IL MATERIALE DEL CRIMSON CIRCLE

La Serie The Art of Benching – L’Arte del Panchinare

SHOUD 1 – Con ADAMUS SAINT-GERMAIN, canalizzato da Geoffrey Hoppe

Presentato al Crimson Circle il 2 ottobre, 2021

Registrato a Villa Ahmyo (Padiglione Shaumbra), Kona, Hawaii, USA

www.crimsoncircle.com

Traduzione di Samanta Mela e Lucia Ligi

NOTA IMPORTANTE: Queste informazioni non sono probabilmente adatte a te a meno che non ti assumi la piena responsabilità della tua vita e delle tue creazioni.

* * *

 

Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.

"Oh, merda! Oh, merda!" È proprio quello che ha detto Sart, proprio mentre stavamo entrando con la musica, sentendoci nelle energie di questa nuova serie, la serie The Art of Benching. "Oh, merda!"

Sart è qui. FM è qui. Molti degli Shaumbra che se ne sono andati prima che arrivassimo alla panchina del parco sono qui. A proposito, cara Linda di Eesa, sei semplicemente incantevole sulla panchina del parco. Semplicemente incantevole.

LINDA: Grazie.

ADAMUS: Oh, abbiamo Timothy e DocCE ed Edith e tanti Shaumbra che se ne sono andati. Sono dall'altra parte. Alcuni sono veramente Maestri Ascesi. Alcuni hanno semplicemente scelto di tornare in un'altra vita per continuare il lavoro che voi, Shaumbra, state facendo proprio ora in questa vita. Non erano del tutto pronti per quella piena Realizzazione. Hanno scelto di non farlo, in realtà. Hanno scelto di tornare di nuovo, ma li ho qui oggi per l'apertura della nostra nuova serie, The Art of Benching.

Ne sono entusiasti. Io ne sono entusiasta, perché qui è esattamente dove dovremmo essere, con le persone giuste e al momento giusto sul pianeta. Siamo qui. Ce l'abbiamo fatta. Siamo arrivati. Il treno è entrato in stazione al momento giusto - né troppo presto, né troppo tardi - con i passeggeri giusti, voi.

Siamo passati attraverso così tanti anni di discussioni, parlando di questioni, vite passate, problemi, parlando del mondo, parlando di fisica, di energia, di coscienza, facendo un sacco di rilasci e un sacco di permettere. Questo è stato difficile. Sapete che a volte rilasciate e vi ritorna indietro. Ma con il vostro continuare a permettere il rilascio, rapidamente se ne va. Vecchie questioni e vecchi problemi, energie bloccate, semplicemente se ne vanno, e ritornano ad uno stato naturale di energia. Non più bloccate nella loro vecchia forma, nella loro difficile forma di sfida. Non più bloccate, ma adesso qui, è energia pronta a servirvi.

Ora siamo qui in questo momento epico sul pianeta, in questo bellissimo momento per gli Shaumbra, il tempo dell’Arte del Benching, l’Arte del Panchinare. C'è voluto un po' per arrivare qui, ma siamo qui, e ora il vero, beh, non voglio nemmeno chiamarlo lavoro, ma inizia la vera massione ( n.d.t. Adamus chiama massione la missione fatta con passione), L’Arte del Benching. E, in effetti, hanno trovato una meravigliosa panchina per me e una bella padrona di casa ad accompagnarmi.

LINDA: Parole gentili.

ADAMUS: È tutto qui. Questa panchina. Siamo qui a Villa Ahmyo in questo bellissimo posto, a Kona. Ho tutto tranne il mio caffè.

LINDA: Oof!

ADAMUS: Ora, potreste vedere questa tazza di caffè hawaiano qui sul palco con me, ma questo è uno strano intruglio che Cauldre beve. È un fungo o qualcosa del genere. Quindi, cara Kerri ...

LINDA: È già partita.

ADAMUS: Cara Kerri ...

KERRI: Sì, amore, ti porterò il tuo caffè (Adamus ridacchia).

ADAMUS: La cara Kerri sta andando a prendere il caffè. Mi piace una buona tazza di caffè. Abbiamo il caffè al Club dei Maestri Ascesi, naturalmente, ma niente come il caffè umano con la sua intensità e a volte anche la sua amarezza e la sua scossa e l'abbondanza di caffeina. Così la cara Kerri è qui, e sta correndo a prendere il caffè.

LINDA: Sì, è così.

ADAMUS: Grazie.

LINDA: Ed è una bella corsa.

ADAMUS: È una bella corsa. Non è proprio la porta accanto, ma è importante avere il caffè.

LINDA: Certo.

ADAMUS: Quindi, vi dico, siamo arrivati in questo posto molto speciale e in un momento molto speciale. Così tanto è avvenuto prima di arrivare qui. Vite di lavoro su cose, e posso dire che ora non è più necessario fare alcun lavoro. Avete notato che quando lavoravate sulle cose, esse sembravano semplicemente combattere contro di voi? Il lavoro non serviva a niente. Lavorare sulle cose e lottare con queste e soffrire attraverso queste non funziona davvero. Alla fine si tratta solo di permettere. Permettere e basta.

Probabilmente ci sono ancora dei residui ed alcuni di voi potrebbero ancora essere quasi dipendenti dal lavorare sui vostri problemi, ma vi incoraggerò con il mio modo gentile e affascinante a non farlo più. Se ci sono problemi nella vostra vita - non mi interessa cosa siano, una relazione, la salute. l'abbondanza o qualsiasi cosa, l'autostima - se c'è un problema, andate semplicemente oltre. Non concentratevi su di esso. Non combattetelo. È in fase di uscita proprio ora. È solo quando gli date quell'attenzione, quando ci combattete, è lì, che rimane in giro, perché come ho detto, piuttosto educatamente, se è ancora lì, ci deve essere qualcosa che vi piace. Ora è il momento di lasciarlo andare. Scoprirete che anche con le malattie, sì, qualcosa che pensate sia così radicato nel vostro corpo, qualche malattia o un problema di salute, non ci dovete combattere. Non cercate di coccolarlo. Non dategli attenzione. Realizzate solo che è una vestigia del passato. Sta per andarsene. Non preoccupatevi di come se ne andrà, di come vi lascia.

