IL MATERIALE DEL CRIMSON CIRCLE

La Serie Merlino Io Sono

SHOUD 5 – Con ADAMUS SAINT-GERMAIN, canalizzato da Geoffrey Hoppe

Presentato al Crimson Circle il 6 febbraio, 2021

Registrato a Louisville (Connection Center), Colorado , USA

www.crimsoncircle.com

Traduzione di Samanta Mela e Lucia Ligi

NOTA IMPORTANTE: Queste informazioni non sono probabilmente adatte a te a meno che non ti assumi la piena responsabilità della tua vita e delle tue creazioni.

* * *

Io Sono quello che Sono, il magico e musicale Adamus Saint-Germain.

Ah, questo è stato un pezzo musicale rinvigorente, mentre entravamo in questa sessione. Sto parlando della musica durante la pausa, naturalmente, la mia musica, quella che abbiamo ascoltato prima di iniziare (riferendosi a questa musica). Amavo comporre. Amavo gli strumenti. Amavo cantare. Amavo le donne. Amavo molte cose. Amo, amo, amo - credo che questo sia il mese giusto per esprimerlo - ma amo comporre musica e suonare musica. Probabilmente lo sapevi, vero, Linda?

LINDA: Oh, certo!

ADAMUS: Sì.

LINDA: Sì, cosa non ami fare?

ADAMUS: E ti è piaciuta quella musica durante la pausa?

LINDA: In effetti, sì.

ADAMUS: Si ti è piaciuta. A Cauldre invece no. Sono certo che un giorno imparerà, sia il suo senso della musica che il suo gusto matureranno a un certo punto.

Ma, di fatto, io amo comporre, e ho composto, direi, 83 diverse sinfonie ai miei tempi, alcune delle quali esistono ancora oggi, ovviamente. Ho amato la pittura. Ho amato tante cose della vita umana, una volta che ho fatto un bel respiro profondo e mi sono tolto di mezzo. Sì. Questo è quello che incoraggio tutti voi a fare. Semplicemente toglietevi di mezzo, non ostacolate la strada.

Il Vostro Scettro

Prima di andare oltre però - abbiamo molto di cui parlare oggi, prima però - voglio fare qualcosa con ognuno di voi, l’abbiamo fatto in piccola misura nel Keahak. Approfondiremo di più nel Keahak in futuro, ma prima di andare avanti, voglio che immaginiate uno scettro. Sapete che cos'è uno scettro? È come un bastone, ma non è necessariamente usato come un bastone. Merlino tiene uno scettro. Di solito ha una palla, una sorta di sfera alla sua estremità – in vetro, in cristallo o in oro è ancora meglio. Sapete, io amo l'oro. Sì, l'oro ha delle proprietà così sorprendenti. Ha tranquillità; energeticamente, ha una meravigliosa pace.

Quindi, immaginate il vostro scettro, magari con un cristallo in cima e inciso nel cristallo quel circopunto, sapete, il cerchio e il punto al centro e quattro raggi che escono a rappresentare l'energia. Sarebbe un bellissimo scettro. E poi il manico potrebbe essere d'oro. Potrebbe essere di legno. Io ho amato un bellissimo scettro di legno. Il legno è così indicativo del pianeta Terra. È così bello. È rinnovabile. Potete usarlo per scaldarvi vicino al camino. Potete usarlo per i mobili, e si rinnova continuamente.

Quindi, immaginate uno scettro, come volete che sia e, sì, si può cambiare. Può cambiare in ogni momento, ogni giorno, se lo volete. Non è necessario che resti dello stesso aspetto, ma immaginate uno scettro. E come abbiamo accennato nel Keahak, dove andremo molto più in profondità, quando c'è un momento di confusione, di incertezza o di non conoscenza, mentre entrate nei tempi della Ænd*, andando oltre la dualità come base della realtà, e arrivate a quel momento incerto dove c'è trepidazione, forse anche ansia e paura, fate un respiro profondo e tenete semplicemente quello scettro.

*(N.d.T. Ænd è la combinazione di And+End / E+Fine)

Questo scettro è un simbolo dell’entrare in tutto ciò che conoscete e anche in ciò che non conoscete. Questo scettro vi porta al di là dei vecchi schemi di pensiero e di logica e di emozioni, e vi trasporta in profondità nelle vostre stesse energie dove potete vedere tutti i potenziali e tutte le risposte per voi stessi. Non per gli altri. Se altri vengono da voi e dicono: "Ehi, Bill, useresti quello scettro per portarmi nella mia energia?" la risposta è assolutamente no. È per voi. È vostro. Le vostre risposte sono lì. Non ci sono le risposte del mondo. Non ci sono le risposte di Bill. Non ci sono le risposte di nessun altro.

Nei momenti di incertezza, nei momenti di, beh, quando sentite semplicemente che le cose sono al di là di voi, immaginate il vostro scettro. Non è una bacchetta magica. Non lo sventolate sulle rane per trasformarle in principi, signore - o signori. È uno scettro ed è un promemoria di tutto ciò che siete, per trasportarvi in profondità nella vostra energia dove potete avere tutte le risposte.

Adamus Saint-Germain

Inizieremo con questo e finiremo con questo oggi, ma prima di andare oltre, devo affrontare qualcosa di grande importanza: “Me” (Linda ride).

È stato divertente, cara Linda?

LINDA: Oh, sì!

ADAMUS: Oh, sì. Ok.

LINDA: Mm hmm!

ADAMUS: Una cosa di grande importanza, “Me”.

Ora, ho notato che avete suonato la mia musica, finalmente. Per quanti anni avete messo la musica nelle pause e intermezzi e finalmente avete scelto di suonare un po' della mia bella musica?

LINDA: Era molto bella.

ADAMUS: Mi piacerebbe vedere una votazione sui social media, cara Linda e tutti voi, una votazione di coloro che l'hanno semplicemente amata, vorrebbero sentirne sempre di più, e di coloro che potrebbero farne a meno, come Cauldre. Sì. Cosa avete pensato di questa bella musica? Non vi ha toccato il cuore?

LINDA: Era bellissima, una musica classica.

ADAMUS: In questo mese di San Valentino.

LINDA: Stupendo. L'adoro.

ADAMUS: Vi ringrazio. Grazie. E lei non era...

LINDA: Sono veramente...

ADAMUS: ... pagata extra per dirlo.

LINDA: Sai che lo penso davvero.

ADAMUS: Grazie. Sì, siamo qui per festeggiare San Valentino, e che momento appropriato per suonare la mia musica.

Ora, ho notato un paio di cose sbagliate e non ho voluto menzionare nulla finché non ero davanti al pubblico - heh! - per metterle in chiaro, e mi riferisco alle date della mia nascita. Potreste mostrare di nuovo l’immagine, team di produzione? In quel grafico, c'è qualcosa di terribilmente sbagliato. Ci stanno lavorando ora, ma è solo per dire che le date sono sbagliate. Sì.

LINDA: Mi sono chiesta questa cosa.

ADAMUS: Sì, l'ho fatto anch'io quando l'ho visto e, naturalmente, non posso correggere nessuno se non quando c'è un intero pubblico davanti a me. Non sono morto nel 1784. Molti hanno desiderato che accadesse.

LINDA: Oof!

ADAMUS: Oh, è vero. E in un certo senso sono scomparso in quel periodo, ma non ero morto per almeno un altro decennio o più.

LINDA: Oh.

ADAMUS: Quindi, sì, e sono nato un po' più tardi di quello che appare sullo schermo. Ma, sapete, il fatto è che la storia è così imprecisa, è davvero imprecisa. La storia è piatta, tanto per cominciare. La storia è fatta da una persona, uno scrittore, l'opinione di un ricercatore su ciò che è successo e spesso le date della storia sono terribilmente sbagliate. Non fatevi fuorviare dai fatti della storia, perché c'è molto di più.

In secondo luogo, mi dissocio – mi dissocio fortemente - dall'immagine, dalla figura che vedrete apparire sullo schermo, da quello che presumibilmente ero io, l’immagine che avete usato per le pause o, beh, anche questa va bene.

LINDA: Sei un po' più virile di così, vero?

ADAMUS: Grazie, cara Linda di Eesa, sei un’adorabile creatura. Sì, potreste rimettere di nuovo quell’immagine, per favore. Davvero? Voglio dire, davvero?! St. Germain, l'illustre, il misterioso, l'affascinante, il sensuale St. Germain avrebbe questo aspetto? Ne dubito.

Ora, il fatto è che, vedete, la storia fa degli errori.

LINDA: Oh.

ADAMUS: Il fatto è che quello era un mio buon amico e in qualche modo ad un certo punto, è stato scambiato per me da alcuni storici maldestri che ci hanno messo sopra il mio nome. Torniamo all'immagine, per favore (l'immagine ritorna). Davvero?! Davvero, io?! (Linda ride) Voglio dire, questo signore, il mio amico, non era di bell'aspetto ed era un po' più corpulento di quello che si vede nella fotografia, e pagò un extra al pittore per farlo sembrare un po' meglio di come era in realtà. Aveva nei su tutta la faccia e non era un uomo attraente, ma non io. Non io. No, per niente.

