I MATERIALI DEL CRIMSON CIRCLE

La [PROSSIMA] Serie

SHOUD 3: "Ahmyo" – con ADAMUS, tramite Geoffrey Hoppe

Presentato al Crimson
Circle
il 2 Ottobre 2010
 
www.crimsoncircle.com

Traduzione Daniela Brassi

 

Io Sono Ciò Che Sono, Adamus del Sovrano Dominio! Benvenuti al nostro incontro, cari Shaumbra e.. chiedo scusa per il cambiamento di programma (Adamus ha dato il suo messaggio prima della consueta parte introduttiva tenuta da Geoff & Linda), ma d'altronde mi pare lo avessimo detto, l'ultima volta … "aspettatevi l'inaspettato"! (ruba di botto la sciarpa a qualcuno - risate)… grazie!

Aspettatevi cambiamenti e sorprese. E in effetti oggi v'è un motivo più che valido per farlo. Stanno succedendo un mucchio di cose nel mondo, se mai non ve ne foste accorti... Anche se non leggete più i giornali, anche se non seguite i notiziari, dovreste essere assolutamente in grado di percepire la tensione, la pressione, la resistenza, il dramma – ah no, quello è nella vostra vita! (moltissime risate). Il resto del mondo sta attraversando cambiamenti eccezionali. Ed è a proposito di questo che ho un appuntamento… hmm.. (guarda l'orologio) piuttosto presto. Ecco perché ho voluto dare il via in anticipo a questo incontro, così potrò fare entrambe le cose. A seconda di come andrà, è possibile che ne leggerete o ascolterete la notizia, se siete soliti farlo, o che ne sentiate parlare dopo. Ho comunque questo appuntamento davvero urgente per… (fa un profondo respiro, e non termina la frase). Eh sì, grossi cambiamenti in atto (alcune risposte dalla sala).

E così ho anticipato un po’ il nostro incontro. Oh, le diapositive possono aspettare… tanto, chissà se c'è poi qualcuno che le vuol vedere davvero? (alcune risposte da parte del pubblico)

LINDA: Certo!!

ADAMUS: Ah sì, certamente! (risate)

LINDA: Sì!

ADAMUS: Parliamone un po’, parliamo di quanto il mondo sta cambiando tanto rapidamente! Ed è una buona cosa, ottima, sì. Lo avete chiesto per molto, molto tempo. Intere esistenze passate a dire "Scelgo il cambiamento". Intere vite al lavoro per agevolare quel cambiamento, nel mondo, che proprio adesso sta avvenendo…

(qualcuno entra in sala) … ehm… non ti è arrivato il messaggio, Laughing Bear?? L'email – l'email celeste, dai! – dove si diceva "Oggi iniziamo prima". Spicciati, vai in bagno e rientra subito! (molte risate). 

Al momento ci sono due dinamiche molto forti in atto… (gli cade lo sguardo sui piedi di una persona) Belle scarpe!, davvero belle! Dio, se solo Cauldre imparasse a vestirsi in modo simile, invece che sempre da mandriano Austriaco! (moltissime risate).

 

Gruppi e Dinamiche sulla Terra

In questo momento sono dunque in corso due cambiamenti principali, sulla terra, che stanno davvero influendo su ogni cosa.

Primo: esiste un gruppo di persone, aggregatesi anche in contesti governativi, economici, istituzioni o luoghi di influenza e potere, convinte che gli esseri umani non siano in grado di prendersi cura di se stessi, che l'uomo medio non sia capace di essere responsabile dei propri pensieri, azioni o gesti. Credono che gli umani abbiano bisogno di una qualche guida da parte di governi, chiese, e altre cose del genere. Non credono affatto che gli uomini sono per natura degli esseri intelligenti, buoni, meritevoli. Credono che l'umanità si trovi ancora, beh... nella sua vecchia forma da epoca buia. Credono che la gente, lasciata alla propria volontà, distruggerà la Terra con guerre, inquinamento, corruzione.

Shaumbra, fate parte di quel gruppo? (un coro di 'No!' in sala). No, no, no certo! Si rivelerà un'esperienza proprio interessante quella dei prossimi anni, perché quel gruppo crede davvero – lo crede onestamente – che gli umani non possono essere considerati responsabili di se stessi. Che non si possa dar loro potere o denaro o scelte o null'altro del genere. Quel gruppo crede che agli uomini debba venir detto cosa fare.

E lo fanno sotto l'egida di Dio, della nazione, della famiglia; in sostanza non credono, Diane, che anche tu sei Dio. Credono che senza leggi, regole e norme vi distruggerete. E quindi, sono pure convinti che vi stanno facendo un favore, capite?

C'è poi un altro gruppo sulla Terra… che se ne fregano proprio (una persona ride a voce alta)… Grazie!, d'ora in poi guardo te quando mi serve una risata! (ilarità in sala). Un gruppo di persone, come voi, che invece sanno, credono veramente, che gli esseri umani per natura sono buoni. Certo, ancora alle prese con alcune questioni e col karma, ancora attratti o assuefatti al dramma, ma dotati nella loro vita di vera e pura Scelta, di divino arbitrio, e che quindi si dimostreranno all'altezza della situazione. Oh sì, passando per un po’ di caos, probabilmente attraversando qualche crisi per arrivarci, ma infine prenderanno la decisione migliore per se stessi… e, in definitiva, qualsiasi cosa rappresenti il meglio per voi è anche il meglio per il mondo.

C'è dunque questa prima interessante dinamica in corso. Ci sono persone davvero  molto accalorate, che si infervorano particolarmente su questo punto: ritengono davvero che gli esseri umani debbano ancora essere controllati, che gli uomini arriveranno a distruggere l'ambiente, distruggere l'economia, distruggere ogni cosa intorno. E stanno lottando duro, molto duramente… per il controllo – il controllo della vostra vita – ma lo stanno facendo con la convinzione di trovarsi dalla parte giusta.

Potete notarlo nell'andamento delle cose, potete vederlo nella politica e più che mai nella religione. Ma ditemi… quale religione oggi – quale? – crede davvero che anche voi siete Dio?? Crede al fatto che siete  in grado di gestire tutta questa montagna di energia in arrivo, di gestire le scelte da fare nella vostra vita, di gestire voi stessi? E noi sappiamo – Kerri – che potete. Voi potete.

Ok, facciamo un bel respiro profondo.

Questa è dunque una delle forze di resistenza … (intanto restituisce la sciarpa), grazie. Sì.. l'ho impregnata della mia energia (risate) e del mio amore!

Allora, l'altra dinamica – allo stesso tempo molto, molto simile – è quella costituita da un gruppo di persone sulla Terra che non vogliono il cambiamento. Se c'è qualcosa che vogliono, è solo poter tornare alle vecchie modalità… e voi ben sapete che non si può (pausa, sorseggia qualcosa da un bicchiere e fa una faccia "schifata").

LINDA: Cosa vorresti, dimmi, cosa vuoi?

ADAMUS: Pensavo fosse caffè… Non vogliono cambiare. Hanno paura del cambiamento. Pensano che il cambiamento contenga magari qualcosa di male, qualcosa di sconosciuto. Il cambiamento per loro è qualcosa di empio. Così resistono in tutti i modi perché le cose restino allo stesso modo o tornino indietro a quelli che chiamano 'tempi più semplici'. E non erano più semplici per nulla! Provate solo a ricordarvi quanto, alcune vostre vite passate, siano state assolutamente non-semplici, quanto fossero inconsapevoli quelle esistenze!

