IL MATERIALE DEL CRIMSON CIRCLE

La Serie Merlino Io Sono

SHOUD 8 – Con ADAMUS SAINT-GERMAIN, canalizzato da Geoffrey Hoppe

Presentato al Crimson Circle il 1° maggio, 2021

Registrato a Villa Ahmyo (Padiglione Shaumbra), Kona, Hawaii, USA

www.crimsoncircle.com

Traduzione di Samanta Mela e Lucia Ligi

NOTA IMPORTANTE: Queste informazioni non sono probabilmente adatte a te a meno che non ti assumi la piena responsabilità della tua vita e delle tue creazioni.

* * *

 

Aloha! Cari Shaumbra, Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.

Ah, sto sentendo tutti voi che vi riunite da tutto il mondo. Sia che lo stiate facendo qui, dal vivo, proprio ora, sia che lo stiate facendo in quello che chiamereste il futuro, in realtà siamo ancora tutti nel momento presente. Potreste sintonizzarvi tra una settimana, oppure tra un anno, un decennio e siamo ancora tutti nel momento presente. E questa è la bellezza dell'æterna, l'andare senza tempo e (and) l'essere nel tempo, potete fare tutto questo insieme.

Sto respirando profondamente, sentendo in ognuno di voi, cosa state attraversando, cosa state incontrando nella vostra vita. E, sapete, so che a volte è difficile, ma sto sorridendo. Heh! Sto sorridendo. Non che non mi importi, non che sia indifferente. So che è difficile, è impegnativo, ma so anche che questo sarà il periodo più memorabile di sempre per voi, il più memorabile. E so che ci state riuscendo, quindi sapendo che ci state riuscendo, sapendo che arriverete a permettere la vostra Realizzazione e che resterete qui sul pianeta per molti, molti anni a venire godendovi la vita, posso sorridere. Posso esserne felice.

Imploro tutti voi di assicurarvi di assaporare il momento in cui siete ora. Anche nei giorni bui, anche con le cose difficili, anche quando vi annoiate a morte, anche quando siete impazienti, vi imploro di godervi semplicemente tutto questo al massimo. Non voglio che veniate da me più tardi dicendo: "Oh, Adamus, avrei voluto che mi dicessi di godermi quello che sto passando ", perché è agrodolce, e l'agrodolce a volte può avere un buon sapore.

C'è, a volte, la tendenza a concentrarsi solo sulle cose difficili, entrando nelle preoccupazioni, nei dubbi e tutto il resto, ma - beh, ne parlerò più tardi – non avete più il lusso di farlo. Quindi potreste anche godere ogni momento che state attraversando. Sì, i momenti difficili, avere a che fare con - stavo ascoltando prima quando Cauldre e Linda parlavano - avere a che fare con presunti addetti al servizio clienti, avere a che fare con governi e tasse. So che a volte è molto difficile e impegnativo, ma in realtà godetevi questo tempo. Permettete davvero voi stessi , prendete quell'impegno con voi stessi di godervelo.

Consiglierei vivamente ad ognuno di voi di tenere un qualche tipo di diario o registro. Solo brevi note per voi stessi. Non deve essere niente di tedioso, ma solo piccole note per voi stessi, anche un paio di volte alla settimana, più tardi vi guarderete indietro e sorriderete. Avete presente quando guardate le fotografie e nel momento in cui è stata scattata la fotografia, magari non eravate di buon umore. Potevate avere un aspetto di merda, o almeno così pensavate. Potevate essere irritati per qualcosa. Forse stavate cadendo a pezzi. Ma se guardate quella foto anni dopo, vi viene un gran sorriso in faccia. E guardate, prima di tutto, quanto lontano siete arrivati. Guardate la bellezza di quel momento, anche con le sue sfide; guardate la bellezza di quel momento e vi scalda il cuore. È lo stesso quando si tiene un diario, scrivendo delle note a se stessi o disegnando piccole immagini. Anche questo va bene. Ma quando ci tornerete più tardi, realizzerete che questo è stato il momento più prezioso - forse il più impegnativo ma il più prezioso - di tutte le vostre vite.

 

Vite passate e Saggezza

Non state solo portando il peso di voi stessi in questa vita. Quello che intendo è che quando arrivate alla Realizzazione in questa vita, state portando tutti gli aspetti a casa. E a volte gli aspetti sono fastidiosi, a volte sono molto arrabbiati, a volte sembra che stiano lavorando contro di voi, ma li state portando a casa proprio adesso. Così avete anche questo peso.

Avete il peso delle vite passate, che in realtà, in un certo senso, sono aspetti. Sapete, non che la loro storia sia già scritta e tutto sia completato. No. Stanno cambiando proprio adesso. Stanno attraversando una metamorfosi in quella vita passata, come risultato della vostra scelta di Realizzazione in questa vita. Così quelle vite stanno effettivamente cambiando. E quella che sembrava essere una nave che andava in una direzione, e in quella vita era già diretta in quella direzione, adesso, sempre in quella stessa vita sta cambiando rotta.

Un modo migliore per dirlo è che quella nave, in quella vita, si dirigeva sulla sua rotta passando attraverso tutte le sue esperienze e finendo in un certo posto alla sua morte. Ma adesso, c'è una seconda nave e sta andando su una rotta diversa, e quella rotta è la Realizzazione di quella vita, questo può essere sentito anche dall’essere di quella vita. Improvvisamente sente che qualcosa si sta spostando e cambiando e non sa cosa. Non lo capisce veramente, ma improvvisamente sente di essere su un percorso completamente nuovo.

In un certo senso, sta effettivamente sperimentando le cose in una varietà di modi diversi. Quella vita del passato ha già preso il suo percorso, ma adesso sta aprendosi ad altri percorsi. Sta sperimentando le cose in diversi modi contemporaneamente - non più solo lineare, in realtà ora è multiplo, una varietà di modi diversi - e in quella vita l’essere può sentire che sta succedendo qualcosa. Quella vita pensa che forse ci sia l'influenza degli esseri angelici, o Dio o qualcosa là fuori, ma improvvisamente sente come se si stesse svegliando, come se stesse cambiando il proprio corso.

Quella vita, a volte, è spaventata e fa sogni molto strani su ciò che sta succedendo. Quella vita è confusa e non ha nessuno con cui parlare. Sa anche che qualcosa di monumentale sta accadendo a livello dell'anima, cambiando il proprio corso. Questo è ciò che sta accadendo. E voi state portando quel peso, ma è anche una bellezza.

Fermatevi e considerate per un momento quanto sia bello che voi possiate attraversare il vostro risveglio nella vostra maestria incarnata, nella vostra Realizzazione, mentre tutte le vite passate stanno cambiando il corso stesso delle loro vite. Oh, sì, a volte tutto ciò che state attraversando sembra molto lento, come se steste attraversando il fango o qualcosa di simile, ma avete tutte queste altre vite passate. Se entrate in esse per un momento, e sentite la natura epica di ciò che stanno attraversando, vi rendete conto che come designati ad ascendere per tutte le vostre vite, potete realizzare la bellezza di questo momento. Non si tratta solo di voi in questa vita che lottate che vi aggrappate e cercate di arrivare alla Realizzazione. Non si tratta affatto di questo. Si tratta dell'intera evoluzione di tutte le vite. Riguarda la trasformazione a livello dell'anima, la trasformazione della vostra saggezza, portando saggezza ora.

La saggezza sta semplicemente fluendo nell'anima e quella saggezza è accessibile a voi proprio ora.

Sta aprendo potenziali che non erano mai stati visti prima, sta aprendo potenziali su cui avevate i paraocchi e su cui le vite passate avevano i paraocchi, e adesso è come se ci fosse un nuovo e brillante sole che illumina quella foresta di potenziali, qualsiasi cosa possiate scegliere. Questo è ciò che sta accadendo proprio ora. Ed è come se adesso la vostra energia, invece di essere qualcosa di estraneo, qualcosa di distante, qualcosa di sconosciuto, si stia riallineando per servirvi.

Questo è ciò che sta accadendo, ed è per questo che vi dico per favore, per favore, per il mio bene e per il bene delle vostre storie per quando arriverete al Club dei Maestri Ascesi, godetevi ogni momento di questo. Assaporate quelli che chiamereste i tempi buoni o cattivi, perché alla fine, realizzerete che non erano tempi cattivi. Non era affatto un brutto periodo. Era semplicemente attraversare dei cambiamenti a volte accidentati nella vostra vita. E, come sapete, tutto questo avviene grazie a questa cosa meravigliosa che io chiamo permettere. So che siete stanchi di sentire la parola "permettere", ma continuerò a parlarne finché non lo permetterete davvero.

