IL MATERIALE DEL CRIMSON CIRCLE
La Serie della
Scoperta
SHOUD 8: “SCOPERTA 8”
– con ADAMUS, canalizzato da Geoffrey
Hoppe
Presentato al Crimson Circle
5 aprile 2014
www.crimsoncircle.com
Traduzione di
Gioia Villa
Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.
Benvenuti, cari Shaumbra. Io sono Adamus, di passaggio qui.
Hm. Passo da questa riunione di Maestri umani, che una volta al mese si
prendono qualche ora per riunirsi, ahh, per stare nello spazio sicuro.
Ah, so cosa fate quando venite alla mia riunione. Hmm. So
cosa fate ogni mese quando vi sintonizzate sullo Shoud.
Fate un respiro profondo. Vi rilassate. Mollate tutto il
makyo e nelle settimane che seguono ne raccogliete un po'. Dubitate di voi. Ci
pensate sopra poi tornate qui e vi rilassate e mollate di nuovo perché avete
questo sapere interiore. Non importa che cosa vi dice la mente, avete questo
sapere interiore ed è quello che vi guida, è quello che vi porta qui ed è ciò
che fa di voi un vero Maestro.
Io, invece, sono solo di passaggio. Passo di qua mentre vado
a, oh, forse a un'altra riunione del Club dei Maestri Ascesi. Ne abbiamo fatta
una la settimana scorsa. (qualche "Oh!" dal pubblico) Siete
gelosi? (Adamus) “Oooh,” dicono subito.
Li sentite i ragazzi e le signore? Grazie. In realtà nel Club dei Maestri
Ascesi ci sono più ex donne che uomini. Sì, è circa la stessa percentuale che
abbiamo qui – circa il 70% di Maestre donne e il 30% di uomini. Allora, uomini,
datevi da fare! (risate) Siate Maestri.
Io attraverso le altre dimensioni, l'esperienza. Per me non
ci sono lezioni. Ho chiuso con loro molto tempo fa. Sono solo di passaggio
perché posso permettermelo. Passo da qui perché, ah, è sensuale, è bello, è
maledettamente divertente… (Adamus ride) Kerri.
KERRI: Sei divertente.
ADAMUS: Sì. Sì. Passo da qui mentre vado nei territori
eterici e da Maestro ne incontro un altro. “Oh-be-Ahn,” dico ai pochi
viaggiatori del tempo, ai pochi viaggiatori del tempo consci che sono là fuori.
Oh-be-Ahn. Oh-Be-Ahn. Finalmente ho la telecamera. (Adamus ride) Era ora.
Sono solo di passaggio. Nulla mi trattiene. Nulla mi lega a
un posto. Niente mi fa dimenticare chi sono.
Miei cari amici Maestri, dovrebbe essere lo stesso per voi,
la coscienza che siete solo di passaggio. È tutto ciò che fate. Siete di
passaggio in quest’esperienza sul pianeta terra; state attraversando una bella
esperienza. Siete di passaggio. Al contrario, la maggior parte degli umani
percepisce di vivere e dice, “È tutto qui” e allora... oh, Sandra, un caffè
piccolo con crema, per favore.
SANDRA: Non c'è più crema, abbiamo latte di capra.
ADAMUS: Il latte di capra va bene. (qualcuno ride) Appena
munto. (Adamus ride) Ohh, come dicevo, sono solo di passaggio... passo di qua.
(altre risate)
Siete solo di passaggio – ecco la coscienza di un Maestro.
Ti spiace scriverlo, Linda? Un Maestro è sempre di passaggio. Voi non vivete la
vita solo per morire e raggiungere il paradiso, il purgatorio o l'inferno,
qualsiasi cosa sia. Questo è ciò che pensa la coscienza dell'umanità ed è molto
pesante. È come se su questo pianeta viveste una vita piena di lezioni e quando
morite, praticamente è tutto. Poi raggiungete quel luogo o nessun luogo.
Il Maestro si è liberato di tutto ciò. Il Maestro è sempre
di passaggio.
Tornerò sull’argomento, ma voglio che ne sentiate dentro
l’essenza: voi siete solo di passaggio. C'è tutta l'illusione che in un certo
senso siete bloccati qui, in un modo o nell'altro vi siete persi in questa
dimensione. Spero che entro la fine della giornata, ma sicuramente entro la fine
della nostra prossima riunione, scoprirete che siete solo di passaggio. Ciò vi
dà moltissima libertà. Grande libertà.
E la libertà ancora più libera è che potete passare di qua
ogni volta che volete, come faccio io, come fanno altri Maestri. Stai attenta. (a
Sandra che gli porta il caffè)
SANDRA: C’è anche il And
chai.
ADAMUS: Il chai. Tienilo per Kuthumi. (risate) Ahh! Dov’è
Kuthumi? Kuthumi è in questa stanza, ma non lo lascio parlare molto. Lui si
prende sempre i riflettori. Kuthumi lavora con tutti voi. Kuthumi si fa
vedere a tutte le riunioni e ora sta dicendo che quello divertente è lui.
(qualcuno ride)
Kuthumi lavora con me e con alcuni degli altri che lavorano
con voi e al momento la nostra sfida più grande e in questo Kuthumi è uno dei
migliori, è tirarvi fuori dalla testa. È la mia sfida più grande e la vostra
sfida più grande. Uscire dalla mente è la cosa più difficile da fare perché la
mente non crede che siete di passaggio. Crede che sia tutto qui. La mente crede
ai suoi pensieri e i pensieri non sono reali.
La mente crede alle sue credenze e le credenze non sono
reali. Portarvi fuori dalla mente nel vero sapere interiore, nella sua essenza
è forse la cosa più difficile per qualsiasi umano che entra nella maestria. La
parte più difficile di tutto ciò è che finché state nel mezzo, siete comunque
portati a pensare.
Qui non parlo proprio della mente. In realtà la mente serve
uno scopo: vi permette di fare cose in questa dimensione. È come un disco fisso
della vostra dimensione e quando passate in altre dimensioni non funziona. La
mente vi permette di avere una biologia tutta coordinata, vi aiuta a muovervi
nel tempo e nello spazio. Il vero problema sono i pensieri.
Direi che di solito i pensieri non vengono dalla mente. No.
No. La mente fa un lavoro meraviglioso perché vi permette di vedere con gli
occhi, di ascoltare con le orecchie e di capire le cose. La mente è inquinata
dai pensieri ed è ciò di cui parleremo oggi. In un certo senso è il tema di
oggi.
Ora iniziamo con una merabh e finiremo con un'altra merabh.
Iniziamo con una merabh, la merabh di essere di passaggio.
La merabh è un momento in cui non dovete fare proprio nulla,
meno che meno pensare. È quando fate un respiro profondo e permettete, tutto
qui, permettete e basta. In questa merabh vorrei che sentiste davvero che siete
solo di passaggio.
Solo di Passaggio
(inizia la musica)
Ciò non significa che non potete fare l'esperienza. Di
fatto, ciò migliora l'esperienza. Significa che non c'è un senso di possesso
della vostra esperienza. No, la possedete del tutto ma in modo molto libero e
liberatorio. Abbassiamo un po' le luci.
Fate un bel respiro profondo mentre passiamo alla merabh
d’apertura.
Sei solo di passaggio, tutto qui.
L'esperienza su questo pianeta è stata una scelta e c'è
sempre stato il sapere interiore che sarebbe arrivato il giorno della riunione,
il giorno in cui ci si riunisce. Come direbbe Kuthumi, “Sciocco, sciocco umano
che ti preoccupi tanto che non accada. Sciocco, sciocco umano che sei rimasto
così intrappolato nei tuoi pensieri, così incastrato nei limiti da dimenticarti
che sei solo di passaggio.”
Se sei di passaggio, puoi goderti la bellezza. In realtà
puoi godere anche di ciò che è diventato un limite. Puoi goderti un modo nuovo
di capire l’Io Sono.
Sei come una persona che attraversa una bella foresta. Puoi
prenderti un attimo per goderti i profumi e la vista e i suoni. Puoi prenderti
un attimo per interagire con gli alberi, con bei fiori e con i deva della
natura.
Sai di essere solo di passaggio. Quella non è casa. Non è
una prigione. Di certo non è un test. Non stai facendo a gara con nessuno. Sei
solo di passaggio, solo per la gioia di essere di passaggio, solo perché puoi
permettertelo. Sei di passaggio per la gloria dell'anima, così che possa vedersi
e conoscersi in modi nuovi.
Non c'è nessuna prova da superare per continuare a essere di
passaggio. Non ci sono livelli o passi e di fatto non c'è alcuna dimensione.
Non ci sono segreti. Non ci sono un Dio o dei salvatori. Tu sei solo di
passaggio.
Mentre passi di qui, puoi ballare. Puoi ballare. Puoi
persino galleggiare. Puoi andare in fretta, se vuoi, ma non ce n'è bisogno. Puoi
prenderti il tuo tempo, questo sì. Prenditi tutto il tempo che vuoi. Alla fine
ti renderai conto che sei solo di passaggio.
Sì, forse per molte, molte vite hai vissuto di passaggio.
Forse hai vissuto molti amori e hai versato molte lacrime. Non è mai stata
pensata con una specie di prova e sicuramente non è mai stata qualcosa decisa
da un altro essere o da un concilio di esseri o da una federazione di esseri e
neppure dagli angeli. Sei solo tu, di passaggio.
Non è stata pensata per vedere quanto eri forte. Non devi
essere forte per fare esperienza della gioia. Non devi essere forte per fare
esperienza della sensualità e della luce e del buio. No. Ciò non ha nulla a che
fare con la forza e con la determinazione. Di fatto, il Maestro scopre che
tutto gira intorno al permettere.
Se sei di passaggio l'esperienza diventa profonda, talmente
ricca che a volte – beh, in realtà la maggior parte delle volte – hai scordato
di essere solo di passaggio.
A volte hai pensato che mancasse un'eternità – un'eternità
alla tua felicità, un'eternità all'appagamento, all'integrazione. Non è così. È
un'illusione. È un'illusione interessante, tu sei solo di passaggio.
Mentre eri di passaggio hai incontrato molte altre persone.
Ti sei collegato con molte persone, in un certo senso ti sei ammanettato a
loro, ti sei intessuto fino al punto in
cui hai sentito che non eri più libero di essere solo di passaggio. Hai avuto
obblighi e responsabilità verso chiunque, impegni non rispettati, il bisogno di
prenderti cura degli altri.
Fa un respiro profondo. Tu sei solo di passaggio e lo sono
anche gli altri.
Mentre sei di passaggio in questo luogo chiamato Terra, puoi
scegliere di farne esperienza come vuoi. Oh, lo so, a volte ti sembra che tutto lavori contro di te, oltre
te. Non è così. Ti sembra solo così, ma è una delle altre illusioni.
Sei solo di passaggio in questo luogo. Perché mai non
dovresti scegliere di farlo nel modo che vuoi, sei solo di passaggio. Mentre
attraversi questo luogo, non c’è mai
giudizio su come l'hai fatto – lento o veloce, scuro o chiaro. Non
c’è giudizio da parte di Dio o di un
angelo, in nessun caso, proprio mai. Essi si rendono conto che sei di passaggio
e affronti ciò che probabilmente è una delle esperienze più difficili e belle,
impegnative e ricche che un essere con l'anima potrà mai fare. Si rendono conto
che sei solo di passaggio. Si sono resi conto che ci sono identità che hai assunto
e che non erano davvero tue, pensieri che hai avuto e che non erano davvero
tuoi, cose che sono accadute e che non avevi scelto in modo conscio.