Però quelle persone vogliono tornare indietro. Vorrebbero ritornare a, diciamo, 1400-2000 anni fa… ai 'bei vecchi tempi'! (risate). Come no… tornare nel deserto! (con espressione sarcastica del viso). E così fanno tutto ciò che possono, a livello di coscienza di massa, per resistere al cambiamento.

Ci sono altri che, invece, sanno quanto il cambiamento sia inevitabile. Accadrà, in un modo o nell'altro. Ci sono alcuni che comprendono quanto un cambiamento sia meraviglioso.

(nel frattempo è arrivato alle spalle di chi gestisce gli strumenti elettronici del webcast) … ti dispiace se spingo qualche bottone? Wow! Strabiliante!

Queste sono dunque le due dinamiche che state percependo intorno a voi, nella vostra vita. Sentite quella coscienza di massa – una parte di essa non crede voi siate dotati di responsabilità, un'altra parte non vuole il cambiamento - e ciò sta causando alcuni incredibili conflitti energetici. Conflitti sui quali vorrei lavorare insieme a voi più tardi. E forse, dico soltanto forse, potrebbe magari piacervi unirvi a me in quel lavoro. Volete farlo? (il pubblico risponde "Sì").

LINDA: Io prima voglio saperne di più…! (moltissime risate del pubblico e di Adamus, che va a farle il baciamano per complimentarsi della battuta)

ADAMUS: Ti posso dire che sarà molto eccitante, con una elevata energia, un sacco di dramma, un sacco di passione, un sacco di dualità, il tutto miscelato insieme e condito da un po’ di intrigo e cospirazione.

LINDA: Beh, allora aspetterò il tuo resoconto (molte risate).

ADAMUS: Comunque non ci sarà bisogno che partecipiate coinvolgendo il vostro corpo! E' di questo che avete veramente paura – che qualcosa ferisca il vostro corpo. Della vostra coscienza invece non siete preoccupati. Perché sapete che quella è piuttosto flessibile ed elastica. Non vi preoccupa il semplice partecipare in spirito, standovene lì sospesi ad osservare quanto accade. Non vi preoccupa neanche un po’ se vi dico 'entriamo dentro a questo conflitto' – il che avverrà più tardi e all'occasione domani – perciò andremo lì dentro e voi verrete col vostro spirito, con la vostra coscienza, senza propendere da alcuna delle parti in conflitto… anche se capisco che a volte può essere divertente farlo (risate). Non cercherete di forzare il risultato della situazione, nemmeno se dovesse coinvolgere – fate un bel respiro profondo – la vita e la proprietà umana. Andiamo semplicemente lì e portiamo dei nuovi potenziali, dei potenziali che non sono stati finora realizzati dalle parti in causa. Vedete, è questo che un vero operatore del cambiamento, il vero spirito, fa.

Perché sapete, c'è qualcosa che lo Spirito – lo Spirito superiore, quello Eterno – realmente non sa fare allo stesso modo in cui lo fate voi, che ci crediate o no. Lo Spirito è sempre presente in ogni istante ma, diversamente da voi, non può andare lì a introdurre nuovi potenziali. In realtà solo chi si trova in una forma umana cosciente e sa come espandere la propria energia, possiede il più alto grado di coscienza utile ad  inserire dei nuovi potenziali, persino più grandi di quelli degli esseri angelici. Gli esseri angelici sono qualcosa di evanescente. Sono una specie di roba non-solida. Un essere umano che espande la sua energia dentro ad una situazione come quella, invece, può apportarvi molti più potenziali di qualsiasi altra persona o cosa. E' quanto andremo dunque a fare insieme, subito dopo la visione delle vostre diapositive, cioè alla ripresa del nostro incontro.

Oh, a proposito! (guarda in direzione della telecamera più lontana, in fondo alla sala).. chiedo scusa se  oggi vi siete persi l'annuncio dell'inizio anticipato di oggi… Non  dico a te Larry! (l'operatore della telecamera), dico ai… va bene cambio telecamera! (risate – ora fissa dentro quella più vicina a lui, e si rivolge agli spettatori online). "Mi scuso con tutti se avete mancato l'annuncio! Oggi abbiamo iniziato prima! Se siete tristi pensando di esservi persi le diapositive, sappiate che le proietteremo dopo! In questo momento sto trasmettendo il mio messaggio. Grazie!" (risate).

Più tardi andremo dunque lì insieme. Ora, influirà su di voi? O, meglio detta, in che modo influirà su di voi, quando lo faremo? Beh, sentirete probabilmente della tensione. Sentirete forse la massiccia quantità di energia pronta a scontrarsi. Non vi colpirà in alcun modo nel corpo, né dev'essere così. Potreste provare un po’ di ansia, ma quella.. beh, l'avevate già anche prima di arrivare qui oggi (risate). E a completare il quadro, potreste poi trovarvi a rimuginare su queste due giornate e a chiedervi "Ma che diamine è successo?". Ok, ne parleremo dopo.

Quindi, cari Shaumbra, più tardi faremo questo viaggio insieme.

Cosa Scegliete?

Passiamo ad altro. Lo scorso mese abbiamo parlato delle due grosse domande davanti alle quali avevate iniziato a trovarvi prima del nostro ultimo incontro – grossi quesiti rappresentanti i grossi dilemmi che stavate attraversando. "Voglio stare qui su questo pianeta?". Beh, è ovvio che nessuno desidera una dolorosa morte fisica, ma se poteste solo schioccare le dita e.. puff!, trovarvi dall'altra parte, cosa fareste? Nessun dolore. Niente che rimanga indietro. Se solo poteste tornare indietro dall'altra parte in quel modo, lo fareste? (qualcuno in sala risponde 'no').

Dite 'no', eppure…! Circa due terzi di Shaumbra avevano ricevuto un compito – il compito a casa – cioè quello di continuare a porsi veramente quella domanda per le settimane successive all'incontro… ma quei due terzi ancora non sanno che cosa vogliono fare, ancora procrastinano e rimandano, ancora vivono dentro quel tremendo scenario mentale in cui dicono "Allora, su una colonna scrivo i perché dovrei stare qui, sull'altra colonna i perché dovrei andarmene"… (risate). E tutto ciò che accade, in realtà, è che la loro energia viene imbottigliata, si blocca. E quando arrivo lì a ricordare loro, come ho fatto, che è tempo di prendere una decisione, hanno pronta ogni scusa possibile. Ogni tipo di scusa. Arrivano persino a creare nella loro vita un qualche dramma, che non ci sarebbe neanche bisogno fosse lì, pur di evitare la risposta alla domanda. Se ne stanno in una sorta di zona-di-mezzo. Non è nemmeno una zona di 'nulla', perché il nulla potete sceglierlo, mentre loro si limitano a scegliere lo spazio in bianco, a scegliere semplicemente.. non si può neanche dire 'il nulla'.. ciò che scelgono in realtà è, beh, la frustrazione.

L'altra parte di domanda che vi si era presentata, prima del nostro ultimo incontro, diceva: "E se resti, cosa vuoi fare?". Cosa volete fare? Beh, questa sì ch'è una domanda frustrante. "Non lo so. Cosa vuole che io faccia, lo Spirito?". Che vi sediate a pensare cosa volete fare!, ecco cosa vuole lo Spirito! (risate).

