un attimo dopo vi dico che siete dipendenti dalla vita. Voi dite,
“Beh, non è una contraddizione?” No, proprio no. Sicuramente no.
Un attimo prima parliamo di aprirvi
e un attimo dopo parliamo di essere concentrati. È una contraddizione? No. Non
proprio, soprattutto quando iniziate a permettervi di stare nella “e” perché ci sono contraddizioni a livelli diversi della realtà e delle
vibrazioni e dell’energia. Esistono grandi contraddizioni in ciò che definite
la natura, la realtà naturale e anche nelle altre realtà. Ecco perché è
difficile vederle, perché voi le guardate attraverso gli occhi delle
aspettative secondo cui negli altri reami tutto deve essere in un certo modo e
poi ci arrivate e non riuscite a trovarlo. È perché è una “e.” É diverso. La
gravità che funziona qui potrebbe essere molto diversa dalla gravità altrove e
qui la reazione delle energie è diversa da altri luoghi.
Per favore, abituatevi alle
contraddizioni. Non c’è niente di sbagliato nella vostra mente quando iniziate
a percepire grandi contraddizioni nelle cose e dentro di voi e non c’è nulla di
sbagliato. In realtà è arrivato davvero il momento di superare il pensiero
lineare secondo cui tutto deve essere la stessa cosa.
All’inizio per la vostra mente e per
il vostro paesaggio della realtà è molto difficile perché vi sentite molto,
molto fuori fase. Nulla ha un senso e voi tentate disperatamente di rimettere
tutto insieme. A quel punto vi deprimente e provate ansia e di notte non
riuscite a dormire. Bene, fatevene una ragione. Superatelo e iniziate a
rendervi conto che come Maestro Asceso esistono molti livelli diversi della
realtà e non tutti devono andare d’accordo tra loro. La fisica su questo
pianeta non deve andare d’accordo con la fisica in altre dimensioni.
Ecco perché è divertente e voglio
che a un certo punto lo troviate divertente. Ecco perché ci sono le cose.
Durante la pausa Cauldre parlava con qualcuno della gravità e della fonte
energetica compresa da Tesla. Al momento gli scienziati non la vedono perché
danno per certo che questa realtà funziona anche in altre realtà. Le dinamiche
presenti qui (in un luogo) si applicano anche là (in un altro luogo) ma non è
così. È molto diverso. Tutte possono esistere e coesistere anche se sono fuori
frequenza. Sebbene siano incompatibili, possono coesistere insieme. Questo è un
punto fondamentale.
Ecco perché io dico che tutto è nel
momento Ora. Non può assolutamente accadere fuori dal momento Ora. Fuori dal
momento Ora non esiste nulla, ma voi
percepite che c’è un passato e un futuro ed è molto difficile percepire che
l’essere illuminato è proprio qui e anche l’essere idiota è proprio qui. Tutto
è proprio qui e non deve essere compatibile – la fisica compatibile,
l’energia compatibile, la coscienza compatibile – ma può coesistere. È
enorme, è molto importante.
La mente lotterà con questo concetto
come alcuni di voi stanno facendo ora, “Come funziona?” La vostra mente non lo
capirà e ve lo spiegherò tra un attimo. Mettetevi a vostro agio, rilassatevi
perché questa è un’apertura. È un’apertura e ci sono momenti in cui vi
sentirete molto strani e nulla avrà senso a livello fisico, mentale e
spirituale e sentirete che vi stanno rivoltando come un calzino e va bene così.
Va bene così.
La Mente
Molti di voi si preoccupano perché
invecchiano e la mente li abbandona. Sapete, non c’è molta differenza tra
essere un soggetto geriatrico e illuminarsi (qualche risata). No, non c’è. Non
c’è differenza se non quella di riuscire a capire cosa sta accadendo.
Userò un esempio: immaginate una
torcia e quando una persona invecchia la sua mente è come le batterie che non
sono più cariche come prima. Oltretutto invece di emettere un fascio luminoso
concentrato, il raggio è un po’ più confuso e diffuso. Spesso le persone
anziane, che voi pensate stiano
diventando stupide, pensano solo di
essere stranamente più felici di quanto siano mai state (risate) e non devono
più gestire nulla. A proposito, qualcuno finge e così non deve più aver a che
fare con gli umani. La mente si spappola e inizia scivolare negli altri reami.
La mente inizia a scivolare nel reame della morte o solo negli altri reami che
esistono.
Ciò che voi definireste un sano
umano razionale li sente borbottare e pensa, “Oh, sta andando ed io spero di
non diventare mai così.” Beh, voi state diventando così (Adamus ride). Era
divertente (altre risate) con una differenza. Qui non si tratta di invecchiare.
Accade che vi state espandendo oltre la mente e state iniziando a percepire gli
altri reami. Io ne parlo e voi dite, “Oh! Sembra bello. È come un bel film di
fantascienza ed io sono la star. Questo è un reame grande e nuovo – Star Trek,
Guerre Stellari e tutto il resto.” Poi, quando inizia ad accadere dite, “Oh!
Cosa non va in me?! Non riesco a ricordarmi nulla. Oh! Cosa non va nel mio
cervello? “
È come il cervello di una persona
anziana. Si sta espandendo ma invece di perdere la vostra concentrazione,
invece di perdere il fuoco – ecco la buona notizia e la cattiva
notizia – voi avete ancora il fuoco e le batterie sono ancora
cariche. Sì, proprio così. Avete ancora un punto focale, ma ora ne avete un
altro qui e un altro là e un altro altrove (indica luoghi diversi). State
diventando multi-focali. Avete tutti questi raggi. Invece di un solo
raggio – come a trent’anni, un raggio concentrato qui – iniziate a
dirigerli dappertutto e all’inizio è molto strano, ma voglio che veniate con me
per un attimo fino al punto in cui non è più strano. Va bene?
Eccovi qui che vi chiedete, “Cosa mi
sta succedendo? Non riesco a ricordare nulla.” Vi state solo concentrando su
molte realtà diverse. La mente lotta per capirlo, per ricordarlo, per dargli un
senso e non ci riesce. Ecco l’errore più grande – aspetterò fino alla fine per
riassumerlo, ma è l’errore più grande – non può farlo. Molto
semplice.
Il fuoco della vostra mente è qui e
riuscirà a concentrarsi solo qui –
forse qui (un altro luogo) e un po’ oltre, ma non molto – quindi si tratta
di fare in modo che la mente capisca ciò che non può capire. Non può proprio.
Ora venite con me. Non abbiamo
bisogno di musica o di altro, ma venite con me in ciò che è il momento Ora, in
ciò che non è nuovo. Va bene? Prima cosa: non è nuovo. Noi qui non faremo
qualcosa di nuovo, perché voi ci siete già. Questo non è un gioco mentale, si
chiama Realtà 101 (cioè i Fondamentali della Realtà). Venite un attimo con me
dove c’è il punto di concentrazione sulla Terra – sul vostro corpo, sui vostri
pensieri e sulla vostra identità. Dovrebbe essere facile. Lo fate ogni giorno,
lì avete le vostre abitudini e il vostro senso di equilibrio e di percezione.
Va bene. Ci siamo. L’abbiamo fatto.
Ora in contemporanea, oltre il pensiero mentale ci sono altre cose che definite
dimensioni. Tra sei mesi vorrei arrivare al punto da non usare più la parola
dimensioni. Suona molto new age. Sono solo realtà. Sono solo espressioni e ci
sono. Sono qui proprio ora.