Non c'è alcun giudizio su come l'hai affrontato e
attraversato. Il semplice fatto che ci sei riuscito è una buona ragione per
celebrare.
Io, Adamus, con Kuthumi e tutti gli altri che oggi sono qui
con voi, con voi Maestri, vi chiediamo di prendervi un attimo per sentire il
sapere interiore – fuori dalla mente, oltre la mente – che siete solo di
passaggio. Ballate, se volete. Cantate, se volete. Godete di tutto ciò che la
vita vi offre, se volete. Siete solo di passaggio, tutto qui.
Voi, la vostra anima, i vostri aspetti – siete solo di
passaggio.
Se c'è una parola che ho per voi è vivete, solo quello.
Vivete.
Finché siete di passaggio, vivete. Sapete esattamente che
cosa intendo dire e come ciò si applica a voi.
È una delle cose che affiorano ultimamente – arrivano dal sé
emotivo, in un certo senso si scontrano con il sapere interiore. Arrivano dalla
parte di voi che di certo è il Maestro e lotta con la parte di voi che ancora
ha pensieri di limitazione.
Vivete.
Ah! Sentitelo dentro, sentite l'essenza di quel “vivete.” Ha
un suono così bello. Oh! Vivete come un essere di passaggio, vivete in modo
appassionato, aperto, svergognato e sfacciato. Vivete.
Poi c'è l'altra parte del “vivete.” Voi vivete in piccolo.
Vivete in modo limitato. Vivete nella paura, nei limiti e quindi ci sono queste
due dinamiche – “Vivi!” e poi il “Vivi?”
“Vivi!”
Riuscite a sentirlo. So che riuscite a sentirlo. So che
riuscite a immaginarlo. Io oh, passo molto tempo con voi la sera, a volte nel
bel mezzo della notte. Riesco a sentirlo. Sento il desiderio di vivere, ma
sento anche i pensieri che entrano – “Ma se? Forse non posso” ma poi la passione
ritorna – “Vivi! Vivi!” Poi entrano di nuovo i pensieri, “Cosa significa? Come
faccio? Quando dovrei cominciare? Quanto dovrò lavorarci sopra?” Ah! Vi rendete
conto che al momento è uno dei temi più centrali. Potete sentirlo – quel
“Vivi!” Potete sentirlo.
Poi, però, arriva anche quel “Vivi?” o muori. Potete sentire
quel “Forse dovrei solo vivere in piccolo.” Non potete più farlo. Non potete.
Potreste provarci. Oh, ci state provando davvero. Vi meritate un 10 per il
vostro tentativo, ma non potete più vivere in piccolo.
Fate un bel respiro profondo. Alziamo le luci e sfumiamo la
musica.
Non potete. È un vero dilemma. È un vero dilemma. Vedete, è
ciò che sta accadendo. Oggi parleremo un po' delle energie e di tutto il resto
ma il vero punto centrale è che c’è questa parte di voi che dice, “Vivi!” e
l'altra parte che lo mette in dubbio, l'altra parte che in realtà trova
consolatorio vivere in piccolo, vivere isolati. Non potete più farlo.
Ci proverete. Ci lavorerete sopra. Direte, “Beh, vivere, ma
forse posso tagliare sul vivere,” sapete com’è.
Voi sapete com'è. Ne abbiamo parlato prima in questa stanza. Si tratta
di negoziare. Negoziare.
Sapete, una cosa è negoziare con gli altri ed è abbastanza
orribile, ma negoziare con voi stessi? Chi vince? Nessuno! Grazie. Nessuno.
Nessuno.
È una delle cose – è quasi divertente; quasi divertente –
che un umano cerchi di negoziare con se stesso. Non ci sono vincitori. Ci sono
solo perdenti. (qualcuno ride) Tre, se contate anche me. (altre risate)
Voi negoziate il vivere e non funzionerà più, perché avete
assaggiato com’è quel vivere. Vivere non sta nel guidare velocemente l'auto,
Linda. (risate) Forse ne è
un'espressione. Vivere non è fare festa fino a tardi ogni notte, Edith.
(molte risate). Forse quelle sono espressioni.
Vivere è un'essenza. È una sensazione. È una sensazione e
l'abbiamo appena toccata nella merabh Vivi! Apriti! Apritevi alle sensazioni.
Vivete!. Vivete. Quando lo dico, quando vi chiedo d’immaginarvi per un attimo
di vivere davvero, cosa accade? Ci riuscite
– io riesco a sentirlo. Di colpo è come, “Oh, vivere!” e poi, “Wow, e
se?” (qualche risata ) “E se?”
(a Linda) Scrivilo per referenza futura, per gli archivi.
Sul vivere, non potete più negoziare con voi stessi. Non potete più. Come ho
detto, ci proverete e vi farà un gran male e alla fine permetterete e basta.
Alla fine vi permetterete di vivere.
Siete solo di passaggio in questa dimensione meravigliosa e
su questo pianeta.
LINDA: “Non più” cosa?
ADAMUS: Me lo sono scordato. Qualcuno se lo ricorda?
(qualcuno ride)
LINDA: “Non potete più negoziare” con chi? (il pubblico dice
“Con te stesso”)
ADAMUS: Vivere. Non potete più negoziare con voi stessi il
fatto di vivere. Non potete più negoziarlo.
Questo è un vero dilemma. Tra pochi minuti capirete come
prendete tutte le energie che ora circondano voi e il mondo e ciò che accade
dentro di voi e brrfff! È in corso una
collisione. La buona notizia è che siete solo di passaggio, sapete. (qualcuno
dice “Grazie a Dio”) Sì, grazie a Dio. Sì, o a qualcuno. Sì.
Dio
In effetti… è un'espressione strana – “Grazie a Dio.” Credo
che vogliate fare incazzare Dio. (qualche risata) Eh… la prima fila sta ridendo! (altre risate)
In realtà solo due nella prima fila. (Adamus ridacchia) Sì, “Grazie a Dio” –
per cosa? Per questa merda?! Per la mancanza di abbondanza? Per un corpo
malato? Oh! Sì, è un'espressione strana. “Grazie a Dio oggi ho avuto la mia
piccola dose.” (qualcuno ride) Ringraziate voi stessi. Tobias non l'ha detto
qualche anno fa? “Rendete grazie a voi stessi.” Grazie a Dio – questo dio.
Ecco, Dio è una cosa davvero strana. Penso che mi piacerebbe
fare un seminario su. “Dio, Accidenti a Te.” (Linda boccheggia, qualcuno ride e
qualcuno applaude) Ehi, era solo una... e abbiamo il nuovo studio. Sarebbe
grandioso metterlo su Internet per tutto il mondo!
LINDA: Sì! Facciamolo sulla CNN!
ADAMUS: Sì, sì, sì.
LINDA: Sì, sì! E la BBC.
ADAMUS: Sai la cosa divertente è…
LINDA: Sì!
ADAMUS: Sapete una cosa, se noi – se noi… io dico noi. (Adamus ridacchia)
“Noi” lo faremo. Se lo facessimo e “Dio, Accidenti a Te” potremo davvero
considerare la coscienza di Dio in modo onesto, aperto e senza paura. Sapete, a
volte dite che non si possono dire cose cattive sul Gesù. Non potete parlare di
Gesù che si masturbava (qualche risatina nervosa) invece noi... l'abbiamo
fatto! Proprio qui, in questa stanza! Proprio in questa stanza! (Linda butta
acqua su Adamus, altre risate)
Sapete, in tutto ciò la cosa stupenda è che non reagirò.
(altre risate) Ora, per gli anni a venire si chiederà quando arriverà la
vendetta. In realtà più a lungo la tiro più sarà divertente, perché potrebbero
passare anni e anni prima che mi vendichi e lei continuerà a preoccuparsi.
“Quando mi colpirà Adamus?” Quando accadrà, ve
lo farò sapere. Potrebbero passare dieci anni, ma accadrà. (altre
risate) Ora guardate come Cauldre ha bagnato i pantaloni!
Allora, dov'eravamo rimasti? A Dio.
EDITH: Dov’è la mia festa?
ADAMUS: Dov’è la festa? A casa tua stasera, Edith. Tu ed Io.
Te lo sei dimenticato? (risate) Va bene, sono solo di passaggio. Ti dirò solo –
ciao, Edith. Sapete.
Dov’eravamo rimasti? Dio. No, seriamente, dovremmo fare un
seminario, una trasmissione su Dio ed essere davvero franchi e onesti su tutta
la storia senza temere che possa accaderci qualcosa di terribile, a parte tutti
i fanatici religiosi che ci correranno dietro.
La maggioranza delle persone – no, riformulo la frase –
alcune persone capirebbero se parlassimo dell’energia di Dio. (fa una pausa,
irritato dai vestiti bagnati) Scusatemi. Devo cambiarmi. Linda, fai respirare
un po' o fai altro. (qualche risata) Sono serio. (Adamus si dirige verso il
fondo della stanza)
LINDA: Questa è già una specie di vendetta infernale. (altre
risate) Credo sia meglio se ridiamo e urliamo. Sì. Mi spiace davvero.
ADAMUS: (dal fondo) Ehhhh…
LINDA: Mi sto già pentendo e… (risate)
ADAMUS: (dal fondo) Lindaaaa.
LINDA: È vero, so che la vendetta sarà un inferno. (altre
risate) Dio solo sa come sarà. Dio solo lo sa… e Adamus. Ecco.
ADAMUS: Lindaaa. Lindaaa… (torna con un grande specchio e il
cappotto di Cauldre)
LINDA: Oh no!
ADAMUS: Ok.
LINDA: Sarà orribile.
ADAMUS: Guarda qui.
LINDA: Ahh!! Sapevo che sarebbe successo! Lo sapevo!
ADAMUS: Lo useremo dopo. (mette da parte lo specchio)
Dov’eravamo rimasti? A Dio.
C'è una coscienza interessante riguardo a Dio. (si toglie la
giacca bagnata e la passa a Linda) In tintoria, per favore. Sì. C'è una tale…
(indossa il cappotto) questo è più elegante. Oh sì, sì! Sì.
Allora, dov’eravamo – Dio. La maggior parte degli umani
sarebbe d'accordo con la storia di Dio, sapete, questa storia di Dio è molto
vecchia, molto limitata, fa una gran paura, quindi... beh, quando pensate a Dio
non pensate a “Vivo!” ma pensate a “Stai
lontano dal radar di Dio. Resta piccolo.”
LINDA: Sì.
ADAMUS: Sì, facciamolo. Mettiamolo in programma quando apre
il nuovo studio, faremo un “Dio, Accidenti a te.” (Linda resta di nuovo senza
fiato e qualcuno ride) Ah, sì. Cosa? Noi siamo Maestri. Cos’abbiamo da temere?
Viviamo.
Vedete, questo è negoziare. Lo sappiamo tutti. Sappiamo
tutti che la percezione umana di Dio (a) è falsa; (b) è vecchia; (c) è davvero
pessima. Non serve più a nessuno. Ecco, mandiamo in pezzi questo para-…
divertiamoci un po'. Siete pronti? (il pubblico risponde “Sì!”) Bene, bene,
bene. Linda? (fa una faccia strana) Ohhh! Riprendetela. Ohhh. Oh no, sarà
meraviglioso.