È in fase di uscita, perché ora siete qui, beh, per la massione, la ragione stessa per cui siete venuti su questo pianeta in questa vita. E non era solo per l'illuminazione. Voglio dire, quello è una specie di, si potrebbe dire, una specie di beneficio collaterale. Si trattava di essere qui per fare quello che faremo ora in questa serie dell'Arte del Benching. Staremo sulla panchina, irradiando la luce.

In realtà non è iniziato qui. Lo facciamo da un po' di tempo in modi sottili. Lo facciamo da un bel po', come avete visto con il Viaggio sulla Nave Stellare di Metatron (the Journey on  Metatron’s Starboat) di cui si è parlato prima. L'abbiamo fatto allora con Metatron, andando negli altri reami, i reami degli esseri disincarnati che vagano negli altri reami persi, bloccati nella propria oscurità. Ma, e lo dirò ancora, amando questo. E continuerò a dirlo - e so che alcuni di voi roteano gli occhi e si arrabbiano - ma anche se siete un'entità disincarnata, siete fuori negli altri regni, siete un fantasma o uno spettro che vaga senza meta negli altri regni, c'è qualcosa che amate ancora nel farlo, altrimenti non lo fareste. Questo è un punto così importante ora per ognuno di voi con qualsiasi problema nella vostra vita, qualsiasi sia il problema. C'è qualcosa che vi sta ancora dando quel piacere, in un modo strano - anche la sofferenza può essere una forma di piacere - vi sta ancora dando qualcosa. Andiamo oltre tutto questo, adesso. È qui che vogliamo essere, nella panchina del parco, sulla panchina del parco, l'esatto motivo per cui siete venuti qui.

Facciamo un bel respiro profondo con questo, mentre ci lanciamo nella nostra nuova serie, The Art of Benching.

Prima di immergermi profondamente in essa - e faremo esperienze in ogni Shoud con il benching, con il panchinare. E non è che dobbiamo parlare molto o insegnare qualcosa su questo, ma voglio riunire gli Shaumbra una volta al mese – naturalmente lo farete anche da soli, ma voglio riunire gli Shaumbra una volta al mese - per fare questa cosa molto compassionevole per voi e per il pianeta. Avremo discorsi e discussioni, naturalmente, ma in ognuno dei nostri Shoud, faremo un po’ di benching. Lasceremo che la nostra luce irradi, come ha fatto nel Viaggio sulla Nave Stellare di Metatron. Non andando negli altri regni per cercare di salvare o soccorrere questi esseri perduti, ma semplicemente per essere una luce lì. E ci sono veramente sempre abbastanza, siano essi un piccolo numero o un grande numero, ci sono sempre abbastanza entità e ci saranno abbastanza umani che sono aperti a questa luce.

Non sapranno da dove viene, e non viene con un'agenda. Non arriva con le istruzioni, e non arriva con qualche tipo di rimborso che devono fare, ma noteranno qualcosa. E guarderemo, in questo anno di benching, i cambiamenti che avranno luogo sul pianeta. A volte cambiamenti non sempre facili, a volte molto difficili, ma osserveremo i cambiamenti come un risultato diretto del benching e dell'irradiazione della vostra luce.

Ah! Grazie, cara Kerri. Il mio caffè è finalmente arrivato.

KERRI: Grazie, tesoro mio.

ADAMUS: Non è incredibile che tu sia capitata qui sull'isola per aiutare con il caffè?

KERRI: Decisamente!

ADAMUS: Oh, se vuoi - oh, e cioccolatini per accompagnarlo. Cauldre vorrebbe un po' di panna.

KERRI: Sarò felice di prenderla.

ADAMUS: Merci. Grazie. Grazie. Ho i miei cioccolatini, ma torniamo al punto, L'Arte del Panchinare, The Art of Benching. Per favore, cara Linda, siediti – no, non sederti, perché sto per chiederti di scrivere sulla lavagna. No, sii pronta a scrivere sulla lavagna. Sono pronto.

LINDA: Ok.


La Natura dello Zero

ADAMUS: Allora, prima di arrivare al benching vero e proprio, voglio parlare di Adamamatics, e se vuoi scriverlo sulla lavagna, Linda. Può essere scritto abbastanza grande. Non scriveremo troppe altre cose sulla pagina. Adamamatics. E cos'è l'Adamamatics? Beh, è un po' come l'Adamanomics. Quello era il mio concetto riguardante l'economia (in ProGnost). Questa è la matematica di Adamus, e se tu lo scrivessi sotto - Matematica di Adamus.

Sapete, ho il mio punto di vista sulle cose, come avrete probabilmente notato , e qui voglio parlare un po' di matematica. Non in termini molto complessi, in realtà termini piuttosto semplici, ma - grazie, questa è Adamamatics. Adamamatics, Matematica di Adamus. E nella prossima pagina, Linda, se vuoi per favore. Starai lì per un po', quindi non muoverti. Ma nella prossima pagina, oggi parleremo della natura dello zero.

LINDA: La natura dell'eroe? (n.d.t. le parole hero (eroe) e zero hanno un suono simile)

ADAMUS: La natura dello zero.

LINDA: La natura dello zero.

ADAMUS: Non "eroe", ma "zero". La natura dello zero - ed ecco qui, il mio caffè, la panna di Cauldre nel caffè e siamo pronti a partire. Grazie, cara Kerri. Grazie a te.

LINDA: La natura dello zero.

ADAMUS: La natura dello zero.