Qualcuno è diventato molto mentale, su questa domanda. Avete iniziato ad attingere dalle vostre esperienze passate – cosa andava bene, cosa no, ecc. Ma la piccola trappola insita in quella domanda, era proprio che è quasi impossibile darle una risposta, perché ciò che al momento avete a disposizione nel vostro campo di potenziali non può neanche lontanamente esser colto e compreso dalla mente. Pur tuttavia, stavate percependolo. Lo sentivate qui (si tocca cuore e diaframma). "Qualcosa che devo fare, c'è! Qualcosa che non devo fare per l'umanità, qualcosa da fare per me stesso. Non devo neanche farlo per i miei aspetti. Posso farlo solo per me stesso". Lo stavate sentendo, però non appena avete tentato di articolare la cosa, di metterla giù a parole, ha iniziato a sfuggirvi, svanendo. E' molto, molto naturale che avvenga.

Andate di sensazioni! Non c'è bisogno lo definiate a parole. Non c'è bisogno siate in grado di scrivere su un pezzo di carta che cosa esattamente volete fare. Entrate in quelle sensazioni. Qualcosa di appagante, qualcosa che costitusca divertimento, qualcosa di liberatorio – forse è questo che volete fare. La mia domanda non vi chiedeva che lavoro volete fare. Magari neanche lo volete un lavoro (si gira ad osservare la reazione di Linda, poi fa finta di 'nascondersi' da lei per finire la frase). Sapete, potete sopravvivere anche se non lavorate. Potete davvero. Chiedetelo ad Aandrah, chiedetelo ad On – a Norma, a Garret. Chiedetelo ai tantissimi altri che non risiedono più nel vecchio mondo, nel vecchio tipo di coscienza da 'occupazione'. Potete sopravvivere anche restandone al di fuori. Assolutamente. Questo è ciò che chiamiamo essere un essere sovrano.

LINDA: Ma alcuni pensano che ciò significhi non fare niente!

ADAMUS: Se uno sceglie di non fare niente, va bene. Va bene così. Ma nel momento in cui smettete di entrare nel mentale riguardo al cosa volete fare, ed entrate nel sentire, vi rendete improvvisamente conto che lo Spirito in realtà ama espandersi. Il vostro spirito ama poter interagire. Lo spirito, quando si trova in uno stato neutro e spento, viene parecchio esasperato. Lo spirito vuole espandersi ed esprimersi. Lo scriverò qui (va al tabellone). L'avete probabilmente già sentita, questa, ma poi sceglieste di scordarvene… Lo spirito vuole espandersi. Sempre, continuamente (scrive "Espandersi" e sotto disegna una spirale circolare).

L'avete già vista questa figura. Lo spirito non può tornare indietro, davvero, e non vuole. Lo spirito non vuole neanche limitarsi a non fare nulla, perché al centro dello Spirito, cioè al centro di voi stessi, esiste questa gioia assoluta della vita, la gioia assoluta dell'espandersi, per poter scoprire "Cosa c'è dopo?", "Cosa posso creare?". Allo Spirito non piace restare bloccato. Perciò, anche se provate a non fare nulla, anche se tentate di restarvene in casa sprofondati nella vostra La-Z-Boy [marca di poltrone e divani, la cui pronuncia equivale a "lazy boy", cioè "ragazzo pigro" – N.d.T.] – quel gran brutto pezzo d'arredamento dei salotti Americani (risate) – non potete riuscirci. Impazzite prima! Prima vi inducete da soli ad impazzire, poi iniziate ad entrare in tutte le vostre personali iper-analisi, vi infilate dentro un sacco di processi mentali, e poi vi viene un esaurimento, ma almeno… qualcosa state facendo! (molte risate). Veramente!, non lo dico per… beh sì, con un pizzico di humour, ma è davvero un fare qualcosa. E' fare l'esperienza di indursi ad impazzire completamente.

Lo spirito vuole anche esprimersi [torna alla lavagna e scrive "Esprimersi"]. Quando un mattino vi svegliate e tutto pare perfetto, non avete un solo pensiero al mondo, fuori è una giornata meravigliosa, il resto della famiglia è uscita, avete tutta la casa per voi, e sentite quel travolgente senso di gioia… cosa vi vien voglia di fare? Cantare!, o camminare!, o respirare!, ma volete comunque esprimerlo in qualche modo. Quello è il modo d'essere dello Spirito. La gioia di espandersi conduce alla gioia dell'esprimersi. Perciò, mia cara (si siede vicino a lei, viso a viso) sarebbe molto difficile – e provaci se vuoi – ma sarebbe molto difficile non fare davvero nulla. Quand'è stata l'ultima volta che non hai fatto niente?

LINDA: Due secondi fa.

ADAMUS: Ah, no, no, no! No, perchè in realtà da lì (indica la testa) sei tutta presa da me, e anche da lì ovviamente, dal cuore… mi stai amando totalmente! E quello è fare qualcosa! (moltissime risate).

Allora cari amici, dov'eravamo rimasti? Sono andato fuori rotta. Okay.. fare esperienza ed espandersi.

Fiducia in Voi Stessi

Dunque, abbiamo tanta roba in atto in questo momento. Oggi vorrei focalizzarmi su qualcosa di molto, molto importante. Si può dire che stiamo per fare il nostro prossimo passo. Quello che vi farà entrare nella nostra esperienza di gruppo di stasera.

Ora vi farò una domanda, chiedo a Linda di Eesa di correre in giro col microfono.

LINDA: Con piacere.

ADAMUS: Pronta?

LINDA: Sì, signore.

ADAMUS: A questo gruppo chiederò ora: qual'è il vostro livello di fiducia in voi stessi, in una scala da 1 a 10? Dove dieci è il massimo – l'assoluta fiducia incondizionata - e uno è il 'meglio andiate a chiudervi nello sgabuzzino' (molte risate). Sentitelo dentro. Fate un profondo respiro, sentitelo dentro. Non ci sono risposte sbagliate. E non ci sono neanche risposte giuste. Prego Linda, trova dei volontari.

LINDA: 'Volontari', certo. Eccola qui (piazza il microfono in mano alla prima donna davanti, cioè Gail – risate).

ADAMUS: Allora… Grado di fiducia in te stessa?

GAIL: Devo alzarmi?

LINDA: Scegli tu.

ADAMUS: Vai avanti.

GAIL: Ok, mi alzo - lo sapevo che avresti scelto me! Beh, tutto dipende da ciò con cui sono alle prese, con quale settore di … (ha un tono concitato, è agitata)

ADAMUS: Respira profondamente..

GAIL: (fa per trarre un grosso respiro, ma poi si volta verso gli altri) Respirate tutti insieme a me per favore!

ADAMUS: Bene. Allora, grado di fiducia in te stessa?

GAIL: Nell'ultimo mese… 1 e mezzo.

ADAMUS: Uno e mezzo. Bene. Grazie per la tua onestà.

GAIL: Già.

ADAMUS: Già… e in questo momento invece?

GAIL: Ora come ora… direi un 8 o 9, circa.

ADAMUS: Bene, molto bene. Direi che il risultato è una media di 2.2 (risate)…

GAIL: Ah sì, qualcosa del genere!

ADAMUS: Certo, sì, ed è un bene riconoscerlo. Grazie per l'onestà. Oggi cambieremo quel risultato. Tu lo cambierai.

Ok, un altro. Livello di fiducia in voi stessi in questo momento.

MICHELLE: 5.

ADAMUS: Vorresti alzarti per favore? (è seduta in fondo alla sala, al tavolo dello staff). Sì, dicevi?