Certo, posso provarlo. Ogni notte ci
andate nei vostri sogni. Alcuni lo ricordano, altri no ma voi passate in
un’altra realtà e risulta difficile collegarla ma esiste. Per esempio é la
vostra anima, la vostra Essità che canta senza dover usare le corde vocali
perché là non ce n’è bisogno. Canta e basta. Sentite l’espressione che vi
attraversa. Quella è una realtà.
Anche la realtà è una
concentrazione, una “e” dove siete appagati. Appagati – non voglio usare la parola “pace,” perché
anche quella ha un significato falso – ma vi va bene tutto ciò che
accade su livelli diversi.
È qui proprio adesso. Ci siete voi,
il fuoco che è un maestro, un maestro stupendo. Non deve essere qui nel corpo
fisico o nella mente. Potrebbe farlo ma non deve farlo. È dove condividete il
vostro kharisma, la vostra luce. Davanti a voi non devono esserci 100 persone
sedute su sedie imbottite che si chiedono quando arriverà la pizza (qualche
risata). No. Voi potreste essere solo nell’altro fuoco che irradiate il vostro
kharisma. Questo è insegnare. Chi mai ha detto che deve accadere di fronte a un
gruppo? In realtà quel modo non funziona molto bene, quindi irradiate e basta.
C’è poi un altro fuoco di voi,
talmente poco umano e quasi difficile da capire, senza un corpo e senza una
mente ed è solo essità. Un’essità. C’è e basta.
Poi c’è un altro fuoco di voi, un
aspetto che, credeteci o no, vuole fare tutto da capo, vuole ripetere tutta
l’esperienza umana. No, davvero. Davvero. Lui mi spaventa (ride). No, è quello
che capisce questa cosa, la molteplicità e la “e”. Lui capisce che in realtà il
dolore e il trauma non esistono e capisce che è solo un’esperienza meravigliosa
e non certo una prova, quindi vuole tornare. Vuole farlo davvero. C’è poi un
altro fuoco che l’ha già fatto, capite? Un’altra vita. Non ho detto dopo
questa; potrebbe essere prima. Potrebbe essere prima di questa.
Sì, voi potete essere un Maestro
Asceso e vivere un’altra vita e non importa dove. Non importa se è prima
dell’illuminazione o dopo l’illuminazione, perché a un certo punto niente di
ciò è importante. Proprio così. Voi potete essere assolutamente ascesi e dire,
“Voglio esprimermi di nuovo.” Potete farlo in modo diverso senza dover
attraversare il normale processo di nascita, come ha fatto Tobias. Potete farlo
solo per divertirvi. Potete farlo senza entrare nella testa e diventare
filosofici e bloccati e tutto il resto. Voi siete tutte quelle cose.
Io lo dico – il vostro Sé
illuminato che di certo è qui lo dice, parla al fuoco umano seduto su queste
sedie o che ci guarda attraverso Internet – e voi dite, “Oh sì! Non è nuovo. So già tutto. Lo so. È molto semplice.
Io sono un essere ‘e’. Non sono intrappolato nella merda!” L’ho detto per
svegliarvi (qualche risata). Qualcuno si stava addormentando. Voi non siete
intrappolati in nulla – nel cemento, nella merda o in altro. Come sapete, però,
una parte di voi e non tutto di voi ma solo una parte di voi uscirà dalla porta
o spegnerà Internet e una parte di voi tornerà a quell’unico fuoco. Quando lo
fate, fermatevi un attimo.
Fermatevi. Fate un bel respiro
profondo – e – e non lo siete più.
Ora voi state mollando un po’. Voi
mollate una realtà lineare che va avanti da ere e ere e siete quasi rimasti
intrappolati in quella realtà mentre esistevano anche tutte le altre, ma voi
iniziate a mollare quell’unica realtà. State uscendo dalla vostra biancheria
intima che vi va un po’ stretta ed è
impegnativo perché una parte di voi vuole davvero migliorare un po’ la realtà
lineare. Poi vi arrabbiate con me perché venite qua ogni mese e dite, “Voglio
solo migliorare la mia vita,” ed è come se io la facessi saltare in aria perché
in realtà è ciò che volete perché quando non siete “e” restate molto bloccati.
Ogni Maestro
l’ha capito, compreso voi. “Oh! Cercavo solo di rendere perfetta la mia vita
umana,” e fa schifo. Se cercate di farlo, finirete nel Leone Rosso Numero Due
(Adamus ride). Il mio prossimo libro. Sto cercando un autore che lavori con me.
Il Leone Rosso Numero Due accade quando la persona è ossessionata dalla sua …
(Crash scatta una foto) Grazie. Ogni tanto dovete fermarvi perché vi facciano
una foto, lo sapete? È un modo di dire Zen, “Ogni tanto fermati per una foto,”
Dov’ero rimasto?
LINDA:
Rifallo. (Crash scatta un’altra foto e Adamus ride)
ADAMUS: Lo sguardo di Linda (altre
risate). Cosa dici, mia cara? Cosa stai cercando di dirmi? Che … sì, sbrigati,
scatta la foto. Premi il bottone. Va bene. Ora lui lascia il palco (Adamus
percorre la navata). Crash si chiede, “Ora cosa faccio? Lo seguo per tutta la
stanza? Lo seguo come un cagnolino e scatto foto?” Beh, certo che lo farai!!
(risate) Perché dobbiamo mostrare le molte pose e facce di Adamus (si mette in
posa su un tavolo). Io non sono solo il ragazzo che sta sul palco. Sbrigati,
scatta. Io non sono solo il ragazzo del palco (ridacchia). Oh, dov’è la
distrazione che ho appena piantato? Oh, la amo!
Il Leone Rosso Numero Due riguarda
l’adepto, lo studente che cerca di illuminarsi con sforzo. Oh! Oh, è come la
croce che si porta dietro e le cose con cui annoia tutti, compreso se stesso ma
ci prova duramente. Continua a dire, “Oh, povero me. Ci sto lavorando sopra.
Nessun passo avanti. Nessun progresso. Cosa c’è di sbagliato?” Poi diventa
ancora più virtuoso per quanto riguarda la sua illuminazione. Oh! – sbadiglia – ci
sono già stato, l’ho già fatto.
Gli adepti sono così occupati a
scolpire la loro umanità che si perdono il vero. Sono molto occupati a rendere
un po’ più ampia o un po’ migliore la loro piccola gabbia e si perdono il
punto. Noi faremo saltare in aria la gabbia. “Oh, no! Tu non puoi. Ci ho
lavorato duro. Oh! Sono un ottimo
studente e oh, povero me e oh!” Io arriverò e – buum! – la gabbia
salterà in aria o – la tocco – e la rovescio.
“Oh! Come hai potuto farlo, Adamus?
Oh, Dio non mi ama.” No, non esiste alcun Dio e comunque non ti ama” (risate).
Io – tocco – e buum, tutto rovesciato. “Oh! La mia vita sta
cadendo a pezzi. Non so se voglio restare sul pianeta. Ohh!” Taci! Buum‼
“Oh, dio. Grazie, Adamus. Ne avevo
proprio bisogno. Avevo bisogno che qualcuno facesse saltare in aria la mia
realtà perché c’ero molto bloccato dentro e pensavo di abituarmi e di renderla più
comoda. Io ora mi rendo conto, dio, di che grande Maestro Asceso sei. L’hai
fatta saltare in aria” (qualche risata) Ehi, io lo faccio per vivere. Laggiù ho
sentito una mezza risata (altre risate). Oh, ehh.
Sapete una cosa? Invece di farla
saltare in aria io, lascerò che lo facciate voi.