 

Permettere

Tutto ciò che vi sta accadendo in questo momento è naturale. Non è l'umano che può fare la Realizzazione. L'umano può scegliere di sperimentare com'è entrarci, attraversarla, ma l'umano non può farla. Tutto, compreso il portare la saggezza nella vostra vita ora, tutto ciò che state facendo, riguarda veramente il permettere. Permettere. Non lavorate sul permettere. Lo permettete e basta. È naturale. Tutto ciò che state attraversando è naturale. Ci arriverete comunque, prima o poi.

Con il permettere vi connettete veramente con la vostra anima e permettete le trasformazioni che stanno già avvenendo, e non perché ci avete pensato molto e non perché avete meditato molto. E' semplicemente perché lo permettete. Solo per dimostrare, qualcosa che ho fatto in un recente incontro di Shaumbra - è così bello essere di nuovo con gli Shaumbra - qualcosa che ho fatto in un recente incontro per aiutarvi a capire un po' di più il permettere. Ho chiesto un oggetto di scena (Adamus tira fuori un ombrello).

È così semplice (Adamus apre l'ombrello): questo non è permettere. Non è permettere. (Poi Adamus chiude l'ombrello.) Questo è permettere. Permettere.

Non avete più bisogno di quell'ombrello sulla testa. Non avete bisogno di schermarvi dal vostro stesso sé. Avete tenuto quell'ombrello (apre l'ombrello) per molto, molto tempo proteggendovi da Dio sa cosa, proteggendovi dall'energia che pensavate fosse altrove, appartenesse a qualcun'altro, proteggendovi anche dalla vostra anima, proteggendovi dalla coscienza umana, proteggendovi per non essere visti.

Permettere è così (chiude l'ombrello). Non c'è più bisogno di quell'ombrello (getta l'ombrello), permettete e basta. Ah, sì, vi sentirete vulnerabili. Vulnerabile a cosa? Solo a voi stessi, alla vostra anima, alla vostra energia. Buttate via l'ombrello e pensate: "Bene, ora mi pioverà addosso. Guarda a cosa mi ha preparato Adamus. Pioverà e ci saranno tuoni e fulmini". Quella pioggia in realtà non è pioggia. Quella è solo la vostra prospettiva. Quella pioggia è in realtà la saggezza che viene dalla nuvola della vostra anima fino a voi. La pioggia è in realtà l'energia che è tutta vostra e che adesso sta scendendo. Ma quando vi colpisce non è fredda e bagnata. E' calda ed è come una bella coperta che vi abbraccia e vi rassicura.

Quella pioggia che scende, ciò che pensavate fosse pioggia, arrivate a capire che: "Ogni goccia è solo un potenziale di ciò che posso scegliere di sperimentare nella mia vita". Poi realizzate che non è affatto pioggia. E' la vostra anima, la vostra divinità che viene qui da voi in questa realtà umana 3D. E' la vostra saggezza, la vostra energia e i vostri potenziali. E' il Maestro che viene qui e improvvisamente realizzate: "Non è pioggia, sono in realtà fasci di luce da me stesso a me. Sono in realtà il mio passato e il mio futuro che vengono a me, e si stanno tutti riunendo qui proprio ora". E cominciate a realizzare che per tanto tempo avete pensato che fosse la pioggia e avete cercato di proteggervi, di schermarvi. Avete messo un velo per proteggervi, e adesso fate un respiro profondo e buttate via quell'ombrello e permettete. E mentre permettete, la prospettiva cambia.

La percezione di quella che era una brutta nuvola temporalesca, ora realizzate che è il calore, il conforto e la compassione della vostra anima. Quelle che pensavate fossero gocce di pioggia, fredde e spinte dal vento contro il vostro corpo, sono solo raggi della vostra stessa luce che vengono qui proprio ora per stare con voi. Questo è permettere. Mettere via l'ombrello. Questo è permettere, fare un respiro profondo e aprirsi a se stessi. Questo è permettere.

Non dovete tracciare la rotta. Non dovete capirlo logicamente. Non dovete fare un ragionamento su come tutto questo accade. Sta per accadere. Sta solo a voi sperimentarne la bellezza. Sì, e a volte le difficoltà, ma anche quelle sono belle. Sta solo a voi permetterlo e sperimentarlo. Ah! Questo riempie l’anima di gioia, essere in grado di farlo, essere coscientemente consapevoli di ciò che si sta sperimentando in questo momento. Questo è profondo. Questo è un Maestro. Hm.

Sentiamolo per un momento.

Sì, sono molto, molto appassionato in questo. Sono appassionato perché vi sto guardando. Sto guardando come le vostre vite passate si stanno trasformando. Non saranno mai più le stesse. Sto osservando come anche quella che potreste chiamare una vita futura, che in realtà non è nel futuro, si sta trasformando. Tutto sta convergendo intorno a voi in questa vita proprio ora e a volte siete inconsapevoli di questo. Siete ignari. Dubitate di voi stessi. Vi chiedete cosa dovreste fare. Siete duri con voi stessi. Vi chiedete dov'è la vostra passione, perché le cose non funzionano, ed è perché non state in questo bellissimo momento di esperienza divina mentre tutto questo accade intorno a voi.

Fate in modo che la vostra storia, quella che racconterete al Club dei Maestri Ascesi, non sia una storia del tipo: "Non avevo idea di cosa stesse succedendo. Ero così perso che non sapevo nemmeno cosa stesse succedendo, poi è successo, poi ho capito".

Fate la vostra storia, "Ero consapevole di ogni momento della mia Realizzazione, della mia maestria, di essere sul pianeta come Maestro incarnato. Ero totalmente consapevole della mia energia, dei mie potenziali e della mia saggezza".

Facciamo un bel respiro profondo con questo.

Mi appassiono molto. Non vedo l'ora di tornare con il mio pubblico, in modo da poter essere di fronte a voi, faccia a faccia per dirvelo. Voglio dire, in questo momento posso essere più o meno davanti alla vostra faccia (si avvicina alla telecamera), ma voglio essere di fronte al viso fisico. Ah! Bene.

Allora, ciao, cara Linda di Eesa.

LINDA: Beh, salve, signore?

ADAMUS: Come stai?

LINDA: Abbastanza bene.

ADAMUS: Ohh! (Linda ridacchia) Oddio! Ehi, cosa hai detto?

LINDA: Eccellente. Non potrei stare meglio.

ADAMUS: Bene. Beh, non c'è bisogno di dire stronzate al riguardo. Ma "abbastanza bene". Non mi piace quel "abbastanza bene", mi piace "alla grande". Perché no? Si può dire così?

LINDA: Alla grande!

ADAMUS: Grazie. Sì. Bhe , mi hai guardato come a dire: "Cosa? Non ci si aspetta niente di meno da me". Grazie per essere grande.

 

Ensync - Fisica del Flusso

Quindi, prima di andare avanti con la nostra discussione di oggi, parliamo un po' di quello che abbiamo fatto nel nostro ultimo Shoud. Abbiamo parlato di essere ensync - e-n-s-y-n-c - ensync con voi stessi. Questo significa sincronizzati con la vostra energia. Si arriva ad un punto in cui l'energia non è più là fuori. È tutta qui (indica il petto). All'inizio non sembra familiare. E poi ti rendi conto, "No, dannazione, questo è mio, e lo permetterò. Metterò giù quell'ombrello, e" - sai di cosa abbiamo bisogno, cara Linda?

LINDA: Cosa, signore?

ADAMUS: Abbiamo bisogno di ombrelli Shaumbra, come quello ma di colore cremisi.

LINDA: Certo. E?

ADAMUS: Colore cremisi brillante, e forse con la parola "Shaumbra" scritta sopra, così gli Shaumbra potrebbero esercitarsi a casa...

LINDA: Okay.

ADAMUS: ...con i loro ombrelli.

LINDA: Certo.

ADAMUS: Sì. Okay.

LINDA: Sì.

ADAMUS: So che ne sei entusiasta.

LINDA: Sì, lo sto scrivendo.