La maggior parte di voi ha familiarità con lo zero. Sapete, lo zero non fa parte della matematica da così tanto tempo. Direi da poco più di 500 anni. Quindi, l'umanità ha passato tutto questo tempo senza zero, e finalmente qualcuno ha scoperto lo zero. Non è interessante che tutto ciò abbia a che fare con la coscienza? Le cose non vengono scoperte finché la coscienza non è pronta, anche se sono proprio lì davanti a voi. È la stessa cosa con gli Atlantidei, in realtà non vedevano le stelle, percepivano a malapena il sole e la luna. Sapevano che erano lì, ma le stelle non erano nella loro coscienza.

Lo stesso vale per lo zero. Lo stesso con lo zero. Semplicemente non era nella coscienza fino a, direi, circa 800 anni fa. E allora era solo una grande teoria ed era soggetta a molti dibattiti. C'erano molte persone che dicevano: "Non c'è lo zero. Deve iniziare da qualche parte". Altri dicevano: "Lo zero in realtà non è un numero", cosa che in realtà non è. Non è proprio un numero, ma è il punto zero. E' il punto di inizio.

Sentitevi nello zero per un momento, e Linda potresti disegnare un grande zero proprio lì sotto la parola "zero". Sentitevi nello zero per un momento. È un non-numero affascinante, ma è associato alla matematica. Zero. Ed è lì che stiamo andando con questa Arte del Benching - allo zero, di nuovo allo zero.

Lasciatemi spiegare un po' di più. Linda, alla lavagna, per favore.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Proprio quando pensava di potersi risposare. E se vuoi, disegna al centro della pagina, forse alto circa 15 centimetri, uno zero. Un bello zero rotondo. Ecco fatto. Bene. E poi, se vuoi, sul lato destro estendi un "+1, +2, +3," andando da sinistra a destra fuori dal lato, dalla parte est dello zero - "+1, +2, +3, +4" - e così via. Dalla parte sinistra dello zero, la parte ovest, "-1, -2, -3, -4," e così via. E poi a nord o in cima allo zero, con un piccolo trattino, un accento circonflesso che sale, "^1, ^2, ^3, ^4, ^5, ^6" che punta verso l’alto.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Sì, così. Bene. Bene. E poi sotto, con un accento circonflesso che punta verso il basso, "v1, v2, v3, v4, v5, v6". Questa è davvero semplice matematica di Adamus - Adamamatamat ... (Adamus ride). Non riesco nemmeno a dirlo.

Quindi, ora, Linda, per completare il tutto, per favore metti un punto in mezzo a quello zero. Un punto. Quello è il punto zero. Questo siete voi essenzialmente, e ogni numero su quel tabellone che Linda ha disegnato, ogni numero rappresenta un'esperienza, un aspetto o una realtà.

Ora, il fatto è che la maggior parte degli umani ha una base di realtà molto lineare, va da sinistra a destra. La matematica è generalmente basata su questo (indicando i numeri sul lato destro dello zero). E potete combinare questi numeri - aggiungerli, sottrarli, dividerli, qualsiasi cosa vogliate fare, moltiplicarli - potete combinarli per creare un'esperienza. Potete prendere un "1" e un "3" e metterli insieme e avrete un "4". E potete mettere insieme un "4" e un "10" e ottenere un "14" e dividerlo per "7", qualsiasi cosa vogliate fare. Ma questo esempio è simbolico della natura della realtà.

Quest’altra parte potrebbe anche rappresentare le vostre vite passate. Forse le posizionereste sul lato sinistro dello zero. Le vostre vite passate tutte allineate. Le esperienze passate sono davvero ciò che sono. E poi ho fatto disegnare a Linda i numeri in alto e in basso che si estendono su e giù, perché la realtà e anche la matematica non seguono solo un formato lineare, o da sinistra a destra o da destra a sinistra. La realtà è anche tutt'intorno, e se si volesse davvero essere precisi in questo esempio, ci sarebbero numeri disposti tutto intorno al tabellone. Quindi, Linda, metti dei numeri a caso dove vuoi, ovunque sul tabellone ...

LINDA: Un ordine qualsiasi?

ADAMUS: ... tranne che nello zero. Qualsiasi numero, dove vuoi. Non c’è bisogno di un segno davanti, ma non metterli dentro lo zero.

LINDA: Okay.

ADAMUS: Ovunque tu voglia.

LINDA: Okay.

ADAMUS: Quindi, fondamentalmente questo dice che ogni numero o combinazione di numeri è un'esperienza o una realtà. Potete avere esperienze indipendentemente dall'essere bloccati in una forma di realtà. Potete andarvene e avere un'esperienza, cosa che spesso fate di notte nel vostro stato di sogno; potete andarvene e avere un'esperienza che non è bloccata in una realtà, come questa realtà umana molto lineare che abbiamo adesso.

Alla fine, tutto torna a zero, torna al centro, che stranamente ora assomiglia a un circopunto cioè al simbolo della coscienza. Potete uscire e avere tutte queste esperienze, queste combinazioni di numeri. La maggior parte delle volte, come ho detto, gli umani, restano in questo regno (da sinistra a destra). Per favore, sottolinealo Linda, e metti una freccia proprio all'estremità destra. La maggior parte degli umani guarda la vita in modo molto lineare, e si incarna di nuovo lungo quella stessa linea lineare. Gli umani combinano i numeri in una varietà di modi diversi e, di nuovo, i numeri rappresentano semplicemente una esperienza, un aspetto o una vita, ma iniziano a combinare i numeri e i numeri potrebbero arrivare a miliardi e trilioni e quant'altro. Possono diventare molto, molto complessi, e poi avete tutte le diverse possibilità di dividere e calcolare con i numeri. E' lo stesso modo di dire che nella vostra vita state scegliendo l'energia - in questo caso sulla lavagna, sono i numeri - state scegliendo le energie, combinandole, fondendole insieme per creare le vostre esperienze. Ma alla base di tutto questo c'è lo zero, che in realtà non è un numero. È semplicemente un punto di partenza.