KERRI: Va
bene!
ADAMUS: Va bene (ride). Sì, aspetta
fino al mese prossimo.
In un certo senso – vi ho detto che
oggi è tutto Adamus, solo Adamus – è più o meno ciò che sta accadendo
e a volte è dura e a volte, sapete, io so che alcuni di voi scappano dal
Crimson Circle. Voi mi tradite. Voi andate da altri gruppi e alieni che vi
diranno, “Ohhh! Poverini. Vi amiamo tanto” e “Noi verremo e vi daremo tutte le
informazioni e vi renderemo migliori.” Non lo faranno! Sento queste stronzate
da almeno 3 milioni di anni. “Oh! Verremo sulla Terra vi aiuteremo.” Non lo
faranno! In realtà neanche io. Io vi dico solo come.
Noi stiamo
affrontando questo stup-… non è divertente oggi?
DAVID: Sì.
ADAMUS: Sì (Adamus ride). É una cosa
stupenda, impegnativa, difficile e bella ciò che vi sta accadendo, ma voi state
uscendo da quell’unico fuoco umano ed è dura. È proprio dura ma è meraviglioso
e più avanti mi ringrazierete. Forse.
(qualcuno dice, “Sì”) Sì. Sì.
Dove eravamo rimasti? Oh, oggi
faremo domande e risposte. Di solito non lo facciamo ma Linda, vuoi prendere il
microfono? Io farò le domande e voi darete le risposte (qualche risata).
LINDA:
Scioccante.
ADAMUS: Oggi
è una specie di – è un’energia diversa. Sentitevi liberi di essere chi volete
essere e voi stessi. Sentitevi liberi. Oggi è più casuale. Ho mandato via metà
delle persone che volevano roba nuova e quindi parliamo tra noi e c’è qualche
bella anima che ci ascolta. Manteniamo tutto casuale, aperto. Dubito che
qualcuno tornerà ad ascoltare questo materiale.
LINDA: Sì,
esatto (qualche risata some).
ADAMUS: Solo
noi Maestri ascesi.
Domande & Risposte
Ecco la prima domande e per favore
ricordatevi di essere concisi. Va bene. La prima domanda. Prima troviamo
qualcuno e poi farò la domanda.
LINDA: Okay.
ADAMUS: Ah! Trova qualcuno. Oh!
Okay. Ti faccio la domanda e alzati, se non ti spiace. Cosa ti preoccupa?
Qualcuno scriverà sulla lavagna? Qualcuno sia così gentile da scrivere.
LINDA: Tad.
ADAMUS: Tad. Meraviglioso. Grazie.
LINDA: Oh, aspetta, aspetta! Va
bene, siamo a posto. Sì, Tad. Procedi, Tad.
ADAMUS: Tad avrà un premio Adamus
per essere arrivata da …
LINDA: Non ne ho più!
ADAMUS: … dal fondo della stanza.
LINDA: Sono finiti!
ADAMUS: Tu avrai del denaro. Oh, lui
non ha denaro con sé.
LINDA: Oh! Poverino.
ADAMUS: Ughh!
TAD: Oggi lavoro gratis.
ADAMUS: Wow. Wow. È stato stupido.
TAD: Io sono un’insegnante.
ADAMUS: Stavo per darle $ 100. Va
bene. La domanda è: di cosa ti preoccupi?
NANCY: Non riesco a pensare a
qualcosa di cui mi preoccupo.
ADAMUS: Davvero?! Vuoi che ti dia
qualcosa di cui preoccuparti?
NANCY: Certo (qualche risata).
ADAMUS: Okay. Davvero? Nessuna notte
insonne?
NANCY: So di essere…
ADAMUS: Denaro?
NANCY: No.
ADAMUS: Salute?
NANCY: No.
ADAMUS: Uhhhh, qui c’è una piccola
esitazione.
NANCY: Sì, oggi ho un piccolo
problema all’occhio, ma…
ADAMUS: Non sei preoccupata.
NANCY: Beh, andrà via.
ADAMUS: Bene
… vedete ? Oh! Voi ragazzi siete troppo bravi per me. Va bene. Grazie. Puoi
scrivere (a Tad) “preoccuparsi” e poi la risposta numero uno, “Niente.” Grazie.
Niente. Non sei preoccupata per i membri della tua famiglia o gli amici o
altro?
NANCY: Non proprio.
ADAMUS: In realtà non puoi
preoccuparti per loro. Va bene (risate). Bene. Grazie.
NANCY: Okay.
ADAMUS: Okay, il prossimo.
LINDA: Abbiamo un visitatore.
ADAMUS: Sì, sì, i visitatori. Sono
un bel gioco. Nella tua vita di cosa ti preoccupi?
LEONARD: A volte non so cosa farò
del mio tempo.
ADAMUS: Sì, del tuo tempo o di tutta
la tua vita?
LEONARD: No, del mio tempo.
ADAMUS: Sì. Ti preoccupa molto?
LEONARD: Non proprio.
ADAMUS: Oh.
Cos’è questa, la sezione con zero preoccupazioni?! (risate) Tutti gli altri
sono costipati, ansiosi e tutto il resto. Oh! Da questa parte sembra che Linda
abbia beccato gli unici due. O è makyo?
LINDA: Mmm.
LEONARD: Mmm.
ADAMUS: Hm.
LEONARD: Hm.
ADAMUS: Hm. Di cosa ti preoccupi?
LEONARD: (fa una pausa) Lo so quando
ci arriverò…
(pausa)
ADAMUS: Ma?!
LEONARD: Ma quando?
ADAMUS: Ma quando. Va bene. Te ne
preoccupi molto?
LEONARD: No.
ADAMUS: Hm. Ti preoccupi per il
denaro?
LEONARD: Un po’. Non molto.
ADAMUS: Sì, non molto. Quanto denaro
hai in tasca?
LEONARD: Niente.
ADAMUS: Se
fossi in te, sarei preoccupato (risate). Sì. Bella risposta perché io li avrei
presi (altre risate). Sei preoccupato su dove andrà la tua vita?
LEONARD: No.
ADAMUS: No. Vivi con i tuoi
genitori?
LEONARD: Mm, al momento sì ma non …
ADAMUS: Aahhh! Aah! (risate) Starai
con loro per circa 50 anni? (Adamus ride)
LEONARD: No!
No. Per circa un mese.
ADAMUS: Ooh, va bene.
LEONARD: É bello perché sto con mio
padre che non vedo spesso.
ADAMUS: Certo, certo. Loro ridono,
io no. Io capisco. Ti viene mai – non ti preoccupi troppo, ma del tipo – “Mah,
dove sarò tra cinque anni?”
LEONARD: No.
ADAMUS: Hai un lavoro?
LEONARD: Al momento no.
ADAMUS: Nessuna preoccupazione.
Bene. Sono sorpreso e stupito e ti avrei dato del makyoso se l’avessi sentito.
LEONARD: Ok.
ADAMUS: Ok.
Bene. Bene. Eccellente. Molto bene.
TAD: Nada.
LINDA: Okay.
TAD: Nada.
ADAMUS:
Niente. Niente. Sì. A chi ora ci guarda online, io so che anche voi siete
rimasti stupiti come me e per il momento non c’è alcuna preoccupazione. Credo
che qui ce ne sia una.
DIANE: Ehh! (ridacchia) Qualcuna.
ADAMUS: Qualcuna. Di cosa ti
preoccupi?
DIANE: (sospira) Di mia figlia.
ADAMUS: Tua figlia. Quante delle tue
preoccupazioni riguardano tua figlia?