ADAMUS: Bene. Non hai scritto - hai fatto finta di scrivere. Non l'hai scritto davvero. Ombrelli Shaumbra, che grande idea. Vorrei averci pensato prima. Quindi ...

LINDA: Come li distribuiremo?

ADAMUS: Io non - questo non è un mio problema. Si tratta, insomma, di trovare un modo. Permettere (Adamus ridacchia). Non lo so. Ooh! Non avrei dovuto dirlo.

Quindi andiamo avanti prima che mi becchino su questo. Ombrello Shaumbra. Dov'è il cappello "non lo so"? In Colorado, credo. Andiamo avanti.

LINDA: Non ho detto "non lo so".

ADAMUS: No, io ho detto "non lo so".

LINDA: Oh.

ADAMUS: E tu non mi hai sentito. Ma la troupe qui sì. Hanno tutti trattenuto il respiro. Due di loro in effetti sono svenuti, trattenendo il respiro.

LINDA: Cerco di essere tollerante con te.

ADAMUS: (ridacchia) Cerchi di essere tollerante. È difficile?

LINDA: Ci sono dei momenti.

ADAMUS: Davvero?

LINDA: Ogni tanto. Sei migliorato molto.

ADAMUS: Stai parlando di Cauldre o di Adamus?

LINDA: Oh, devo distinguere?

ADAMUS: Forse entrambi (Linda ridacchia). Forse E (ridono).

Va bene, continuiamo, essere ensync con la propria energia. Si tratta di essere in armonia con essa. Si tratta di essere in grazia con la vostra energia.

Finora si è spesso sentita come se fosse molto irregolare, un po' una cosa dissociata, forse non veramente parte di voi. Una volta che rientrate nella fisica del flusso della vostra stessa energia, tutto si appiana. Questa è la fisica del flusso.

C'è un ritmo naturale o un flusso naturale nella vostra energia, ed è tutto vostro. Voglio dire, non ha un ritmo o un suono particolare, ma è una sensazione. Avete presente quei giorni in cui sei semplicemente nel flusso. Tutto funziona e non dovete nemmeno lavorarci su. Voglio dire succede e basta. È come se qualcuno stesse stendendo un tappeto rosso proprio davanti a voi e tutto funziona. Ci sono quei giorni una volta ogni tanto. Ma poi ci sono i giorni, i brutti giorni, in cui niente funziona. Tutto è fuori sincrono. Più ci provare e peggio è. È solo un problema, un disastro dopo l'altro. Non vedete l'ora che quel giorno finisca.

Parte di ciò che state sperimentando in questo momento è una specie di transizione, una specie di avvicendamento dalla vecchia relazione con l'energia che era altrove, e che ora diventa vostra, e ci sono momenti in cui sembra che sia fuori risonanza. E' sconnessa, increspata. Questo passa abbastanza presto e comincia ad esserci questa nuova fisica del flusso dove la vostra energia sta semplicemente scorrendo. E potreste alzarvi una mattina e sentire che avete fatto dei sogni assurdi, il che è prevedibile in questo momento, vi sentite fuori posto. Poi fate un respiro profondo e sentite di tornare nuovamente nella fisica del flusso. C'è un flusso nella vostra energia. C'è una grazia nella vostra energia. Fate un respiro profondo e semplicemente lo permettete. Mettete via l'ombrello e permettetelo. Non ci pensate. Non vi stressate per questo. Permettetelo e basta.

Pensare è l'antitesi del permettere, in un certo senso. Pensare e permettere sono quasi come l'aceto e l'olio. Non funzionano molto bene insieme. Quindi permettetevi il rientro nella vostra fisica del flusso, nella grazia, permettetevi quel tappeto rosso che viene semplicemente srotolato da voi proprio di fronte a voi. E poi finalmente arrivate al punto in cui vi diventa familiare quella fisica del flusso, la vostra fisica, che non avete davvero bisogno di preoccuparvene. È semplicemente sempre lì. Una volta ogni tanto, se venite sviati, fate un respiro profondo per tornare alla vostra fisica del flusso, dove le cose funzionano in modo molto, molto più facile.


Supersensoriale

Come ho detto nel nostro ultimo incontro, c'è anche una specie di controparte: supersensoriale. Come togliete quell'ombrello e tornate nel vostro flusso, diventerete più sensibili, più consapevoli in ogni diverso livello. E parliamo del flusso e della sua bellezza, ma parte della sfida è nella sensibilità che state sviluppando, diventate più sensibili a tutto. E inizialmente, ad esempio, potreste sviluppare allergie che non avete mai avuto prima perché ora siete molto sensibili alle particelle nell'aria, forse anche alle piante e ai fiori. Ma molte volte è solo l'inquinamento dell'aria e altre volte è ciò che io chiamo l'allergia all’umano. Sieti allergico agli altri esseri umani e alla loro energia (Linda ridacchia). No, seriamente. Questo porta più reazioni allergiche dove siete ora, rispetto a quelle dovute ai fiori e alle erbacce e cose del genere.

LINDA: Wow.

ADAMUS: Ma è perché state percependo le energie, state diventandone più consapevoli e c'è una parte di voi che vuole respingerle e dire: "Buttale fuori. Non si adattano bene". Ma più entrate nella vostra fisica del flusso, più realizzate che in realtà non dovete rifiutare nulla. Alla fine, è realmente tutta la vostra energia. Non dovete starnutire o farvi venire le lacrime agli occhi. C'è un meraviglioso livello di accettazione.

Diventate sempre più sensibili ai pensieri. I pensieri fluttuano nell'aria, proprio come le onde radio. Ne diventate più sensibili. E quando arriva questa sensibilità, all'inizio tenderà verso il dramma, perché il dramma contiene più dinamiche di qualcuno che va solo a fare la spesa. Quindi, raccoglierete la paura, raccoglierete i drammi degli altri, la loro rabbia, il loro odio e cose del genere. Diventate più sensibili, sentirete di più il peso del mondo, perché ora siete più sensibili alla coscienza di massa.

Ma poi realizzate: "Ora, questo non è davvero mio. Sono consapevole di ciò che non è da me. Sono consapevole delle energie che sono là fuori che non sono mie, e non devono influenzarmi. Non devono cambiare la fisica del flusso naturale della mia energia. Posso essere consapevole, ma questo non deve interferire".

E poi, a un certo punto, arriva qualcosa di molto bello nell'essere così consapevole di tutto. Certo, della vostra energia, ma anche degli altri, della loro energia, delle loro anime, e non vi preoccupate più se vi disturberà totalmente o vi distorcerà in qualche modo. Ed è anche piuttosto divertente. Potete sentire le energie delle persone molto apertamente senza giudicare. Semplicemente osservando, potete sentirvi nelle altre energie e diventare acutamente consapevoli di chi sono realmente, non solo le parole che stanno dicendo o la faccia che hanno, ma diventate profondamente consapevoli. Ed è qui che inizia il divertimento, essere così consapevoli e realizzare che in realtà non è nella vostra energia, ma ne siete sensibili, supersensibili.

Diventate supersensibili a ciò che chiamate gli altri regni. Gli altri regni sono tutt'intorno. Non sono da qualche altra parte, ma diventate consapevoli dei fantasmi e degli spettri. Non sarete mai preoccupati della loro presenza. Non possono farvi nulla, tranne il fatto di ingannarvi e a farvi dubitare di voi stessi. Non possono divorarvi. Non possono mordervi le gambe. Non possono portarvi in una specie di inferno demoniaco. Siete consapevoli, "Wow, ci sono un sacco di esseri disincarnati che vagano per il pianeta Terra in questo momento". Ci sono molte energie anche da – diciamo che entrate in una vecchia casa, c'è un sacco di energia che è ancora lì, ed è di qualcuno che potrebbe aver vissuto lì 50 anni fa, 200 anni fa.

È piuttosto eccitante, piuttosto divertente iniziare ad essere supersensibili. Dovete solo ricordare che potete controllarlo o - non mi piace quella parola, Cauldre - potete disattivarlo. Potete metterlo da parte ogni volta che volete e tornare solo a voi, alla dolcezza di ciò che siete.


Ensync e Supersensibile - Permettere Tutto

Facciamo un respiro profondo prima di entrare nella discussione di oggi. Mettiamo un po' di musica e sentiamoci in “ensync” con la propria energia e con l’essere supersensibili.

(inizia la musica)

Ho tirato fuori queste cose perché so che è dove siete ora o almeno dove siete diretti a breve. So che è stato difficile con la vostra energia.