Ciò che gli umani generalmente non fanno, e scusatemi, devo camminare intorno a Belle qui, perché lei è molto, molto comoda e si sente molto sicura con noi (Linda ride). Ma ciò che gli umani non fanno è sperimentare in queste altre realtà. Rimangono su questo livello (n.d.t. indicando il lato destro dello zero). È comodo. È sicuro. Sono abituati alla realtà fisica. Ma voi potreste andare su e giù. Potreste essere - beh, queste potrebbero essere le vostre vite passate che potreste sperimentare proprio ora, se sceglieste di farlo, ma generalmente non lo fate. Siete concentrati su questo (n.d.t. indicando di nuovo il lato destro dello zero). Potreste essere qui fuori semplicemente sparsi in giro ad avere un'esperienza indipendente da una specifica realtà. E il punto di tutto questo è che alla fine si torna sempre allo zero.

Lo zero non è veramente zero. È solo un punto di partenza. Lo zero non è un numero che si combina con altri numeri. Lo zero non è un numero che si usa per dividere altri numeri. È un segnaposto, in un certo senso. È un punto di partenza dell'esperienza.

E la ragione per cui lo porto oggi in questo Shoud, l'importanza di questo, è che è proprio quello che stiamo facendo. Stiamo tornando allo zero. Non significa che stiamo ricominciando tutto da capo, perché avete avuto tutte queste esperienze che vengono mostrate sulla lavagna. Avete avuto tutte queste altre esperienze, ma ora torniamo allo zero.

Lo zero non è pieno di numeri, di per sé, ma lo zero ora ha un'enorme quantità di saggezza. E zero, ora tornando a quello come punto di partenza, realizzate che non dovete avere una nuova esperienza. Non dovete tornare sull'umano lineare, al "+1, +2, +3, +4". Potete scegliere quello che volete e potete sperimentarlo come volete. Potete farlo in una varietà di regni diversi, se volete.


Tornare al Punto Zero

Prendetevi un momento per sentirvi di nuovo nello zero. Non è un numero. Non lo combinate con gli altri, è sempre quel punto di partenza, quello che gli umani spesso chiamano il punto zero. È lì che ci troviamo.

Avete avuto tutte queste esperienze in questa vita. Avete percorso la gamma di questa esperienza lineare per molte, molte, molte vite, e ora siamo di nuovo al punto zero. Che cosa significa questo?

Significa che siete andati molto in profondità dentro di voi. Avete esplorato il nucleo di chi siete veramente. Avete fatto un'immersione molto, molto profonda in questa vita, oltre ad avere molte esperienze, ma siete andati molto in profondità dentro di voi, e siete tornati a questo punto, il punto zero.

State ancora portando con voi alcune vestigia di vecchie ferite e vecchi problemi, mentre torniamo qui. Quelle si dissolveranno. E per favore, come ho detto prima, non lavorateci sopra. Non forzatele. Non usate tecniche. Non cercate di eliminarle dalla vostra vita con dei mantra. Non cercate di usare guaritori. Queste si dissolveranno semplicemente, anche i problemi più bloccati.

Alcuni Shaumbra hanno ancora problemi con l'abbondanza. Questi si dissolveranno semplicemente. Nel momento in cui ci entrate e iniziate a cercare di capirli, a lottare con loro o a batterli, essi semplicemente continuano a persistere. Continuano a rimanere nei paraggi. Ma se fate un respiro profondo e vi rendete conto, tutte queste cose ora se ne andranno semplicemente. State tornando al punto zero. State tornando alla vostra coscienza. Dopo aver viaggiato in questo universo, in questo cosmo di numeri, che in realtà sono solo esperienze, state tornando al punto zero. Ecco la panchina del parco. É la panchina del parco. È il punto zero a cui torniamo.

Ora siete qui per fare la vera cosa che siete venuti a fare. La cosa importante, ancora una volta, è non impegnarsi con i problemi. E so che alcuni di voi si scaldano un po', perché, non so, forse volete impegnarvi con loro. Volete soffrire. Non potete credere che sia così facile. È così. Nel momento in cui vi impegnate con un problema fisico, in altre parole, state cercando di capirlo o vi state ossessionando su di esso, o state cercando di trovare qualche nuova cura alternativa o qualcos'altro, ci siete di nuovo dentro e non si dissolverà, perché questo problema - pensatelo come uno di questi numeri - dice: "Oh, mi vuoi ancora intorno, perché ti stai impegnando con me. Quindi, resterò nei paraggi". Se realizzate che state tornando al punto zero – siete voi, è la coscienza, la coscienza che alla fine comanda l'energia; se realizzate che avete avuto un enorme numero di esperienze, ma ora siete tornati a casa, ora si tratta semplicemente di stare su questa panchina del parco e brillare la vostra luce. Di nuovo al punto zero.

Lungo la strada, alcuni Shaumbra hanno abbandonato. Parecchi Shaumbra hanno abbandonato, per una varietà di ragioni. Forse li ho offesi. Non riesco a immaginare che una cosa del genere sia possibile, ma forse l'ho fatto. Forse ho persino cercato di liberarmi di loro, perché erano così radicati nei loro problemi. Erano così irremovibili nell'aggrapparsi ad essi e nel dare la colpa a qualcun altro. Stavano combattendo contro i loro mulini a vento. Combattevano fantasmi che non c'erano. Erano ossessionati dalle loro stesse sfide. Si aggrappavano ad esse, che fosse una situazione familiare o una relazione o la loro autostima, qualunque cosa fosse. Non erano davvero pronti per essere qui. Ed era meglio per loro non esserlo, perché avrebbe avuto effetto su tutti gli altri.

Molti di voi hanno persistito. Siete arrivati fin qui. Ora siamo di nuovo al punto zero.