MICHELLE: Che è un 5.

ADAMUS: Un 5! Ok, posso entrare nel personale?

MICHELLE: Certamente.

ADAMUS: Certamente… ma dentro ti ho sentita mentre dicevi "Ohhhhh noooo…!!" (risate)

MICHELLE: (sorridendo) Certo.

ADAMUS: (scherzando) "Ohhhh, certo!"… Allora, in che cos'è che non hai fiducia in te stessa? Poi ti darò la mia risposta.

MICHELLE: Quand'anche sento che sto fidandomi di me stessa, mi rendo anche conto che però non lo faccio totalmente…

ADAMUS: Okay, ma su che cosa non hai fiducia in te stessa?

MICHELLE: Sul fatto di saper fare sempre bene le cose.

ADAMUS: Okay… Posso?

MICHELLE: Sì.

ADAMUS: C'è la paura di fare la scelta sbagliata! … fiducia nel tuo corpo?… problema, problema, problema! … fiducia nelle tue convinzioni?… problema, problema, problema! E vale per tutti voi, anche voi probabilmente li avete. Bene, grazie Michelle.

C'è l'assoluta paura, quando si arriva a questo punto dell'evoluzione, di fare la scelta sbagliata. Mio dio, dopo tutte queste vite! – quante?, un migliaio, 1400, 1800? – non intendete mica fare il grosso errore di compiere la scelta sbagliate proprio adesso! (risate). Rispedendovi indietro alla vita numero uno! A Lemuria, o se siete fortunati ad Atlantide! (risate). Ecco che quindi non volete proprio fare la scelta sbagliata.

 (è arrivato al tavolino dello staff, prende su un cofanetto contenente il corso di studi personale intitolato Interdimensional Living). Ah!, eccellente programma per tutti quelli interessati all'espansione interdimensionale. Grazie (alle ragazze dello staff, e ripone il cd sul tavolo). … L'ho fatto io! (risate).

Fiducia nel vostro corpo, dicevo. Avete trascorso intere esistenze – tutti, tutti voi – intere esistenze di conflitti col corpo. Perché il corpo è ciò che vi tiene qui. Ecco perché vi ci arrabbiate tanto! Carina questa… (risate).

In un certo senso, è come se riversaste sul corpo il vostro risentimento per tutti i problemi causati dal vivere sulla Terra. Se non fosse per quel dannato corpo, non avreste neanche una preoccupazione! Più tardi faremo quel piccolo viaggio insieme, qualcuno ha subito iniziato a provare un po’ di paura, chiedendosi "Cosa succederà??". E appena vi ho detto che non dovete preoccupravi di nulla, che non accadrà niente al vostro corpo, avete sospirato di sollievo dicendovi "Ah okay!, allora posso fare qualsiasi cosa!". Ecco dunque di cosa si tratta: dei problemi legati al corpo. Poi ci sono quelli con le vostre fedi.

Lo dico per ciascuno di voi seduto qui … e anche per tutti voi che state collegandovi in ritardo al nostro webcast (parla fissando in telecamera) … ehi, guardate che sono già io, Adamus, e voi siete in ritardo! (risate). No, non sono Geoffrey! Non avrebbe mica un così bell'aspetto! (si mette in posa, molte risate). Grazie…

Dicevo dunque, fiducia nelle vostre fedi. Dio solo sa in quante forme di organizzazioni religiose o spirituali vi siete buttati. Vi ci siete abbuffati – avete abbuffato voi stessi di credenze, fedi. E possono anche divertire. Rappresentano uno svago enorme, esattamente come recitare è divertente, se però siete consapevoli di ciò che state facendo. Se invece dimenticate di stare recitando e vi prendete sul serio, e pensate di essere reali mentre lo fate, allora non è più un divertimento. Se prendete le vostre credenze e fedi sul serio, vi fate del male. Vi bloccate, e in qualche modo vi trovate costretti a doverne uscire.

Credenze e convinzioni non sono una cattiva cosa. Voglio subito chiarirlo. Non c'è nulla di sbagliato in esse, nella misura in cui comprendete che voi le avete create e voi potete disfarle, in qualsiasi momento. Non hanno nulla di sbagliato, fintanto capite che servono ad uno scopo temporaneo… ma non dovete arrivare a bloccarvici dentro. Senza bisogno che mi rispondiate a voce alta, quanti di voi hanno creduto nell'inferno, per una miriade di esistenze? Vi ci siete impantanati. Siete scappati da almeno la metà della vostra vita o delle esistenze passate per la gran paura dell'inferno. In quelle vite non avete mai vissuto quello che chiamo un'esperienza pienamente completa, perché stavate scappando da un sistema di credenze – l'inferno. Vi spaventava a morte! (risate, per via del fatto che l'espressione inglese è "it scared the hell out of  you", lett. "vi spaventava fino a tirar fuori l'inferno da voi"). Grazie…

Passiamo a qualcun altro. Fiducia in voi stessi: in una scala da 1 a 10, dove vi trovate adesso?

KAREN: Negli ultimi giorni, tra il 7 e l'8.

ADAMUS: 7 o 8. E in generale? Diciamo nell'ultimo paio d'anni?

KAREN: Oh beh, su e giù. Salendo e scendendo.

ADAMUS: Fai una media.

KAREN: Beh, forse 4 o 5, di media.

ADAMUS: 4 o 5. Okay. Bene.

KAREN: Comunque trovandomi talvolta molto in alto e talvolta molto in basso.

ADAMUS: Sì. Ma questo è l'effetto 'montagne russe'. Fa parte degli effetti del risveglio. E in cosa consistevano i problemi con la fiducia in te stessa?

KAREN: Nei momenti in cui riuscivo ad ascoltarmi dentro veramente bene, avevo una notevole fiducia e salivo molto in alto.

ADAMUS: Non è quel che ho chiesto. Cos'era – respira profondamente per un momento – cos'era che davvero causava la fuoriuscita dalla fiducia in te stessa? E' così palese. Ah!, adesso stai pensando! Non stai sentendo

KAREN: Forse l'affidarmi alla parte umana…

ADAMUS: Ti darò la risposta corretta. L'aver fatto del male a qualcuno. Tu… tu possiedi uno dei temperamenti più dolci, splendidi e meravigliosi che ci siano, però… a qualcuno hai fatto del male.  Non apposta, certo, non intendevi farlo, però hai ferito altri. Quindi, a quel punto cosa fai? Cosa fa, chiunque di voi, quando fate del male ad altri? – incluso l'uccidere, il torturare, e cose simili (risate) – cosa fate se avete realmente fatto male a qualcuno? (in sala suggeriscono "ti senti in colpa").

Colpa, esatto. Vi rinchiudete. Retrocedete. Vi tirate indietro e dite "Non mi metterò mai più…" – oddio non l'odiate quel 'mai più'? – "non mi metterò mai più nella condizione di ferire qualcuno". Tu avevi, e ancora hai, determinati poteri e magnifici talenti!, che in questo momento non stai esprimendo perché li associ al male inferto ad altri.

E io non ti sto certo biasimando per il fatto che non vuoi ferire altri. In un'ottica teorico-filosofica, non si può fare realmente del male a nessuno. Ma in un'ottica molto più da Nuova Energia – scusa Bonnie (cui passa davanti, andando a sedersi dritto davanti alla donna del'intervento) – nell'ottica della Nuova Energia, anche se in questo momento tu provassi a ferire qualcuno, non ci riusciresti. Non ti riuscirebbe. Anche se ci provassi – anche scegliendolo consapevolmente, il che è davvero poco attraente – non risuciresti a far del male a nessuno ora. La vostra coscienza, la connessione che adesso avete col vostro spirito, non te lo permetterebbe.