State facendo un grande cambiamento dopo eoni di tempo in cui non sapevate cosa fosse l'energia. Questo è ciò che gli angeli stavano cercando di scoprire prima della Terra, "Cos'è l'energia? Eoni di tempo di ricerca, "Cos'è questa cosa chiamata energia?"

E voi state cambiando quella dinamica proprio adesso, in questa vita. Voglio dire, questa è la grande vita.

Quindi sì, sarà un po' difficile a volte, perché state davvero capovolgendo, invertendo l'intera cosa con la vostra energia.

Il vostro orientamento a questa, la vostra comprensione, la vostra fisica del flusso con la vostra energia, state cambiando tutto questo proprio ora.

È monumentale. Hm. Ecco perché dico per favore, per favore godetevi l'esperienza ogni giorno. Smettetela di lamentarvi.

Godetevi ciò che state attraversando, perché è davvero grande - sviluppare un nuovo rapporto con l'energia - e presto arriverete a capire coscientemente come far funzionare davvero il tutto per voi.

Non è con il pensiero. Non è facendo una bella affermazione positiva - puh! (sputa) - su quello. Arriverete a capire davvero come l'energia può servire i vostri desideri e la vostra passione.

Non per le piccole cose. Non sprecate il vostro tempo per le piccole cose, ma per i vostri veri desideri e le vostre vere passioni. Tutto il resto va a posto.

Vergogna su chi spreca l'energia e il tempo solo per cercare di ottenere energia per avere qualche dollaro in più. Quello sarebbe un vero spreco, perché tutto questo avviene naturalmente.

Come ho detto in una delle tante cose che abbiamo fatto recentemente, l'umano desidera una moneta, il Maestro permette un tesoro. L'umano spreca la sua energia preoccupandosi di un dollaro o un euro, un pesos o uno yen in più. Che spreco di energia preziosa e di tempo. È così limitato.

Il Maestro semplicemente permette l'intero tesoro, permette la totalità. Non si preoccupa delle piccole cose, perché questo fa parte della fisica del flusso. Semplicemente è lì. Non può essere altrimenti.

Il Maestro permette l'intero tesoro e l'intero tesoro - sono cose materiali, naturalmente. È l'abbondanza materiale. È la salute. È anche solo la saggezza e la gioia. Il Maestro permette tutto, tutto il tesoro. Non lo limita.

Così, eccovi ora in questo momento di grande cambiamento, capovolgimento, avvicendamento, svolta, o come volete chiamarlo. È un'enorme trasformazione in questo momento. Siete nel bel mezzo di tutto questo.

E oltre a questo state diventando supersensibili. Si verificano in tandem, ma a volte sembra che lavorino l'uno contro l'altro ma non è così. Non è così. State solo diventando più sensibili, più consapevoli, poiché state davvero entrando in sintonia, in sincronia, ensync con la vostra energia.

Facciamo un respiro profondo con ciò e sentiamo dove siete proprio ora nella vostra vita, la natura epica di ciò che state attraversando.

Ok, facciamo un bel respiro profondo. Abbiamo cose di cui parlare qui.

(la musica finisce)

Bene.


Tempo di Storie

Mi mancano i miei Shaumbra. Mi mancate. Mi manca il pubblico degli Shoud. Ho persino proposto che mettano le vostre sagome di cartone agli Shoud solo per far sembrare che la stanza sia più piena. Mi mancano le interazioni che ho con voi. Mi mancano le lusinghe. Mi manca il provocare. Mi manca l'umorismo. Oh, mi manca l'umorismo così tanto. È difficile fare umorismo quando non ci siete, perché l'umorismo è generalmente a vostre spese. Quindi come faccio a fare umorismo? A mie spese? Non credo. Non prorpio.

Mi piace l'energia, e quando ci sono 50, 60 di voi seduti in studio per uno Shoud, è quasi come una calamita che attrae tutti gli altri di voi che sono a casa seduti davanti ai computer. È come se voi diventaste una sorta di riferimento per loro e poi si riuniscono, quando facciamo uno Shoud, e quanto tempo è passato ormai? Un anno o poco più che non c'è più stato un pubblico. Nei workshop ultimamente, sì, e avevo così tanta passione e nostalgia per gli Shaumbra, che penso di aver esagerato con alcuni degli ultimi gruppi. Penso di essere stato un po' intenso con loro?

LINDA: Forse.

ADAMUS: Forse. Sì. Ma è solo questo profondo desiderio di tornare con gli Shaumbra. Così eccoci di nuovo qui senza un pubblico. Cosa fare? Cosa fare? Allora...

LINDA: Avanti, prenditela con me (Adamus ridacchia).

ADAMUS: Non voglio esagerare, Linda. Non voglio causarti danni permanenti. No, non voglio esagerare. Quindi, quello che vorrei fare è creare una sorta di strumento teatrale

LINDA: Mm hmm.

ADAMUS: A proposito, ognuno di voi ha molti strumenti teatrali che può usare in qualsiasi momento. Dovete solo tirarli fuori dalla tasca posteriore e usarli di tanto in tanto. Gli strumenti teatrali sono fantastici e in realtà aiutano davvero la dinamica del flusso di energia, perché uscite dalla vostra testa. A quel punto state solo recitando. Quindi, sì, ho un piccolo strumento teatrale. Racconterò una storia.

LINDA: Okay.

ADAMUS: E sarà una storia del Maestro.

LINDA: Certo.

ADAMUS: Che vi è familiare - "Il Maestro e..." - in questo caso, beh, "Il Maestro e gli studenti che fanno domande". E vorresti interpretare il ruolo di tutti gli studenti che sono riuniti intorno ad ascoltare il Maestro?

LINDA: (con entusiasmo) Oh! Mi piacerebbe molto. Ho la reputazione di essere un'ottima studentessa.

ADAMUS: Bene, bene. Quindi rappresenterai tutti loro.

LINDA: Certo.

ADAMUS: Interpreterò il ruolo del Maestro.

LINDA: Scioccante.

ADAMUS: Il che è molto facile per me, non devo davvero lavorarci su.

LINDA: Okay.

ADAMUS: Farò il ruolo del Maestro e racconteremo questa storia con le domande, che hai...

LINDA: Okay.

ADAMUS: ... domande dagli studenti come un modo per riportare un pubblico, in un certo senso.

LINDA: Oh, ok.

ADAMUS: Ok. Allora, facciamo un bel respiro profondo insieme prima di iniziare.

LINDA: (espira udibilmente) Sì. Ok.

ADAMUS: Una storia del Maestro. E, di nuovo, io interpreto il ruolo del Maestro. Linda interpreta il ruolo di più studenti.

LINDA: Okay.


"Il Maestro e le Domande degli Studenti"

ADAMUS: Il Maestro sistemò una sedia sotto la grande quercia in un bel pomeriggio d'estate. Una ventina di studenti erano riuniti lì. Non era una lezione formale. Era solo un incontro casuale che il Maestro e alcuni degli studenti avevano di tanto in tanto. Gli studenti non vedevano l'ora di farlo, perché l’incontro si svolgeva fuori dalla classe. Era un po' più facile, un po' meno intenso.

Alcuni studenti lo chiamavano scherzosamente l'incontro Zen/Non-Zen, perché spesso arrivavano alle grandi, grandi domande Zen e poi realizzavano che era tempo di non-Zen.

Così, il Maestro si sedette sulla sua sedia, bevve un sorso del suo caffè, che in questo caso non è caffè. Per tua informazione, sono un po' deluso.

LINDA: Non è colpa mia!

ADAMUS: Sono comunque deluso. Il Maestro bevve un sorso del suo caffè.

LINDA: Ti prepariamo un caffè? Possiamo farlo, sai.

ADAMUS: No. Sto bene così. Non preoccuparti...

LINDA: Non sembra che tu stia bene.

ADAMUS: Non preoccuparti per me. No, no, per favore.

Il Maestro si sedette, e bevve un sorso del suo caffè, che uno degli studenti aveva gentilmente preso per lui e glielo aveva portato, anche se non lo aveva chiesto, perché gli studenti anticipavano sempre i desideri del Maestro. Potrebbe essere un piccolo indizio, ma forse no.

LINDA: Ci sto lavorando.