Sapete, negli ultimi anni avete fatto alcune delle cose più
folli, quelle che vi hanno causato indigestione e mal di testa e ansia eppure
le avete fatte. Vi siete quasi sentiti come spinti a farle – era proprio così
(qualcuno ride) ma poi si sono rivelate il meglio. Diciamo che volevate farvi
un viaggio stupendo. Sapevate che era opportuno, ma poi sono arrivati i
pensieri, “Forse non dovrei. Forse oso troppo. Forse, forse,” ma poi l’avete fatto
e non siete felici di non aver negoziato per nulla? Non siete contenti di
averlo fatto e basta, che sia stato lasciare il vostro lavoro o cambiare
qualcosa nella vostra vita? È così facile finire nel pantano dei pensieri e del
dover negoziare.
Il vero Maestro è solo di passaggio, quindi vive e celebra.
Non si preoccupa se fa le cose sbagliate o se ferisce qualcuno. Sì, voi
ferirete qualcuno perché è solo... accadrà. Essi hanno aspettative su di voi
che voi non dovreste avere su di voi e quindi li ferirete. Alla fine, però, ciò li aiuterà. Sì. (Adamus
ridacchia) Non erano i vostri genitori che parlavano?
Ecco, parliamo un po’ d’energia. Allora, basta negoziare con
voi e ricordatevi che siete solo di passaggio.
Le Energie Attuali
Eccoci qui, Maestri, poco oltre i tre mesi di quest’anno.
Poco di più. Non vi sembra che sia quasi la fine dell'anno? (il pubblico
concorda) Alcuni di voi hanno pensato, “Oh, dev’essere novembre perché …”
(Adamus ridacchia) No, è l'inizio di aprile.
Ecco, vorrei chiedervi di definire le energie attuali. Come
direste... cosa succede con le energie, diciamo su base globale o comunque più
ampia?
Linda con il microfono, come va con le energie? Vili, per
favore scrivi.
Cosa sta succedendo con le energie, Pete?
PETE: Non posso parlare per il mondo, ma so cosa sta
accadendo a me.
ADAMUS: Bene. Cosa sta accadendo?
PETE: Mi sento compresso e ciò mi spinge a stare di più
dentro di me.
ADAMUS: Compresso.
PETE: Compresso.
ADAMUS: Sì. come ti senti? Come ti senti nel corpo? Il corpo ti fa male?
PETE: Beh, ora sono più centrato dentro di me.
ADAMUS: Ok.
PETE: Mi sono liberato di molti aspetti o dipendenze. Sono
davvero consapevole di quanto ci vivevo dentro. Ok. Per liberarmi dall'energia
bassa, come la chiamano ora, non è energia cattiva o altro, solo energia bassa.
ADAMUS: Giusto, Giusto.
Sei imploso dentro di te.
PETE: Sì.
ADAMUS: È un bel modo di descriverlo.
PETE: Sì.
ADAMUS: Sì, sì. Bene, bene. Come ti senti?
PETE: Oh, una meraviglia.
ADAMUS: Oh, davvero? (qualcuno ride)
PETE: Sì. No, dico sul serio perché ciò mi risveglia a ciò
che sono davvero – la Sorgente – e c'è la gratitudine e la riconoscenza di
essere creati.
ADAMUS: Sì. Lo svantaggio di avere questa compressione è che
in un certo senso sei obbligato a guardarti allo specchio.
PETE: Giusto. (Adamus gli porta lo specchio) Sì.
ADAMUS: Perché ci sei solo tu. Sì, sì.
PETE: Eccomi.
ADAMUS: Sì.
PETE: Sì.
ADAMUS: Stai sorridendo! Oh, ottimo.
PETE: Mi piace!
ADAMUS: Grande! Bene, bene. Grazie. Eccellente.
Il prossimo. Cosa succede con le energie? È importante
capire davvero le energie, quelle interne e quelle esterne perché al momento
stanno accadendo molte cose. Penso che l’altro giorno Linda ne abbia parlato
nel suo programma radiofonico – che cosa
dicevi delle energie?
LINDA: Parli dello show di Bob Scheiffer? Oh. In tv c’è uno
show che si chiama ‘Affronta la Nazione’ presentato da Bob Scheiffer che lo fa
da decenni – voglio dire, non riesco a credere che sia ancora vivo – e domenica
scorsa ha aperto dicendo che in tutta la
sua carriera non si ricordava di aver aperto il suo show con tutti quegli
eventi importanti in corso – eventi
significativi – che proprio ora stanno accadendo nel mondo.
ADAMUS: Vero, è proprio così. Dal nostro lato non li
consideriamo in termini di notiziari e di eventi letterali; noi consideriamo
solo il fattore energia e il movimento dell'energia. In altre parole, quanta
energia è presente e quanto in fretta si muove.
Sul pianeta ci sono stati momenti in cui c'era molta
energia, ma non si muoveva. Ciò che sta accadendo ora è senza precedenti, la
quantità di energia – è così che noi vediamo le cose. Non vi vediamo come
esseri fisici, come voi vi vedete. Noi vediamo palle di energia. Noi vediamo
questo pianeta come un'energia totale, al cui interno c'era una gran varietà di
colori, di belle sfumature, potreste dire così. Noi lo vediamo come un’unità di
energia e la sua attività. In questo momento ci sono entrambe.
Molti di voi potrebbero sentirlo proprio nelle ossa, voglio
dire, perché c'è molta energia. Bene. Il prossimo. Sì.
LINDA: Proprio qui.
ADAMUS: Sì. L’energia. Cosa sta succedendo?
JIN: Sta facendo a pezzi la mia vita. (ride)
ADAMUS: Sì. Come?
JIN: Mi rivolta come un calzino.
ADAMUS: Fa a pezzi la tua vita e ti rivolta con un calzino.
Come?
JIN: Beh, ti libera dalla merda che c'è dentro di me.
ADAMUS: Sì. Bene. Ci combatti? Ci lotti?
JIN: Sì. L’ho fatto per un po', poi ho rinunciato.
ADAMUS: Sì, sì.
JIN: E va bene così.
ADAMUS: Sì, bene. Bene. Le energie, grazie, sono intense,
sono – l’abbiamo già detto – se resistete, potrebbero polverizzarvi. Le
energie, non dico che appartengono a qualcosa o a qualcuno. È solo energia che
ora è stata richiamata su questo pianeta. La sentirete in parti di voi, come se
vi sbriciolasse. Quella che una volta era una via d’uscita – andare a dormire
la sera – ora non lo è più. C’è proprio da chiedersi cos’è più impegnativo,
stressante – il vostro stato di veglia o quello di sonno? In altre parole, non è più una fuga. È
proprio così.
In ogni caso, vi sentirete compressi. Potreste arrivare al
punto da sentire che l'energia vi sta sfasciando ed è opportuno che sia così,
che abbiate quella sensazione generale. È solo quando iniziate a combatterla o
a negoziarci o a fare altro che vi farà male. Allora, che cosa fate? (qualcuno
dice “Permetto”) Respirate e permettete. Proprio così. Respirate e permettete.
Certo.
Bene. Ancora
qualcuno, cara Linda. Sì. Le energie attuali.
SHAUMBRA 1 (donna): È accessibile.
ADAMUS: Bene. Come sta andando?
SHAUMBRA 1: A livello personale mi sono imbarcata a
permettere che nella mia vita accadano le cose e mi sto preparando per andare
in Perù.
ADAMUS: Bene. Eccellente.
SHAUMBRA 1: Come infermiera.
ADAMUS: Sì. Eccellente. Bene. È molto accessibile, tanto
accessibile da sconvolgervi. Di nuovo, vedete che c'è questa convergenza, tutte
queste energie che si riuniscono e si portano dietro occasioni meravigliose. Si
tratta di occasioni che probabilmente non avreste neanche potuto immaginare o
per meglio dire, prima non vi sareste permessi di immaginarle. In altre parole,
in ciò che vi permettete di immaginare siete abbastanza lineari.
All'improvviso entra tutta quest'energia e potreste dire che
è come una bella coperta o una nuvola di bella energia intorno al pianeta. È
tutta qui, mentre una volta era altrove. Soprattutto per chi ne è consapevole,
lei è proprio qui. È proprio qui.
Molti umani l’attraverseranno e basta, ignari del fatto che
c'è. Si sentiranno solo più pazzi nel cervello, più pazzi che mai. Per chi
invece ne è consapevole, sarà davvero accessibile al punto che di colpo invece
di un effetto passo dopo passo delle cose che vi accadono, accadranno tutte
insieme. Non ci sono scale. Tutto è già qui. Ciò potrebbe portare qualcuno a
sentirsi leggermente stravolto. È un po' come un’enorme onda di marea (tsunami)
che arriva all'improvviso. Non vi farà...
LINDA: Vuoi dire pazzi per l’acqua?
ADAMUS: Scusa?
LINDA: Come pazzi per l’acqua?
ADAMUS: Sì, pazzi per… sì. No, quella è una sofferenza diversa… (qualcuno ridacchia e Adamus lo
imita)
Sì, è molto accessibile. C'è davvero tanto che ora può
accadere per voi, nella vostra vita e riuscite a sentirlo. È come se fosse lì,
ma poi a volte c'è una tendenza a fare un passo indietro e a chiedervi se siete
pronti, vi chiedete se riuscite a gestirlo e tutto il resto. Certo che potete,
ma vi servirà fare un paio di cose – non negoziate, non limitatevi, permettete
e basta. Permettete.
Quando permettete è come aprire parti di voi. Quando
permettete, è come se immergeste un pallone in una vasca di acqua e quando lo fate,
l’acqua straborda perché avete portato qualcosa in quello spazio – in fondo
avete portato voi stessi nello spazio del permettere – e ciò butterà fuori
altre cose. Vi libererà di altre cose. Ecco, nel permettere c'è una specie di
effetto residuo. Il permettere vi libera da tutta la spazzatura.
In fondo – ahm, aspetta (a Linda) – in fondo permettere
porta dentro tutto di voi; potreste dire il vostro divino, l’Io Sono. In fondo,
è tutto ciò che ci sarà nel contenitore, se usiamo l'analogia di una vasca o di
un grande secchio di acqua. Di colpo, mentre voi permettete va via tutto ciò
che non è voi, tutto ciò che è estraneo a voi. Avviene questo tipo di effetto
interessante e a volte, di nuovo, entrano i pensieri. Voi dite, “Cosa succede?
Perché ci sono cose...?” È perché state permettendo. Sapete, permettere è
permettere. Non è come mollare un po' e poi cercare di gestirlo. È ciò che
accade quando permettete. È come “Beh, lo permetterò ma solo un po' e poi
cercherò di gestirlo.” Oh, no. Permettere è permettere. Sì. Bene. Il prossimo.
SHEEMA: Ciao.
ADAMUS:
Ciao.
SHEEMA:
Sono Sheema.
ADAMUS: Sì. Io sono Adamus. (lei ride) Una volta ho
incontrato Shiva. Non siete parenti, vero?
SHEEMA: Oh dio, no.
ADAMUS: Oh dio, no. (entrambi ridono) Sì. Non era poi così
carina.
SHEEMA: No. Io sì.
ADAMUS: No. Sì, sì. Sì.
SHEEMA: Io non so come fai. Parli sempre esattamente di ciò
che mi sta accadendo.
ADAMUS: Come faccio cosa?
SHEEMA: Non so, ma…
ADAMUS: Non è meraviglioso? Lo so, solo... sì. Pensi che io
abbia capacità medianiche? (lei ride) Non dirlo a Linda. Sì, o a Garret. (lui
ride) No, davvero – è davvero una cosa stupenda – tutta la storia di essere
medianici o cose del genere è davvero sopravvalutata. Ne parleremo tra un po',
se oggi non parlo troppo. Dimostrerò che in fondo è davvero facile. Ma potrebbe
essere difficile.
SHEEMA: Oh, bene.