Fate un respiro profondo e se avete qualche problema residuo - problemi di autostima o qualche dubbio residuo - fate un respiro profondo e non impegnatevi, non fatevi coinvolgere. Lasciateli andare. Sono pronti ad andare, davvero. Sono pronti ad andare. Non fatevi coinvolgere. E Cauldre mi sta chiedendo: "Ok, questo non è essere ingenui, innocenti di fronte alle grandi battaglie?" "È essere stupidi", credo sia quello che mi sta chiedendo. È da ingenui ignorare fondamentalmente i problemi? Niente affatto. Le dinamiche energetiche sono così semplici. Se vi impegnate con un problema, se vi fate coinvolgere - e sapete com'è; diciamo che è una cosa di abbondanza e siete andati avanti per, quanto, vite, forse decenni con questo problema - se vi impegnate, vi fate coinvolgere, continuerà ad essere lì. Se vi rendete conto che siete tornati al punto zero, siete tornati nella vostra coscienza, nella vostra casa, nella vostra energia, queste cose semplicemente se ne andranno, senza che vi dobbiate concentrare su di loro, senza che dobbiate spargere polvere di fata su di loro, senza alcun tipo di guarigione con i cristalli o terapia, niente di tutto ciò. E poi vi chiederete perché non l'avete fatto prima, perché non ve ne ho parlato prima, ma ne parleremo più avanti.

Ma ora, fate un respiro profondo e permettete a voi stessi di tornare al punto zero. Sì, avete tutti questi numeri che rappresentano tutte le vostre esperienze e tutte le cose che avete fatto, ma siete tornati al punto zero. Non è un numero. In altre parole, non è un'esperienza. È ciò che siete.

Sentitevi in questo per un momento.

Vi ci è voluto un po' per tornare qui. Avete dovuto attraversare la miriade di tutti questi numeri là fuori, tutte le esperienze e tutte le cose che avete passato. Ogni numero là fuori potrebbe essere un'identità che avete avuto in passato, una vita passata, oppure varie identità in questa vita. Avete avuto tutti quei personaggi, tutti quegli aspetti là fuori, ma in qualche modo siete riusciti a tornare al punto zero. Non è un'altra esperienza. Non è un altro personaggio o aspetto. È ciò che siete. Vi ci siete tuffati piuttosto in profondità, avete trovato la vostra strada, nonostante le tante distrazioni, e ora siete qui.

Come ho detto, alcuni Shaumbra hanno abbandonato lungo la strada. Erano troppo interessati a cause e battaglie, e l'avete visto tutti, in particolare in questa era del coronavirus. È un momento di battaglie e controversie e cospirazioni e rettitudine e tutto il resto. Niente di tutto questo ha davvero importanza. Niente di tutto questo ha importanza per voi, comunque. Non è più la vostra battaglia.

Tanti insistono con queste battaglie e semplicemente non hanno un posto, dove stiamo andando adesso. Potrebbero cambiare idea in futuro, ma in questo momento si tratta di questo gruppo, voi, questo gruppo di Shaumbra in tutto il mondo, davvero molto dedicato. Quindi, proprio ora, fate un respiro profondo e mettetevi comodi, rilassatevi sulla vostra panchina, che siate seduti su una panchina o no, che ne abbiate una o non ce l’abbiate, è una metafora. È una metafora del punto zero, del ritorno a casa, del ritorno a se stessi. Certo, esausti per le battaglie e forse di tante storie, di tanti numeri che volano in giro, ma ora è il momento di tornare, tornare a voi stessi, e alla vera ragione per cui siamo qui.

Siete uno zero. Hm. Siete uno zero, e questa è una buona cosa. Comunque, il vostro nucleo, il vostro punto centrale è zero. Questa è una buona cosa, perché ora non ha tutte le sovrapposizioni del passato e vecchie memorie e vecchi fantasmi e tutto il resto. Siete tornati a casa, a voi stessi. È il "Io Sono, Io Esisto", e ora è la vostra panchina.

Avete letteralmente bisogno di una panchina? No, ma non è una cattiva idea averne una, solo come promemoria, come posto per sedersi e come posto per fare quello che faremo. È un buon simbolo. Ma, no, non è necessario averne una. Potete chiamare una sedia la vostra panchina, oppure, potete chiamare un gabinetto come panchina, per quanto mi riguarda. Non ha molta importanza, ma ricordatevi che ora siete zero.

Zero non è solo un altro numero. Lo zero è voi. È la coscienza.

(pausa)

In questa serie, faremo il benching attivo. Mi addentrerò in questo e, di nuovo, non che ci voglia molto insegnamento o spiegazioni; lo faremo e basta. Ma oggi volevo iniziare, beh, con le basi delle basi. Oggi volevo iniziare con il Park Benching 1.1. Quindi, mettiamo un po' di musica e cominciamo con il nostro Park Benching proprio qui.

 

The Art of Benching - L'Arte del Panchinare

Ora, immaginate per un momento una casa. Avete una grande casa con molte, molte stanze.

(inizia la musica)

Avete esplorato queste stanze e le avete rimodellate e cambiate nel corso degli anni, in particolare da quando avete iniziato questo viaggio. E farò una digressione per un momento.

Quello che state facendo non è un viaggio spirituale. A volte questo può essere una tale distrazione, perché, beh, le persone pensano di essere in un viaggio spirituale e poi pensano di dover agire in modo spirituale. Pensano di dover o non poter mangiare certe cose. Devono agire in un certo modo. Devono fare ohming e ahming tutto il tempo, e devono essere gentili con tutti e non possono fumare o bere o altro. Questo non è spirituale. È un gioco. È un altro numero sul tabellone. Questo è tutto ciò che è. È un altro numero o una combinazione di numeri. E la cosa interessante è che molto spesso, non sempre, ma molto spesso quando le persone "sono spirituali", stanno combattendo delle cose dentro di loro. Insomma, semplice come dire: “Beh, il tuo culto spirituale non ti permette di mangiare zucchero”, e ora lottano sul fatto che lo zucchero è in qualche modo un male. Non so perché, ma lo zucchero fa male e così ora si combatte contro questo. Quindi, non è davvero spirituale.