ADAMUS: Il Maestro fece un respiro profondo con gli studenti dicendo: "Oggi parleremo di uno dei più antichi dibattiti filosofici di sempre che è stato quasi dibattuto fino alla morte, ma oggi ne parleremo in relazione a ciò che state attraversando nel vostro viaggio. Oggi parleremo della felicità.”

LINDA: Oh.

ADAMUS: Felicità. "Ora vi chiedo", disse il Maestro, "vi chiedo di sentirvi nella felicità, nel vostro livello di felicità. Cos'è la felicità? È qualcosa che si può raggiungere? È qualcosa da desiderare? È semplicemente un dibattito filosofico senza senso? Sentite la felicità per un momento, ognuno di voi qui oggi. Siete felici? È davvero importante essere felici?"

(pausa)

Così, dopo alcuni minuti, uno degli studenti si accorse che la tazza di caffè del Maestro era vuota e così un’altra tazza di caffè arrivò (Adamus ride), naturalmente al momento giusto. Portò la nuova tazza di caffè - ahem - ah, ecco (qualcuno porta una tazza di caffè).

LINDA: Oh, magia! Chi l’avrebbe mai detto?

ADAMUS: Grazie.

LINDA: Chi l’avrebbe mai detto?

ADAMUS: Grazie per aver anticipato le mie esigenze. Ecco una nuova tazza di caffè - bene, e ti chiederò, Linda, per favore (lei aggiunge lo zucchero), sì - e il Maestro poi disse, "A questo punto ora mi piacerebbe farvi fare qualsiasi domanda che avete sulla felicità". Ahem. Ahem.

LINDA: Sì, sì! "Maestro, dobbiamo lottare per la felicità?" Ehi, ancora un po’ di latte, caro (Linda gli versa del latte nel caffè).

ADAMUS: "Dovremmo lottare per la felicità?" e il Maestro, bevve un sorso del suo caffè e raccontò ciò che Nietzsche aveva espresso una volta, "Gli esseri umani non dovrebbero lottare per la felicità. Nessun umano in realtà si sforza per la felicità, a parte gli inglesi che lo fanno continuamente".

Non sono sicuro di cosa Nietzsche volesse dire con questo, ma fondamentalmente, no, gli esseri umani in realtà non lottano per la felicità. Pensano alla felicità. Vorrebbero la felicità, ma sono così impegnati nella loro vita quotidiana che semplicemente non la considerano una priorità. Sono così impegnati con cose come fare soldi, prendersi cura dei loro figli, cercare di risolvere i problemi sul lavoro, questo genere di cose. "No, in realtà gli umani non cercano davvero la felicità", disse il Maestro, e aspettò la prossima domanda.

LINDA: "Maestro, la fama e la fortuna portano la felicità?"

ADAMUS: Hm. "Fama e fortuna. La fama e la fortuna si verificano nella ricerca della felicità. Uno cerca di acquisire più denaro, per esempio, pensando che porterà la felicità. Si pensa che la fama, o il riconoscimento, siano la strada per la felicità. Ma alla fine la felicità è in sé. Non richiede fama o fortuna. Vedete, questo è solo inseguire la felicità, ma non porta necessariamente alla felicità.

"No, non si tratta di dover interporre queste altre cose. La felicità è indipendente.

“La felicità è veramente, come si dice spesso, non una meta e non una destinazione, e se è messa in questi termini, allora è quasi inafferrabile. Ma la felicità è in ogni momento ed è per questo che dico a tutti voi, miei studenti, che si tratta di ogni giorno in cui siete qui a scuola. Ci sono giorni difficili e ci sono giorni facili, ma ogni giorno può essere intessuto di felicità, anche nei momenti più difficili. E questa è una delle ragioni per cui siete qui, per capire questo, per capire che non si tratta di giudicare dove siete o come siete, ma di passare attraverso l'esperienza e poi sentire la felicità intrinseca in questa.”

Il Maestro fece una pausa per un momento in modo che tutti potessero riflettere sulle sue grandi, magnifiche parole di saggezza. Notò però, con la coda dell'occhio, che molti degli studenti stavano dormendo profondamente. Hm. Ecco com'è essere un Maestro.

Attese poi la domanda successiva.

LINDA: "Maestro, posso raggiungere la felicità attraverso il ragionamento?”

ADAMUS: Se gli occhi del Maestro fossero stati aperti, avreste visto i suoi bulbi oculari roteare con questa domanda (Linda ride). "Posso raggiungere la felicità attraverso il ragionamento?"

Il Maestro fece un respiro profondo per evitare il suono irritato che altrimenti si sarebbe potuto percepire nella sua voce e disse: "Temporaneamente, sì. Temporaneamente potete usare i pensieri e persino il ragionamento per creare l'illusione della felicità. Potreste dire a voi stessi che avete dei soldi in banca. Potreste dire a voi stessi che i vostri figli vi amano. Potreste dire a voi stessi che avete più successo di molte altre persone. Potreste dire a voi stessi che siete più avanti degli obiettivi di vita che vi eravate prefissati e questo porta una certa quantità di ciò che chiamerei falsa felicità, felicità surrogata. Ma, no, alla fine, in definitiva, la vera felicità, la vera felicità che arriva nella vostra vita, non viene da queste altre cose, ma viene dall'anima, dall'anima. E la vera felicità è sapere che siete nella vostra passione, che state seguendo la vostra passione, sapere che finalmente state arrivando a permettervi e ad accettarvi. Queste sono le cose importanti".

Il Maestro chiuse nuovamente gli occhi, aspettando la prossima domanda dal pubblico.

LINDA: "Maestro, vengo da una famiglia infelice. È questo il mio destino?"

ADAMUS: Ah, questo era una grande problema per molti studenti, provenire da una famiglia infelice. "C'è un vecchio modo di dire", disse il Maestro, "che dice: Genitori felici, figli felici. Genitori infelici, famiglia molto infelice".

"Circa il 50% della felicità è letteralmente nei vostri geni nel momento in cui nascete. È un riporto dalla genetica ancestrale e costituisce, in misura enorme, la vostra capacità di essere felici o almeno la vostra consapevolezza della felicità in quella vita. Se i vostri genitori sono infelici, è probabile che lo sarete anche voi. State raccogliendo le loro energie. Ora siete nel ciclo infelice di questa vita. Quindi in generale, sì, circa il 50% dei vostri geni porta con sé la felicità.

"Circa il dieci per cento proviene semplicemente, si direbbe, dalla buona sorte, dalle cose che si allineano o da ciò che direi essere la vostra energia che vi serve, se glielo permettete, e ancora circa un altro 40 per cento proviene semplicemente dalla coscienza di massa, dal vostro ambiente, dalla vostra realtà e dalla vostra percezione della realtà.

“Così, in risposta alla tua domanda, "E' questo il tuo destino se hai avuto genitori infelici?" e la probabilità per la maggior parte delle persone è sì. Ma una volta che vi fermate un momento e realizzate che non dipendete più da loro; potete amarli profondamente o potete detestarli, non importa, ma non siete più dipendenti da loro e la felicità non si trova nei vostri geni o nel vostro DNA; l'infelicità non viene per forza come risultato del karma.

"Siete liberi, in qualsiasi modo nella vostra vita, siete liberi di essere felici. È un diritto innato. È il modo dell'anima, quello che chiamereste felicità , o nel caso dell’anima essere soddisfatti, in gioia. L'umano è felice, l'anima è contenta, ed è un vostro diritto, e una volta che vi riprendete quel diritto, non lasciando più che la società o la fortuna o la vostra famiglia dettino il vostro livello di felicità, allora realizzerete che la felicità è sempre stata lì, ma veniva soffocata e colorata di scuro dalla vostra stessa famiglia.

"Ecco perché è così importante realizzare che siete esseri sovrani, non vincolati a una famiglia, agli antenati o al lignaggio. Anche se potete amarli profondamente come esseri con un'anima nel proprio diritto, non è più appropriato tramandare il karma, l'infelicità e cose come la malattia e l'alcolismo e la depressione e tutte queste cose attraverso le linee familiari. Così ora”, disse il Maestro agli studenti, "dipende totalmente da voi. Accettate la vostra felicità? O continuate a basarvi sul quoziente familiare?"

Fece un respiro profondo e si ricordò allora della sua famiglia, delle difficoltà e delle sfide, dello sconvolgimento e del caos quando stava crescendo, realizzando che per tanto tempo - tanto, tanto tempo prima di diventare un Maestro - stava seguendo i passi di una famiglia infelice. E solo, solo quando si era trovato nei suoi momenti più bui di disperazione aveva detto: "Basta", lasciando tutto questo per perseguire il proprio Sé e in definitiva la propria felicità.