Sapere ciò, sapere che non potresti eventualmente danneggiare proprio nessuno, non ti restituirebbe moltissima fiducia in te stessa? Non si potrebbe tornare, diciamo, a un livello 7?

KAREN: Sicuramente, sì…

ADAMUS: Certo, certo, è così! Hai così tanti doni, io so chi sei! Abbiamo lavorato insieme. Io so cosa sei in grado di fare, come leader e come persona creativa. Però ti sei tirata indietro. Ma non puoi più ferire nessuno adesso…

So bene quanto questo argomento stia sollecitando molte persone – molte persone che stanno ascoltandoci. "Come sarebbe a dire che 'non posso'?? Basta che esca dalla porta in quest'istante, prenda un coltello e vada a fare una carneficina nel primo centro commerciale!". No, voi non potete. Voi no. Forse altri, ma voi no. E non per via delle vostre fedi e credenze, non perché siate moralmente più elevati. Ma perché adesso avete un tipo di coscienza che non vi permetterebbe di riuscirvi.

Passiamo a qualcun altro. Grado di fiducia. Sì?, a che punto ti trovi in questo momento?

PAUL: Probabilmente 7 o 8.

ADAMUS: 7, 8. Piuttosto basso, paragonato a dove potresti trovarti. Paragonato alla gioia che potresti provare. Cos'è che ti ferma?

PAUL: Sale e scende perché dipende da quanto mi sento sicuro.

ADAMUS: Sì…

PAUL: Perciò, quando non sono sicuro, divento aperto all'ascolto di ogni taratura, ogni altro elemento in ingresso.

ADAMUS: Quindi… che cosa ti tiene distante dal 10? E' una cosa evidente. Lo sa chiunque!

PAUL: Il microfono! (moltissime risate e applausi).

ADAMUS: (ridendo) Questa era buona!

PAUL: Voglio una spilla-Adamus!

ADAMUS: L'avrai, l'avrai. Finora chiunque abbia avuto il microfono, ha avuto la spilla. Quindi, procedi pure (indica a Linda di consegnargliela). Sì, bene.. coi miei complimenti!

Dicevamo dunque, ti trovi sul 7-8. Cosa si mette di mezzo tra te e il 10? Perché, in realtà, chiunque di voi, tutti voi, dovreste essere sul 10 pieno. E non sarò contento finché non sarete a quel 10!

PAUL: Il fatto che in questo istante non sento di avere una conoscenza completa.

ADAMUS: (con tono 'minaccioso') Dillo di nuovo…  Alzati, su alzati e dillo ancora… (risate, Paul ora è in piedi e retrocede per star lontano da Adamus che cammina verso di lui). Forza, ripetilo… Oh non ti preoccupare! Vi ho detto che non potreste far del male a nessuno. Che non tirereste mai fuori un coltello… ma voi…! (dà improvvisamente uno schiaffo a Paul, il pubblico rimane senza fiato e ride). Voglio risentire quello che hai detto. Vai avanti, dai… (Paul tentenna). Allora, "non hai una totale…"?

PAUL: Conoscenza, consapevolezza, della coscienza fisica.

ADAMUS: Ci siamo. Puoi restituire il microfono. Ecco cosa vi tiene lontani dal 10, da una fiducia in voi stessi di livello10! Scusami per lo schiaffo, ma poi guarisce… (risate).

Ecco che cos'è! E' che voi volete 'conoscere'! Volete intellettualizzare.Volete 'capire'. E se non ci riuscite, se non ottenete quel tipo di processo che parte dalla testa, se non trovate mentalmente un senso, se non riuscite a 'calcolare', allora piuttosto non fate. E' questo che ti ferma. E si tratta invece di quel salto – quanto mi fa scattare questo argomento! – quel SALTO di fiducia che è al di là della mente, che scende profondamente dentro al cuore e nel tuo sentire,  quel "chissenfrega, non ho bisogno di 'sapere' cos'è, non ho bisogno di farne un procedimento che parte da qui (la testa), non ho bisogno di essere mentale, al diavolo tutte le analisi, voglio solo vivermela!"… Ecco cosa ti trattiene da un grado 10 di fiducia. Tutto il resto va bene.

PAUL: Quindi, stai dicendo di uscire dalla mente?

ADAMUS: Ma daaai?!… (molte risate). Scusa, volevo dire "sì, certo" - non volevo metterti imbarazzo. Sì, devi assolutamente uscirne. Smetti di cercare di capire. Fai delle cose splendide le volte in cui lasci andare l'energia della mente. Oh la tua mente è straordinaria!, ma… se esistesse anche qualcos'altro al di là di essa? Se ci fosse qualcos'altro… aspetta, adesso lo dico con lei direttamente … "Mente!, se esistesse qualcosa di ancora migliore, di più grande, di più intelligente, a cui non servono circuiti chimici ed elettrici per capire le cose? Se una cosa così grandiosa già esistesse e fosse lì pronta? Cosa ne diresti?".

PAUL: Non lo metto in dubbio. Ma io non ho ancora quello scoppio di conoscenza tale da voler superare l'8. Oh, oh…

LINDA: Devo riprendergli indietro il premio?? (risate)

ADAMUS: (ridendo) No, no, no, andava bene! (continuano le risate). Andava bene. Mettiamola così (va davanti a Paul): se io adesso avessi… se ci fosse qui una vasca d'acqua, e se solo avessi scelto il corpo di un canalizzatore un più corpulento (Paul è molto alto e più grosso di Geoffrey Hoppe), io adesso ti prenderei, lotterei con te fino a metterti la testa in acqua, te la bloccherei e te la terrei lì sotto fin quasi farti morire – ah ne son capace eh?! (risate) – fino a che non arriveresti a voler così tanto una boccata d'aria che daresti qualsiasi cosa per averla. Qualsiasi cosa, qualsiasi! Poi ti tiro fuori la tesa, ti faccio rinvenire, e ti dico che se solo tu arrivassi a voler conoscere ed essere te stesso esattamente in quel modo, se solo volessi andare oltre la mente allo stesso modo e con lo stesso desiderio con cui volevi l'aria… ci arriveresti subito! In altre parole, non lo stai volendo con sufficiente cattiveria.

PAUL: Ciò nonostante riesco a sentirlo.

ADAMUS: Certo! Ok, bene. Grazie, gran bel dialogo. Ed è davvero piuttosto facile. Si tratta solo di fare quel salto, per non aver bisogno di… anzi no, voglio dirlo diversamente. Niente di tutto questo ha e avrà mai un senso per il vostro intelletto umano!, non potrete mai soddisfarlo! Non potrete mai soddisfare la vostra mente riguardo a tutto ciò che accade sulla Terra, mai. Non potrete mai dargli quel 'senso' che a lei vada bene. Perciò, assodato questo, smettete di provarci! Smettete di provarci.