DIANE: Non 24 ore al giorno 7 giorni
su 7, ma …
ADAMUS: Di
tutte le preoccupazioni che riguardano tutto, quale percentuale riguarda tua
figlia?
DIANE: 30.
ADAMUS: 30, 50.
DIANE: Mm. 50, va bene .
ADAMUS: Sì, 50,60. Va bene. Come
l’aiuti?
DIANE: Oh, non è così. Beh, ci sono
cose che faccio per aiutarla e sono bloccata tra il vecchio modo di…
ADAMUS: Lei non dice mai, “Oh,
mamma. Grazie perché ti preoccupi per me perché mi aiuta davvero molto.”
DIANE: No.
ADAMUS: No. Va bene, va bene.
Cos’altro ti preoccupa?
DIANE: I danni al cervello.
ADAMUS: Um, sì.
DIANE: È roba di famiglia.
ADAMUS: Sì.
DIANE: So che dovremmo
liberarci …
ADAMUS: No.
DIANE: … dei nostri antenati.
ADAMUS: Nooo.
DIANE: Ma c’è.
ADAMUS: (la
tocca) Per rovesciare gli antenati. Fai così – li tocchi –
e li rovesci. Sì. Non so perché ma Cauldre e Linda non hanno ancora annunciato
che abbiamo appena fatto una meravigliosa e brillante registrazione che
s’intitola ‘Libertà Ancestrale’ e in due ore e mezzo curi tutto.
DIANE: Grande!
ADAMUS: Sì. Sì.
DIANE: Mi assicurò di averla.
ADAMUS: Sì. Sto facendo un po’ di
pre-promozione. Sì.
DIANE: Va bene.
ADAMUS: La tua copia sarà gratuita.
DIANE: Grazie.
ADAMUS: Sì, grazie. Qualcos’altro ti
preoccupa?
DIANE: Umm, niente di importante. No.
ADAMUS: No.
DIANE: Mmm.
ADAMUS: Mmm.
Mm-mm-mm-mm. Okay. Ancora una. Ancora una cosa.
(fa una pausa)
Sì.
DIANE: Beh, tutta la storia
dell’illuminazione.
ADAMUS:
Tutta la storia dell’illuminazione. Sì, si (risate). Sì. “Vediamo, non riesco a
pensare ad altro. Oh, sì! Il mondo! L’universo! Dio! Tutto il …oh, sì. “Ho
quasi dimenticato quel piccolo stress nella mia vita.” Sì.
Di cosa ti preoccupi?
DIANE: Oh, lo sai. Lo sto facendo
bene? Quando ci arriverò? Capisco che ci
sono già.
ADAMUS: Oh, andiamo al punto. Esiste
o no?
DIANE: (fa una pausa) Ok.
ADAMUS: Io me ne preoccuperei. Se
fossi in voi mi preoccuperei, “Almeno è reale?” Sì. Voglio dire, di quello mi
preoccuperei molto.
DIANE: Mm hmm.
ADAMUS: Sì.
DIANE: Noi andiamo sulla fede.
ADAMUS: Certo. Certo. Che prove hai?
DIANE: Nessuna.
ADAMUS: Proprio nessuna, ma vi dirò
un piccolo segreto.
Se non fosse vero, anche se tutto
ciò fosse solo una mano di bianco, a causa della natura stessa della coscienza
accade una cosa divertente e cioè che anche se non esiste la coscienza fa in
modo che esista, la crea perché esista. Se uso la storia della schiuma verde e
se Dio non esiste, allora è stata solo la bizzarra evoluzione dalla schiuma
verde che ha creato la Terra e gli umani e tutto il resto e Dio non esiste, gli
angeli non esistono e la coscienza – quella deve esistere, deve esistere perché
esista tutto il resto – ora la coscienza creerà Dio e il paradiso e gli angeli
e l’ascensione e l’illuminazione e la fioritura completa di ciò che era solo
una schiuma verde in magnifici Maestri Ascesi.
Eccone la bellezza. Non funziona
sempre nello stesso modo – Dio, gli angeli, gli umani, gli animali e la schiuma
verde – e potrebbe funzionare al contrario. Ecco la cosa stupenda.
Ecco la bellezza della coscienza. Se tutto il resto è distorto o non è vero o
non esiste, nel momento in cui aggiungete la coscienza, così diventa. Ecco la
cosa meravigliosa.
Diciamo che l’illuminazione non
esiste. Voi nascete e morite ed è tutto lì. Di colpo, nel momento esatto in cui
la vostra coscienza dice, “No, c’è dell’altro,” allora c’è. Ecco la cosa
meravigliosa che si applica a tutto, che sia questa e cioè la vostra vita umana
e ciò che in realtà sta accadendo proprio ora nella vostra vita umana. Voi ci
state inserendo la coscienza e lei si espande e crea. Che ci fosse anche prima
o no, ora c’è. Lo stupendo miracolo che sta accadendo sta nel fatto che anche
se esistesse solo il vecchio Dio della Bibbia, solo Tutto Ciò che Era e voi
morite e andate in paradiso o all’inferno e diciamo che c’è Tutto Ciò che Era,
di colpo la coscienza lo cambia. Di colpo è come se io ora voglio di più e
quindi ora c’è di più. Va bene. Bene, grazie. Grazie per avermi lasciato
proseguire.
Ancora una domanda sulle preoccupazioni, quali sono le
tue? Di cosa ti preoccupi?
Io pongo la
domanda perché sento moltissima preoccupazione costante – preoccupazione,
preoccupazione, preoccupazione, preoccupazione; stress, stress, stress – e ciò
influenza il vostro sonno e la vostra salute e tutto il resto. Ora non sento
molte preoccupazioni. A chi ci guarda online chiedo di lasciar affiorare le
loro preoccupazioni. Voi dite, “Ma che diavolo! Loro hanno il microfono. Se io
fossi là, parlerei di tutte le mie!”
Pete, la tua?
PETE: Beh, il cancro.
ADAMUS: Il cancro. È una cosa grossa
di cui preoccuparsi.
PETE: Sì.
ADAMUS: Sì.
PETE: Ho appena subito un intervento.
ADAMUS: Sì, bene.
PETE: E
cinque fratelli hanno avuto il cancro. Mio padre l’ha avuto e anche suo
fratello. É una specie di gene nella nostra famiglia e sai, questa è l’unica
preoccupazione che ho.
ADAMUS: È più di un gene.
PETE: Sì, qualsiasi cosa sia.
ADAMUS: Sì. È una caratteristica
energetica bloccata nella linea della famiglia.
PETE: Giusto.
ADAMUS: Sai, ne usciremo e lo
faremo. Questa è una delle mie passioni più forti nel lavorare con voi.
PETE: Ma l’altra cosa …
ADAMUS: Far rovesciare la famiglia
– la tocchi.
PETE: Sì e l’altra cosa, sai, ho
detto, qual è la lezione di questo cancro?
ADAMUS: Giusto.
PETE: Ho scoperto che io non ho il
controllo su ciò che faccio. Devo arrendermi e rinunciare. Ecco, rinuncio a
preoccuparmi.
ADAMUS: Rinunci a preoccuparti.
PETE: Sì.
ADAMUS: Pete …
PETE: Sai, è solo…
ADAMUS: Preoccuparti non risolve la
situazione.
PETE: No, infatti. Infatti.
ADAMUS: E cercare di superarla a
livello mentale non risolverà…
PETE: No.
ADAMUS: … proprio nulla. Allora,
cosa fai?
PETE: Ho dovuto arrendermi.