ADAMUS: Sì. Sarà dura.
SHEEMA: Lo è già, perché ho continuato a permettere e a
sentirmi una meraviglia, come un Maestro, alla grande e poi di colpo il 1° di
aprile mi sono svegliata – il giorno del pesce d'aprile…
ADAMUS: Sì, sì.
SHEEMA: … e mi sono sentita malissimo. Quasi come se fossi
tormentata. Mi sentivo compressa. Al punto tale che ieri, voglio dire non
volevo neppure uscire dal letto.
ADAMUS: Sì.
SHEEMA: Mi sentivo senza speranza. Era…
ADAMUS: Sei uscita dal letto?
SHEEMA: Sì. È stato come morire.
ADAMUS: Oh. Io sarei rimasto a letto.
SHEEMA: L’ho fatto. Sono uscita e poi ci sono tornata.
ADAMUS: Ahh. Sì, sì.
SHEEMA: Poi ne sono uscita di nuovo! Poi ci sono tornata!
(ride)
ADAMUS: Oh. Considera il negoziato che hai fatto, “Devo
alzarmi. Devo provare me stessa.” Poi negozi ed è come, “No, non tornerò a
letto. Devo alzarmi e fare qualcosa.” Resta a letto! Sei solo di passaggio.
Sai, alla fine di tutto questo dirai, “Sono così felice di essere rimasta a
letto quel giorno o quella settimana.”
SHEEMA: È stato proprio così. È stato come morire.
ADAMUS: Sì, sì.
SHEEMA: Ho sentito che qualcosa dentro di me stava morendo.
È stato – è ciò di cui parli ora che quando permetti esce tutta una serie di
cose.
ADAMUS: È così! È così!
SHEEMA: Lo sai.
ADAMUS: Sì, a volte anche da posti strani. (qualcuno ride e
lei ride a voce alta)
LINDA: Ohhh!
ADAMUS: Sto parlando dei tuoi pensieri.
SHEEMA: Almeno esce!
ADAMUS: Sì. (Adamus ride)
SHEEMA: Sono lieta di essere qui.
ADAMUS: Bene. Grazie. Molte grazie. Ok. Un altro. L'energia,
che cosa succede?
LINDA: Uh-oh. Uh-oh.
ADAMUS: Cosa succede nel mondo?
LINDA: Uh-oh.
MARTY (MOFO): Sarò gentile. È sporadica.
ADAMUS: Sporadica - è un bel modo per descriverla.
MARTY: Ne hai già parlato – ne abbiamo già parlato ma sì, è
davvero sporadica perché le onde alte sono incredibilmente alte e i bassi sono,
“Ma da dove arriva?” (qualcuno ride)
ADAMUS: Sì. a quel punto cosa fai?
MARTY: L’attraverso navigando.
ADAMUS: Sì.
MARTY: Respira, baby, respira.
ADAMUS: Sì. Respira e permetti. Sì, sì. Sì.
Grazie. Sporadica, intensa, travolgente, opportunità
stupende e mi sono scordato di parlarvi del mondo che cade a pezzi, delle
persone che impazziscono ora più che mai. Sì. Sì, è tutto qui. Grazie – grazie
a – grazie a te, Dio che sei abbastanza
saggio da sapere che puoi venire qua e ascoltarti ed è proprio ciò che
facciamo qui. Puoi venire qua e – ahem – ho bisogno… nel nuovo centro ho
bisogno di uno specchio molto grosso.
LINDA: Ok, nessun problema.
ADAMUS: Potete venire qua e guardarvi allo specchio
attraverso di me. (risate mentre alza lo specchio) Dave! Photoshop! Guardatevi
allo specchio attraverso di me. (Dave
scatta una foto) Sì, ecco. Aghhh!
(Adamus) Ecco, un grande specchio.
Certo, sono tempi molto, molto folli, più folli che mai e
più squilibrati che mai. Uno degli effetti collaterali di cui siete
consapevoli, ma per fortuna penso che non avrete molti problemi con lui, uno
degli effetti collaterali è che ora sempre più persone stanno uscendo di testa.
Ora – non dovrei parlarne ma lo farò comunque (Linda sospira
ad alta voce) queste sono le cose divertenti – sul pianeta c'è un'enorme
quantità di persone che usa ansiolitici e antidepressivi. Forse potreste dire
che è appropriato, perché moltissime persone stanno uscendo di testa o hanno un
collasso nervoso, vanno in pezzi. La cosa divertente è che, a lungo termine.
questi farmaci non aiutano. Potete prenderli per un breve periodo e certo, vi
sentirete un po' meglio ma non avete sentito le pubblicità in televisione o
alla radio, quelle che dicono, “A proposito, se il vostro antidepressivo non
funziona e avete più che mai voglia di suicidarvi, provate anche questo.”
(risate) Come se la seconda pillola dovesse farvi venire meno voglia di
suicidarvi?! Non credo proprio.
L’Ipnosi
Prima di tutto ciò che vedete è che stiamo uscendo dall'era
mentale che ci ha accompagnato per molto, molto tempo. Questo pianeta sta
uscendo dal mentale. C'è un'altissima densità e pressione e le persone non
capiscono quali sono i loro pensieri. In altre parole, da dove arriva un
pensiero. Non comprendono la vera sensazione e la vera essenza, quindi stanno
uscendo di testa.
Per far compagnia alla miseria – è una delle cose con cui
lavoreremo o meglio, giocheremo – c'è il fatto che sul pianeta è dominante
l'ipnosi. È proprio come con il SEV, il virus dell'energia sessuale che non fu
inserito per motivi malvagi. È accaduto che la mente è diventata molto brava ad
assorbire dall'esterno cose che non erano sue né di sua competenza, quindi ha
negato le sue sensazioni personali e ciò che definirei i veri pensieri
piuttosto che il sé emotivo o i pensieri limitati del sé. È una strana fisima
dell'intelligenza umana – è una specie di ossimoro – pensare. Ecco, la mente
prende dentro di sé pensieri che non le appartengono. Ecco perché in alcuni
giorni avete una pessima giornata, proprio per questo. Potrete avere un paio di
giornate buone, per esempio perché siete nella vostra energia, ma poi qualcosa
vi ributta fuori, in tutto ciò che c'è là fuori e voi lo sentite perché siete
ancora sintonizzati su quello. In un certo senso siete collegati a quello e
all'improvviso vi schiantate.
Poi ve la prendete con voi, “Cosa c'è in me che non va?
Perché ho una pessima giornata? Ho mangiato il cibo sbagliato? Non ho permesso
nel modo giusto?” Sapete, “In fondo sono una cattiva persona?” e tutte queste
cose. No, state solo attraversando l'intensità. Allora che fate un respiro
profondo e smettete di preoccuparvene. Smettete di preoccuparvi. Siete solo di
passaggio. Questo è solo uno spettacolo. Vi state solo divertendo, giusto Huh.
(qualcuno dice “Sì”) Sì. Bene. (Adamus ride) Ufff. Ufff.
Miei cari amici, ora sono presenti tutti questi fattori e la
storia dell'ipnosi – al momento sul pianeta è molto, molto dominante e fa paura
– non a voi, agli altri.
In un certo senso non potete tornare al vostro sonno
ipnotico, alla calma ipnotica. Non potete. Per favore, non abbiate paura che di
colpo v’ipnotizzerò e vi farò camminare per la stanza strillando come un pollo.
(qualcuno ride) Su tutto il pianeta c’è questo effetto ipnotico che danza o
s’intesse con il virus dell'energia sessuale* e molte altre cose e crea molti
modelli molto strani bizzarri e ora anche eventi sul pianeta.
*questo virus è discusso a lungo nella Scuola di Energie Sessuali (SES)
Lo notate nei notiziari, se guardate le notizie o se
ascoltate i vostri amici che parlano di omicidi di massa – “Sembrava un ragazzo così a posto. Ho
vissuto vicino a lui per vent'anni e non l'avrei mai pensato.” Sai, “Lui faceva
volontariato” – o lei, oggi mi spiace prendermela con gli uomini – “Lei,” sai,
“faceva molto lavoro sociale e di colpo ha estratto il Mossberg e ne ha fatti
fuori la metà.” (una persona ride e poi Adamus) Forse non è un buon momento per
ridere. (risate) Era per dire! Era per dire! Probabilmente non è il momento
migliore per ridere! (altre risate) Sì. Ok. (Adamus ride e le risate aumentano
quando mette lo specchio di fronte al pubblico) Sì, non male, vero? Sì, sì, sì.
Bene. Ok.
Ciò mi porta a inserire qui un piccolo dramma. Che cosa è
accaduto al volo 370? il pubblico
risponde “Ohh!”) No, lo sto chiedendo a voi. No, voi vivete qui. Io no. Io sono
solo di passaggio. Cos'è accaduto? Linda, ti dispiace – vorrei sentire un paio
di teorie. Cos’è successo? Cos’è accaduto al volo 370? Così come viene, voglio
dire ditelo e basta. Procedete pure. Alzatevi in piedi, per favore.
DAVID M.: Si è schiantato. (risate e qualcuno dice
“Whoaaa!”)
ADAMUS: In realtà è una buona risposta. Grazie. Niente
portali intergalattici?
DAVID M.: No.
ROBERT: Non si è schiantato.
ADAMUS: Oh!
Oh! Oh voi due! (molte risate) Se non si è schiantato, dove è atterrato?
(qualcuno urla “UFO!”)
ROBERT: In un'altra dimensione.
ADAMUS: In un'altra dimensione. Ok. Possibile. Molto
possibile. Sono certo che al momento c'è qualche attività interdimensionale in
atto. Sì. Quindi vola in tondo in un'altra dimen- … tipo la 24esima? Quei
poveri assistenti di volo. (risate) Non
hanno più cibo da servire e le toilette sono piene. Bene, cosa fanno? (qualcuno
dice “Volgare) Volgare è giusto. Qualcuno che vola. Sì. David.
DAVID S.: Da Crash sull'incidente. Sì, si è schiantato.
ADAMUS: Sì, si è schiantato.
DAVID S.: Sul fondo dell'oceano, molto più a sud di dove lo
cercano.
ADAMUS: Sì, bene.
DAVID S.:Il modo migliore per descrivere il problema, non è
stato il suicidio del pilota ma diciamo che i sistemi di guida elettronica sono
stati sabotati.
ADAMUS: Bene.
DAVID S.: C’era coinvolto molto denaro. Ora non posso
parlarne, è una visione remota, per chi sa di cosa parlo. La tecnica della
visione remota.
ADAMUS: Bene. È una cospirazione o dovremmo dire qualcosa
fatto apposta? È deliberato. È ciò che stai dicendo, Dave? È deliberato?
DAVID S.: Sì.
ADAMUS: Ok. Bene. Un altro.
DAVID: S: Questo viene da oltre.
ADAMUS: Da oltre. Un altro.
LINDA: Oh, oh. Carol ha una teoria. Poi la persona dopo
Carol. Ho visto alzarsi un'altra mano..
ADAMUS: Okay. Bene.
CAROL: È arrivato un UFO e li ha salvati perché avevano un
problema idraulico e...
ADAMUS: L’UFO era?
CAROL: L’UFO, Ashtar
…
ADAMUS: Era l’UFO che aveva problema idraulico?
CAROL: No.
ADAMUS: Oh, oh bene …
CAROL: No, no. Li hanno salvati...
ADAMUS: … perché non sono mai stato su un UFO con
l’idraulica.(qualcuno ride)
CAROL: E li hanno portati su un pianeta al di fuori di…
ADAMUS: Ridateceli!