Quindi, il fatto è che nessuno ha dipinto un mio ritratto durante la mia vita, per una serie di ragioni (Adamus sospira). Ero un pittore migliore di tutti coloro che avrebbero ricevuto l'incarico di ritrarmi. No, seriamente. Io ho fatto un certo numero di autoritratti, sette o otto autoritratti. Non so che fine abbiano fatto. Immagino che uno o due siano ancora in giro, a indugiare nella soffitta di qualcuno, in quella soffitta ammuffita, polverosa e infestata dagli insetti, e forse un giorno li troveranno e non sapranno chi è quel bel signore.

LINDA: Era un dipinto?

ADAMUS: Ho dipinto me stesso.

LINDA: Oh.

ADAMUS: Un autoritratto, si.

LINDA: Era tempera all'uovo o olio?

ADAMUS: Era un selfie originale, Linda.

LINDA: Ohh!

ADAMUS: Era il selfie originale, sì, prima che voi aveste il vostro...

LINDA: Pittura a olio?

ADAMUS: Beh, infatti, certo. Sì.

LINDA: Ohh.

ADAMUS: Olio, sì.

LINDA: Impressionante.

ADAMUS: Oh, ed ero un gran pittore. In realtà potevo comporre un'intera sinfonia con una mano mentre dipingevo con l’altra. Era molto facile da fare. Ero un maestro pittore in ...

LINDA: Un maestro cosa? (lei ridacchia, Adamus fa una pausa)

ADAMUS: Spero che la telecamera abbia inquadrato bene quella faccia (Adamus ride riferendosi a Linda). Ho detto di essere un maestro pittore e compositore (Linda continua a ridere). Dove stiamo andando con questo spettacolo? Abbiamo appena iniziato.

Comunque, la domanda è: che aspetto aveva St. Germain? Torniamo alla prima immagine.

LINDA: Ok.

ADAMUS: Quello era il mio amico con i nei. Non ero io. Potrei essermi vestito così, tipo ...

LINDA: Mm hmm.

ADAMUS: ... una volta ogni tanto, ma non ero io. Quel ritratto (si riferisce all’immagine di prima) in realtà assomiglia a qualcun altro che conoscevo abbastanza bene - George Washington. Vedete le somiglianze? Potete andare avanti e indietro con le immagini (riferendosi allo staff ), vedete? Eh, e George Washington.

Ora, George Washington lo conoscevo, l'ho incontrato in diverse occasioni. Un uomo brillante, e in realtà ero molto attratto da sua moglie, Martha, ma non l'ho mai detto. Anche lei provava qualcosa per me, ma dovevamo mantenere le distanze sociali, se capite cosa intendo, solo per... (Linda sospira profondamente) Cosa, cara Linda? (Adamus ridacchia) Sto cercando di essere divertente oggi.

LINDA: Okay.

ADAMUS: Devo ammettere che ultimamente ho preso qualche lezione da Kuthumi. So che a volte il mio atteggiamento è piuttosto sottile e a volte si potrebbe considerare secco e privo di senso dell’umorismo. Così, ho preso lezioni da Kuthumi e lui ha detto che ci vorrà un po' prima di finirle. Ma ha detto che potrebbe insegnare anche ad alcuni di voi a togliere quel bastone, uh ... dalla tasca posteriore, per così dire, perché alcuni di voi sono troppo seri sulle cose. Dovete imparare a ridere. Sto imparando a ridere e sto imparando anche ad essere deriso.

LINDA: Oh.

ADAMUS: Allora, sorge la domanda (Adamus ride), sorge la domanda, che aspetto avevo? Che aspetto avevo? Ora, ci sono alcune rappresentazioni New Age del mio aspetto, e possiamo mostrarle sullo schermo? Quello che il tipico artista New Age penserebbe riguardo all’aspetto di St. Germain. Non troppo male. Un po' come Gesù.

LINDA: Un po'.

ADAMUS: Sì. Una bella faccia rettangolare, bei capelli, con in mano quel calice magico e qualunque altra cosa sia, e quel bagliore su di me. Voglio dire, quel bagliore. Vedete le similitudini? Torniamo a quella foto New Age (l'immagine appare di nuovo). Vedete. Ora torna indietro (allo staff). Vedete?

LINDA: Ohh! (mentre l'immagine sfuma di nuovo su Adamus)

ADAMUS: Ah. Molto sim- ... beh, va bene, un po' simile. No, quello scatto New Age (sospira), non è proprio il mio aspetto. Quello è il concetto di qualcuno su come potrei apparire, sapete, essere un grande Maestro Asceso, bello e con tutta quella roba. Questo non è proprio il mio aspetto, ma ci stiamo avvicinando di più rispetto al look di George Washington, che detesto davvero.

Così, ora vi chiedo di usare la vostra immaginazione per un momento. Usate la vostra immaginazione. Andate oltre i dati. Andate oltre a ciò che pensate siano i fatti e andate oltre la storia.


Che aspetto avrebbe St. Germain se, beh, se fosse intorno a noi ora? Come sarebbe questo St. Germain se fosse qui ora, forse un po' più giovane? Immaginiamo e mettiamolo sullo schermo ora.

Sta diventando un po' più simile. Bei vestiti. Devo ammetterlo. I capelli sono un po' più lunghi di quelli che porterei normalmente. La camicia è sbottonata un po' troppo, ma ci stiamo avvicinando molto.

LINDA: Hmm.

ADAMUS: Non credi, Linda?

LINDA: Mmm.

ADAMUS: Non ti piace quel look?

LINDA: Va bene.

ADAMUS: In realtà, Shaumbra sta immaginando questo proprio ora. Questo è un collettivo di Shaumbra e in particolare tante signore in questo momento - heh! – lo stanno davvero sentendo, nei loro cuori, "Che aspetto avrebbe?" Sì, è proprio così. È così.


E poi sorge la domanda, ok, ora, quando non sono qui con gli Shaumbra, nel gruppo qui al Centro di Connessione sul pianeta Terra, che aspetto ho al Club dei Maestri Ascesi? In una mia giornata tipica, quando semplicemente passo del tempo con i miei amici, i miei amici ascesi. Che aspetto ho?

Sentiamo dentro a questo per un momento. Sentitelo. Permettete l'immaginazione. Lasciate andare ogni dato su come pensate che un Maestro Asceso debba apparire.

LINDA: Ohhh!

ADAMUS: Questo è il risultato. Sì.

LINDA: Tesoro.

ADAMUS: Si avvicina molto. Questa immagina si avvicina molto. In effetti, così simile che potremmo avere qualche problema di copyright qui.

LINDA: Wow!

ADAMUS: Perché questo è - sì, questo è ...

LINDA: E le piume di pavone sono assolutamente perfette!

ADAMUS: Oh, assolutamente.

LINDA: Oh!

ADAMUS: Assolutamente. Sì, sì. E, a proposito - tornando a quello scatto - non indosso sempre piume di pavone.

LINDA: Oh, non lo fai.

ADAMUS: No, in effetti, lo faccio raramente, perché … poveri pavoni. Fa davvero male quando ti vengono strappate le piume. Ma questa è la vostra immaginazione al lavoro. È una specie di collettivo, e per qualche ragione molti di voi stanno immaginando delle piume di pavone intorno a me. Non so perché. Non so che cosa abbia a che fare con tutto questo.

Quindi, facciamo un bel respiro profondo, e questo è l’aspetto che ho in questo momento attraverso la canalizzazione con Cauldre, devo dire che ho un aspetto migliore di quello che avevo con Guy Ballard quando canalizzava St. Germain (Linda ride). Un uomo piacevole, ma era un ingegnere e, sapete, non sapeva vestirsi in maniera decente. Nemmeno Cauldre (Adamus ride), ma una volta ogni tanto insisto per un bel vestito. Quindi... (Linda fa una smorfia) Oh, starà bene. Piangerà, ma ce la farà.

Allora, questo è il mio aspetto attraverso Cauldre, ma se volete davvero immaginarmi in giro per il Club dei Maestri Ascesi, è come in quella foto. Ah, sì.

LINDA: Oof!

ADAMUS: Ah, sì. Non indosso sempre il cappello, ma va bene. Quindi basta con questa distrazione, è intenzionale...

LINDA: Piuttosto presuntuoso in quella foto.

ADAMUS: Sì, beh, no, presuntuoso. Non direi ...

LINDA: Pavoneggiante!

ADAMUS: Torniamo a quello scatto. Non è l’immagine di un uomo presuntuoso. E’ l’immagine di un uomo audace e virile.

LINDA: Mmm.

ADAMUS: È l’immagine di un uomo sicuro di sé... sì, sicuro di sé.

Ora, so che alcuni di voi là fuori stanno chiacchierando e scuotendo la testa e si stanno chiedendo cosa sia tutto questo, a parte il fatto che – iniziate a vivere. Abbiate un po' di senso dell'umorismo, per favore. Io sto imparando ad avere senso dell'umorismo! Kuthumi ed io ci stiamo divertendo così tanto con l'umorismo in questi giorni. Sto imparando a rilassarmi e a lasciarmi un po' andare. Ma alcuni di voi stanno là fuori a chiocciare dicendo, "Beh, - questi sono tutti uomini". Beh, è perché oggi sto canalizzando attraverso un uomo. E vi chiedete , "E le tue vite come donna?" Giusto?

LINDA: Questo è stato postato su Facebook.