Il Maestro fece un respiro profondo e una pausa e aspettò la prossima domanda.

LINDA: "Maestro, stai dicendo che la felicità è una scelta?"

ADAMUS: "La felicità è una prospettiva. La felicità è assolutamente una scelta, ma non può essere forzata attraverso tanti ragionamenti. Non può essere forzata cercando di pensare a come ottenerla. Quello che si fa è realizzare che nella felicità c’è il dono dell'anima all'uomo, ed è un vostro diritto. È sempre stato un vostro diritto, e ora la domanda è: lo permetterete? E la domanda migliore è: perché non lo permettete?".

LINDA: Hm.

ADAMUS: "E generalmente, la ragione di questo è perché dipendete ancora da cose esterne - persone ed eventi - e vi basate ancora ai vostri vecchi obiettivi e aspirazioni umane, quelli vecchi, per determinare il vostro livello di felicità , quindi, sarà sfuggente. Sarà quasi impossibile.

"Una volta che realizzate che la felicità è il dono dell'anima all'uomo - l'anima sapeva che l'uomo sarebbe passato attraverso esperienze impegnative, e l'anima ha detto: 'Ed ecco il dono di questa cosa che chiamiamo felicità'. Non il piacere. Quella è una cosa diversa. Il piacere è una sensazione e un'emozione creata dall'uomo. La felicità è il dono dell'anima, ed è lì per ognuno di voi quando siete pronti e degni di riceverla.”

E il Maestro fece una pausa profonda, un po' di caffè, e aspettò la domanda successiva.

LINDA: "Maestro, ho ricordi felici, ma nel complesso non sono felice. La felicità è solo questo, i ricordi?"

ADAMUS: "Per molte persone, sì. Molte persone possono trovare la felicità quando vanno indietro nei ricordi. Quando ripensano a quando erano bambini, guardano una foto, e anche se nel momento in cui la foto è stata scattata, potrebbero non essere stati felici, adesso guardano indietro nei ricordi felici. Infatti, c'erano anche brutti ricordi, ricordi orribili, tremendi, ma, sì, vedono i ricordi felici.

"Ci sono sogni di felicità. Quando pensate al futuro, sognate il futuro di come sarà tra cinque o dieci anni, questo può farvi sorridere realizzando che avete finito tutta questa difficile trasformazione. Avete finito di basarvi su altre persone. Sorridete quando realizzate che l'energia è proprio lì, vi sta solo servendo, ed è così senza sforzo , così artistica e creativa allo stesso tempo. Sorridete, ma questo non vi rende necessariamente felici in quel momento.

"In effetti, per la maggior parte delle persone la felicità è nel passato o nel futuro. Non è in questo momento. Non permettono nel momento di essere semplicemente felici. Molte persone si sentono colpevoli di essere felici, perché si paragonano agli altri e dicono: 'Finché non siamo tutti felici, io non posso essere felice'. Altri sono così occupati nell'elaborazione mentale, preoccupandosi delle cose e dubitando di se stessi nel momento, nel tempo presente, che semplicemente non sono consapevoli di questo dono naturale di felicità che è proprio lì. La felicità può coesistere con cose come la preoccupazione. La felicità può coesistere con una brutta giornata. È tutto lì. È semplicemente una questione di prospettiva, di come si sceglie di guardarla.”

Il maestro fece un respiro profondo aspettando la prossima domanda, ma ci fu una bella pausa mentre i suoi studenti riflettevano su tutte le parole che aveva detto. Sorrise tra sé felice, pensando: "Oggi, sembro un po' Kahlil Gibran. Tutte queste meravigliose domande.”

Aspettò un momento e la domanda successiva arrivò.

LINDA: "Maestro, qual è la differenza tra pace e felicità?

ADAMUS: "Sì."

(pausa)

Il Maestro sorrise tra sé: "Sì. In un certo senso, sono entrambe la stessa cosa perché sono entrambe senza conflitto. La pace è quando ci si riconcilia con se stessi. La pace è quando realizzi che non ci sono più battaglie dentro e fuori. La pace è quando riconosci che tutte le cose sono come dovrebbero essere, anche quando non sembrano esserlo. Ma tutto è come dovrebbe essere. Questo crea un senso di pace, e nella pace allora, si può ricordare questo dono naturale di felicità che è nella propria vita.

"È difficile riconoscere quel dono. È difficile avere quella felicità quando non si è in pace con se stessi. Ma quando tutte le cose sono accettate, quando non ci sono più le lotte e le battaglie, quando il drago non è più l'energia avversaria che era prima, quando il drago è ora il vostro animale domestico, allora è molto più facile sentire quella felicità, quel dono che è già lì."

E la domanda successiva arrivò all'improvviso.

LINDA: "Maestro! Qual è la relazione tra l'autostima e la felicità?"

ADAMUS: "Sì", disse il Maestro, ancora una volta. "Sì. Le due cose sono strettamente associate, autostima e felicità.”

"L'autostima è la vostra percezione di voi stessi. Siete degni? L'autostima è il modo in cui vedete chi siete. Vi vedete attraverso uno specchio chiaro e puro? O vi state vedendo attraverso specchi incrinati? Vi vedete come vi vedono gli altri? O vi state vedendo dalla prospettiva della vostra anima?

"Questo crea un livello di autostima in cui la felicità è un po' diversa. Non è una questione di prospettiva, si tratta semplicemente di uno stato di benessere, uno stato di accettazione e di grazia, uno stato in cui realizzate che avete il diritto di essere felici.

"Da quando gli esseri umani vivono sul pianeta, sono stati infelici a vari livelli. Finché gli esseri umani sono stati qui combattendo tra di loro e, in definitiva, combattendo se stessi, ponendo grandi richieste a se stessi in tanti modi diversi, questa felicità, questo stato di benessere non c'è stato.

"Gli umani sono pieni di stress in questo momento. Sono impegnati, impegnati e impegnati nella loro vita. Cercano sempre di ottenere qualcosa. Equiparano il loro successo in base a cose come il denaro e gli amici e persino la salute, e alla fine questo non porta davvero la felicità. Ovviamente, non porta felicità. È difficile stare in quello stato dell’essere.

"Ma quando realizzate che siete degni, quando realizzate che non c'è più bisogno di sentire alcun senso di colpa o di vergogna per qualcosa – voi siete degni - allora è molto più facile essere in questo stato di felicità".

Il Maestro fece un respiro profondo e annusò l'aria. Si era alzata una leggera brezza e poteva sentire l'energia che cambiava con il gruppo. Sapete, l'energia è così facile da annusare in termini di percezione, e lui poteva sentire che qualcosa stava cambiando, e a volte quando ci sono grandi cambiamenti in corso, non c’è sempre un odore piacevole. Ma, man mano che quell'odore passa, l'odore sgradevole del profondo cambiamento in atto, ecco che apre la strada ad un odore dolce, un odore di nettare, un odore di miele, un odore di biscotti appena sfornati.

Arrivò la domanda successiva da parte degli studenti.

LINDA: "Maestro, posso avere sfide e avventure ed essere felice?"

ADAMUS: "Assolutamente. Le sfide e le avventure nella vostra vita - alcune le scegliete specificamente e consapevolmente, altre che accadono e basta - possono offuscare questa cosa chiamata felicità. Possono farla sembrare distante oppure che non c’è affatto. Ma alla fine, sì, in ogni avventura e in ogni sfida, anche se state attraversando delle difficoltà, c'è la felicità quando realizzate una cosa molto semplice: che siete voi che organizzate tutte le sfide e tutte le avventure nella vostra vita. Siete voi che volete immergervi in profondità nell'esperienza, sia che l'esperienza sia essere un tossicodipendente sia che l'esperienza sia scalare le montagne dell'Himalaya. Siete voi che organizzate tutto questo.

"Quando lo realizzate, potete trovare la felicità anche quando siete veramente messi alla prova, anche quando siete in una sorta di avventura spaventosa. Potrebbe essere semplicemente decidere finalmente di lasciare il lavoro che state facendo. State per aprire la vostra attività. Questo è spaventoso. È una grande avventura. Ma quando realizzate che siete voi a creare tutto questo e realizzate che è una grande opportunità per camminare davvero, fare davvero la vostra strada, parlare con la vostra voce, è una grande opportunità per lasciare che la vostra energia vi serva, sì, può esserci felicità anche in tempi di stress e avventura e sfida".