CAROL: Ora si stanno divertendo più di quando erano qui.
ADAMUS: Si divertono di più! (Adamus ride) Ok, ma è ancora
grezza.
CAROL: Grezza!
ADAMUS: Prendere un aereo e portarlo via.
CAROL: Si stavano schiantando. Si stavano schiantando.
ADAMUS: Sì, Sì ma avrebbero dovuto facilitargli le cose e
farli atterrare. Sì.
LINDA: L’ultimo.
ADAMUS: Sì.
JIN: Hanno affrontato un'esperienza folle e inaspettata.
(qualcuno ride)
ADAMUS: Il Maestro dell’ovvio. (risate) Oserei dire che hai
ragione. Io affermo che sul pianeta al momento c'è moltissima ipnosi e molte
persone ne sono soggette, persino il bravo ragazzo della porta accanto, persino
oh, direi che molto tempo fa possono avere impiantato nel copilota di un aereo
una suggestione ipnotica, per mancanza di termini migliori e lui non lo sapeva.
Non se n'è mai reso conto. All'improvviso riceve il segnale – potrebbe essere
un modello di una chiamata telefonica – vediamo se qualcuno controlla i
tabulati telefonici, una telefonata che ha innescato un'azione che quell'essere
normalmente non avrebbe mai fatto. Di colpo si trova in una trance ipnotica, di
colpo fa cose di cui non è consapevole, proprio come un robot. Modifica,
manipola il percorso di volo e poi depressurizza tutta la cabina così nessuno
può lamentarsi, capite cosa intendo. Poi si toglie la maschera dopo aver ucciso
il suo socio in cabina, si toglie la maschera e lascia andare, tutto qui.
Perché? Perché qualcuno dovrebbe farlo? Perché? Perché dovrebbero
impiantare un virus nel vostro computer? Perché dovrebbero distruggere il
vostro disco fisso? Perché possono, anche se non ci guadagnano neppure 10
centesimi. È un'energia molto, molto strana. Perché? Perché volevano vedere se
funzionava e ha funzionato. Ha funzionato, eccome.
Non è l'unico caso. Se tornate indietro e leggete in particolare
diciamo negli ultimi tre o quattro anni di omicidi di massa o atti folli fatti
dalle persone, la polizia cerca di scoprire cos’è accaduto. poi coinvolgono
psichiatri e psicologi che saltano fuori con tutte le loro teorie assolutamente
inutili. L’ipnosi è qualcosa di cui parlerò di nuovo ma non avete bisogno di
preoccuparvene perché non siete colui che mette in atto un'azione folle e
neppure una vittima di un atto folle come questo. Voi siete fuori da
quell'energia, ma su questo pianeta accadrà sempre più spesso. È come inviare
un drone, ma si dà il caso è che questo drone è un umano che di solito è un
buon umano, forse frequenta la chiesa e
accadrà sempre più spesso.
Per quanto riguarda la mente, sul pianeta siamo proprio al limite estremo e non
ci vuole nulla per alcune persone, per un gruppo di persone che capisce i
meccanismi della mente non parlo di come funzionano i fluidi e gli equilibri
elettromagnetici e il resto. Parlo di ciò che l'ambiente è davvero, il ruolo
che recita e soprattutto cos'è un pensiero.
Avete una comprensione elementare su cos'è un pensiero,
potete superarlo. Potete uscire dalla trappola del pensare. Potete tirarvi
fuori dal sé emotivo umano che pensa. In generale ciò modificherà le dinamiche
per il pianeta, per la coscienza ma soprattutto voi vi divertite a farlo. Poi
inizierete a capire che siete solo di passaggio. Non siete bloccati qui.
I pensieri
Parliamo un attimo dei pensieri. Sapete, in passato ho usato
la parola mente. In realtà la mente, il cervello è un elemento molto
necessario. All'inizio, quando iniziaste ad arrivare sul pianeta e prendeste
una forma fisica era molto difficile restare qui e restare equilibrati. È un
po' come un essere di luce che cerca di restare in un corpo fisico. La mente
era una pezzo di connessione, la parte che vi ha permesso di restare qui in
equilibrio.
Si usava la mente per capire – o meglio per guidare – la
biologia. Questo era lo scopo numero uno: guidare la biologia attraverso ciò
che chiamiamo anayatron. In fondo si trattava d’integrare il set di luce nella
biologia.
Poi l’avete usata solo per la memoria e per una semplice
relazione di tempo e spazio. Il vero corpo di luce non capisce il tempo né lo
spazio. Non lo vuole. Non si abitua bene al tempo e lo spazio, perché è come
qualcosa di molto gonfio che tende a vagare. Certo, era molto difficile restare
incarnati qui attraverso lo strumento di connessione chiamato la mente,
riusciste a farlo.
In questa dimensione la mente vi permise anche il
discernimento, cosa che l'intelligenza divina, diciamo così in realtà non
poteva fare. L'intelligenza divina non aveva alcuna confidenza con questa
realtà fisica e quindi aveva pochissimo senso di discernimento.
Voi, come il rappresentante umano dell'anima, quello che
aveva affrontato tutte le vite, su questo pianeta avete imparato molto sul
discernimento. Non parlo per forza di giudizio perché avete anche quello, ma di
discernimento. Non mettere la mano sul forno caldo; ti brucerai. Questo è un
tipo di discernimento molto semplice. Non superare il limite della rupe; non
hai le ali come un uccello. Voi imparate queste cose lungo il percorso e per
questo la mente serve uno scopo davvero brillante.
È anche attraverso la mente che... la mente è stata un tale
strumento di connessione per il vostro corpo di luce quando all’inizio è
entrato nel fisico , e sarà una parte
altrettanto integrante nel lasciare che entri il vero corpo di luce. In passato
l'avete usata per adattare il corpo di luce ora invece permetterà il corpo di
luce. La mente è diventata così brava con gli elementi chimici ed
elettromagnetici e anche alcune delle altre pulsazioni energetiche che ora sa
bene come mantenere l’equilibrio. In effetti è attraverso il meccanismo del
cervello che molto del vostro corpo di luce entrerà. Ne parleremo in dettaglio.
In ogni caso sta avvenendo proprio adesso.
Ecco, la mente serve un ottimo scopo ma lungo il percorso la
mente, il sé e molte altre dinamiche hanno creato ciò che chiamate pensieri – i
pensieri – e i pensieri sono ciò che è diventato il vero limite.
I pensieri erano una specie di mini forma di coscienza o
coscienza limitata nata dalla combinazione del vostro cervello e dalla
comprensione della realtà, ma hanno anche iniziato a credere nei limiti.
Potreste dire che l'anima ha incarnato una parte di sé, un raggio di sé in
questa realtà fisica, ha preso un corpo, ha preso un cervello e poi ha
scoreggiato e quelli sono i pensieri. (risate) È proprio così.
La mente ha tirato fuori un pensiero. Il pensiero era
limitato. Il pensiero si basava su molte credenze e i limiti e paure e cose del
genere. Le persone, gli umani sono diventati esseri pensanti. Ora, c'è una
differenza tra la mente e ciò che sa e un pensiero. Il pensiero tende ad avere
il limite e la paura e l'ansia e dopo un po', con una lunga successione di
pensieri – che in realtà non sono l'intelligenza, non sono la coscienza
superiore; sono solo piccole scorregge lungo il percorso, è il miglior modo che
posso trovare per descriverle, sono piccole bolle – questi piccoli pensieri
escono in una successione o progressione tali che molto presto iniziate a
crederci e a credere che voi siete i
pensieri. Molto presto i pensieri dominano, controllano, iniziano a gestire lo
spettacolo.
Io affermo che i pensieri hanno il valore di una scoreggia e
contengono le stesse visioni. (qualcuno ride) È vero, perché vengono da un
luogo falso. Arrivano da una specie d’interpretazione falsa di dati che
altrimenti sono veri. I veri dati sono, sapete che siete qui su questo pianeta
e che se mettete la mano sul fuoco vi bruciate e se date un pugno in faccia
qualcuno, o ve lo ridanno o vi fanno causa. Una volta vi ridavano il pugno, ora
trovano un avvocato e vi querelano.
Ora avete tutta questa serie di pensieri e ci credete,
quindi inviate fuori un pensiero per cercare di controllare tutti gli altri
pensieri che proprio non vi piacciono. Invece accade che quel pensiero si fonde
con gli altri pensieri che non vi piacciono e quindi avete sempre più pensieri
che non vi piacciono. Poi ci pensate, “Come esco da tutti questi pensieri?” e
lì esce un'altra scoreggia che si unisce agli altri pensieri puzzolenti. Poi
siete disperati – “Come esco? Che cosa faccio? Non so più che cosa pensare,” e
l'umano impazzisce. Inizia a fare cose molto bizzarre.
Per questo affermo anche che i pensieri vi portano via la
vita dalla vita. È proprio così. Sono le cose con cui voi negoziate con voi.
C'è un pensiero che negozia con un altro pensiero. È come una pessima
flatulenza che negozia con un'altra flatulenza ed entrambe puzzano un casino.
Mi spiace essere... puzzano entrambe. (qualcuno ride) Vedete, non negozio con
Cauldre o con me stesso. Lo chiamerò una scoreggia, una scoreggia. (qualcuno
ride nervosamente) Questa è una riunione spirituale. Per chi si sintonizza con
noi per la prima volta … (risate; “È gas”) È
gas. Sì, sì. È un gas. Bene. (altre risate)
Avete pensieri che cercano di negoziare e cercano di
controllare gli altri pensieri e sentiamolo dentro per un attimo. Sentiamo i
pensieri. Da dove hanno origine? Nessuno si è mai chiesto, “Da dove arrivano i
pensieri?” Cercate di risalire a un pensiero. Diciamo che proprio ora avete il
pensiero che volete andarvene in fretta da qui. (qualcuno ride) diciamo che
avete un pensiero, un pensiero emotivo. In questi giorni ognuno di voi ne ha
parecchi – un pensiero emotivo, una
sensazione su se stesso, un pensiero emotivo su un'altra persona o un pensiero
emotivo quando dico, “Divertiti a tornare al lavoro lunedì mattina nel tuo
cubicolo.”
Ohhh! (Adamus ridacchia) questo è un pensiero molto emotivo.
Allora, da dove vengono? Come mai nessuno ci ha mai pensato
e ha detto, “Da dove vengono?” Beh, gli scienziati diranno che vengono dal
vostro cervello. No, non è così. Non vengono dal vostro cervello. Il cervello
non contiene nessun tipo di pensiero emozionale. Lui sforna fatti e cifre. Tira
fuori dati storici quando un pensiero emotivo li richiama. Da dove vengono i
pensieri? Sì. È un gran mistero. È un gran mistero.
Beh, molti dicono, “Beh, sei tu. È chi sei tu.” Ah! Io
affermo e un maestro dovrebbe capirlo che non sono vostri. Proprio no. Sono
solo bollicine, sapete, che eruttate all'esterno. Non sono vostri. Se cercate
di risalire e trovare l'origine di un pensiero – che bel titolo per un libro,
“Le Origini di un Pensiero” – sarebbe quasi impossibile, perché le tracce sono
state ricoperte da molte altre tracce di altri pensieri. Molto presto
inizierete a considerare una traccia dopo l'altra e non riuscirete mai a
risalire all'origine di un pensiero. E pure c'è, eppure voi lo mettete in
scena, ci credete e pensate che sia voi – non è così.