ADAMUS: Lo so. Ho letto. Lo vedo (Linda ride). Quindi il mese prossimo vedremo le vite di St. Germain come donna.

LINDA: Ne dubito.

ADAMUS: Se sai cosa intendo. No, lo faremo.

LINDA: Davvero?!

ADAMUS: Beh, assolutamente. Dobbiamo farlo. Siamo in questa nuova società equa. Sarebbe sbagliato mostrare solo uomini.

LINDA: Stai parlando dello Shoud di aprile, giusto? Il Pesce d'Aprile?

ADAMUS: Oh, non è il prossimo Shoud. Potremmo aspettare fino ad aprile, ma davvero, chi è il vero fesso qui? Quindi il mese prossimo mostreremo alcuni scatti di me...

LINDA: Ohh!

ADAMUS: ... come donna nelle mie vite passate.

LINDA: Interessante.

ADAMUS: E mostreremo come sono quando di tanto in tanto, vado "uni"* al Club dei Maestri Ascesi, tipo senza sesso o in realtà tutti i generi, totalmente unisex, quindi mostreremo alcune foto di me di come sarei...

*(N.d:T Unisex)

LINDA: Interessante.

ADAMUS: ... come donna. Ora Cauldre vuole scappare, e sapete, mi sta bene.

Ok, facciamo un respiro profondo per (Linda espira udibilmente) quel poco di nonsenso mentre iniziamo oggi.

LINDA: Bene. Bene.

ADAMUS: Non è stato divertente?

LINDA: Qualcosa del genere.

ADAMUS: Sì, qualcosa ...

LINDA: Sì, sì.

ADAMUS: Qualcosa del genere, okay.

LINDA: Sì, qualcosa del genere.

ADAMUS: Sapete, voglio ricordare a tutti voi una cosa. Tra vent'anni, tra trent'anni, la gente tornerà negli Shoud come mai prima d'ora, e come sarebbe se fosse tutto arido, tedioso e noioso? Sapete chi è noioso? Metatron (Linda ridacchia). Davvero noioso. Nessun senso di personalità umana, perché non è mai stato nel corpo.

LINDA: Mmm.

ADAMUS: Sapete, io, voi, siamo divinità in un corpo, e guarderemo indietro a questo materiale nel corso degli anni e le cose che spiccheranno davvero sono i nostri momenti divertenti, i tempi con il pubblico, a cui torneremo presto. Alcuni dei momenti più belli di tutti - le buffonate, il divertimento , i festeggiamenti. Non ricorderete le cose noiose, di cui parleremo tra un momento, quando avremo finito con le cose divertenti. Vi ricorderete le cose divertenti. L’essere ben vestiti a festa, come me oggi.

LINDA: Anche io!

ADAMUS: Sei bellissima, come sempre.

LINDA: Grazie. Grazie.

ADAMUS: Sì, come sempre.

LINDA: Quando ho capito che Cauldre si stava agghindando per te, ho detto: "Beh, devo agghindarmi anch'io!".

ADAMUS: Assolutamente. E vi ricorderete delle feste. Ricorderete le risate e a volte le lacrime. Non ricorderete le cose aride. Sapete, c'è una certa parte di Shaumbra che vuole solo cose aride e dirette e senza umorismo e senza musica e, vi spiegherò tra un momento perché questo non funziona più. Semplicemente non funziona.

ProGnost 2021

Quindi, prima di andare avanti, parliamo un momento del ProGnost. Come Cauldre e Linda hanno menzionato, sono passate solo tre settimane da quando abbiamo fatto il ProGnost. Una cosa che voglio dire sul ProGnost, ma si applica anche a tutti gli Shoud e a tutto ciò che facciamo, è che si tratta di tutti noi. Tutti noi.

Tobias ha introdotto la parola "Shoud", è una parola antica, che in realtà significa "comunità", e ha detto: "Chiamiamoli Shoud, perché si tratta di tutti noi". La grande differenza è in ciò che facciamo noi, rispetto a quello che fanno la maggior parte degli altri gruppi, infatti per loro di solito si tratta di qualcuno che tiene una conferenza, o canalizza un oratore per loro. L'informazione arriva a loro. Qui non lo facciamo. Noi facciamo gli Shoud insieme. Questo significa che mettiamo insieme la nostra comunità con tutte le nostre voci, tutta la nostra energia, e da questo vengono fuori alcune delle cose più belle e profonde. Divertenti a volte, molto toccanti a volte, noiose come l'inferno altre volte (ridono), ma siamo noi.

Tutto quello che sentite attraverso Tobias, Kuthumi, me, siete voi, siete voi. Quando arriverà il tempo in cui lascerò il palco degli Shaumbra, quando me ne andrò, quando dirò il mio ultimo "Io Sono quello che Sono"... (parlando in modo molto drammatico; Linda ha la testa tra le mani) Stai pregando, piangendo o ridendo?

LINDA: Tutto quanto (Adamus ride). Tutto quanto. Non voglio pensarci. Non continuare a tirarlo fuori.

ADAMUS: Sapete, mentre Kuthumi mi insegna l'umorismo, io gli insegno la teatralità. Teatralità! A un certo punto era un po' contrario alla teatralità perché sentiva che non era autentica. Sentiva di dover essere sempre lui nel suo vero stato deprimente.

Così, ho dovuto insegnargli un po' di teatralità, di espressione nella vita (parlando di nuovo in modo appassionato e teatrale). Non è esagerato aprire il proprio cuore e condividere a tutti i livelli. Alcuni di voi sono così dannatamente noiosi a volte, e io vi chiedo di sorgere come la fenice, di sollevarvi da dentro voi stessi, di smuovere, tirare fuori la passione, di smuovere l’eccitazione, di smuovere la teatralità.

Fa un gran bene all'anima cantare la canzone in maniera grande e piena, piuttosto che tenere la propria voce nel profondo della terra (sussurrando ora), nel silenzio e nell'oscurità.

Quindi, alleggeritevi un po'. Ne avrete bisogno. Ne avrete bisogno se pensate di rimanere su questo pianeta, che posto folle che è.

Dov'ero rimasto, cara Linda? Dimentico così in fretta. Mi distraggo. In realtà la sto solo mettendo alla prova per vedere se si ricorda

LINDA: Beh, stai parlando che noi, sai, dobbiamo avere umorismo, e tu stai andando via e ...

ADAMUS: Oh, sì, sì, sì, sì!

LINDA: ... phew!

ADAMUS: La mia partenza, sì. Così, quando arriverà il giorno in cui lascerò il palco degli Shaumbra, e (molto appassionatamente) dirò il mio ultimo "Io Sono quello che Ero" (ridono). Mi sto divertendo (Adamus continua a ridere). Kuthumi si sta divertendo molto. Ci sono alcuni personaggi qui oggi che potrei presentare tra un po' … oppure no.

LINDA: Ops.

ADAMUS: Sono un po' sbalorditi da ciò che sta accadendo qui. Li ho invitati di proposito, perché a volte sono un po' troppo seri. Ma quando me ne andrò, quando me ne andrò, consegnerò Adamus a tutti voi. Ognuno di voi sarà un Adamus. Adamus, "a damn us"*, tutti noi (Adamus ride).

*(N.d.T. “a damn us”, un gioco di parole, foneticamente simile al nome Adamus, ma “damn” può significare: dannazione, maledizione, accidenti ecc… ma in senso divertente tipo “a damn us / accidenti a noi / un maledetto noi, nel senso che si è tosti )

Quindi, facciamo un bel respiro profondo nella gioia, nella bellezza e nel divertimento della vita. E devo dirti, Kuthumi, che queste lezioni mi stanno facendo molto bene. Mi sto divertendo oggi.

Il ProGnost è tutti noi. L'informazione che viene fuori, non è solo ciò che farei se mi sedessi e scrivessi per una conferenza. Quello che faccio è connettermi, attingere ad ognuno di voi e poi attingere al pianeta e sentire che cosa sta succedendo, e porto in superficie il messaggio. Ma è ognuno di noi. È fatto su misura per voi, perché siete voi. Siete voi. Siamo tutti noi. Non è semplicemente ciò di cui ho voglia di parlare. Se mi venisse data la possibilità di scegliere nel ProGnost, probabilmente parlerei di musica e arte - hm, sì - invece siete voi. È la vostra voce. Quindi, è ciò che è importante.

E quando ci addentriamo nella tristezza dell'umanità, questa è stata uno scoglio difficile. È stato difficile per me. È stato molto difficile per Cauldre. È stato difficile per la cara Linda. È stato difficile per tutti voi, perché c'è tristezza. E poiché voi come Shaumbra ne siete consapevoli, volete saperne di più. Volete una comprensione di qualcosa che pensate di non sapere, ma in realtà sapete. Volete una comprensione di cosa sia quella tristezza. È da un po' che chiedete, "Che cos'è?" e naturalmente fate quella cosa da Shaumbra. Ve la rigirate dentro. Incolpate voi stessi. Pensate che non state facendo un buon lavoro nell’arrivare alla Realizzazione o nell'essere un Maestro realizzato, perché avete questo tremendo senso di tristezza e pensate che ci sia qualcosa di sbagliato. No! State provando una tristezza molto reale dell'umanità.