Al vero vivere… non avete bisogno di dare un 'significato' o un'interpretazione. E' un vivere il momento. E' un vivere spontaneo. Viene dall'intuizione. Viene da gnost. E la vostra mente – la tua (a Paul) – sta urlando e dicendo "Fammi uscire di qui! Liberami da questo peso di dover sempre essere così intelligente, di dover sempre capire tutto! Sollevami dai miei limiti, cosicché io – ogni singola parte di te – possa espandermi, crescere, ed estendermi". La mente lo vuole. E' questo il fatto. Non c'è bisogno che lotti contro di lei, perché è ciò che anche lei vuole. Ma sei così programmato, così ipnotizzato – tutti voi lo siete – da credere che ci sia bisogno di 'capire' tutto. E non è ciò che vuoi. Perciò, lascia andare. Divertiti. Goditela.

PAUL: Grazie.

ADAMUS: E adesso ti darò un premio Adamus extra! (Linda fa un urlo appena si accorge che lui tira fuori delle banconote dalla tasca di Cauldre; tutti ridono mentre lei da dietro cerca di afferrargliele via dalle mani). Ehi, non toccare il canalizzatore! Non toccare…! Devo fare un gioco, (poi si rivolge a Paul) devi scegliere tra questo biglietto da 1 dollaro e quest'altro piuttosto stropicciato da 100 dollari. Quale scegli? (lunga pausa, mentre Adamus continua a mostrargliele) … E' così tanto difficile??? (moltissime risate).

LINDA: Per forza!, sa che io lo sto tenendo d'occhio!! (risate)

PAUL: Non ho mica paura…! Ok, prendo il Franklin (la banconota da 100).

ADAMUS: Ecco, è tua. Grazie (applausi del pubblico). Sempre, sempre controllare le tasche di Cauldre prima di ogni sessione!! (con Linda)

Perché vedete, va tutto bene così. Davvero, davvero! Tu hai appena messo insieme 100 dollari, Cauldre ne aveva appena presi circa 1.000, e io… sono eternamente ricco, perciò non ne ho bisogno.

PAUL: Bene, ogni volta che vuoi allora…! (risate)

ADAMUS: Certamente! E Shaumbra, dovrebbe…

LINDA: Bene, adesso dammi il resto di quanto hai in tasca! (risate)

ADAMUS: Cauldre si è ridotto agli spiccioli. Ecco, ci sono 2 dollari. Comunque, Shaumbra, a tal proposito… è solo carta! Paul ha appena ricevuto un pezzo di carta, e vi siete tutti agitati. E' solo un pezzo di carta. Ma … le viene data tantissima energia.

Ora, sul serio, vorrei che tu andassi al di là della mente e la trasformassi in qualcosa di più grandioso. E come puoi farlo? Tenendo quella banconota davanti – tirala fuori e mettitela davanti (Paul esegue) – fissandola, e cercando di trasformarla in un biglietto da 1000…? Certo che no!! Puoi riuscirci… mettendotela in tasca e 'lasciandola andare'. Più tardi faremo un esercizio e userai quella banconota, sì mettila pur via. Ok, benissimo.

Sentiamo ancora qualcuno. Livello di fiducia in voi stessi. Sì, alzati pure per favore (la donna si alza esitando). Si fa sempre più dura eh? …

APRIL: Oh sì!

ADAMUS: Oh!

APRIL: Direi che sono ad un livello 8.

ADAMUS: Otto. Bene, bene! E… che cosa ti tiene ancora distante dal ….

APRIL: Un biglietto da 100 dollari!! (moltissime risate, anche di Adamus)

ADAMUS: (ridendo) Beh sai dove trovarlo! … Allora, cosa ti trattiene? Ci sei piuttosto vicina, cosa può essere a tenerti ferma lì?

APRIL: Penso sia la paura di… anzi, sono allo stesso tempo la paura di non arrivarci e la paura di arrivarci. Entrambe, entrambe insieme!

ADAMUS: Assolutamente sì! Certo! Davvero una risposta saggia…! .. se solo avessi ancora un po’ di soldi… (inizia a toccarsi nelle tasche, al collo e ovunque come alla ricerca di qualcosa) vediamo se magari ho qualcosa di valore addosso … (risate)

LINDA: Che non ti passi per la mente…! (molte risate)

ADAMUS: Ok, comunque quella che hai menzionato è una situazione d'impaccio davvero interessante. Prego, siediti pure. Situazione d'impaccio interessante, sì: è come se, arrivando vicinissimi e raggiungendo quel livello 8, o in particolare il 9, vi diceste: "Bene, cosa succede se rimetto insieme tutti i tassselli? Se arrivo al punto della più totale fiducia in me stesso? Che succede.. dopo?" … Aandrah? (chiede il parere a quest'ultima).

LINDA: Aspetta, aspetta! Corro a prendere il microfono. Arrivo arrivo

ADAMUS: Allora dimmi.. Quando raggiungono quel punto di fiducia totale… a cos'è che rinunciano?

AANDRAH: Alla paura, con cui hanno avuto così tanta familiarità e per così tanto tempo.

ADAMUS: Alla familiarità con la paura…

AANDRAH: Sì..

ADAMUS: E contemporaneamente, al gioco!

AANDRAH: Sì.

ADAMUS: Il gioco! Quindi cosa succede? Che parte di voi dice "Ma… se la vecchia familiarità non c'è più e se il gioco se n'è andato…  io non ho più niente da fare!" (abbassa spalle e viso imitando qualcuno sconsolato). E invece sì!

AANDRAH: Sì.

ADAMUS: L'avrete, certo. Era solo… era una specie di cosa da stato onirico, un gioco giocato con il sé. Nel momento in cui arrivate alla fiducia più piena, smettete col gioco. E parte di voi dice "Beh, ok, se non ho giochi da giocare, perché dovrei stare qui?". Ma ora c'è un gioco nuovo!, e non è un gioco fatto di dualità. E' una nuova gioia di esistere, qui sulla Terra, nel vostro corpo fisico, senza sofferenza, senza dolori, senza tutte quelle altre problematiche. Ok, bene.

Ancora qualcuno.

LINDA: Va bene, prendo un'altra persona… (gira per la sala)…

ADAMUS: E vedi che sia quella giusta. Non fare la scelta sbagliata, arrivata a questo punto… (risate).

LINDA: Beh, tanto ho preso i tuoi gioielli, siamo tutti al sicuro…

ADAMUS: Ma non puoi fare la scelta sbagliata… Ok (al ragazzo scelto), qual'è il livello di fiducia in te stesso?

LITTLE FOX: Non so per quale motivo.. ma in questo momento s'è di botto alzato di un paio di tacche (risate). Ok, direi che oscilla tra un sette e un otto.

ADAMUS: Sette-otto. Okay, e cosa si mette di mezzo?

LITTLE FOX: Lo scordarmi che si tratta di un viaggio, di divertirmi, di non prenderla troppo seriamente e di pensare che devo sentirmi al sicuro, soprattutto adesso con questi nuovi potenziali in arrivo per me stesso.

ADAMUS: Okay. Ora posso darti la mia risposta?

LITTLE FOX: Certo.

ADAMUS: G. A. [Adamus dice O.P.]

LITTLE FOX: G.A. …?

ADAMUS: G.A. : Gli Altri [Other People] !  Non vuol dire "vecchie persone" (Old People), ma Altre Persone, gli altri! Vedi, stai facendo tutto questo lavoro per gli altri. E' la tua passione. E' la tua vita. E' la tua giustificazione allo stare qui, mio caro ragazzo. (poi si rivolge anche alla sala) "Lo faccio per gli altri"; e le varianti tipo "Ho dei figli, qui…!" o la mia preferita "Ho dei genitori malati, non posso prendermi del tempo per me stesso, perché devo prendermi cura di loro". Makyo…! Quindi, G.A. .. lo fate per 'gli altri'. Dovete restare qui per guidare tutti questi sfortunati esseri sul proprio cammino verso il risveglio. Dovete restare qui per prendervi cura dei vostri figli, perché senza di voi, ovviamente, crollerebbero a pezzi perché, beh… forse non son così tanto divini. Ovviamente, voi 'dovete' prendervi cura di altri. E quindi, si tratta di G.A. Ok, grazie.