Il Maestro aspettò la prossima domanda.

LINDA: "Maestro, la felicità è un pensiero o un sentire?"

ADAMUS: "Sì, la felicità può essere un pensiero. Potete pensare pensieri felici per voi stessi, e molti di voi cercano di farlo. Molti di voi cercano di pacificarsi con pensieri felici. Ma alla fine realizzate che sono trasparenti. Sono pressoché falsi. Non durano a lungo, e purtroppo, dopo aver fatto pensieri felici per un po', poi vi ritrovate a schiantarvi nuovamente a terra, ancora più delusi da voi stessi che mai. Non è per dire che la felicità non è nei pensieri, ma generalmente le persone cercano di pensare la loro strada verso la felicità.

"La felicità alla fine è un sentire. È un sentire che non è qui (indica la testa), è un sentire che inizia qui (indica il cuore). Come ho detto, l'anima si sente contenta, potremmo dire soddisfatta; l'umano spesso sente il bisogno di fare di più, di avere di più, di perseguire di più, di cambiare di più. L'umano è sempre nello stato di ricerca della perfezione, vuole qualcosa di diverso e si sente spesso impotente nel fare qualcosa al riguardo. Quindi, è molto, molto raro che gli umani abbiano davvero un senso di felicità nel momento presente, ma è assolutamente possibile.

"È il dono dello Spirito ed è il momento di aprire questo dono adesso. Non solo pensando ai ricordi felici del passato, non solo sognando i ricordi felici del futuro, ma aprendo quel dono proprio ora".

Il Maestro stava diventando impaziente perché voleva uscire a fare un giro. Così disse alla classe: "Accetterò qualche altra domanda. Qual è la prossima?"

LINDA: Oh, beh, "Se ho problemi di salute e finanziari, è ancora possibile essere felici?"

ADAMUS: "Questo rende particolarmente difficile essere felici, soprattutto i problemi di salute, e naturalmente chiunque di voi abbia avuto problemi finanziari capisce che questo distrae molto dalla felicità. Tutta la vostra attenzione si concentra su cose come la vostra salute o la vostra ricchezza, e poi ancora una volta vi dimenticate della natura intrinseca della felicità che è in voi.

"È il dono che lo Spirito, la vostra anima vi ha fatto, sapendo che avreste avuto molte esperienze interessanti, e vi ha detto: 'Ed ecco questa cosa della felicità a cui potete tornare in qualsiasi momento. È sempre lì. Anche nelle peggiori tempeste, questa felicità è sempre lì. Anche se c'è una malattia nel vostro corpo e anche se la vostra abbondanza finanziaria non scorre come vorreste, vorrei che trovaste quella felicità. È sempre lì. Vorrei che tornaste ad essa, anche se tutto vi dice che non c'è motivo di essere felici in questo momento. Non cercatela attraverso la mente. Ritornateci attraverso il cuore.’ Ritornate a questo luogo del dono della felicità insito in voi e questo cambia la direzione delle energie. Trasforma la tempesta in una bellissima brezza oceanica.”

Prossima domanda.

LINDA: "Maestro, ho due cani. Woof! Woof! Gli animali domestici sono felici?"

ADAMUS: Hm. "Se l'umano è felice".

LINDA: Ooh.

ADAMUS: "Se l'umano è felice, perché, vedete, gli animali domestici sono un riflesso. Gli animali domestici sono uno specchio. Gli animali domestici sono una forma di feedback, che sia un cane, un gatto o qualsiasi altro animale domestico. Umano felice, animale domestico felice. Un animale domestico raccoglierà tutti i sentimenti che avete e poi essenzialmente ci passerà attraverso lui stesso. Ora, a volte un animale domestico capterà i vostri squilibri, la vostra infelicità e li assorbirà per sé. A volte un animale domestico si spingerà persino ad attribuirsi una malattia che voi avreste potuto prendere altrimenti. Ma alla fine un animale domestico è felice? In definitiva, filosoficamente, assolutamente, perché l'animale domestico è lì al vostro servizio, non importa cosa gli fate passare. Grazie."

LINDA: Hm. "Maestro, qual è la correlazione tra felicità e permettere?”

ADAMUS: Hm. "Direi che c'è una correlazione diretta tra la felicità e il permettere. Per avere la vera felicità, è importante permettere. E una volta che permettete, avrete la vera felicità. Quindi, direi che vanno di pari passo. Sono come..." Quali sono due cose a livello umano che vanno di pari passo? Il cioccolato e i biscotti. "Ma, sì, fanno davvero parte della stessa cosa – il permettere, assolutamente, e la felicità.”

Il Maestro fece un respiro profondo. Stava cominciando a diventare un po' impaziente . Aveva cose da fare, posti dove andare, persone da vedere, e arriva un punto in cui a volte le domande diventano solo, beh, noiose, o semplicemente tornano indietro l'una sull'altra. Così il Maestro fece un respiro profondo chiedendo la domanda finale.

LINDA: "Maestro, sei felice?"

ADAMUS: Il Maestro alzò lo sguardo, rivolgendosi all'allievo che aveva appena fatto la domanda, come per chiedere ancora una volta quella domanda. Lo fece per la teatralità in modo che tutti nella stanza sentissero, alzò le sopracciglia come per dire: "Ripeti quella domanda".

LINDA: "Maestro, sei felice?"

ADAMUS: A quel punto il Maestro si alzò in piedi, fece un respiro profondo e disse: "Nessun dubbio. Nessun dubbio".

E con questo se ne andò, salì sulla sua Porsche 911 d'epoca e se ne andò felicemente verso il tramonto, godendosi l'opportunità di uscire per un giro in una delle sue tante auto. Amava l'auto perché era un simbolo dell'avventura, della strada, del viaggio, ma ora invece di combattere la strada, invece di lottare lungo la strada, aveva molte auto, molte vecchie auto su cui amava lavorare, semplicemente per godersi il viaggio. Senza dover andare da nessuna parte, ma solo permettere la felicità.

E così finisce la storia del Maestro e degli studenti. Belle domande, cara Linda. E la morale di tutto questo è alquanto semplice.


Niente Più Dubbi

Il Maestro finì l'ultima domanda quando qualcuno disse: "Maestro, sei felice? Sei felice?" e lui rispose: "Senza dubbio. Senza dubbio lo sono". E questa è la morale di tutta la storia.

I dubbi sono l'unica cosa che vi allontanerà dalla felicità. I dubbi. Dubitare di chi siete, dubitare del perché siete qui, dubitare di dove sta andando il pianeta in questo momento, dubitare delle vostre capacità, dubitare della vostra anima, dubitare della vostra mente e sicuramente dubitare del vostro corpo. Tutto ciò vi toglierà la felicità che è proprio lì (indica il cuore). È incorporata in voi. È costruita in voi, si potrebbe dire, a livello dell'anima proprio nell'essere umano. Ma i dubbi faranno in modo che voi non la vediate mai. Non la sentiate mai. Raramente, raramente la sperimentate.

Il Maestro disse: "Non c'è dubbio che lo sono", perché vedete, aveva imparato da tempo a lasciare andare i dubbi. E quando lo fece, allora la sensazione di benessere, di felicità tornò a lui e realizzò che questo era il suo stato naturale.

Lungo la strada, il Maestro incontrò molte difficoltà nella sua vita. Era un adolescente turbolento, si metteva tante volte nei guai, andava molto spesso sulla strada sbagliata. Non è che fosse un prodigio o qualcosa del genere. No. Era come molti di voi. Aveva i suoi conflitti e le sue sfide e aveva le cicatrici - emotive e fisiche - per provarlo. Ma una volta sul sentiero e una volta arrivato al punto in cui siete voi adesso, il suo maestro gli disse: "Si tratta di non avere dubbi, di non avere più dubbi".

E il Maestro pensò tra sé e sé in quel momento: "Beh, suona bene, niente dubbi, ma è difficile per un umano fare semplicemente un respiro profondo e lasciare andare tutti i dubbi. L'umano è infestato dai dubbi ad ogni livello”.

E quando l'umano interrogò il Maestro chiedendo: "Bene, come faccio a superare i dubbi? Come faccio a gestire questo dubbio, quel dubbio o l’altro dubbio?" il suo Maestro lo guardò molto severamente e disse: "Non hai più il lusso di dubitare. Non hai più quel lusso".