Ora, l'umanità ha già attraversato dei periodi tristi prima, non necessariamente conscia della propria tristezza. Non necessariamente conscia del perché fosse triste, adesso è prevalente. Sapete dove è più forte in questo momento? In quelli che chiamiamo i nuovi che arrivano. I nuovi che entrano, che entrano nel Crimson Circle, molti di coloro che stanno entrando nel proprio risveglio, colpiscono questo grande muro di tristezza - lacrime, tristezza - e non riescono a definire cosa sia. Cosa dicono? Dicono: "Non so cosa sia. Perché mi sento così triste? Dev'esserci qualcosa che non va". Oppure danno la colpa ai loro spiriti guida o chissà cos'altro.

No, è una nuvola che circonda l'umanità in questo momento. È stata portata in superficie dal drago al suo arrivo sul pianeta. Ed è un tempo di riflessione, un tempo di guardare e dire, "Che cosa abbiamo fatto?" Non con un giudizio, non con un senso di accusa, ma "Cosa abbiamo fatto?".

È una domanda così appropriata da fare. Sì, c'è una tristezza in questo, ma la natura stessa del porre questa domanda, "Che cosa abbiamo fatto?" ci porta a considerare anche al perché siamo venuti qui in primo luogo, dove stiamo andando da qui e a guardare la sofferenza. Riunisco tutto questo in una grande scatola, in una categoria chiamata "sofferenza".

Il pianeta soffre. Gli esseri umani soffrono moltissimo per mano loro e per mano di altri. Ciò che sta accadendo in questo momento, mentre sempre più umani entrano nella coscienza e ci sono sul pianeta sempre più Maestri realizzati che fanno la loro attività di “panchina in un parco”, è che diamo un'occhiata e diciamo: "Sofferenza. È qualcosa che porteremo avanti? Sofferenza. È qualcosa che ci è servito? È la nostra energia. Ci ha servito? Deve servirci la sofferenza andando avanti?"

Tutti voi potete risalire al vostro lignaggio, alle vostre vite passate e trovare una grande abbondanza di sofferenza. Potete guardare a questa vita. Potete guardare, diavolo, alla settimana scorsa, e c'è sofferenza in abbondanza. E' tempo ora che l'intero concetto di sofferenza sul pianeta venga cambiato. Il pianeta ha sofferto abbastanza. Voi avete sofferto abbastanza. C'è stata abbastanza tristezza. Ecco perché, insieme, abbiamo tirato fuori questo argomento delle Lacrime dell'Umanità nel ProGnost. Ed era perfetto.

Era perfetto per i nuovi per dire: "Guardiamo la sofferenza. C'è un modo migliore? C'è qualcos'altro?" E la risposta è sì, e se non sapete cos'è, cari Shaumbra, afferrate subito quello scettro. Se non sapete cos'è, smettete di pensare per un momento, afferrate lo scettro, perché vi condurrà sempre nella vostra energia e nelle vostre soluzioni. Sì, c'è una via diversa che non è quella della sofferenza.

Ma ci sono quelli che sono sul pianeta e sono rivestiti di sofferenza, che sentono che la sofferenza è la volontà di Dio, la via di Dio. Sentono che, senza sofferenza, l'umano si corromperà in una miriade di modi diversi. Non hanno fiducia o fede nella natura umana stessa, quindi dicono: "L'umano deve soffrire finché non impara. L'umano deve strisciare sulle mani e sulle ginocchia, implorare il perdono" ad un Dio che non conoscono nemmeno.

Ma ora è il momento , la sofferenza e la sua intrinseca tristezza stanno per finire su questo pianeta. Oh, ma prima di vedere il grande cambiamento, vedrete più sofferenza, più chiamate alla sofferenza, ma sta cambiando. E vorrei che realizzaste una cosa in questo momento, ciò che abbiamo fatto nel ProGnost, ciò che avete fatto nel ProGnost ha messo un riflettore su questo dicendo, "Sì, anche questo deve andare". Non c'è spazio sul pianeta per la sofferenza. C'è molto spazio per gli scherzi e l'umorismo. Molto spazio per l'amore. Molto spazio perché la propria luce risplenda apertamente e liberamente, ma la sofferenza? Il suo tempo è finito. Ecco perché ne abbiamo parlato, questa è una delle grandi cose che faremo come Maestri realizzati sul pianeta, facendo risplendere la nostra luce in profondità nel cuore di ciò che era sofferenza, in modo che si possa distillare in saggezza.

Facciamo un bel respiro profondo con questo. Basta con questa sofferenza e tristezza sul pianeta. Basta.

Come ci arriviamo? Non ha molta importanza, ma è tempo che questo cambi. Questo è forse il più grande - non voglio chiamarlo compito - ma il più grande atto di coscienza per quelli di voi che restano sul pianeta come Maestri realizzati. Non combatteremo la sofferenza. Semplicemente faremo risplendere una grande luce su essa. E quando faremo brillare quella luce , sarà esposta. E quando sarà esposta, causerà un po' di scompiglio - molto scompiglio e caos - ma alla fine arriverà alla saggezza.

Facciamo un bel respiro profondo con questo.

(pausa)

 

La Domanda di Adamus

Mm. Allora, cara Linda, sai cosa mi infastidisce davvero, qualcosa che gli Shaumbra dicono sempre e che mi infastidisce davvero? Sai cos'è?

LINDA: Cosa?

ADAMUS: "Non lo so".

LINDA: Cosa vuoi dire? Cosa vuoi dire con "non lo so"?

ADAMUS: "Non lo so." Ho fatto la domanda, cosa mi infastidisce davvero - una delle cose che gli Shaumbra, molti Shaumbra dicono continuamente - e qual è?

LINDA: Cosa vuoi dire? Perché l'hai chiesto? Se non lo sai, perché l'hai chiesto?

ADAMUS: Non lo so. Non lo so (i cicalini e le sirene suonano e Adamus ride).

LINDA: Perché?

ADAMUS: "Non lo so!"

LINDA: Oh!

ADAMUS: No, "Non lo so" è la cosa irritante che gli Shaumbra dicono sempre.

LINDA: Ahh!

ADAMUS: Perché voi lo sapete ed è il punto di tutto questo Shoud (Adamus ride). Possiamo sentire di nuovo quella sirena? Questo è quando dite "Non lo so" (si sente il suono dei clacson). Sì, questa è come la versione indiana (ora si sentono cicalini e sirene). Sì, ecco qua. Bene. Bene (Adamus ridacchia). Bene. Basta così. Basta così. Tagliamo qui.

"Non lo so". Questa è forse una delle cose più tossiche che potete dire a voi stessi o su voi stessi: "Non lo so". Improvvisamente, quando dite: "Non lo so", si crea questa nuvola, questo velo intorno a voi, e blocca le risposte, i potenziali, la risoluzione. Blocca tutto. "Non lo so" è una dichiarazione molto affermativa, ed alcuni di voi la dicono così bene: "Non lo so. Non lo so. Non lo so!" Lo dite così bene. È l'unica volta in cui diventate un po' teatrali, "Non lo so!" , e questo mi fa impazzire. Sentirlo, è come quando delle unghie, lunghe unghie affilate stridono su una lavagna - errrrr! - , perché il fatto è che voi lo sapete. State solo giocando a un gioco chiamato "non lo so". Già.

Quindi, prima avevamo un pubblico, ora abbiamo Linda come pubblico. Il nostro unico pubblico.

LINDA: Oh, che pressione. Ugh!

ADAMUS: Quando avevamo un pubblico qui, era così divertente non appena qualcuno diceva "non lo so", e mi piaceva mandarlo in bagno, dieci minuti in bagno da solo. A qualcuno piaceva molto. Ma il fatto è che alcuni pensavano che fosse rozzo e vendicativo da parte mia. Non è così. Era un tentativo di far capire che questo "non lo so" è molto, molto tossico, perché voi lo sapete, ed è un gioco che fate con voi stessi ogni giorno.

Ci sono diverse iterazioni di "non lo so". Come, "Non sono sicuro" o "Non voglio davvero prendere una decisione" o "Non è nelle mie competenze" o tutti questi modi diversi di dire la stessa cosa, "Non lo so". Ma il fatto è che voi lo sapete, ed è il momento di superare il "non lo so". Quando avremo di nuovo un pubblico qui - ooh! ooh! ooh! - sto solo aspettando che accada, perché quello che faremo è avere - avremo una speciale "sedia del non lo so" qui per loro.

LINDA: Ooh!

ADAMUS: Forse nell'angolo. Non c'è proprio un angolo qui, ma troveremo una "sedia del non lo so" come per esempio - come lo chiamate voi - mandare un ragazzino nell’ angolo, il suo momento di silenzio o qualsiasi altra cosa. Avremo una “sedia del non lo so" e chiunque lo dica dovrà indossare il cappello.

LINDA: Oh.

ADAMUS: Il cappello. Quindi, vorrei farvi un esempio, perché non sarà solo per questi Shoud dal vivo. Sarà ogni volta che beccherò qualcuno di voi a dire "non lo so" o qualsiasi altra iterazione di "non lo so". Questo è ciò che succederà. Ora, chiederò a un volontario di venire qui sul palco per mostrarci questo. Allora, Gaelon, verresti qui per favore?

LINDA: Oh, lui è il volontario?