E quello che stiamo facendo non è spirituale. Quello che stiamo facendo riguarda semplicemente la coscienza. Non importa cosa mangiate o bevete o quanto profano possa essere il vostro linguaggio o qualsiasi altra cosa. Non si tratta di questo. Non si tratta di cercare di aggiustare voi stessi o di eliminare le asperità. Tutti voi, per natura, siete pirati. Heh! Quindi, no, questa non è un'esperienza spirituale. Metafisica forse, ma riguarda davvero la coscienza. Quindi, mentre tornate al punto zero, non preoccupatevi di essere spirituali. Non lo siamo. Non lo siamo.

Così avete questa grande casa e vi ci siete aggirati dentro, sperimentando in essa. È una specie di simbolo del vostro corpo. È un simbolo della vostra mente. Immagino si possa dire che il seminterrato e la soffitta sono simboli del subconscio e del superconscio, ma questo è stato il vostro posto, e avete passato molto tempo a cercare di capirlo. Come lo sistemate? Come farlo funzionare per voi? Spesso avete sentito come se non vi appartenesse, come se fosse di qualcun altro.

Ma soprattutto in questi ultimi, oh, 20 anni in cui molti di noi sono rimasti insieme, o per il tempo in cui siete stati al Crimson Circle, un'altra stanza è stata assemblata. E non è quella che l'umano ha pianificato e progettato che deve andare a costruire. Non è una di quelle che l'umano deve andare a prendere il legno e i materiali e prendere il martello e i chiodi o inginocchiarsi per mettere le piastrelle. Non è qualcosa del genere.

Questa è un'altra stanza della vostra casa. La chiamerò semplicemente la stanza zero. Si è costruita da sola. E tutto il lavoro che avete fatto, tutta la dedizione che avete avuto, si è costruita da sola, e diventa un'aggiunta permanente alla vostra casa, a voi, al vostro corpo, alla vostra mente, alla vostra vita.

E questa stanza è diversa dalle altre. Non ha pareti solide. Non ha finestre, perché non ne ha bisogno. In effetti, non è per niente come tutte le altre stanze della vostra casa.

È solo luce. È solo consapevolezza e coscienza. E per molto tempo, questa stanza è stata in una specie di costruzione metafisica.

A volte ne siete consapevoli, a volte no. A volte vi siete chiesti che cosa dovevate fare per costruire questa stanza. Ma per la maggior parte del tempo è stato: "Tieni giù le mani. Lascia che si costruisca da sola". È la stanza della divinità.

Avete permesso che venisse costruita. Chi la costruisce? Beh, potreste dire il Maestro, l'Io Sono, non ha molta importanza, ma è vostra.

La stanza della luce, la stanza della divinità, ed è quella cosa che brilla.

È quella cosa che è radiosità, e in questa stanza della divinità, non c'è un ordine del giorno. Non vi dirà mai cosa fare. Semplicemente brillerà una luce. Non vi darà mai qualche stratagemma per arricchirvi in fretta, non cercherà mai di guarire il vostro corpo.

Questa stanza non ha alcun programma. È solo luce. Ma in essa c'è tutto. In essa ci sono tutti i potenziali.

Ed ora qui, mentre iniziamo questa serie, vorrei che andaste a cercare quella porta della stanza. È lì. È nella vostra casa. La vostra casa, di nuovo, una metafora, un simbolo del vostro corpo e della vostra mente e, beh, di voi in questa vita.

Vorrei che andaste a cercarla. Camminate un po' intorno alla casa.

C'è una porta.

Dietro quella porta c'è la vostra luce.

(pausa)

Naturalmente, tutto questo è solo una metafora per qualcosa di molto, molto reale, ma molti di voi scopriranno, realizzeranno che quella porta è sempre stata lì. Non vi siete mai chiesti a cosa servisse. A volte ve ne siete semplicemente dimenticati.

Realizzate che è sempre stata lì, ma era un po' ignorata. Era leggermente fuori dalla coscienza. Ma ora, cari amici, è il momento di aprire quella porta.

Mettete la mano su quella maniglia o su quel pomello, qualunque sia il modo in cui quella porta è progettata per accedere, e poi fate un respiro profondo e aprite quella porta.

E lasciate che la luce che è in quella stanza, inondi il resto della casa, ora.

Non dovete nemmeno entrare in quella stanza. Siete i benvenuti se volete, ma quello che succede ora è che aprite quella porta e lasciate che quella luce entri. È la radiosità. È la vostra divinità.

Non entrerà cercando di cambiare tutto nella casa, ma brillerà, risplenderà una luce, così vedrete le cose. Sarete consapevoli di cose di cui non siete mai stati consapevoli prima. Realizzerete di quanto sia magica la vostra casa, e quanto ve ne siate dimenticati molto tempo fa.

Lasciate che quella luce… lasciatela brillare, risplendere nella vostra casa.

Questo è il primo passo nell’Art of Benching, nell’Arte del Panchinare.

Non si tratta di farlo per il resto del mondo o per gli altri in questo momento. Ci arriveremo, ma in questa sessione si tratta di sedersi sulla panchina, di fare benching per voi stessi, tornare al vostro punto zero, tornare a voi, al vostro nucleo, alla vostra coscienza, e lasciare che quella luce risplenda.

Fatelo prima per voi stessi. Lo fate prima per voi stessi.