LINDA: Un'ultima persona?

ADAMUS: Come vuoi, è una tua scelta.

LINDA: Credo sarebbe carino ascoltare la giovane MACKENZIE.

ADAMUS: Scelta tua. In ogni caso non ho altri sproloqui da fare con nessuno...(risate). Bene, vai avanti.

MACKENZIE: Devo alzarmi?

LINDA: (per il commento di Adamus) Giusto in tempo.

ADAMUS: Sì, alzati.

LINDA: Benvenuta, Mackenzie.

MACKENZIE: Grazie.

ADAMUS: Ok, scala da 1 a 10.

MACKENZIE: Onestamente, devo dire che la domanda…

ADAMUS: No!, vorrei che mi mentissi invece… (risate)

MACKENZIE: Okay, se vuoi posso fare anche quello.

ADAMUS: No no, ok, vada per l'onestà…

MACKENZIE: Dicevo che questa domanda in qualche modo mi confonde.

ADAMUS: Davvero?

MACKENZIE: Mettiamo che io sia un 10 oppure un1, sono in ogni caso me.

ADAMUS: Giusto.

MACKENZIE: … perché se non ho fiducia in me, come posso essere me stessa?

ADAMUS: Vero.

MACKENZIE: Quindi, nella mia mente, la fiducia è qualcosa di irrilevante, perché non esiste altro modo possibile per essere se stessi. O sei te stesso o provi a non esserlo.

ADAMUS: Sì. E chi conosci, che sia realmente se stesso?

MACKENZIE: Nessuno lo è.

ADAMUS: Chi potrebbe essere il tuo modello?

MACKENZIE: (gira la testa di lato) Ummm…. (iniziano risate)

ADAMUS: Non guardare mica in questa stanza (risate)

MACKENZIE: Oh lo so, ma stavo guardando lo schermo e lei (Linda) prima era lì, così ho girato la testa guardando di là (molte risate per il qui pro quo) …

ADAMUS: Ok, filosoficamente sono d'accordo. In pratica, ho un po’ di difficoltà. Hai assolutamente ragione, ma chi conosci che sia realmente il proprio Io, che sia un esempio dell'Io Sono o dell'essere il vero se stessi?

MACKENZIE: Nessuno.

ADAMUS: Nessuno.

MACKENZIE: No. Tutti seguono delle regole. Tutti provano ad adattarsi alla società. Per la maggior parte del tempo, chiunque pensa a cosa vogliono gli altri .. a come reagiranno gli altri…

ADAMUS: Sì..

MACKENZIE: … e a cosa dovrebbe fare per gli altri. E così va a finire che nessuno è vero con se stesso, in modo puro e totale, perché ci sono un sacco di altre cose che ruotano intorno. Giusto l'altro giorno, la mia insegnante stava dicendo di aver imparato che questa generazione è talmente travolta da questa miriade di informazioni in circolazione, che risulta molto difficile  riuscire ad essere puramente solo una cosa. Perciò…

ADAMUS: Vero. Bene, grazie! Lascia che ti chieda, comunque, al di là di tutto questo, come ti senti esattamente ora, su quella scala da 1 a 10? Lo so che mi dimostro superficiale a chiederlo, ma…

LINDA: Ma è una tredicenne in mezzo ad una mucchia di adulti!

ADAMUS: Beh, se la sta cavando egregiamente!

MACKENZIE: Tredici?! Ne ho 16!

LINDA: Quindici anni, in mezzo ad una folla di adulti!

MACKENZIE: Sei! Sedici!!

ADAMUS: Ok, dov'è il tuo livello di fiducia nella tua follia?! (risate)

LINDA: Oh, sedici, scusa!

ADAMUS: Il tuo livello di fiducia…?

MACKENZIE: Uhm, suppongo si possa dire che sono a 10, perché io sono me ed è ciò che sono.

ADAMUS: Okay. Bene.

MACKENZIE: Anche con altre cose.

ADAMUS: Bene, eccellente. Grazie.

LINDA: Grazie per la tua fierezza (alla ragazza).

ADAMUS: Dunque, cari Shaumbra, ne abbiamo parlato l'altra sera durante il nostro programma radiofonico. Abbiamo discusso di questo problema della fiducia, ed è molto, molto importante capire a che punto vi trovate. E' ovvio che non dovete assegnargli un numero, ma vi fidate realmente ed implicitamente di voi stessi? Avete fiducia nel vostro corpo? Avete fiducia nelle vostre scelte? Vi fidate delle vostre decisioni? Avete fiducia… nello Spirito? Nella vita? Avete fiducia al punto da vivere in questo mondo proprio ora stracolmo di caos? Avete fiducia nel poter essere totalmente voi stessi, con tutto il trasporto possibile? Alzandovi in piedi di fronte ad un gruppo e mettendovi a cantare? Facendo qualcosa di stravagante? Avete fiducia nel fatto che tutta questa parte di viaggio in cui vi trovate proprio ora, chiamato il vostro risveglio spirituale o illuminazione, è reale? O che è solo altra spazzatura…

Ecco quindi che sollevo questo punto -  dove vi trovate col vostro livello di fiducia? – e ci insisto su fin quasi ad esasperarlo, perché vi sarà piuttosto difficile proseguire o, diciamo, espandervi maggiormente, se non comprendete almeno qual'è il vostro grado di fiducia in voi stessi. E non è neanche tanto il fatto che dovete fidarvi di voi stessi al 100%, ma il capire perché non diate fiducia ad alcune parti di voi.

L'altra sera abbiamo parlato di … beh, vi darò un esempio. Diciamo che domattina vi svegliate con una gran nausea, state male, sudate, vomitate. Qual è la prima cosa che fate? Correte al gabinetto, spero! (risate). Poi iniziate a chiedervi "Cos'ho sbagliato? Cos'ho mangiato di così cattivo?". E click, click, click… analizzate ogni singola cosa con la mente. Dopodiché: "Cosa sta cercando di dirmi lo Spirito?". Poi ancora: "Forse il mio corpo è più potente della mia anima, perché guarda qui… mi sono  ammalato!"

Poi  affrontate la cosa e passate un sacco di tempo in bagno a liberarvi. Vi sentite ancora uno straccio, quando decidete di mettervi al pc a lavorare un po’. A un certo punto squilla il telefono e reagite con un sobbalzo dallo spavento, perché non state ancora bene, ma nel farlo prendete contro al pc, ribaltandolo a terra, questo inizia a buttar fuori fumo e prende fuoco. "Oh nooo, mi sa questa è una di quelle giornate!", vi dite. "Ma perché è messa così male la mia energia? Cosa sto sbagliando? Cosa mi sta succedendo? Mi stanno attaccando degli spettri? Degli alieni? E se ci fosse qualche energia malvagia in agguato da qualche parte in casa? Lo sapevo che dovevo chiamare qualcuno a fare del feng shui per ripulirla dalle energie negative!, e adesso hanno preso il sopravvento!"…

A quel punto dovete affrontare la cosa. Spegnete il fuco e vi rendete conto che ora siete senza computer. Quindi decidete di saltare in macchina – e… sapete già cosa succederà dopo – vi avviate verso il negozio di pc, e  mentre state guidando, pensando alla vostra giornata fino a quel momento così disgraziata… fate un incidente. Nessuno si ferisce, ma la vostra auto ora fuma – sembra il vostro pc ma con le ruote! (risate). E' sfasciata. Fracassata, e a quel punto dite di nuovo "Ma cosa sto facendo di sbagliato?".