ADAMUS: Beh, prende la sedia di Cauldre.

LINDA: Oh.

ADAMUS: Cauldre è così impegnato che non può stare qui su questa sedia per fare le prove di luce e suono, così Gaelon è abituato a sedersi sulla sedia grande qui. Gaelon Tinder, sua madre è Jean Tinder, naturalmente. Prego. No, vieni su e prendi la sedia grande. Sì. Togliti la mascherina. Non posso prendere il COVID, sono uno spirito (Adamus ride). Bene. Bene.

Allora, siediti per favore. Sei un po' teso?

GAELON: Sì.

ADAMUS: Sapevi che saresti salito qui sul palco?

GAELON: No! (ride)

ADAMUS: No. Una bella sorpresa, vero?

Allora, quello che succederà è che diciamo che tu ed io stiamo avendo una conversazione ad uno Shoud, cosa che faremo, e io dico qualcosa come: "Allora, qual è la prossima grande cosa in arrivo nella tua vita, Gaelon?" e tu dici ...

GAELON: Non lo so (Linda sussulta).

ADAMUS: E io dico, "Cosa?!!!" E la campana suona... (pausa) la campana suona. Dobbiamo dargli più caffè là dietro. A proposito di caffè, Kerri!

KERRI: Oh!

ADAMUS: Non ho preso il mio caffè. Sono stato qui a chiacchierare per 45 lunghi minuti. Niente caffè. Parlando di sofferenza! Sto soffrendo perché hanno dimenticato cose semplici come offrirmi una semplice tazza di caffè. Si potrebbe pensare che lei avrebbe dovuto occuparsene subito, ma è laggiù, seduta all'altro tavolo, "Non lo so. Non lo so. Non pensavo che ne volessi uno, Adamus. Tu chiedi..."

No. Lo si sente dentro. Si va oltre la mente e i dati e si realizza: "Oh, Adamus vorrebbe una tazza di caffè in questo momento". Dove eravamo rimasti?

GAELON: Non lo so.

ADAMUS: Bene (ridono). E quando lo dici e la campana suona... (si sente una musica molto bassa per un momento) Che diavolo di campana era quella? E la campana ... (si sente clacson di auto) ... la ... sì, ok (campanello d'allarme che suona). Questo è un ... bene. E la campana suona e allora Linda ed io guardiamo a ... (una varietà di diversi cicalini e suoni continuano) Chi è ... cosa sta succedendo qui?

LINDA: Dovresti avere il tuo scettro qui, credo.

ADAMUS: Il mio cosa?

LINDA: Scettro.

ADAMUS: È il mio scettro. No. Questa è solo una parte dello show (sussurra).

LINDA: (sussurra) Okay.

ADAMUS: Ok, anche se Gaelon non lo sapeva. Comunque, improvvisamente sono sotto shock perché qualcuno dice: "Non lo so". Quando qualcuno dice, "Non lo so", posso solo vedere che improvvisamente c'è un velo che si alza intorno a questa persona che la blocca dal vedere tutti i suoi potenziali, e quindi si ritrova nella "terra del non so". Siete come in una piccola bolla. Non potete vedere cosa c'è veramente intorno a voi. "Beh, non lo so", e improvvisamente non lo sapete. Passate dall'essere un incredibile essere intuitivo ad un essere "non lo so". E poi, a quel punto Linda farà qualcosa. Vai avanti, Linda.

LINDA: Oh! Oh! Questo è il momento ...

ADAMUS: Linda, sai cosa dovresti fare qui?

LINDA: Diavolo, no! (ride)

ADAMUS: No, "Non lo so". (ridono) Linda uscirà improvvisamente con questa bellissima creazione, ideata da Cauldre, eseguita e cucita da Jean Tinder, tua madre, e tu indosserai il "I Know Better" ( n.d.t. Lo So Meglio / Lo So Bene). Facciamo una foto a questo cappello, il cappello "I Know Better" (Linda applaude). Bel primo piano. Bene. E gira un po' la testa in modo che la telecamera lo possa inquadrare, o meglio ancora, sposta la telecamera. Ok, "I Know Better".

LINDA: Ecco fatto.

ADAMUS: Grazie, grazie, grazie. "I Know Better" ha molteplici significati. Prima di tutto: "Io lo so bene. So molte cose e so dire di meglio di: 'Non lo so'". Forse è il caso di procurarci molti di questi cappelli, e in effetti dovremmo farne fare qualcuno. Se metti - qualcuno lo metta nella propria lista. Chi si occupa di questo? "Non lo so" (con voce beffarda). Qualcuno lo metta nella lista. Ci faremo fare un mucchio di cappelli, cuciti, ricamati e li distribuiremo. Ma penso che sarebbe meglio...

LINDA: Adamus, chi vorrebbe uno di quelli?!

ADAMUS: Non lo so.

LINDA: È una punizione - oh!! (Linda ride).

ADAMUS: L'ho fatto intenzionalmente (le campane e i cicalini suonano e Adamus ride).

LINDA: (continua a ridere) Ecco fatto! (mette il cappello ad Adamus e continua a ridere mentre le campane e i cicalini continuano)

ADAMUS: L'ho fatto intenzionalmente, Linda. Tu lo sai! Grazie, Gaelon, per aver fatto da modello, per aver posato con il nuovo cappello "non lo so".

GAELON: Piacere mio.

ADAMUS: Sapete, sembra un po' un cappello da somaro. Mi sto chiedendo se non dovrebbe assomigliare di più a un cappello da mago con una tesa. Credo che Jean l'avesse inizialmente suggerito. Grazie per il caffè, Kerri. Grazie.

KERRI: Certo.

ADAMUS: (prende un sorso di qualcos'altro mentre Linda porta il caffè). Ahh! Ooh!

LINDA: Ecco qua.

ADAMUS: Questo non è caffè. Questo è ...

KERRI: Non l'ho fatto io!

LINDA: Questo è kombucha (n.d.t. si tratta di un tè dolcificato e fermentato, una bevanda leggermente frizzante che ricorda il sidro di mele)

ADAMUS: Penso che questo sia ... kombucha (Adamus ride). Pensavo fosse urina d'uva.

Quindi, comunque, cari Shaumbra, "Non lo so. Non lo so." Non voglio più sentirlo, perché voi sapete. Il fatto è che voi sapete tutto. Solo che non sapete di saperlo.

Amore

Ora, cominciamo a mettere tutto insieme. Questo è il nostro Shoud di San Valentino. Vedete tutti i cuori? Se doveste chiedervi: "Perché ci sono tutti i cuori e le rose oggi? Non lo so". È perché San Valentino è tra, quanto, otto giorni. Ecco perché.

Ora, San Valentino è la celebrazione dell'amore, anche se San Valentino era un martire. Capito? Ha sofferto e in qualche modo è diventato la celebrazione dell'amore. È davvero strano. Mi chiedo perché lo facciano?

Linda dovresti dire, "Non lo so". Torna qui. Non ho intenzione di mordere.

LINDA: È contro la mia religione. Non posso dirlo.

ADAMUS: Okay. Quindi non lo dirà più. Questa è una buona cosa. Sta imparando.

San Valentino era un martire all'incirca nell'anno 269 d.C., e si è trasformato in una celebrazione dell'amore. Come sia successo, non lo so. Così, il nostro San Valentino ora riguarda l'amore ed è un periodo in cui, oh, giovani amanti e persone che fanno atti d'amore, regalano fiori. Ti sto dando questi, Linda, perché ti amo. Questi possono essere tuoi dopo ...

LINDA: Oh, grazie.

ADAMUS: ... dopo lo Shoud.

LINDA: Sei così premuroso.

ADAMUS: Amore. Cos'è l'amore. Cos'è l'amore? "Non lo so." (detto in modo beffardo; ridono) Non sapete quante volte l'ho sentito dire. Se ho un piccolo problema, se sto avendo una specie di reazione a questo, è perché l'ho sentito così tante volte da tutti voi.

Sapete, quando mi chiamate di notte e io vengo giù e chiacchieriamo e mi fate tutte queste domande, sapete che la mia tipica risposta è: "Qual è la risposta? Cosa ne pensi?"

"Non lo so. Ecco perché ti ho chiamato".

Ma non vi darò la risposta. Vi ricorderò che voi avete le risposte, ma nel momento in cui dite: "Non lo so! Non ne ho idea, non lo so", devo semplicemente tirarmi indietro. Devo lasciarvi stare in quella specie di vasca settica in cui vi trovate con i "non lo so". Non c'è niente che io possa fare. Non posso darvi la risposta e voi insistete con i "non lo so", quindi ci sediamo lì e parliamo di cose stupide per un po', perché non stiamo davvero arrivando al soggetto in questione. I "non lo so" sono tossici a questo punto del vostro sviluppo, della vostra maestria. Sono tossici.

Quindi, torniamo all'argomento dell'amore. Cos'è l'amore?

Cos'è l'amore? È un sentire. È un sentimento , l'amore è un senso. Letteralmente, è un senso. Ora è un senso angelico. Una volta non lo era. Non c'era amore da nessuna parte, da nessuna parte, finché gli umani non l'hanno creato. Poi è entrato come questo nuovo senso per tutti gli angeli per poter in definitiva farne esperienza. Ma cos'è l'amore?