ADAMUS: Tu dici arrenderti …
PETE: Significa …
ADAMUS: Smettere di cercare di
controllare …
PETE: Giusto.
ADAMUS: … e di preoccuparti.
PETE: Sì.
ADAMUS: Sì, sì.
PETE: Come uomo ero sempre in
controllo. Ecco da dove prendevo la mia autostima.
ADAMUS: Certo.
PETE: Sai, produrre e tutto il resto
e sono stronzate.
ADAMUS: La Ferita di Adamo.
PETE: Sì, va bene.
ADAMUS: Sai, “Oh! Io sono un uomo e
devo … ” Sì, sì.
PETE: Sì.
ADAMUS: Presto ne parleremo. Sì. Ti
darò una copia gratis.
PETE: Grazie (Adamus ride).
ADAMUS: Va bene. Come ti senti ora?
PETE: Molto bene.
ADAMUS: Bene.
PETE: Anche oggi … mi sono distratto
negli ultimi tre mesi, il motivo lo sai.
ADAMUS: Sì.
PETE:
Stamattina mi sono svegliato e ho detto, “Ehi! Vai in un bel posto tra un
mucchio di angeli. Io mi piaccio.”
ADAMUS: Il paradiso? Il paradiso?
PETE: No.
ADAMUS: Oh, voi dire qui! Qui!
(risate)
PETE: Sì, Qui c’è un mucchio di
angeli.
ADAMUS: Pensavo che te andassi. Tu
intendevi qui. Sì.
PETE: C’è una bella energia qui. Io
mi allineo con quell’energia.
ADAMUS: È così.
PETE: E resto sintonizzato.
ADAMUS: Sì e sai, è interessante. A
prescindere da quanto la mente cerca di concentrarsi e di capire, “Perché ho il
cancro e cosa farò e cosa sta cercando di dirmi Dio?” Sputo su
tutto ciò.
Tu vivi ancora nell’energia della
famiglia e per te è una specie di sveglia. Tu non sei più la tua famiglia e
quelle cose, che siano la malattia mentale o fisica te le porti … ne ho già
parlato. Perché non te ne liberi? Perché ora non ti liberi da quelle
registrazioni? Linda?
PETE: Mi ha strappato via molte
cose. Posso sentirlo.
ADAMUS: Sì, è così. È come … te ne
libera. “Non è mio.”
PETE: Sì.
ADAMUS:
Nello stesso momento c’è quasi un senso di disagio. Tu dici, “Uh huh. Io mi
libero dalle fondamenta della mia famiglia e dall’accollarmi le mie tradizioni
energetiche. Ora chi sono?” C’è anche questa parte, ma poi la superi. Bene.
Grazie Pete.
La prossima
domanda e poi andiamo avanti. C’è molto di cui parlare. La prossima domanda è
per tutti ed è proprio dietro di te.
LINDA: Scusa?
ADAMUS: Questa è per tutti, proprio
dietro di te.
LINDA: Ok,
ok, ok (Adamus ride). Oh, oh, oh!
Non per tutti.
ADAMUS: Sì, sì, sì.
LINDA: Ma per tutti. Capito.
ADAMUS: No, no. Proprio qui.
LINDA: Capito.
ADAMUS: Kathleen.
LINDA: Capito.
ADAMUS: Sì, va bene.
LINDA: Fai la domanda.
ADAMUS: No. Dalle il microfono. No,
A Kathleen.
LINDA: Ohhh!
ADAMUS: Sì.
Allora, cosa combatti? Esci, vieni allo scoperto, così mi piace (risate).
Vieni, vieni, vieni sotto la luce. Sì. Là sei ancora in ombra.
KATHLEEN: Contro cosa lotto?
ADAMUS: Cosa combatti? Oh, sarà
bello (sospira). Ah!
LINDA: Fa paura.
KATHLEEN: Permetto tutto.
ADAMUS: Ehh …
KATHLEEN: La mia realizzazione.
ADAMUS: Sì, va bene. Passiamo a …
KATHLEEN: Perché è …
ADAMUS: Contro cosa lotti? È una
bella lotta. La osservo da un po’. (lei fa una pausa)
Ora devo distrarti perché stai
diventando troppo mentale.
KATHLEEN: Vai in profondità.
ADAMUS: Mm hmm. Mm.
KATHLEEN: E vuoi che venga con te.
ADAMUS: Molto in fondo. Oh, mi
piace. Staremo in piedi entrambi. (si alza). Allora, cosa combatti? (lei fa una
pausa e sospira) Le esce il vapore dalle orecchie (qualche risata). Sì.
KATHLEEN: Il resto del mio cuore.
ADAMUS: Sì, sì. Dunque …
KATHLEEN: Tutto di me.
ADAMUS: Sì, contro cosa combatti?
Che battaglie sono? Sai che sono in corso?
(pausa) Posso … ti va bene se lo dico?
KATHLEEN: Sono piuttosto felice, ma
ti ascolto.
ADAMUS: Uau!
Se questa è la felicità, io andrò all’inferno! (risate) Ahi ahi ahi! Mia cara,
c’è molto di più. Sai, non accontentarti di quella felicità. Posso …posso dire
parolacce? Sono stronzate. Non basarti su quella felicità. Non è così. La tua
miseria ben gestita – non vale solo per te, cerco solo di farti saltare in
aria – quella è miseria gestita e c’è un bella differenza, mia cara.
Puoi fare di meglio …
KATHLEEN: L’anno scorso ho scelto di
chiudere con la miseria.
ADAMUS: Stai facendo meglio, ma c’è
molto di più. Posso dirti io cosa combatti?
O forse no?
KATHLEEN: Ti ascolterò.
ADAMUS: Non lo so.
KATHLEEN: Ti ascolterò.
ADAMUS: Tutti ti guardano.
KATHLEEN: Ti ascolterò.
ADAMUS: Ok.
Pronta? Non prendertela …Cauldre dice di non prendertela con Cauldre.
KATHLEEN: Ora tremo dalla testa ai
piedi.
ADAMUS: Fai bene perché qui
arriviamo al momento della verità.
KATHLEEN: Merda!
ADAMUS: Ragazzi! È intenso!
KATHLEEN: Merda! Vaffanculo!
ADAMUS: Sì! (ride nervosa) Sì! Oh.
Dentro di te c’è la strega.
KATHLEEN: Oooh.
ADAMUS: La strega che sei stata. Mi
spiace molto ma sì, buum! Brrr! (lei sospira) La strega che
eri e tu hai sentito che è fallita miseramente e lei ti dà ancora la caccia.
Voglio dire, la vera strega. La vera strega e il potere con cui hai
giocato e distrutto e ora lo combatti ogni giorno. Non ha neppure una faccia,
ma c’è. Mia cara, non c’è più bisogno di lottare perché nessuno vincerà. Tu non
vincerai, la strega non vincerà. Basta lottare. Era potere, abuso e cattivo
uso; tu ti trattieni. Ti trattieni e non vuoi più essere la strega ma poi mi
dici che sei felice e io dico, oh ragazzi, è questa la felicità? Wow.
Fermati. Fai un respiro profondo.
Smettila di cercare di capire, va bene? La strega è ok. La strega non era
quella che pensavi, ok? Non m’importa cosa ti hanno detto.
KATHLEEN: Accade quando sto di
fronte alle persone.
ADAMUS: Sì!
KATHLEEN: Sì.
ADAMUS: Sì. Accade quasi sempre quando sei fronte a te
stessa.