Quel pensiero potrebbe essere un pensiero di gruppo o un
pensiero della coscienza di massa. Potrebbe essere un pensiero che arriva da
altre persone e che tu lasci entrare – shwssttt! – nei tuoi pensieri. La
scoreggia di qualcun altro che si unisce alle tue scorregge e tu dici, “Oh sì,
i miei sono davvero terribili, vero?” (qualcuno ride) Beh, no! Tanto per
cominciare non erano tuoi. Era solo qualcosa che puzzava là fuori e che tu hai
accettato come te stesso.
Ho sottolineato la storia dell'ipnosi perché è così che le
persone sono diventate. È così che è diventata la coscienza. È solo molta
accettazione o mancanza di vera comprensione dei pensieri. La gente dice,
“Questi pensieri folli sono miei” e
quindi vanno dallo psichiatra. È come andare da una scoreggia più grossa per
capire le tue scorregge piccole. (risate) Lo psichiatra o lo psicologo cercano
di aiutarti a capire perché sei pazzo e invece non sanno neppure da dove
arrivano i pensieri. Non capiscono il cervello. Non capiscono il suo ruolo. Non
capiscono cos'è un pensiero e come i pensieri si uniscono.
Non capiscono che a causa
dell'attività che si basa sul pensiero tipica di questo pianeta, a qualcuno si
può facilmente impiantare l'idea che, “Ehi, fai atterrare l'aereo nell'oceano.”
Ecco quale è stata la suggestione di base. Non è stata, “Vai e uccidi oltre 250
persone” bensì “Ehi, fai atterrare l'aereo nell'oceano” ed è stato davvero un
programma ipnotico. Nessuno ha parlato di morte. Hanno parlato – mentre
effettuavano la programmazione – non hanno parlato di cose negative. È stato
solo un “Atterra nell’oceano.” Non è
diverso da me che dico, “Stasera
parcheggia la macchina in strada.”
“Oh, va bene. Oh, lo farò.”
Uso questo esempio perché mostra l'influenza dei pensieri e
mostra il potere – c'è molto potere qui dietro – dei pensieri. Inoltre mostra
la totale mancanza di comprensione dell’origine dei pensieri di come le persone
li manifestano e come influenzano la
società.
Non è una cosa negativa avere dei pensieri e anche come
Maestro continuerete ad averne. Inizierete però a discernere quali sono i
vostri veri pensieri e da dove arrivano. Hanno origine dalla vera Essità? O da
una fossa biologica della coscienza comune?
Non sono vostri. Non sono vostri e la mia sfida più grande
nel lavorare con voi è aiutarvi a capire che i pensieri – immaginateli come
piccole bolle puzzolenti che escono da voi – non sono vostri. Quando cercate
d’influenzarli e di controllarli con un'altra bolla puzzona, non funziona.
Peggiora le cose finché si esaurisce, vi porta al collasso. A quel punto o
avete una rivelazione spirituale o vi mettono in manicomio. (qualcuno ride
nervosamente) È proprio così semplice, una cosa o l'altra. Forse non c'è molta
differenza, ma almeno in uno potete vivere davvero. La domanda è, in quale dei
due. (Adamus ride) Ora potete ridere. Questa era divertente. (qualcuno ride)
Dunque, i pensieri. I pensieri sono l'inganno più grande.
Miei cari Maestri, insegnanti, amici se c'è una cosa che vi chiederò di
insegnare agli altri è che i pensieri sono un vero e proprio inganno. Non sono
vostri e quando lo insegnerete ai vostri studenti fate in modo che, aiutateli a
– non obbligateli – a capire che non sono loro a meno che non lo vogliano. Ciò
causerà ogni tipo di reazione perché vi diranno, “Non so quali sono. Non so se
voglio che siano i miei pensieri” Poi faranno un'altra scoreggia di pensiero
per cercare di capire se quel pensiero è loro e no e voi vedrete il dilemma.
Voi vedrete il dilemma.
L’Illusione della
Separazione
Ora passerò al prossimo tema che è collegato a questo ed è
la più grande illusione di tutte, oltre ogni altra e cioè la separazione. La
separazione.
Esiste l'illusione di essere separati dal vostro sé
superiore perché è ciò che vi hanno detto, perché avete pensieri cattivi e
puzzolenti. Avete l'illusione di essere separati da Dio, l'illusione di essere
separati dalle altre dimensioni in realtà non è così. Non c'è differenza tra
Edith che è seduta qui e pensa a se stessa come ad un'umana e Edith che è
assolutamente divina ed integrata, completa. Non c'è proprio nessuna
differenza. È l'illusione della separazione.
È l'illusione che hanno insegnato a molti di voi quando
eravate piccoli e cioè che c'è Dio – non m’interessa molto chi è – c'è quel dio
e poi ci siete voi. L'illusione a cui avete creduto quando siete entrati nella
new age afferma che c'è un sé superiore e poi c'è il voi piccolo; ci sono
grandi angeli e spiriti guida e poi ci siete voi. Separazione, separazione,
separazione. Un compartimento dentro un altro dentro un altro compartimento in
un altro compartimento. È un'illusione a cui i vostri pensieri hanno creduto
perché a loro piace. A loro piacciono tutti questi compartimenti perché li
aiuta ad avere più pensieri e questi compartimenti, queste illusioni – è tutto
ciò che sono. Non sono reali. Non esistono veri muri. Non c'è alcuna differenza
tra la dimensione in cui vi trovate ora e le altre dimensioni.
Pensateci. La separazione – maschile/femminile,
buono/cattivo, bianco/nero, essere olandese o essere spagnolo, tutte queste
separazioni una dopo l'altra.
Vi chiederò di sentire – non di pensare, ma di sentire – le
separazioni a cui avete creduto in modo naturale. Avete creduto alla
separazione dell'età, alla separazione praticamente di tutto – la salute – e si
va avanti così. Se riuscite a immaginare la matrice energetica che si è creata
ora, i modelli energetici, è come se le separazioni continuassero a creare una
divisione dopo l'altra dopo l'altra dopo l'altra e quando cercate di uscire dal
pantano per tornare alla vostra semplicità, alla vostra bellezza ce ne sono
talmente tante – è come un labirinto pieno di vie senza uscita – che alla fine
ci rinunciate. Vi sforzate solo un po' e poi arriva un pensiero che vi porta a
compromettervi e dice “Non ce la faccio. È troppo complesso. Aspetterò finché
…” qualsiasi cosa – il prossimo libro, il prossimo maestro, il prossimo
qualunque che arriva – e non succede.
Nel frattempo, credete sempre di più alla separazione di altri elementi.
Il fatto è che queste separazioni sono solo un'illusione
iniziando dalla separazione tra voi e Dio, tra voi e il vostro sé superiore.
Ora, con voi uso il termine il vostro “sé limitato” o il
vostro “sé emotivo limitato” contro il vostro “sé libero” perché c'è una parte
di voi, seduta qui proprio ora, Sart, che è il sé libero. C’è già là fuori. Non
è dietro qualche muro segreto. È proprio qui. L'illusione però, intensificata
dai pensieri è così forte che ci credete. Ci credete proprio.
Potreste dire che partendo dalla base del pensiero –
consideriamo il pensiero come piccole...i pensieri sono limitati, pieni di
giudizio, sono realtà distorte ma voi iniziate a metterli … (Linda gli passa
qualcosa da bere) Grazie. Iniziate ad aggiungere i pensieri alla separazione e
uscirne è quasi inimmaginabile. Ecco perché le persone impazziscono – “Come ne
esco?”
È allora che io dico permettete. Permettete.
Permettere
Permettere è – qualcuno ha detto che è troppo semplice e io
dico grazie al Signore. Avete ragione. Avete ragione. È fin troppo semplice ed
è ciò che serve perché c'è qualcuno che vuole ancora avere dei pensieri, queste
piccole bolle scorregge che danno la caccia ad altri pensieri, li radunano, li
collezionano, li controllano e quindi c'è ancora più casino– più pensieri e più
separazione.
Che fate? Che fate?
Fate un respiro profondo e permettete.
Permettete voi stessi. Permettete un processo naturale che
in fondo è disconnettersi da tutti i pensieri che avete riunito insieme e che
creano uno strano legame tra loro ed un enorme velo o un'enorme illusione. I
vostri pensieri non riescono a restare connessi nel loro modo disfunzionale nel
momento in cui iniziate a permettere. Di colpo i legami – non sono solo legami,
i pensieri sono legati tra loro come gli atomi in una molecola – si legano tra
loro, s’incollano fra loro e poi ne arrivano altri che s’impossessano di tutto
un gruppo di questi piccoli pensieri incollati insieme e in un certo senso li
inglobano, li inghiottono e poi arriva un altro pensiero che ingoia i primi
pensieri.
In fondo, permettere è un solvente per la colla che ha
legato insieme molti pensieri. Il permettere inizia a disconnetterli.
La colla era la credenza che fosse reale e quando iniziate a
permettere, la colla inizia a dissolversi. Non dovete fare nulla. Non entrateci
con gli spazzolini per grattarla via o con gli spruzzini per cercare di... così
vi perdete nei vostri pensieri, davvero, vi assorbiranno.
Allora, cosa fate? Vi rilassate. Non dovete neppure
rivolgervi ai pensieri. Non dovete pensare ai vostri pensieri, non è una cosa
buona. Fate un respiro profondo e permettete.
Cosa permettete? Tutto. Nel permettere non c'è negoziazione
perché di colpo, se iniziate a negoziare e pensate al pensiero di permettere –
che a quel punto è davvero molto limitato – lui andrà a divorare altri
pensieri. Vi fermate per un attimo e permettete. Non permettete Dio, me o gli
angeli. Qualcuno potrebbe dire che permettere è la verità e la sola verità
siete voi.
Voi siete anche molte non verità – è un dato di fatto, in
maggioranza sono non verità – ma va bene
così. È molto comprensibile, perché mentre attraversate questo corridoio,
questa dimensione, quest'esperienza accumulate davvero molte cose che non sono
vostre. Accumulate un mucchio di pensieri. Accumulate emozioni. Accumulate
persino le esperienze che in realtà non sono vostre. Mentre passate da qui,
accumulate un mucchio di roba. Fa parte dell'esperienza.
Non volete passare di qui e restare puliti e intatti al
punto che non farete mai l’esperienza di
vivere. D'altro canto, quando siete pronti a dire due cose. “Voglio continuare
a passare da qui. In un certo senso ci sono rimasto bloccato, proprio come
l'automobile bloccata nel fango. Adesso ripartiamo” e”Io voglio vivere perché
non voglio passare di qui finché non ho vissuto davvero. Non voglio
attraversare questo luogo finché non posso dire a me stesso, ‘io ho vissuto.’
Io ho vissuto’”
Ecco, fate un respiro profondo e permettete.
Nel momento in cui permettete – permettete davvero –arrivate
alla vostra verità. Non è la verità universale, la verità cosmica, la verità di
Dio, la verità di un angelo ma la vostra verità. Ecco che cosa permettete –
voi.
I pensieri arriveranno? Certo. Entreranno e diranno, “Sì,
cosa è te? Cos'è la verità?” (sputa!) Altre scorregge. (qualcuno ride) Ti ho
quasi sputato addosso...
Fate un respiro profondo e ridete e permettete, tutto qui,
perché essere di passaggio è un processo naturale. L'esperienza di vivere,
vivere davvero è tutta naturale. Disconnettervi dai pensieri, in altre parole
mollare l'illusione è naturale.