È una radiosità che semplicemente si riversa, si diffonde. Si riversa nel vostro corpo, nei vostri pensieri, nella vostra mente. E, di nuovo, non cercando di cambiare qualcosa, non cercando di rendervi diversi, ma facendo risplendere una luce che vi permette di vedere chi siete veramente e di cosa siete fatti. Non siete fatti di tutti quei numeri di cui abbiamo parlato. Siete fatti di coscienza e di voi.

Lasciate che quella luce adesso esca da quella stanza della vostra divinità.

Questo è ciò che dissolve gli ultimi residui delle questioni a cui vi stavate aggrappando, che stavate combattendo, lottando e insistendo.

Questo è ciò che fluisce in tutta questa cosa, se avete avuto problemi di abbondanza, fluisce dentro e vi mostra che non c'è davvero nulla che vi trattenga dall'abbondanza.

Non farà il lavoro per voi, ma vi mostrerà che non è mai stato un vero problema. E' solo qualcosa con cui avete giocato. Era un altro numero sul tabellone e ora non ne avete bisogno.

Ora non ne avete più bisogno.

Lasciate che quella luce risplenda in ogni parte di voi ora.

Lasciate che risplenda nel vostro corpo. Non cercherà di cambiare la vostra biologia, ma vi renderà molto chiaro che, prima di tutto, quel vecchio corpo che vi siete trascinati dietro non era davvero vostro. Farà risplendere una luce per mostrarvi quello che è il vostro reale, il vostro vero, quello che io chiamo Corpo di Energia Libera. Lasciate che risplenda in ogni parte della vostra biologia.

Alcuni di voi potrebbero avere una malattia o una patologia o disturbi e dolori. Lasciate solo che risplenda dentro.

Lasciate che risplenda dentro, perché molto presto Kuthumi lavorerà con voi sul vostro vero corpo di luce. Lasciate ora che la luce risplenda, in modo che quando inizierà a lavorare con voi, potrete portare facilmente e con grazia quel corpo di luce in tutta la sua pienezza.

So che alcuni di voi hanno questi, oh, alcuni demoni nella vostra mente. Demoni nella vostra mente. Quelli sono difficili. Ai demoni piace annidarsi nell'oscurità, il che significa che sono lì perché non c'è molta coscienza. Sono nell'oscurità. Sono tipo inconsapevoli, molto limitati. Ma quando, ora, aprite quella porta della stanza della divinità, quella luce risplende dentro e i demoni se ne vanno. Non possono sopportare la luce. Hanno bisogno di lavorare nell'oscurità. Hanno bisogno di lavorare nell'inconsapevolezza.

Così, scoprirete che questi demoni che avete tollerato - chiamateli aspetti, vecchie voci che continuano a cercare di colpirvi - non sopportano la luce. E siete voi che permettete alla luce di entrare. Potrebbero urlarvi di chiudere quella porta o dirvi che state facendo una cosa stupida lasciando entrare la luce, ma dovranno andarsene. Possono esistere solo nell'oscurità, in una mancanza di consapevolezza.

Iniziamo a fare benching con voi.

Succede una cosa divertente, sapete, quando fate entrare quella luce, beh, se vi trovaste fuori da casa vostra, quello che vedreste improvvisamente è questa illuminazione attraverso tutte le finestre della casa.

Sapete come si vede una casa all'inizio della sera, il sole è tramontato, ma il cielo ha ancora un po' di luce, e improvvisamente le luci nelle case cominciano ad accendersi. È una vista così bella, e quel bagliore dorato si riversa fuori dalle finestre della casa. Ah, sembra così invitante, così caldo e sicuro lì dentro.

Questo è quello che sta succedendo adesso. Se voi foste stati fuori da casa vostra a guardare, quando avete aperto quella porta della vostra divinità, avreste visto che la luce è semplicemente inondata, illuminando ogni parte della vostra casa, e risplendendo anche fuori nel cortile, nel giardino.

È davvero così semplice. Potete renderlo più complesso se volete, ma è semplice come dire che ora è il momento di far entrare quella luce, quella coscienza in ogni parte di voi.

E poi, stando fuori dalla casa, guardate intorno al vicinato le altre case, e improvvisamente vedete le loro luci accendersi, una dopo l'altra, casa dopo casa, iniziando a illuminare l'intero vicinato.

Che bella vista. Tutto è calmo, tranquillo, ma tutte le luci cominciano ad accendersi.

All'inizio si pensa: "Oh, sono i vicini. Sono altre persone, e si sta facendo buio, quindi stanno accendendo le loro luci". Ma guardate di nuovo.

Non sono altre persone, sono altri "voi". Sono le vostre vite passate, perché quando aprite quella porta in casa vostra, si apre anche una porta nella loro.

Sono le vostre vite passate, le vostre, quello che potreste chiamare, vite future, anche se cominciate a realizzare che non esiste qualcosa come il passato o il futuro. Si tratta solo di esperienze. Sono tutti numeri sul tabellone. E voi siete lo zero.

Voi siete il punto zero. Voi siete il nucleo, e ora queste luci iniziano ad accendersi in tutto il vicinato, così come le luci della veranda e le luci interne e le luci della strada.

Questo quartiere, questo vicinato è tutto voi. È tutta la vostra energia. Queste sono le vostre vite passate, perché proprio ora, mentre permettete la vostra Realizzazione e mentre aprite la porta alla vostra divinità in questa realtà, essa sta illuminando tutte le altre realtà. Sta illuminando tutte le altre vite. Stanno cambiando come risultato. State letteralmente cambiando il passato, semplicemente, aprendo la porta alla vostra divinità in questo momento.

I lampioni si accendono, e potete quasi sentire l'odore di magia nell'aria.

Ciò che sta accadendo proprio ora, mentre fate questo, è che ogni vostra altra esperienza - aspetti, vite, persino realtà alternative di cui non avete davvero idea nella vostra mente umana, gli altri numeri sul tabellone, i numeri che sono andati su e giù e di lato e randomizzati, semplicemente là fuori - ognuno di questi ora è soggetto alla vostra luce.