È in atto un’enorme repressione, del
tipo, “Reprimi, reprimi, reprimi.” La strega dice, “Fottiti” e lei usa la sua
roba da strega su di te ed é te. Ora è strano (qualche
risata) ma è molto vero. Lei dirà, “Continuerò a gettarti addosso gli
incantesimi. Ti terrò sul filo di lana. Non ti lascerò vivere a Happyville”
finché non raggiungeremo una specie di accordo, ok? Lascia uscire la strega.
KATHLEEN: Okay.
ADAMUS: No, sono serio. Tutti voi
statene fuori (risate). Beh – oh! Non mi piace la roba del passato ma in questo
caso è un trattenersi deliberato con molto, “Cercherò di fare la brava ragazza.
Cercherò di comportarmi bene. Cercherò di …” ma non funziona. Non funziona. Tu
fai saltare in aria le cose e poi dici, “Oh! Devo stare da sola perché faccio
saltare in aria tutto e rovino tutti.” Fermati un attimo, va bene? Lascia
uscire la strega e basta. Lasciala libera. È molto semplice.
Il mio punto è che ci sono molte
battaglie interne e quando sento qualcuno di voi dire, “Non mi preoccupo di
nulla,” o “No, la mia vita è felice,” aarghh! Davvero?! Davvero?! Voglio dire,
che credete che sia, Kuthumi? Lo dite a me? Ha, ha! (risate) Mi spiace.
Lasciala uscire, va bene? E poi c’è … io ti chiedo cosa combatti e tu (a) non
lo sai – cioè lo sai ma non lo ammetti – e (b) non vincerai. Non vincerai
quella battaglia. Vincerà la strega. Lei ha più potere perché sa come usare
queste cose. Ti trattiene. Tu cerchi di avvicinarti e lei vincerà ogni volta.
Va bene? Lascia uscire la strega.
Ok, stiamo
procedendo in fretta. Non farò quella domanda. Passerò all’ultima domanda, l’ho
già fatta ma la rifarò – il microfono a qualcuno.
Oh! Vuoi rispondere tu alla mia
domanda. Perché resti qui?
LARRY: Restare qui? (risatine
nervose) Io non …
ADAMUS: Perché rimani ?
LARRY: Oh, sul pianeta. Oh, me lo
chiedo di continuo.
ADAMUS: Lo so. Tu non sei l’unico,
Larry.
LARRY: Oh.
ADAMUS: Non lo sei. Perché resti?
LARRY: Ummm (fa una pausa).
L’illuminazione (Adamus fa un suono). No?
ADAMUS: Okay.
LARRY: Va bene.
ADAMUS: Perché resti? Vuoi che sia
brutalmente onesto con te?
LARRY: Certo.
ADAMUS: Ok. Questo è per molti …
LARRY: Perché no? Tu ce l’hai fatta.
Andiamo!
ADAMUS: Certo, certo. Vi ho detto
che era un gionro tutto-Adamus, un giorno tutto-Adamus tutte-stelle.
LARRY: Oh Sì, tutto riguarda te.
Andiamo.
ADAMUS: Perché hai paura di
andartene.
LARRY: Oh, okay.
ADAMUS: E per tutti voi che
sentite dentro questa domanda è perché avete paura di andarvene, altrimenti ve
ne andreste.
LARRY: Sì.
ADAMUS: Tu hai paura e sai, “Cosa
accade?” e “Ho fallito?” e “Ciò è reale? Cosa c’è davvero dall’altra parte?” e
“C’è davvero qualcosa??” Altrimenti, molti di voi a quest’ora se ne sarebbero
già andati. Invece avete paura di andarvene quindi ve ne state lì come un
vagone e dite, “Va bene, andremo all’incontro mensile e diremo che siamo tutti
spirituali.” In realtà ciò trattiene tutto, sai. Non c’è disonore
nell’andarsene e non mi rivolgo solo a te, Larry. Larry, tu e molti altri
aspettate di vedere, “Beh, forse domani cambierà.” Probabilmente no. Ne abbiamo
già parlato. È come il tempo atmosferico; sarà la stessa cosa. “Forse domani la
fortuna cambierà.” Senti, se la buona fortuna non ha ancora trovato la tua
casa, non lo farà più. (Adamus ride).
Avviene una specie di
procrastinazione apatica e, “Oh! Io non voglio stare qui ma ho paura di
andarmene” e “Aspetto e vedo cosa accade.” Poi io devo venire a darti qualche
schiaffo e colpirti e – ti tocco! – e ti faccio cadere e tutto
il resto. Lo farò di nuovo – ti tocco! – per la telecamera
(risate). Un’immagine vale più di mille parole.
LARRY: Sì.
ADAMUS: Sapete – puoi rendere il microfono a Linda perché
ora mi rivolgo a tutti – per un attimo vedetela dal mio punto di vista. Fingete
di essere un Maestro Asceso.
Voi avete questa dinamica – “Oh, non
so se voglio restare qui. E, oh, è dura. E …” Va bene, va bene ma non ve ne
andate. È francamente disgustoso. Voglio dire, è davvero disgustoso. Non vi sta
bene addosso e rovina le mie classifiche al Club dei Maestri Ascesi. Sapete,
dicono, “Ehi, quanti vogliono andarsene??” “Tre, forse quattro. Tutto qui
(risate). Tutto qui, ma sto lavorando con loro.” Al momento ce ne sono parecchi
che sono lì, nel mezzo.
Stare nel mezzo è un punto orribile
come nel caso di Kathleen. In mezzo è un posto orribile dove vivere perché non
siete né qui né là. Non siete nel momento Ora. Non siete da nessuna parte.
Siete solo nel mezzo. Come lo volete scritto sulla vostra tomba? “Non ricordava
chi era. Non ricordava il nome sulla tomba o l’anno, ma era in mezzo.” “Chi
era?” “Non lo so. Stava in mezzo. “
È un posto orribile dove stare. È
piuttosto disgustoso quando dite, “Oh! Io non so se voglio stare qui,” e
dall’altra parte, “Beh, aspetterò e vedrò cosa accadrà domani.” Così non
andiamo da nessuna parte. Proprio no. Questa è la Ferita di Adamo … hm … Adamus
(ridacchia). Era divertente. La racconterò agli amici. La Ferita di Adamus –
“Cosa faccio?” Ci sono tutti gli Shaumbra riuniti ed è come, “Oh, io non voglio
stare qui ma non voglio andarmene.” Cosa? È disgustoso. Fate una scelta in un
senso o nell’altro. O state qui o no. Tutto qui. Impegnatevi a stare qui o
toglietevi dai piedi. Per favore. Voi vi preoccupate di morire; l’avete già
fatto mille volte o forse più. È molto semplice. Davvero. “Oh! Mi emoziono e devo prendere
qualche pillola, sai, o devo gettarmi con l’auto giù dal dirupo” (qualche
risata). È così, sì, ma è davvero semplice.
In un modo o
nell’altro fatevene una ragione. O vivete o morite. Oggi è tutto Adamus!
(Adamus ride) Niente compassione, vero? Voi state ridendo.
TAD: Io sto ridendo.
ADAMUS: Sì. Sì. Ok. Ora arriviamo al
punto.
Facciamo in bel respiro profondo.
Ho scaldato la pentola usando un
microfono. L’ho fatto davvero. “ Cos’è tutta questa roba? Arriverà mai al
punto? Arriverà al punto? “ Sì, lo farà.
Il punto è …
io ho finito. (a Tad). Molte grazie e dal fondo di cassa puoi prendere 20
dollari. Leslie ha il denaro. Pagala per oggi. Pagala per tutto, eh?