Non potete spezzare l'illusione con un'altra illusione ed
ecco perché in passato moltissimi ci hanno provato. È ciò che noi definiamo
makyo ed è ciò che accade quando una persona inizia ad entrare nella sua
maestria – molte illusioni seguono molte altre illusioni. È come, “Ok, non sono
felice di questi illusioni che ho nella mia vita e la manifestazione che esse
creano. Allora, cosa farò? Creo un'altra illusione che vada a caccia delle
altre. Ora avete solo più illusioni, nel gioco ci sono più bolle fatte di
scorregge. È tutto ciò che fate finché vi fermate, fate un respiro profondo e
permettete.
Vi state permettendo di essere. Non ci sono trucchi. Non c'è
manipolazione. Non c'è niente da fare per 20 minuti al giorno o cose del
genere. Amici miei, non è eppure uno strumento. Uno strumento suggerisce che
dobbiate entrare e iniziare a manipolare qualcosa. Non è uno strumento. È chi
siete voi in realtà. Ecco ciò che è.
I pensieri entreranno e cercheranno di interferire ed è
allora che voi direte loro, “State zitti. Siete solo scoregge.” Penso che il
termine “testa di scoreggia” derivi da questo. Il cervello che pensa e la testa
che scoreggia – sono la stessa cosa. (qualcuno dice “Scoreggia cerebrale” ) Sì.
(Adamus ridacchia) Scoreggia cerebrale.
Ecco, vi fermate e permettete che abbia luogo un processo
naturale dentro di voi –non è là fuori, non è qua fuori, non è qui ma è dentro
di voi. In un certo senso fa un bel po' di paura; decisamente è bello e
semplice, ma in un certo senso fa paura.
L'illusione della separazione è così gigantesca che dal
nostro lato si dice che è talmente forte che in realtà non può andarsene, non
la si può buttare via, non la si può dissolvere se non attraverso un enorme
evento traumatico. Io non ci credo. È un dato di fatto che la persona che l'ha
detto, l'essere che l' ha detto ha affrontato realmente un evento traumatico.
Forse ci credete. In ogni caso non avete bisogno di farlo. Non avete bisogno
che nella vostra vita accada un evento traumatico enorme per capire che la
separazione è un'illusione assoluta. Non dovete neppure avere un intelletto o
essere un filosofo per capirlo. È nel vostro punto più profondo.
Voi sapete perfettamente ciò che sto dicendo ora quando
affermo che la separazione è solo un gioco. Questa operazione è un modo di
giocare un gioco enorme. Voi lo sapete già. Lo fate solo per farlo. Cercate di
uscire dalla separazione? Voi mettete la vostra mente al lavoro e dite, “Sono
integro, sono uno.” Oh, state zitti! Non ci credete davvero. Voglio dire che
non ci credete perché è solo un'altra storia fatta di pensieri che c'è là
fuori. Però potete sentirlo. Potete percepirlo.
Detto questo, passiamo al prossimo passo. Ecco, avete dei
pensieri. Non sono vostri. io voglio che li immaginate davvero, sentiteli tra
ora e il nostro prossimo incontro come delle bollicine che vengono prodotte
senza sosta. Avevo chiesto a Linda di trovarmi una piccola testa da manichino
che avremmo fatto a pezzi, ma non ne ha trovata neanche una. (qualcuno ride)
LINDA: Wow, come sono stata medianica a non farlo.
ADAMUS: (ride) Sì. Ora immaginate, immaginate di essere la
vostra auto e mentre guidate fate qualcosa e finite nella corsia difficile, nel
modo difficile e iniziano a prodursi i vostri piccoli pensieri – brummp brumpp,
brumpp, brumpp – che in realtà non escono dal vostro cervello.
Prima ho parlato dell'origine dei pensieri. In realtà
l'origine dei pensieri non arriva dal cervello. A un certo punto interferisce o
s’interseca con il vostro cervello e dice,
“Ah, vedi, vengono dal cervello.” Non vengono da lì. Vengono da un
piccolo luogo che non è nel nostro corpo fisico, è un piccolo luogo dentro di
voi – una piccola, minuscola scatola, un armadietto posto molto, molto in
profondità nei recessi del vostro essere – è la coscienza limitata. È una
specie di fissazione della coscienza, una cosetta divertente nello scopo più
grande della vostra coscienza che crede ai limiti ed è una specie di vera
fissazione. Ecco da dove vengono i pensieri. Non provengono dalla vostra mente
o dal vostro cuore.
È come una piccola… è una specie di spigolo della coscienza
che non è mai stato smussato come la maggior parte del resto della vostra
coscienza. Ecco, c'è ancora un piccolo spigolo che non capisce ancora davvero
L’Io Sono quello che Sono. Diciamo che il 99% del resto della vostra coscienza
lo capisce e dice, “Oh sì. Io Sono quello che Sono. È così figo.” Poi c'è
questo piccolo spigolo che ha ancora bisogno di essere smerigliato – in realtà
cerca solo di divertirsi – è proprio lui; è l’angolino che dice di essere
limitato; è lui che produce in serie gli
altri piccoli pensieri.
Le Scoregge Pensiero
Sono solo curioso. Cosa accade a produrre di continuo
pensieri di limitazione, pensieri di separazione, pensieri di ansia, pensieri
di mancanza di abbondanza e solo pppprrrooottttttt! (suono di una scoreggia)
Sto solo girando la manovella … (Linda fa una smorfia) vuoi farlo tu? Vuoi
farlo. È il…è il… ahh! Sì. (Linda ride) Non devi avere qualità medianiche per
capire Linda. Andiamo. Avanti, aiutami a farlo.
LINDA: (ride) Nooooooo!
ADAMUS: Avanti .
LINDA: Nooooo!
ADAMUS: Lo facciamo insieme. Avanti, facciamolo insieme.
LINDA: No…!
ADAMUS: Ppppprrrroooottt! È la piccola coscienza limitata
che lo fa. Pronta?
LINDA: Sì.
LINDA: Ppppprrrrrrooooottttt! (risate)
ADAMUS: Amici miei, questi sono i vostri pensieri. Questi
sono i vostri pensieri – ppprrroottt,
ppproottt – e non sono molto coerenti. Pprroott! Poi non sentirete altro.
Pppprrootttt! È come…no, davvero.
Riuscite a sentirlo? Ecco i vostri pensieri e a volte puzzano e davvero, non
sono vostri. Ora sono diventati modelli. Continuano ad affiorare.
Voi siete modelli di pensiero. Voglio che lo sentiate dentro
di voi – come generate i pensieri. La mattina vi svegliate e di solito nel giro
di un minuto o 90 secondi –ppprrootttt!
– da entrambi i lati. (qualcuno ride) È una cosa biologica, iniziate a pensare,
“Cosa farò oggi? Contro cosa sono? Oh, mio dio, un’altra giornata. Oh, mi sono
svegliato e non sono ancora del tutto illuminato. Accidenti, cosa devo fare?”
State zitti! (risate) Permettete! Lo
sapete. Lo fate. Lo vedo.
Poi vi calmate un attimo. Vi tenete occupati con… (Linda gli
offre il bottone dello Stai Zitto) No, no. Io voglio un bottone per le scoregge.
(Adamus ride)
LINDA: Quelli sono facili da trovare!
ADAMUS: Un bottone da scoregge da Maestro.
LINDA: E’ facile da trovare!
ADAMUS: Poi vi tenete occupati perché è come, “Oh, mio Dio,
sono stanco di questi pensieri.” Allora cosa fate? Iniziate a darvi da fare,
preparate il caffè, fate le vostre cose e andate su Internet. Poi iniziano a
risalire i pensieri. I pensieri di metà mattina. Di nuovo, sapete, vi siete
liberati da alcuni dettagli, la vostra giornata è partita così potete fermarvi
e fare, eh, un respiro per un attimo. Che cosa fate? Ecco di nuovo la scoreggia
pensiero che sforna a raffica e così vi stancate moltissimo, vi esaurite e
dite, “Ok, oggi devo tirare fino a
pranzo.” A proposito, vi stanca il corpo. Al vostro corpo non piacciono affatto
le scorregge pensiero. Il vostro corpo dice, “Cosa sta succedendo? Non può
permettere e basta?” Permettete il corpo. Lui si guarirà da solo, se non ci sono in giro le scoregge pensiero.
Sono i modelli durante la giornata. Le peggiori che tendono
ad entrare sono quelle della sera tardi, soprattutto prima di andare a letto o
quando siete a letto. Oh, quelle sono toste perché siete in posizione prona,
siete tranquilli e quindi possono uscire. Voi cercate di prendere sonno, ma la
macchina delle scoregge pensiero è in funzione ed è come, “Oh mio dio.”
A quel punto cosa fate? O vi alzate e cercate di tenervi
occupati o bevete un bicchiere di vino o prendete una pillola per dormire o
altro, finché non vi sentite esausti. Vi rendete conto che probabilmente questo
è il modo automatico di gestire i pensieri – i pensieri emotivi, i pensieri
limitati che in realtà non sono vostri – che vi esauriscono. A quel punto
potete solo collassare. Non vanno più avanti.
In realtà esiste un modo migliore. È permettere. Permettere.
Non è un pensiero. È il vero voi. È il vero voi.
Edith, sorridi. Sì. Per un attimo sembravi così seria. Mm.
Ora passiamo alla prossima progressione, molto importante.
In effetti non è affatto importante, ma è una progressione divertente.
La Vera
Immaginazione.
Sapete che a volte quando vi chiedono d’immaginare,
respirate e immaginate. Immaginate, sapete, la vostra vita tra due anni.
Immaginate, sapete, dove volete vivere. Immaginate con chi siete ed è
abbastanza divertente. Immaginare. Sapete, immaginate di essere liberi da alcuni
dei vostri oneri. Non dovete più lavorarci sopra. Immaginate che il vostro
corpo si è ringiovanito.
Tutto ciò è interessante fino a un certo punto, comunque è
qui che entra la vera maestria. È interessante, ma fino a un certo punto. Ci
sono dei pensieri coinvolti e voi sapete di avere dei pensieri – pensieri
limitati – prima di tutto quando
iniziate a negoziare e dite, “Beh, non posso avere una casa così grande. Non
posso avere…” e anche, amici miei – ascoltate con attenzione – se per
immaginare avete bisogno di visualizzare. Una visione. Qualcuno che guida una
meditazione dice, “Tra due anni la vostra vita sarà libera e…” immediatamente
i vostri pensieri – non tanto la vostra mente ma i vostri pensieri – inizieranno a immaginare quale sarà l'aspetto
della vostra grande casa, della vostra grande macchina e del vostro grande
lavoro. Sarà soprattutto una visione, sarà visiva tra l'85 e il 90%, ma
conterrà anche un po' di udito, un po' di sensazione sonora; raramente conterrà
anche una sensazione olfattiva e anche gustativa.
Il Maestro capisce che la vera immaginazione supera la
visione. La vera immaginazione supera i sensi. La vera immaginazione supera le
strutture tipiche di ciò che avete avuto finora.
Qui mi piacerebbe che ne aveste un esempio e sarà interessante,
forse impegnativo perché siete abituati ad avere una visione, ma molto di essa
deriva o nasce dal pensiero, dalla parte rozza della vostra coscienza, la parte
immatura della coscienza.
Voi siete abituati a prendere un pensiero e a collegarlo al
cervello, ai vostri sensi umani e così create l'immagine per la vostra
immaginazione. In ogni caso, è ancora limitata. È davvero molto limitata.
Inoltre non contiene molta passione perché è davvero diluita, annacquata,
bloccata perché nel momento in cui la visione affiora sapete, v’immaginate con
una biologia perfetta, quando affiora è ristretta, costretta. Contiene
pochissima passione. Non vive. È solo una piccola visione carina nel vostro
cervello.