Quando abbiamo dichiarato l'amore un senso ufficiale, proprio come gli altri 200.000 più sensi, abbiamo quindi reso l'Amore un senso ufficiale; si è tenuta questa specie di riunione, questo incontro e qualcuno ha detto, "Propongo che l'amore sia uno dei sensi angelici."

Ci sono stati molti mormorii e discussioni e alla fine qualcuno dall'altra parte della sala ha detto: "Bene, cos'è l'amore? Cos'è l'amore?" e la stanza è diventata silenziosa. Tutti hanno sentito, perché, vedete, la maggior parte degli esseri angelici non aveva mai percepito l'amore, non sapevano nulla dell'amore.

Così, hanno detto, "Chiamiamo un umano. Portiamo un umano nella nostra riunione, un umano che ha sperimentato l'amore, e facciamogli descrivere l'amore, in modo da poter votare se renderlo un nuovo senso ufficiale, un senso angelico". Così, sono andati a prendere un umano. L’hanno ucciso, voglio dire, per portarlo fin là, ma in definitiva non aveva molta importanza. Ma portarono un umano nella stanza e dissero: "Ehi, Casanova, cos'è l'amore?"

E Casanova pensò per un momento, anche lui era teatrale, e disse: "L'amore. Non posso parlarvi dell'amore finché non l'avrete provato. E io l'ho sperimentato 5.000 volte e più, ma non posso parlarvi dell'amore. Non sono le emozioni erotiche e le sensazioni sensoriali del corpo. Quello non è amore. Quello è una reazione all'amore. Ma cos'è l'amore? Cos'è l'amore? È così difficile da spiegare quando non si è mai sperimentato, ma posso dirvi che l'amore è di gran lunga il più grande di tutti i sensi che avrete mai. Ma dovrete passare dalla Terra per sperimentare l'amore, e poi una volta che l'avrete fatto e una volta che il vostro cuore si sarà aperto all'amore e anche una volta che il vostro cuore sarà stato sconfitto dall'amore, allora potremo parlare di questo, il più grande di tutti i sensi".

In tutta la sala c'era uno sguardo sui volti angelici, "Che cav... ha appena detto? Cosa?!" Ma la votazione è stata fatta comunque, e, naturalmente, io, come faccio di solito, li ho incoraggiati tutti a votare. Ho detto: "Fidatevi davvero di me. Un giorno anche voi scenderete sulla Terra, assumerete la forma umana e sperimenterete questa cosa chiamata amore. Ma, come Casanova, non posso parlarvene. Non posso descriverlo. Non posso definirlo, ma è più reale delle rocce della Terra, delle acque della Terra. È più reale degli uccelli che volano nel cielo. È più reale degli incendi che spazzano le for..." . Mi sto lasciando trasportare, però mi piace essere un po' teatrale.

L'amore è molto, molto reale. Quando gli si chiede dell'amore, il più delle volte gli umani riflettono e basta. "L'amore, hm." Quelli che hai amato. La sensazione di essere amati, sia che fosse da vostra madre, o dalla vostra ragazza, non importa. Si trattava di quella sensazione... (Adamus ride) Giuro che Kerri ha messo qualcosa nel mio caffè, perché non ero così prima di iniziare a berlo.

KERRI: L'ho fatto.

LINDA: Continua. È interessante.

ADAMUS: Allora, amore. Torniamo al punto. L'amore. Sì, cos'è l'amore? Generalmente iniziate a sentirvi di nuovo ai tempi dell'amore. Ah, la grandezza dell'amore, degli amori in cui siete adesso, in questo momento. Ma cercare di descriverlo, è come rendergli quasi un cattivo servizio. Cercare di definirlo è come cercare di imbottigliarlo e imprigionarlo. L'amore viene dal cuore.

Allora perché pensi, Linda, perché pensi che l'amore sia associato al cuore?

LINDA: Perché non è il cervello.

ADAMUS: Questa è una buona risposta. Pensavo che avrebbe detto: "Non lo so". Sta imparando bene.

Non viene dal cervello. Questa è davvero una risposta molto saggia. Quindi, non viene dalla testa. Viene dal cuore e il cuore è il contenitore che, beh, quando siete innamorati lo sentite, vero, nel vostro cuore. Alcuni lo sentono nelle viscere, ma non si sente davvero l'amore nel cervello, vero? È nel cuore. È il luogo dove avviene quel ritmo della vita, come in nessun altro luogo del vostro essere. Quel pulsare del cuore, quel desiderio di vivere e di sperimentare. Il cuore non crea quel desiderio, ma il cuore reagisce a quel desiderio di vivere il ritmo della vita. Ecco perché il cuore.

Torniamo al punto. L'amore è un sentire sensoriale, e gli esseri angelici hanno votato e hanno detto: "Ok accettiamo l'Amore come uno dei nuovi sensi". Non sappiamo bene perché, ma gli umani ne sembrano tutti appassionati. Quindi, sì, facciamolo".

L'amore è un senso, e il senso non ha dati. Nessun dato. Ecco perché quando pensate all'amore, è un sentire che vi invade. Non si tratta di fatti che riguardano il ragazzo che avete avuto 28 anni fa e quante volte vi siete baciati e quanti hamburger avete mangiato insieme. Non sono punti di dati, giusto? Sarebbe una sconfitta dell'amore se fosse solo una serie di dati. L'amore è un sentire.

È un senso. Va molto, molto al di là di ciò che la mente potrebbe usare per definirlo. Ed è ciò che tutta la vita dovrebbe essere.

Il Processo Decisionale Umano

La storia è una serie di dati che generalmente non sono accurati. La mia foto, per esempio, era di un mio amico. La storia è una serie di dati che non sono accurati, eppure il mondo sembra aggrapparsi ai dati in questi giorni. Beh, è perché è il modo in cui la mente pensa. Linda hai il tuo piccolo coso in cui scrivere?

LINDA: Certo.

ADAMUS: Oh, bene. Le chiederò di imbiancare un (n.d.t. il tablet di Linda scrive il testo in bianco sullo schermo) – di scrivere un - eh! - scrivere qualche parola sul ...

LINDA: Oh, cielo.

ADAMUS: (ridendo) ... sulla lavagna. Le chiederò di scrivere - questo è Kuthumi che interferisce. Le chiederò di scrivere alcuni punti qui sulla lavagna. Allora, ecco come pensa la mente umana. Dati, dati, dati... emozione...

LINDA: Whoa, whoa, whoa.

ADAMUS: ... decisione

LINDA: Li ho scritti in ordine inverso (Adamus ride).

ADAMUS: Dati, dati, dati, emozione, decisione. Questo è uno schema - non che voi abbiate solo tre punti di dati - ma significa una serie di punti di dati che portano poi a un'emozione. Tutte le decisioni umane sono basate sull'emozione. L'emozione è il punto cruciale che determina una decisione e poi alla fine prendete una decisione e dite che siete stati davvero intellettuali o che avete elaborato un sacco di cose, ma è tutto basato sull'emozione. E c'è chi mi ha sfidato in passato riguardo a questo, mettendolo in discussione, e ha perso la sfida, perché ogni decisione umana è basata, in definitiva, sull'emozione.

Sì, raccogliete dati, molti dati, ed è la mente al lavoro. E non c'è niente di sbagliato nella mente, ma questo è il modo in cui la mente lavora, raccoglie dati. E poi quei dati vengono valutati dalla mente, che in realtà non capisce i veri sensi, la sensualità, il sentire sensoriale, la mente li valuta in base alle emozioni e poi prende una decisione. E la decisione viene presa, direi, nell’oscurità o almeno nel grigio, senza il pieno beneficio dei veri sensi, dei veri sensi.

Ne abbiamo già parlato in passato, sì, ma ora è il momento di farlo. Ne abbiamo parlato in passato come una sorta di preambolo di ciò che faremo ora, ma ora entriamo nella vita super sensoriale.

Torniamo indietro per un momento. Dati, dati, dati emozione, decisione.

Sentite questo per un momento. Fate un bel respiro profondo e immaginate, se volete, insieme a me. Immaginate di entrare in una stanza ed è completamente buio. Completamente buio. Non sapete nulla della stanza prima di aprire la porta, entrare e chiudere la porta dietro di voi. È completamente buio. Non c'è niente lì. Immediatamente, la mente, attraverso i suoi limitati sensi fisici, inizia a cercare dati. "Il pavimento è freddo? È in pietra o è in moquette?" Dati, dati, dati.

E poi chiamate nella totale oscurità. Non vedete nulla. Gridate nel buio totale e c'è un'eco che vi aiuta a determinare le dimensioni della stanza, perché non sapete nulla della stanza, le sue dimensioni, la sua altezza, il suo arredo, qualsiasi cosa. Potreste camminare per altri due metri e cadere in una fossa profonda e piena di alligatori per quanto ne sapete. Cominciate a raccogliere dati. Fischiettate leggermente, e cercate di aggiustare gli occhi sperando che ci sia un po' di luce che filtra attraverso l'oscurità per aiutarvi a determinare.