Superate l’Umano
Il punto è,
dov’è il punto? Sì. C’è un punto. In fondo il punto è molto semplice.
Il punto è duplice. Esistono
molteplici fuochi, tutti attivi nello stesso momento ma voi siete bloccati solo
in quello umano e non vedete gli altri. Ok?
Il secondo punto è – non è niente di
nuovo – voi cercate di vivere o di illuminarvi da dentro la mente e la
percezione umana, ma non funzionerà. Voi cercate di fare il risveglio, la
spiritualità, l’illuminazione, la realizzazione o come volete chiamarla e
cercate di farlo da dentro la percezione umana. Non funzionerà per nulla. Vi
sentirete frustrati, arrabbiati, stanchi, malati e poi morirete e morirete
frustrati, arrabbiati, stanchi morti e al verde perché avrete provato tanto a
far funzionare tutto da dentro l’umanità.
L’ho già detto, ma oggi ho dovuto
ridirlo. Smettila, Fratello John. Smettila di farlo come Fratello John. Non
funzionerà. Tutti voi lo fate e finirete sul viale della miseria che è una
strada senza uscita e nessuno vi farà uscire. Smettetela di farlo partendo
dalla mente e dalle credenze e dall’essere umano. Non funzionerà.
È stato piuttosto facile. La domanda
sarà, “ Beh, allora come lo faccio? Cosa faccio, Adamus? Se non devo farlo
partendo dalla mente umana, dove e come dovrei farlo?”
Torno a
un’affermazione molto importante. Come ho detto, abbiamo dovuto bloccare tutto
e rivedere un tema vecchio. Voi non siete responsabili della vostra illuminazione,
va bene? Io l’ho detto – l’ho detto per un anno e mezzo – ma finirete per
rifarlo. Perché? Perché, mi chiedo? Siete così ossessionati dal farlo?
(qualcuno dice “Sì”) Sì. Grazie. Tutti alzino le mani, “Sì!”
SART:
Proprio così! (Adamus ride)
ADAMUS: E tornate. Come funziona per
voi? “Non molto bene.” Allora perché continuate a farlo? “Non so fare di
meglio.” Invece sì. Dialoghi con il Sé,
scriverò questo libro.
Eppure voi continuate a provarci.
Che vi prende? Perché continuate a tornare a qualcosa che non ha funzionato e
non funzionerà – l’umano che cerca d’illuminarsi? Io so il perché – qualcuno l’ha detto
qui – il controllo. Sì, Pete. Il controllo. “Io devo essere un uomo”
o “È l’unica cosa che ho, non so fare di meglio.” Fermatevi. Fermatevi.
Voi, come umano nel momento Ora
seduto qui nello stesso luogo come l’essere illuminato che è nel momento Ora o
la strega nel momento Ora, voi come umani non siete responsabili. Vi si chiede
solo di fare due semplici cose. Una l’avete già fatta – la scelta. L’avete già
fatta, altrimenti non sareste qui. In
caso contrario, non avreste affrontato il terribile dolore emotivo e a volte
fisico. Voi avete già fatto la scelta.
Numero due: siate consapevoli, tutto qui. Siate
consapevoli, è tutto. È tutto.
L’Io Sono si
sta prendendo cura di tutto il resto. Non Dio – ci siamo liberati di
Dio –non i concili angelici o altro, ma solo l’Io Sono. Tutto.
Forse non riuscite a percepirlo perché avete aspettative che vengono da una
prospettiva umana e limitata. Forse non capite, ma l’Io Sono sta facendo tutto.
Voi dovete solo essere consapevoli e permettere.
Permettere
Ora completiamo il grande cerchio e
non è niente di nuovo. È permettere ma, sapete, sulla via dell’illuminazione al
permettere è accaduta una cosa divertente: l’umano l’ha dirottato. L’umano ha
detto, “Ok, devo assumere il controllo del permettere,” e ora pensate che
permettere sia permettere che gli altri vi rubino l’energia. Questo non è
permettere; questa è stupidità. Voi pensate che permettere significhi restare
nei vostri vecchi modi. Questo non è permettere; questo è essere testardi.
Permettere significa aprirvi in modo
assoluto a voi, prescindere da tutto. Non importa cosa accade. Alcuni di voi
hanno prendono il permettere e lo usano per trovare parcheggio nei centri
commerciali. Vergognatevi! (risate) “Io mi permetto – uau, uau, uau, uau! – di
creare un parcheggio.” Quello non è permettere. Quelle sono stronzate
psichiche. Sapete una cosa? Un essere che permette davvero e non permette con
giochetti-forza-potere-con-le-parole-di-Adamus, chi permette davvero in fondo
non pensa mai al parcheggio. Non deve farlo. Il parcheggio c’è e basta. Non
dovete preoccuparvi del “Troverò il posto migliore?” Forse parcheggerete
dall’altra capo del parcheggio e forse camminerete, ma smettetela di usarlo
come uno strumento di potere. Non lo è per nulla. È proprio l’opposto.
Alcuni di voi hanno dirottato il
permettere e dicono, “Io permetto l’abbondanza, io permetto l’abbondanza.” Come
suona davvero? “Io permetto l’abbondanza. Io permetto l’abbondanza. Io permetto
l’abbondanza.” (qualcuno dice “Come se non ce l’avessi.”) Esatto. Non ne avete.
La persona che permette davvero non pensa mai all’abbondanza. Non cerca di
rendere la parola ‘permettere’ un mantra. L’ha permesso e non ci deve lavorare
sopra. Ogni tanto se ne ricorda, “Ehi, accendiamola un po’,” e quando ci pensa sopra
si ricorda che, “Oh, è vero. Sto tornando a essere il sé pauroso, costipato e
mentale. Ecco – ti tocco ! – sé. Buum! È finita. È finita. Ora
fai un respiro profondo e rilassati.
Ci
prenderemo 12 minuti e permetteremo un po’. Lo so. Non è niente di nuovo, ma
ora è importante.
Ecco,
abbassiamo le luci. Mettiamo un po’ di musica e permettiamo davvero –
permettiamo in modo aperto e coraggioso.
La Merabh del Permettere
(parte la musica)
Sapete, non lo dico abbastanza
spesso, miei cari amici. Non lo dico abbastanza spesso. Questa
composizione/identità del corpo-mente umano non effettuerà l’illuminazione. Se
pensate che sia così, percorrerete una strada molto scoscesa e senza uscita.
È naturale, sì. Di tanto in tanto é
naturale ricaderci ed è allora che io arrivo e ve lo ricordo. Non è l’aspetto
umano di voi che lo farà. Non sa come fare. Non è abbastanza espanso per farlo.
Non dovrebbe esserne responsabile.
Mio dio! Quando ero un semplice
mortale, non sapevo come fare. Non riuscivo a capirlo. Non si trattava di
essere buoni o di fare bene le cose come avevo pensato per un po’, cioè seguire
un sentiero diritto e stretto. Non funziona così, ma molti di voi ci provano
duramente. A volte mi fa male vedere quanto vi sforzate per illuminarvi.
Smettetela.
Voglio che nel prossimo mese ne
prendiate nota, è una specie di compito a casa divertente. Io voglio che
andiate in qualche luogo fisico dove ci sono persone spirituali o religiose o
se vivete in un ambiente che non ve lo permette andate sui siti spirituali o religiosi
su Internet e voglio che osserviate quanto sforzo è presente in quelle
pratiche. Non giudicatele, ma voglio che vediate con quanto sforzo ci lavorano
sopra e come i leader fanno in modo che i membri e i seguaci si diano da fare.