Quando ciò non accade, avete un pensiero. Dite, “Beh, non
sono molto bravo ad immaginare e non sono una persona molto buona. Punto. Sai,
non riesco a farlo.” Avete questi pensieri, la piccola coscienza immatura che continua a sfornare piccole
stronzate. Noi supereremo questo punto. Perché? Ecco il perché. Cauldre dice
che sto diventando prolisso. Non penso proprio. Oggi siamo solo a metà. (Linda
ride)
Il Maestro capisce che nel momento in cui – snap! – lo
sceglie, è così. Tobias l'ha definito un punto di separazione. Io la chiamo
semplicemente essità. Voi non pensate alle cose. Per esempio, se volete avere
un certo livello di comprensione, non pensate a come raggiungerlo. Lo diventate
e basta. Lo siete, tutto qui. Non so proprio come spiegarvelo se non dicendovi
di non lavorarci sopra. Se dovete lavorarci sopra state pensando e ciò è
limitato.
Per esempio, nell’Io Sono non dovete sforzarvi per passare dall'umano all’Io Sono. È come, “Io Sono.” È
così. Nessun negoziato, nessuna discussione, non ci pensate. Io Sono.
Io lo definisco saltare sulle stelle. Come raggiungete una
stella distante? Lo fate e basta – ci siete! Non pensate a come arrivarci. Non
pensate a come attraversare otto livelli di bidimensionalità. Pffft! Quello è per i perdenti. Ci siete e
basta! (qualcuno ride) Ci siete proprio. Grazie (a qualcuno che ha riso) Ci
siete… vorrei registrare la sua risata e ogni tanto la metteremo in onda.
(altre risate) Quando nessun altro ride, quando tu non ci sei sarà una specie
di traccia risata. Sì. Bene. (Linda passa il microfono a Jin) Ecco, fanne una
buona e poi ci lavoreremo sopra, la mixeremo.
JIN: Raccontami una bella barzelletta!
ADAMUS: Uh… (Jin ride a squarciagola; il pubblico ride)
Ti ho raccontato una barzelletta energetica! Era una
barzelletta energetica sporca e lui l'ha capita! (entrambi ridono e ci vuole un
po' prima che si riprendano; il pubblico ride) Oh! Ok. Il riso è molto…
JIN: Importante.
ADAMUS: … bello. Porta dentro la vita e la chiacchierata di
oggi gira proprio intorno a questo, accidenti, è arrivato il momento di vivere.
Dobbiamo parlare di ciò che vi trattiene dal farlo.
A che punto eravamo rimasti? Parlavamo di scorregge.
Parlavamo di vita. (qualcuno dice “Immaginazione,”) Parlavamo d’immaginazione.
Il Maestro supera tutto ciò. Quando il Maestro vuole
raggiungere una stella lontana, fa solo – snap! – così. Lui è e basta. Quando
il Maestro vuole avere l'abbondanza, ce l’ha. Voi non vi fermate a pensare a
quanto poco denaro avete ora e a cosa dovete fare per aumentarlo. Lo scegliete.
Non è un pensiero, capite, perché di colpo un pensiero vi limiterà e
v’inquinerà e vi fornirà tutte le altre stronzate e tutto il resto. Voi siete e
basta. È così. Ecco quanto in fretta un Maestro fa le cose.
La salute fisica, biologica – non leggete 18 libri, sapete,
sulla salute nella new age perché tutti vi diranno una cosa diversa e sono
tutti pieni di scorregge. Sono tutti molto mentali! Questa sarà la sfida più
dura che avrò con voi, la sfida più dura – o no – il pensare. Smettetela di
pensarci. Non è una falsa credenza. È solo, “Ehi! Io scelgo la salute.” Buum!
Lasciatelo andare. Andate a farvi un giro. Non pensateci sopra, perché
nell'esatto istante in cui la coscienza immatura comincia a sfornare è limitata
e attraversa la m- … ughh, allora non
funziona.
Facciamolo. Facciamo un'esperienza d’immaginazione senza le
immagini. Senza le immagini.
Vi ricordate quando – Cauldre ha raccontato la storia –
mentre lavorava con Tobias, ancora prima d’iniziare a canalizzare, un giorno
Tobias andò da lui e gli disse, “Basta parole.” Naturalmente Cauldre disse,
“Scriveremo delle lettere?” (qualcuno ride)
Ho ottenuto una bella risata. (altre risate) Basta parole, perché le
parole sono associate ai pensieri e sono limitate e inoltre la parola umana non
potrà mai esprimere davvero e in pieno l'essenza.
Tobias disse “Basta parole,” e per lui (Cauldre) è stato
difficile ma alla fine c'è arrivato, alla fine ha detto, “Ah! È tutto qui. Non
ho bisogno di parole per sentirlo.” In realtà le parole diventano un peso. A
volte le parole sono utili, a volte sono un bello strumento da usare, ma le
parole sono davvero limitate.
Si può dire lo stesso per le immagini nella vostra
immaginazione. È l'essenza, quando
immaginate. È l'essenza del corpo sano, senza pensarci sopra.
Forse sarà un po' complicato o forse no. Forse siete davvero
pronti persino a superare la visione per passare all'essenza. Ecco dov’è la
vita: nell'essenza, nell'energia.
L’Esperienza
Immaginazione
Chiederò che abbassino le luci, per favore. Un po' di musica
da merabh, ma questa non è una merabh. Solo musica da sottofondo. Perché? Mi
piace la musica.
(inizia la musica)
Perché? Perché vi tiene un po’ occupati.
(pausa)
Siete solo di passaggio, amici miei. Siete solo di passaggio
in questa stupenda esperienza chiamata vita su questo pianeta. È piena di vita.
Non ci sono limiti, ma vita.
La vita è libertà. La vita è sapere che non resterete mai
bloccati.
La vita è sapere che moltissimi dei pensieri e delle cose
con cui combattete non sono vostri.
La vita è libertà che permette all'anima, al divino di
brillare da dentro di voi.
La vita è rendersi conto che nulla lavora contro di voi,
proprio nulla.
La vita è sapere che la separazione può esserci quando vuoi
fare il gioco della separazione, ma può anche sparire all'istante quando vuoi
sentirti di nuovo nell’Io Sono, nell'interezza.
La vita come Maestro significa che il vostro corpo non è più
solo un bagaglio biologico; per voi è un modo di sentire e di fare esperienza
della vita e di tutta la sua sensualità.
Il vostro corpo; so che a volte pensate che l'orologio
ticchetta e porta altri anni al vostro corpo, a volte altro dolore e meno
flessibilità.
Ora voglio che immaginiate il vostro corpo, il vostro
veicolo in uno stato di salute radiante. Prima di farlo, non usate i pensieri.
Non “vedete” il vostro corpo, non visualizzatelo neanche con gli occhi della
mente. Entrate nell'essenza.
Oh, sì, certo la mente – cercherà di buttarci dentro i
pensieri. Fate un respiro profondo e venite con me oltre i pensieri. Venite con
me nella sensazione, nell'essenza.
Cos'è la biologia? È luce combinata con particelle fisiche.
È la vostra luce portata a grande condensazione. È la luce portata in un
organismo vivente, che cresce e si muove.
Cos'è il corpo? È un modo per fare esperienza della vita. È
biologia in movimento. È luce in movimento. In
modo molto lento, molto condensato ma è luce in movimento. Ecco cos'è.
Voi avete un corpo. In realtà non è davvero vostro. È una
specie d’interpretazione interessante dell'evoluzione, dei vostri antenati, di
un po' dei vostri pensieri ma soprattutto di altre cose.
Prima abbiamo parlato di biologia e di guarigione e avete
cercato d’immaginarvi, di vedervi essere in un certo modo con gli occhi della
mente. Ora superiamolo. Non inseriamoci i pensieri. Sentiamone l'essenza.
Cos'è la biologia? È luce in movimento in un modo molto
interessante. È ciò che attrarrà cose come il DNA e le molecole e i cromosomi e
tutto il resto, ma in essenza è luce in movimento.
Vi chiedo di sentirlo. Non fatevene un'immagine. Sentite
l'essenza della luce in movimento.
Ora superiamo persino l'immagine che state avendo di luce,
luce che vortica. Andiamo oltre. Voi dite, “Come me la tolgo dalla testa? Come
faccio a non avere quell'immagine? Se non c'è un'immagine, c’è solo il buio?” No,
amici miei. Non è così. Andateci e basta. Non pensate a come andarci. Andateci
e basta. Oltre.
Vedete, lo fate e basta. Ci siete. Siete lì, in quel posto.
È l'essenza. È una sensazione. Non è un pensiero.
Quello è il vero voi.
Sì, è molto semplice. All'improvviso sembra che il pensiero
rientri e voi fate un respiro profondo. Di nuovo, ora venite con me oltre
l'immagine, oltre l'immaginazione del pensiero fino all'essenza. L'essenza
siete voi che irradiate voi stessi, che fate esperienza di voi stessi attraverso
la biologia.
Ci siete proprio.
Fate un respiro profondo e sentite un po' di ansia. Siete
proprio nell'essenza, nella passione; la passione di essere così sensuali che
anche se siete di passaggio potete farne parte attraverso il vostro corpo.
Potete essere parte di questa esperienza, di questa dimensione. La passione di
esserci dentro – non solo dall'esterno, non solo contemplare la vita sulla
Terra come devono fare alcuni – ma esserci dentro.
Quella passione, quell'essenza, quello è il vostro vero corpo.
È ciò che è.
Quello è il vostro vero corpo, proprio lui.
Mentre entrate nell'essenza non sentirete la tensione nella
testa perché cercate di pensare o di immaginare. Lo permettete, nient'altro.
Spesso l'immaginazione è stata spinta o forzata in modo artificiale
e non è mai stata molto efficace. Voi entrate nell'essenza solo permettendovi
di esserci – nell'essenza del corpo,
oltre il pensiero e oltre l'immagine, nella passione.
Ecco dove andiamo, amici miei. Ecco dove andiamo.
Oltre il pensiero.
Oltre lo sforzo.
Oltre il limite.
Nelle prossime settimane vi chiederò di giocare un po' e di
sentire la vostra essenza. Non pensate a come farlo. Niente immagini. Beh, le
immagini arriveranno ma saltate sulla stella. Permettevi di superare
l'immagine, la definizione mentale, il pensiero. Ecco dove stiamo andando, miei
cari amici.
Mentre lo facciamo, mentre lasciate che il contenitore,
mentre permettete che l’Io Sono entri in questa realtà, come ho detto prima è
come gettare un pallone in un secchio d’acqua e le cose straborderanno – sono
cose che non vi servono più, sono molti vecchi pensieri e vecchi modi di fare –
per fare spazio all’Io Sono in questa realtà.
Mentre iniziate a capire cosa sono davvero i pensieri, da
dove vengono e perché non sono vostri lo vedrete dentro di voi, ma inizierete a
vederlo anche negli altri. Vedrete come
in una normale conversazione o in una situazione pubblica le scorregge pensiero
escono da loro e atterrano su di voi è ciò vi farà irritare, molto. Sarà molto irritante e persino più intenso,
perché una volta che capite le dinamiche di ciò che sta accadendo, è difficile
restarci dentro.
Poi fate un respiro profondo e vi rendete conto che ciò fa
solo parte della transizione e vi rendete conto che non siete bloccati qui.
Siete un visitatore. Siete solo di passaggio e ricordatevi anche che..
ADAMUS ED IL PUBBLICO: … tutto è bene in tutta la creazione.
ADAMUS: Grazie. Pppppprrrrooootttt! (risate e applausi)