Dati, dati, dati è quello che state cercando di mettere insieme in questo momento. E adesso arrivate al punto in cui non c'è quasi nessun dato. Tutto quello che sapete è che state camminando su un pavimento e tutto quello che sapete è che qualcosa sta assorbendo il suono, quindi non c’è eco, ma tuttavia non vi aiuta a determinare la dimensione o la natura della stanza. Non vi siete ancora imbattuti in nulla, quindi non sapete nemmeno se ci sono mobili o muri o altro. Dati, dati, dati, dati.

E prendete una decisione emozionale : "Sono in pericolo". Heh! È così che funziona la mente: "Sono in pericolo". Questa è una reazione emotiva - "Sono in pericolo" - e forse lo siete, forse no, ma le emozioni sono aiutate dai dati a determinarlo.

Ora è il momento di decidere, perché le emozioni hanno detto: "Pericolo, grande potenziale di pericolo qui dentro. Non dovresti essere in questo posto", e la decisione è "Corri come un demonio". Cercate di trovare la porta da cui siete entrati. Sperate di non esservi allontanati troppo dalla porta, in realtà non vi siete allontanati dalla porta, quasi per niente, perché nella vostra raccolta di dati, con la decisione emotiva avete paura di andare oltre.

Ma se questa stanza contenesse la vostra divinità? Semplicemente la vostra mente non può comprendere la divinità, perché non ha una precedente esperienza con essa. Non sa cosa cercare. Non sa come usare i suoi punti di dati per rilevare una qualche divinità. E se questa stanza fosse piena della vostra divinità, ma voi avete preso la decisione di correre, sperando di trovare la porta, perché avete paura di ciò che potrebbe arrivare?

Questo è il tipico modo del pensiero umano. L'ho semplificato e ridotto, naturalmente, e alcuni obietteranno che l'ho reso troppo semplice, ma, no, questo è in realtà come funziona. Lo avete sullo schermo. Dati, dati, dati, emozione, decisione, e voi attraversate la vita così, ogni giorno così. E quando incontrate delle stanze buie – una metafora per indicare qualcosa di nuovo nella vostra vita – prendete generalmente la decisione di correre o almeno di trattenervi, o un'altra decisione che viene presa spesso è: "Prendiamo più dati. Restiamo qui per un po' e vediamo se succede qualcosa", ma tenendo una mano sulla porta per poter uscire il più velocemente possibile. È ora di andare oltre.

In questa stanza ora, questa stanza che rappresenta così tante nuove opportunità, questa stanza che rappresenta la vostra divinità, questa stanza che rappresenta la vostra energia e tutti i vostri potenziali; in questa stanza ora, vi fermate. Fermate la raccolta ossessiva di dati, afferrate il vostro scettro, non come un'arma, non come la risposta, ma come un promemoria che voi sapete. Voi lo sapete.

Se ci fermassimo proprio qui, voi in piedi nella stanza buia che avete raccolto forse centinaia di dati e la vostra reazione emotiva è di paura, forse non avete ancora preso una decisione e io vengo da voi e vi dico: "Allora, cosa farai?”. E poi voi rispondente: "Non lo so," io vi do uno schiaffo molto forte, molto forte. Vi sbatto con il sedere sul pavimento e realizzate che il pavimento è piuttosto duro. Questo è un altro dato: "Non cadere più a terra così spesso". Poi vi sbatto contro il muro e realizzate che anche il muro è molto duro. E ... eh, sto scherzando! Mmm, forse non così tanto.

A quel punto non dite: "Non lo so". Quando mi avvicino e chiedo: "Cosa farai adesso? Sei in questa stanza buia. Non hai idea di cosa sia. Hai paura. Te la sei fatta addosso, sei così spaventato. Cosa farai?" Voi rispondete: "Adesso prendo quello scettro prima di fare qualcos'altro di brutto (Adamus ride). Prenderò quello scettro e quello scettro mi mostrerà la via". E uscite dalla vostra mente. Smettete di pensare, e siete consapevoli delle vostre emozioni, ma non vi sopraffanno. Vi astenete dal prendere una decisione umana basata su dati, dati, dati.

Tenete quello scettro e lasciate che vi trasporti ora nei potenziali, nella vostra energia. E quando entrate nei vostri potenziali, non è che la risposta sia lì. Non è come 'La Risposta', sapete; ma tutte le risposte, tutti i potenziali, e sarete istantaneamente attratti dal potenziale che contiene quello che chiamereste il maggior livello di soddisfazione, di sensualità, il minor livello di sofferenza, il minor livello di resistenza.

Sarete automaticamente guidati lì. Non mettetelo mai in discussione. Mai, mai, mai! Non mettete in dubbio che sarete automaticamente guidati verso il massimo potenziale per voi. Non per il pianeta, non per nessun altro, non per vostra madre, non per il vostro cane, ma per voi. Non lo mettete in dubbio, perché, metterlo in dubbio, è lavoro della mente. Questo è l'abbattimento della mente. Non c'è tempo e non c'è posto per queste domande. Ci vuole un'enorme fiducia - non proprio. Heh! No, in realtà no. Questa è l'idea sbagliata: "Oh, richiede un’enorme fiducia". No, non è così. Questo è tutto vostro. È tutta la vostra energia. Sono tutti i vostri potenziali, tutte le vostre risposte. Non sono gli spiriti guida. Oh, oh, oh! Non è niente di tutto ciò. Siete voi che vi lasciate trasportare o portare dentro in tutti i vostri potenziali - la coscienza.

E mentre tenete lo scettro, che è solo il promemoria; mentre tenete quello scettro, esso vi porterà attraverso strati e strati di tossicità dei "non lo so" che avete detto nel passato. Taglierà quel velo e vi porterà alla risposta. E poi state zitti. Zitti. Lo dico perché c'è una tale tendenza della mente umana a cominciare a macinare, ossessionare, fare domande, preoccuparsi, temere e dire: "Beh, è meglio raccogliere più dati, fare più ricerche, cercare di capire, e successivamente sederci e bilanciare le probabilità e ciò che è buono e ciò che è cattivo. Poi dobbiamo valut..." Zitti! Siete nella vostra energia, e l'energia non lavorerà mai e poi mai contro di voi. Non lavorerà mai contro di voi.

E successivamente siete lì in questa oscurità, in questo nulla, e per un momento, sì, la mente salterà dentro e dirà: "Cooos'è questo? Questo è solo un grande abisso oscuro e sto per essere divorato dal mostro dell'abisso". E proprio in quel momento, quando avete trasceso "dati, dati, dati, emozioni", improvvisamente c'è solo la saggezza, il sapere interiore e siete tipo, "Accidenti! Lo sapevo! Cavolo! L'ho sempre saputo! Perché mi sono impelagato con tutta questa roba della mente 'dati, dati, dati, emozione'?

E poi nel momento in cui lo pensate, nel momento in cui fate quella domanda, beh, ora siete nella vostra energia. La risposta arriva "Perché volevate così, perché pensavate che fosse la strada da percorrere", e allora pensate dentro di voi, "Mi chiedo se potrò mai andare oltre", e la risposta è proprio lì, in quella saggezza, in quel sapere interiore, "Beh, assolutamente, certo che sì, scemo". Voglio dire, è la vostra energia che vi parla. A volte vi parla così. Dicendo: "Sì, dobbiamo tornare a quello". Smettetela di pensarci. Smettetela di preoccuparvene. Voi siete qui. Tenete quello scettro. Vi trasporta proprio nel mezzo della vostra energia, sono tutti i vostri potenziali, e il potenziale che vuole servirvi di più nella gioia più grande è quello di cui sarete subito consapevoli. In definitiva, sarete consapevoli di tutti gli altri potenziali, ma direte: "Ehh, non sono così interessato, perché quelli sono sofferenza. Quelli richiedono troppo tempo. Quelli - non so cosa diavolo siano quelli. Ma, no, io voglio questo potenziale di gioia e facilità, niente più sofferenza". Niente più sofferenza.

Facciamo un respiro profondo, cari Shaumbra. Sì, oggi mi sto divertendo.

Avete passato molto tempo a lavorare in questo vecchio stile, uno stile molto lineare di "dati, dati, dati, emozioni", una volta ogni tanto una decisione, ma tanti "non lo so". Sapete, a volte vi fate queste domande: "Cosa dovrei fare? Dove dovrei trasferirmi? Devo trovare un amante? Chi sono io? Quanto tempo vivrò? Cosa devo fare per prendermi cura della mia salute?". Poi iniziate a cercare di ottenere dei dati. Andate su Internet. Guardate. Fate ricerche. Smettetela! Non sto dicendo che la ricerca sia una brutta cosa, ma per le grandi domande della vostra vita , dove andrete dopo, cosa farete, come superare un problema fisico, come permettere la ricchezza nella vostra vita, tutte queste cose, smettetela con "dati, dati, dati, emozione", perché, vedete, la parte principale lì è che le decisioni sono basate sull'emozione e l'emozione è generalmente paura, mancanza o sofferenza.

Non c'è da stupirsi se continuate a ripetere sempre la stessa cosa con la stessa sofferenza, con lo stesso risultato. Andiamo oltre. Tenete quello scettro e lasciate che vi trasporti nella vostra energia dove ci sono tutte le risposte, dove la risposta con la più grande gioia e la più grande grazia vi sarà così ovvia, così evidente, così chiara. Non vi verrà a dire: "Beh, sono sicura che devi scegliere questo o quello". Sarà così chiara e vi colpirà come un’enorme conoscenza interiore.