Poi voglio
che prendiate in considerazione voi e quanto la state rendendo dura per voi.
Non è la vostra responsabilità. È un po’ strano, ma è così. A voi si chiede
solo di fare una scelta e poi di essere consapevoli. Voglio dire, siate
consapevoli dei cambiamenti che avvengono. Siate consapevoli dei cambiamenti
che stanno avvenendo dentro di voi. Smettetela di cercare di capire. Questo si
chiama permettere. Non è responsabilità dell’umano aprirsi agli altri aspetti o
alle altre realtà del Sé. Proprio così.
Non è compito vostro cercare di
capire l’illuminazione. Proprio così.
Vi hanno chiesto solo di permettere.
Permettete voi, l’Io Sono.
C’è questa cosa chiamata kharisma. È
la luce interiore, è la radianza.
In quella radianza ci sono cose come
il sapere interiore e la compassione. Ci sono cose come la realizzazione e
l’integrazione. La luce del kharisma continua a risplendere, è sempre presente.
A voi è stato chiesto di permetterlo.
Non dovete creare il kharisma. Beh,
mettiamola in un altro modo. L’avete già fatto.
Non dovete cercare di ottenere un
qualche sé molto spirituale e trascendente.
Voi non potete. Non potete, ma lui è
già lì.
È già lì. Vi hanno chiesto di
permetterlo. È tutto qui.
Vi hanno solo chiesto di riceverlo,
di aprirvi a lui.
Sapete, non potete farlo se pensate
di essere quello che deve capire tutto. Non potete, tutto qui. Quando accollate
quel peso al vostro sé umano diventate ossessionati e preoccupati e vi
distraete molto e ciò che c’è non lo vedete e parlo del kharisma, della luce di
cui non vi accorgete perché siete molto occupati.
Il sé umano è molto occupato a
cercare di capire l’illuminazione.
In un certo senso potreste dire che
per molti di voi questo è stato un mese “Caro John”, un profondo livello di
frustrazione e di mancanza di speranza.
Io posso dire
a voi e anche a John una cosa molto semplice: smettetela di cercare di fare la
vostra illuminazione.
È l’umano, è la percezione umana e i
limiti umani che cercano di capire tutto e alla fine ciò vi brucerà.
Cosa potete fare? Cosa potete fare
come umano? Permettete. Non Gesù, non Dio, non Buddha o qualcun altro.
Permettete il vostro Sé.
Ecco, fate un bel respiro profondo
per questo.
Esistono molte, molte, molte
sfaccettature ed espressioni di voi che ora sono qui e che superano tutto ciò
che la mente umana potrebbe mai immaginare. Ecco, non provateci. Non fatelo.
Permettete e basta.
Ci sono cose che definite
l’illuminazione e il divino, cose che l’umano non può assolutamente produrre o
forzare o a cui non può impartire ordini. Voi, però, potete permettere.
A volte permettere significa che la
vita prenderà delle pieghe diverse rispetto a ciò che si aspettava l’umano.
L’umano che cerca con forza di essere illuminato ha un’aspettativa su ciò che
dovrebbe accadere dopo.
Ciò che arriva dopo fa davvero parte
del vostro algoritmo di Dio, del vostro algoritmo divino ma potrebbe non
corrispondere o essere in conflitto con ciò che definite il vostro algoritmo
umano. All’umano si chiede solo di permetterlo.
L’umano potrebbe aver pensato che in
questa vita sarebbe stato un grande insegnante spirituale e non si è neppure
avvicinato ad esserlo. Quella era solo un’aspettativa molto umana.
Ora, caro umano, ti si chiede solo
di permettere.
È come ricevere il tuo sé, ma non un
Sé limitato da te, dall’umano. Ti si chiede di ricevere tutto ciò che sei, ma
ciò potrebbe contraddire ciò che l’umano si aspetta. Puoi permetterlo?
Puoi permettere che possa esserci
molto più del solo cercare di limare i contorni della tua vita umana per
renderla un po’ comoda o altre cose che stanno accadendo ora e che potrebbero
mettere un po’ a disagio l’umano?
Io torno all’analogia molto semplice
del bruco e della farfalla. È vero, quando il bruco guardava verso il cielo e
vedeva la bella farfalla diceva, “Un giorno mi piacerebbe essere così,” ma il
bruco in quanto bruco non aveva le capacità per farlo. Il bruco ci provava, ci
provava e ci provava a essere la farfalla – aveva tentato di incollarsi le ali
sulla schiena, aveva tentato di tagliarsi via qualche zampa – ma non riusciva
proprio ad essere la farfalla. Si sentiva molto, molto frustrato e pensava,
“Oh, sognare di essere la farfalla è stupido.”
La stessa
cosa sta accadendo a molti di voi. Voi state cercando di attaccare ali d’angelo
divino sulla schiena, sulla vostra schiena umana e non funziona proprio.
Fu solo quando il bruco smise di
provarci, di sforzarsi tanto e permise la farfalla che c’era già – la permise e
basta – si rese conto che in realtà era entrambe le cose. Era il bruco ed era
la farfalla.
Ecco la parte che è sempre lasciata
fuori dalla storia, perché il bruco non è passato da essere il bruco a
diventare la farfalla. In realtà era già entrambe le cose.
Questo è proprio ciò che sta
accadendo a voi. Voi non state passando da essere umano a essere divino. Voi
siete entrambe le cose e molto di più.
Per favore, smettetela di provarci
così duramente partendo dalla prospettiva umana.
Oggi qui è facile perché vi diciamo
che non dovete più lavorarci così duramente. Permettetelo e basta. Permettete
che cosa? Beh, permettete l’Io Sono. Permettere, però, significa liberarvi
dalle aspettative su ciò che accadrà dopo e su come accadrà.
Voi permettetelo e basta.
È una delle cose più semplici da
fare. Come ho detto prima, mentre parlavo delle contraddizioni, può essere una
delle cose più difficili e più impegnative da fare. Permettere e basta può
essere davvero molto semplice o può essere una delle cose più impegnative.
(pausa)
Circa l’83% di voi lascerà questo
luogo sentendosi un po’ meglio, almeno per un po’ e poi domani si sveglierà e
inizierà di nuovo a fare la sua illuminazione, proprio come il bruco che cerca
di incollarsi le ali la farfalla sul dorso, ma non funzionerà.
Finirete per sentirvi frustrati e
depressi e vi esaurirete. Perderete la speranza. Poi qualcosa dentro di voi
partirà, una campana che suona o forse una sirena che dirà, “Fermati un attimo.
Non devo farlo. L’umano non deve farlo. Tutto ciò che ho bisogno di fare è
permettere.”
A quel punto fate un bel respiro
profondo e vivete la vostra vita come volete.
Ecco… bene. Sono lieto che oggi
siamo arrivati da qualche parte. Sono felice che ci siamo arrivati.
Facciamo insieme un bel respiro
profondo e ahh! Dovrebbe essere un bel sollievo che la responsabilità non è
vostra, un gran bel sollievo. Intendo il voi limitato. Sta accadendo proprio
ora. Le cose si stanno muovendo. Le cose stanno cambiando. Dovrebbe essere un
vero sollievo sapere che tutto ciò che avete bisogno di fare è permettere.
Ecco, per questo facciamo un bel
respiro profondo e sentiamo dentro di noi l’affermazione fondamentale che dice…
ADAMUS E IL PUBBLICO: … tutto è bene
in tutta la creazione.
ADAMUS:
Smaack! Grazie. Grazie. Grazie (il pubblico applaude).