Non si tratta solo di questo essere, in questo corpo e in questa mente, in questa vita. Si tratta di tutto ciò che siete.

Sentitelo per un momento. Il semplice atto, la semplice arte del benching inizia con voi, inizia proprio ora e influenza tutto ciò che siete.

Quella luce si sta riversando nella vostra energia. Quella luce si sta riversando in ogni esperienza che avete avuto e anche nelle esperienze che non avete avuto. Sta cambiando tutto.

Ecco perché ho detto per così tanto tempo che state facendo molto più di quanto pensate di fare. Pensavate di stare solo cercando di riparare o aggiustare questo umano in questa vita. Non è così.

Una luce si sta diffondendo in ogni parte di voi.

Fate un respiro profondo e permettetele di fluire ora. Permetteteglielo e basta.

Non dovete lavorarci su. Non dovete forzarla. Permettete semplicemente a quella luce di avanzare, in questa vostra casa in questa vita, ma ora si sta diffondendo in tutto il vicinato, giù per l'isolato.

Luci che si accendono ovunque. Ogni casa rappresenta una vita o un'esperienza o una parte di voi, che sia in questo regno o in un altro, e ben presto tutte le case sono illuminate.

Tutto è iniziato proprio qui...

...in questo punto zero in cui vi trovate. Tornando allo zero, tornando a voi.

Tutto inizia quando vi sedete sulla vostra panchina per voi stessi.

So che è meraviglioso pensare che faremo questo brillando la nostra luce per il resto del mondo, ma è più importante farlo prima qui per voi stessi.

Ah! Lasciate che quella luce risplenda in ogni parte di voi, attraverso di voi. Panchinate per voi in questo momento. Nessuna agenda. Nessun dire: "Ecco quello di cui ho bisogno. Ecco quello che non ho. Ecco cosa mi preoccupa". Niente di tutto ciò.

Solo luce e coscienza e compassione che fluiscono attraverso ogni parte di voi, toccando ogni parte del vostro corpo.

(pausa)

Entrando in ogni parte dei vostri ricordi.

(pausa)

Ogni personaggio, ogni personalità, ogni identità che avete assunto, che fosse una vita, un aspetto o solo qualcosa che avete fatto per un giorno. Ma quella luce ora dalla vostra panchina, dal vostro ground zero, si estende verso ogni parte di voi. Non cercando di cambiare qualcosa, ma semplicemente dicendo: "Io Sono quello che Sono. Io Esisto".

Questo è l’Arte del Panchinare , The Art of Benching.

(pausa)

E questo è il motivo per cui avete scelto di rimanere sul pianeta, eventualmente per far risplendere quella luce dalla vostra casa, dalla vostra essenza verso altri che possono o non possono percepirla. Non ha importanza, ma inizia qui con voi.

La maggior parte delle persone pensa - la maggior parte delle persone che crede in una vita passata - la maggior parte delle persone pensa che la vita passata sia impressa nel cemento, scritta nella pietra, che sia quello che sia. Non è così.

Quello che accade in questo momento, in questa esperienza molto semplice di panchinare, è che la luce si estende verso ogni vita passata, e la loro vita cambia. La loro esperienza. I loro numeri non sono più su quel percorso lineare da sinistra a destra, usando un numero molto limitato di numeri per creare esperienza. Improvvisamente, tutto cambia per loro.

Improvvisamente, invece di essere bloccati su un certo percorso, sono liberi. Questo libera anche voi.

Siete arrivati fin qui, e vi chiedo, quasi vi imploro, per favore non lavorate sui vostri problemi. Non ne avete davvero. Non impegnatevi in battaglie di dualità.

Oh, il resto del mondo è molto bravo a farlo in questo momento e ce n'è molto in corso, ma non c'è bisogno che voi lo facciate. Non ci sono battaglie. Non ci sono cause. Voi siete semplicemente, semplicemente coscienza e luce sul pianeta.

Non fatevi prendere dai loro drammi. Non fatevi prendere dai vostri vecchi problemi. Non fatevi risucchiare di nuovo in quella dualità.

Tornate a questa panchina, la vostra panchina. Tornate al punto zero.

So che a volte può essere seducente per voi tornare alle vecchie lotte e alle vecchie battaglie, ma non fatelo. Tornate al punto zero, proprio qui, alla vostra panchina.

Fate un respiro profondo e invece di lottare con i problemi o ossessionarvi o preoccuparvi o qualsiasi altra cosa, fate un respiro profondo e state in quella luce. Questo è quanto.

Tutto ciò che avete considerato un problema o una sfida, si dissolve.

Non c'è più lotta. Non c'è più sofferenza.

Facciamo un respiro profondo qui nella nostra prima esperienza di gruppo sulla panchina del parco. Questa è per voi.

Aprite quella porta di luce, di divinità, di coscienza e lasciate che si diffonda in tutta la vostra casa, e poi nel vostro quartiere, nel vostro vicinato e poi in ogni parte di voi. Questo è il punto zero.

Ecco a cosa serve la panchina del parco.

(pausa)

Sì, è abbastanza semplice, ma bisogna passare attraverso molte cose per arrivare qui. Piuttosto semplice, infatti.

Quindi è per questo che siamo qui. Non per risolvere problemi e non per ossessionarci su questioni e non per preoccuparci della politica, non per lottare con problemi di salute o di denaro. Quelli sono spariti ora. Quelli sono alle vostre spalle.

Siamo qui per l’Arte del Panchinare, The Art of Benching.

Con questo, cari Shaumbra, fate un bel respiro profondo. Fate un bel respiro profondo.

Torneremo tra un mese e continueremo a fare il nostro panchinare, a parlare e a divertirci, ma questo di oggi è molto speciale. Riguarda solo voi.

Con questo, Io Sono Adamus del Dominio Sovrano, sulla mia panchina.

 

 

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