Questo aveva colpito duramente il Maestro - non avere più il lusso - e all'inizio, voleva gridare al suo Maestro e dire: "Cosa intendi per lusso? Non mi piace affatto". Ma all'improvviso aveva capito che cosa significava. Si stava concedendo questo lusso del dubbio.

Era un gioco che stava facendo con se stesso. Era il vecchio, vecchio gioco del dubbio. E il dubbio non è una di quelle cose che combattete e battagliate andando a cercare ogni piccola area di dubbio dentro di voi. Realizzate semplicemente che non avete più quel lusso. Vi ha servito bene, fino a un certo punto. Il dubbio vi ha fatto mettere in discussione le cose, specialmente voi stessi. Il dubbio vi ha aiutato ad affilare la vostra spada, fino ad un certo punto, finché, con la stessa spada non vi siete tagliati facendovi molto male. Il dubbio vi ha dato uno specchio, ma era uno specchio molto incrinato in cui guardare.

Non avete più il lusso di dubitare di voi stessi. È ora di andare avanti.

È ora di smettere di dubitare se siete davvero qui per la Realizzazione. O lo fate o non lo fate.

È tempo di smettere di dubitare se siete intelligenti o stupidi.

È tempo di smettere di dubitare se siete buoni e degni come chiunque altro.

È ora di smettere di dubitare se è il vostro momento per la Realizzazione.

Non avete più quel lusso. Ora si tratta o di lasciar andare e smettere di giocare al gioco del dubbio, lasciar andare o uscire dal sentiero, tornare indietro, da qualche altra parte.

Facciamo un bel respiro profondo, qui, in questo giorno di, beh, felicità. Vedete, il dubbio distrugge la felicità. La distrugge assolutamente. E voi avete il diritto di essere felici nella vostra vita. Non è affatto una discussione filosofica. Avete il diritto alla felicità e avete bisogno di questa felicità per rimanere qui sul pianeta come Maestro incarnato.


Merabh della Felicità

Facciamo un respiro profondo mentre entriamo nella nostra merabh della felicità in questo giorno.

Un bel respiro profondo.

(inizia la musica)

Gli esseri umani sono pieni di ogni sorta di dubbio dal momento in cui si svegliano al mattino, e poi per tutto il giorno fino allo stato di sogno. È dubbio dopo dubbio dopo dubbio.

Fino ad un certo punto, serve ad uno scopo, aiutandovi a capire di più su voi stessi, aiutandovi a capire di più su chi siete veramente. Ma ad un certo punto non vi sta più bene, e dovete semplicemente lasciarlo andare.

Niente più dubbi. Forse più facile a dirsi che a farsi, ma non avete nemmeno il lusso di contemplarlo. Non ora, non dove siete.

Il dubbio vi fa a pezzi. Il dubbio vi impedisce di capire chi siete veramente o di ricordare perché siete qui.

Il dubbio soffoca la vostra passione (qualcuno starnutisce). Salute.

Il dubbio vi consumerà e affliggerà il vostro corpo. Rallenterà la vostra mente e sicuramente rallenterà la vostra consapevolezza.

Non potete combattere il dubbio. Porterà solo altri dubbi e poi dubitate che la lotta contro il dubbio possa produrre qualche risultato. Non potete combattere il dubbio.

Non potete nemmeno incantare il dubbio. In altre parole, affascinarlo, dicendo: "Caro dubbio, cerchiamo di essere gentili l'uno con l'altro. Io sono davvero una persona gentile. È solo che dubito molto di me stesso, ma in realtà sono una brava persona". Non si può incantare.

Davvero, non credo che il dubbio sia qualcosa che si possa allontanare con una consulenza, tipo andando in terapia. Solo il fatto di essere sulla sedia o sul divano di un consulente vi farà dubitare di voi stessi. Voglio dire, non sareste lì senza dubbi e inoltre rafforza tutti i dubbi che avete. Non credo che si possa dissipare il dubbio tornando indietro e rivivendo momenti traumatici della propria vita. In realtà, credo che vi farà dubitare ancora di più di voi stessi.

Il dubbio è un gioco. È il gioco del diavolo, in definitiva.

Il dubbio va molto, molto in profondità. Entra nella vostra mente e va nel vostro cuore. Si infiltra nelle vostre relazioni, in tutto. Si infiltra nella vostra vita finanziaria, nella vostra vita professionale.

E il dubbio – arrivati a questo punto del vostro viaggio, rimanendo qui come Maestri incarnati, ve lo dico subito - non avete più il lusso di dubitare di voi stessi. Questo è quanto. È così chiaro. È così semplice. Non avete il lusso di dubitare di voi stessi.

Ci proverete. So che ci proverete e, oh, il prossimo mese sarà un mese interessante. Vi arrabbierete molto con me, e cercherete di filosofeggiare sul dubbio e sulla felicità ad nauseam, fino a farmi venire voglia di sputare.

In realtà il prossimo mese giocherete un gioco del dubbio ancora più intenso, perché non siete sicuri se - beh, state dubitando di ciò che sto dicendo qui, e ad un certo punto, realizzerete, "Dannazione, quell'Adamus aveva ragione. Non ho più il lusso del dubbio".

Il dubbio è un gioco emotivo e mentale che fate con voi stessi. Vi mantiene umani. Vi mantiene piccoli. Vi fa sentire persi. E vi chiedete: "Posso lasciare questo gioco? Posso davvero farlo?"

Non fate questa domanda in modo così dubbioso. Sì, potete andare oltre. Niente più dubbi.

Ora, ecco cosa dovrete affrontare. Avete sempre usato il dubbio come strumento per auto-valutarvi, per evitare i rischi e per assicurarvi che le cose non vi scoppiassero in faccia. Avete dubitato di voi stessi anche quando avete avuto grandi periodi di passione. Dubitavate, avevate paura di distinguervi dagli altri, paura di essere diversi, paura che forse era sbagliato.

Avete dubitato di voi stessi, e così siete rimasti piccoli, davvero piccoli. Non più. Ora basta.

E proprio come abbiamo parlato un po' di tempo fa del makyo, delle stronzate spirituali, della distrazione spirituale, parleremo di più del dubbio nel nostro prossimo incontro, ma - e c'è una parola per questo che userò più avanti - nessun dubbio. Nessun dubbio. Non ha più posto qui. Non per voi, non per altri Shaumbra.

Non avete più bisogno di quella rete di sicurezza. Non avete bisogno di quel doppio controllo su voi stessi. Non avete bisogno del confinamento in cui vi mette il dubbio. Non avete più bisogno di ricontrollare la vostra mente o i vostri pensieri o le vostre azioni, e so che mentre meditate sull’assenza del dubbio incapperete in: "Cosa mi terrà al mio posto? Cosa mi terrà in riga? Cosa mi impedirà di impazzire? Se non dubito delle cose che faccio, cosa succede se vado a fare follie?".

No, no. Voi state facendo cose folli proprio ora, dubitando di voi stessi, vivendo in piccolo, non essendo felici in ogni momento. Questa è una follia.

Facciamo un bel respiro profondo in questo giorno.

Quando lo studente chiese al Maestro: "Maestro, sei felice?" il Maestro rispose semplicemente: "Non c’è alcun dubbio".

Il suo modo di dire: "Sì, sono felice perché non dubito di me stesso. Io Sono Tutto quello che Sono. Sono felice perché ho rinunciato a quel gioco tempo fa, e ora posso essere felice. Il dubbio è un assassino. Il dubbio è uno stupratore. Il dubbio è un ladro. Gli ho semplicemente detto di stare fuori dalla mia vita".

Il Maestro era ora su un’ampia strada aperta nella sua antica Porsche 911 rossa, guidando. Sorrideva tra sé e sé riguardo alla bellezza di quel raduno, a come aveva lasciato tutti gli studenti a riflettere fino al prossimo incontro.

Stava guidando su questa vasta strada aperta, senza altro traffico, con il sole che cominciava a tramontare, fece un respiro profondo e disse: "Tutto è bene in tutta la creazione. Sono così dannatamente felice".

Con questo, cari Shaumbra, non ho bisogno di un pubblico, ma (Adamus ridacchia) mi mancate davvero tutti.

Io Sono Adamus del Dominio Sovrano.

 

 

 

 

 

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