Facciamo un bel respiro profondo.

E' tempo di cambiare il modo, è tempo che voi cambiate il modo in cui ottenete le risposte ed è tempo di arrivare a delle vere decisioni nella vostra vita. È tempo di aprirsi a tutti i potenziali, sono lì, ed è semplice come tenere quello scettro e tacere e smetterla con le ossessioni della mente. Lo scettro vi trasporterà direttamente alla vostra energia, e più silenziosi sarete, per qualche istante, qualche prezioso istante, vi mostrerà che in quella grande stanza buia in cui siete appena entrati, che è il simbolo forse di una domanda nella vostra vita; in quella grande stanza buia, se solo starete tranquilli, silenziosi per un momento, smettendo di cercare di raccogliere dati e senza entrare in decisioni emotive, la risposta sarà proprio lì.

Lo Sapete Già - Merabh

Facciamo un bel respiro profondo, mettiamo un po' di musica e facciamolo con una merabh.

(inizia la musica)

Voi lo sapete già. Lo sapete già. Ecco perché è offensivo quando dite cose come "non lo so", perché poi è quello che diventa la vostra realtà.

Se dite "Non lo so" - (schiaffo!) - l'energia ve lo darà. Mettete davvero un velo intorno a voi stessi e poi non sapete, non saprete e non potete sapere.

Invece del "non lo so" - mi daresti quel cappello, Linda? (il cappello "I Know Better")

LINDA: Certo.

ADAMUS: Invece di quel: "Non lo so", voi lo sapete (Linda glielo porge), e lo sapete meglio di chiunque altro.

Hai notato che non lo indosso (Adamus ride). Non voglio rovinare i capelli diradati di Cauldre (Adamus ride). Pfft!

LINDA: Oof!

ADAMUS: Pfft! Kuthumi mi sta insegnando l'umorismo.

LINDA: Oof!

ADAMUS: Non sono ancora perfetto! Sì, lo sono.

Io lo so meglio. So fare di meglio che dire: "Non lo so".

"Non lo so" è tossico.

Lo so meglio di chiunque altro cosa è bene per me.

Lo so meglio, meglio che raccogliere dati e cercare di prendere una decisione in base a quelli. I dati sono interessanti e vanno bene in alcuni casi, ma non dove è diretta la vostra vita. I dati vanno bene per capire come accendere la lavastoviglie. È a questo che servono i dati, ad accendere la vostra lavastoviglie. Alcuni di voi non l'hanno ancora capito. Non c'è problema. Ci arriverete.

I dati non sono destinati a gestire la vita e, sapete, la vita sta andando in quella direzione proprio adesso. Sempre più dati.

I computer. Tanti dati, trilioni di dati ogni nanosecondo. Non è quello che crea la vita. Non è quello che apre il cuore e porta amore e appagamento.

I dati - una serie di dati - non portano a decisioni sane, perché se utilizzate una serie di dati per cercare di prendere delle decisioni riguardo alla vostra vita, alla vostra felicità e alla vostra sovranità, i dati chiederanno solo altri dati, e poi quei dati chiederanno altri dati, e voi non entrerete mai nella vostra energia.

Fate un bel respiro profondo.

È semplice come tenere quello scettro - è vostro; è il vostro promemoria - e lasciate che illumini quella stanza buia.

Potreste passare tutta la vita a cercare nell'oscurità di quella stanza, cercando di raccogliere abbastanza dati per determinare com'è fatta e di cosa è composta quella stanza, e anche così, non sarà preciso, proprio come la storia non è precisa. È una serie di punti di dati. C'è un po' di verità, sì, ma non è veramente accurata.

La percezione che avete di voi stessi è basata su molti dati. Lo chiamate il vostro passato, e non è davvero quello che siete. Si basa inoltre su un sacco di decisioni emotive che sono molto al di sotto del vostro vero potenziale.

Voi lo sapete bene. Tutte le risposte sono lì.

Facciamolo. Bypassiamo il modo tradizionale di fare delle scelte e di prendere decisioni, il modo tradizionale di comprendere la realtà.

Tenete quello scettro e lasciate che vi porti nei campi del vostro potenziale. Quei campi sembrano andare avanti all'infinito. Bellissimi, bellissimi campi di potenziali, un po' come i campi di fragole.

E quella bacca, l'unico frutto che è veramente la passione del vostro cuore, verrà avanti, e sarà così ovvio, sopra e oltre tutti gli altri. Smettete di pensare così tanto. Smettetela di dire "Non lo so".

Smettete di cercare di usare punti di dati per uscire dalla dualità. Non funzionerà.

"Dati, dati, dati, emozione, decisione" non funziona.

C'è un'incredibile realtà là fuori in cui ci addentreremo, in cui vi addentrerete, e potrebbe sembrare un po’ spaventoso all'inizio, perché siete così abituati ad essere guidati dai dati, a ricercare le cose.

Noi andremo oltre, verso il vero super sensoriale o a me piace chiamarlo super sensuale. Non ci sono dati lì. È un po' come l'amore, sapete. Provate a descriverlo, è difficile. È la stessa cosa con dove stiamo andando, e non è logico e questa è una buona cosa. Non è limitato.

Quindi, cari Shaumbra, usiamo questa occasione nella celebrazione del giorno dell'amore che si avvicina, il 14 febbraio; usiamo questa occasione, ora, per andare veramente oltre il vecchio modo di prendere decisioni, di percepire voi stessi e il mondo.

Entriamo nel super sensoriale, e non vi spiegherò nemmeno cos'è. Prendete solo in mano quello scettro. Vi porterà lì. So che lo farà. È una garanzia che lo farà.

Prendete in mano quello scettro e, sia che si tratti di una decisione nella vostra vita, sia che si tratti semplicemente di cambiare la percezione di voi stessi o di avere una percezione più grande, sia che si tratti di capire veramente la vostra storia e il vostro passato, non importa cosa sia, lasciate i dati a cose come accendere il vostro spazzolino elettrico (risatina). Alcuni di voi stanno ancora lottando con quello. Lasciate i dati a come far funzionare il vostro computer.

Per voi, per il vostro cuore, per il vostro benessere mentre state qui su questo pianeta, c'è un modo completamente nuovo di percepire la realtà, di andare nei vostri potenziali, di trovare le vere risposte - risposte che non vengono da Dio.

Sapete, Dio è solo un mucchio di dannati dati. No, davvero. Voglio dire, la Bibbia, che cos'è? Dati. Non si fa esperienza di Dio attraverso questi dati, è ciò che fanno gli studiosi. Pensano di essere così dannatamente intelligenti, ma viene dal cuore, dal sentimento, dal super-sensoriale.

È lì che stiamo andando. Non fa paura.

Sentite ora in questa grande stanza buia. Sentitevi dentro.

Invece di usare il vecchio modo dei dati e poi delle emozioni e delle decisioni, ora state lì con lo scettro in mano.

Per un momento, sì, per l'umano potrebbe essere un po' spaventoso dire: "Non è altro che una grande stanza buia. Non ho idea di cosa ci sia qui dentro. Potrebbe essere infido". Poi questo svanisce.

Mentre rimanete fedeli, veri a voi stessi, svanisce e improvvisamente - sentite proprio ora cosa succede.

Improvvisamente – permettendo voi stessi, la vostra vera coscienza - sentite cosa succede in quella stanza proprio ora.

(pausa)

Vedete, c'è quel momento di quiete, un momento nel quale ci si interroga e anche il tentativo di riempire la quiete. E quando fate un paio di respiri profondi, vi ricordate: "Lo so bene".

Fate un paio di respiri profondi nella vera natura sensoriale di voi stessi, e realizzate che è tutto qui.

Tutto quello che volete sapere sulla vostra vita, le vostre prossime mosse, i vostri potenziali, le vostre opportunità, tutto è proprio qui.

La vostra Realizzazione è sempre stata qui, ma quando dicevate: "Non so come arrivarci, non so quando accadrà", siete rimasti nell'oscurità. Avete tenuto le luci spente.

Non più.

Prendete in mano quello scettro e realizzate: "Io lo So Bene".

Facciamo un respiro profondo insieme, cari Shaumbra.

E grazie per avermi permesso di testare il mio nuovo umorismo. Penso di aver fatto abbastanza bene (Linda applaude). Grazie. C’è un piccolo applauso qui. Grazie. Penso di aver fatto abbastanza bene. Dovrò tornare indietro e riferire a Kuthumi. Immagino che ora mi manderà il conto per le lezioni (Linda ride). C'era una garanzia di rimborso, ma non mi dispiace pagarle perché, sapete, che bel regalo. Non devo preoccuparmi da dove verrà il denaro per pagare Kuthumi. Non devo dire: "Non so da dove verrà". Lo so bene. È già qui (si mette in testa il cappello "I Know Better").

Quindi, cari Shaumbra, facciamo un respiro profondo. Torneremo il mese prossimo per le mie immagini grafiche e vivide di me come donna nelle mie vite passate.

Con questo, ricordate che, nonostante la tristezza e la follia sul pianeta, alla fine tutto è bene in tutta la creazione.

Grazie, cari Shaumbra (manda un bacio). Buon mese di San Valentino. Aprite il cuore.

 

 

 

 

 

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