Ora, detto tutto questo… oh, a proposito, mentre siete lì ad aspettare che compaia la polizia, vi rendete conto che non avete dietro la patente o il libretto dell'auto! Son rimasti a casa, e mentre siete lì che guardate nel portafoglio per cercarli, qualcuno vi passa accanto, ve lo ruba e scappa via…!

"Era meglio se restavo a letto…!". No. Risposta sbagliata. Domanda: riuscite a trovarvi in un punto di fiducia tale da sapere che è assolutamente perfetto così? E riuscite a mettervi realmente a ridere? "Ah! ah! ah!, lo so di aver creato io tutto questo. Dio non è certo stato. Adamushmmm, direi di no (risate). Gli spiriti cattivi, neppure. Io l'ho creato". Riuscite a trovarvi in quel punto di fiducia da dire: "Dannazione, questa sì ch'è divertente!", o perlomeno dire: "Lo so che da qui in poi le cose si evolveranno". Quella è fiducia. Quella. Potrei descrivervi qualche altro scenario, magari di cosa succede quando arriva la polizia.. ma ok no, non mi ci addentro!

Bene, quella è fiducia. Ogni giorno, noi del Crimson Circle, riceviamo miglia di lamentele da parte di Shaumbra di tutto il mondo. "Perché sta succedendo questa cosa?". Beh, la nostra risposta è 'perché l'avete creata voi'. "Perché succedono queste cose nella mia vita? Magari devo andare a frequentare un seminario sui cristalli… e.. oh, magari devo prendere delle vitamine, e …". Siete completamente presi!

Ma se riusciste a trovarvi ad un tale livello di fiducia, da implicitamente sapere che tutto è perfezione? E se tutte queste cose che vi sono successe oggi… nel momento in cui chiamate il taxi per tornare a casa, vi fanno magari conoscere una persona? – forse il tassista, forse qualcun altro –  comunque qualcuno che porta dei doni nella vostra vita? - forse soldi, forse l'amore, l'amicizia, degli  insegnamenti, qualsiasi cosa. Magari tutte quelle cose successevi facevano parte di quanto avevate predisposto per voi e per ciò che chiamate il vostro sé, il quale… vedete, il vostro vero sé-anima, non si preoccupa davvero di tutti gli incidenti umani. A lui interessa stare con voi, e voi l'avete richiamato. Nel momento in cui l'avete fatto, è scaturita una dinamica che è inarrestabile; accadrà e basta.

E grazie a dio c'è quella saggezza nella vostra anima, tale che… Vedete, non è stata la vostra anima a creare quegli incidenti, bensì un'energia che si è messa tra voi e la vostra parte divina, un'energia che è stata esternata e vi rimanda indietro le esperienze manifeste per render tutto questo possibile, e continuerà a fornirvi quelle esperienze. L'anima non si preoccupa affatto della vostra auto distrutta, perché esistono altre auto. Non le interessa del vostro pc, perché era ora di buttarlo via comunque. Era ora di prenderne uno nuovo, perché magari ci son cose che non potevate fare e che con un nuovo pc invece potete fare. Non le interessa se al mattino avete rigettato, perché in quel modo stavate rilasciando delle tossine presenti nel vostro corpo, lì ferme da tanto tempo. Non si preoccupa di nessuna di queste cose, perché lei – voi – voi!, avete una comprensione molto più profonda e una saggezza molto più profonda.

Cos'è dunque che si mette di mezzo? L'aspetto umanoide. L'aspetto umano a cui non piace il cambiamento, che non vuole procedere oltre. Quell'aspetto umano che non crede al se stesso. Non ci crede proprio. Non crede a , perché l'aspetto umano non è reale. E' fabbricato. E' una recita, e non crede davvero a perché sa che si tratta di una recita… ma voi, purtroppo, non lo sapete – non ancora.

Quando avvengono tutte queste cose – vi rompete una gamba, perdete il lavoro, qualunque cosa sia… cosa succederebbe se in quel momento voi foste dotati di quella fiducia totale? Se aveste un  gran sorriso e diceste "La mia guida personale, che ricevo dal mio stesso sé, sta permettendo che avvengano queste cose per farmi mollare la presa" o qualunque cosa sia "per smuovere le cose, e continuare ad espandermi".

La domanda è, riuscite ad avere quel grado di fiducia? E' una grossa domanda. Riuscite ad avere quel livello di fiducia mentre un'ondata di ansia vi assale, com'è successo di recente, e a dire "Nella mia vita tutto è nel suo perfetto ordine"? – nella vostra vita. Se perdete l'aereo, se scivolate sul ghiaccio, cadete e vi incasinate la schiena, riuscite ad avere quel livello di fiducia? Ci riuscite?

Ora avviene una cosa interessante. Vi fornisco la fine della storia. Quando lo fate, quando scegliete questo, non c'è più bisogno che tutte quelle cose vi accadano, perché vi siete già sbloccati! E invece adesso qualcosa di voi è lì che teme: "Oh mio dio, ma se entro nella più piena fiducia… perdo il lavoro!, il fidanzato mi molla! il mio cane muore!, o santo cielo…". Ma è solo perché non siete al grado 10 di fiducia!,  è perché siete un due o un otto o un sette…!

I numeri non hanno importanza. Qualora esista un minimo grado di non-fiducia,  trovarsi a 1 o 9,9 è la stessa cosa, esattamente la stessa! Quindi non ha nessuna importanza se qualcun altro qui ha detto "Io sono al grado 2"… è esattamente lo stesso che trovarsi a 9,999! Il fatto è che non state avendo fiducia, non la state avendo.

E' un punto davvero molto importante questo… per cortesia! fate un respiro profondo!, mi state quasi ubriacando con quei "Oh cielo e come dovrei entrare nella piena fiducia in me stesso?!"…. Fate quella scelta e respirate profondamente, tutto qui! E ogni volta in cui… Aspettate, qui scatta l'argomento decisivo. Nell'arco della prossima settimana – diciamo da 1 settimana a 10 giorni – voi avrete un'esperienza che si ricollegherà esattamente a questo momento appena dedicato alla fiducia in voi stessi.

Avverrà qualcosa – e non ho detto cosa, ho detto solo 'qualcosa' – che vi ricorderà e innescherà in voi i discorsi fatti oggi. E vi darà l'opportunità di fare quella scelta molto consapevolmente. "Ho fiducia in me stesso? Oppure entro nel dramma, mi metto in discussione, inizio a sentirmi davvero senza valore?". Farete quell'esperienza. Dopodiché trascrivetela. Fatene un breve racconto. Vi aiuterà a radicare quell'energia,  e potrebbe tornare buono anche per un eventuale prossimo libro che faremo insieme.

Ahmyo

Sarà una specie di giornata Zen quella di oggi, ecco perché ti ringrazio, Robert, per esserti vestito così. Ti spiace alzarti e mostrare la tua sciarpa? (Robert si alza in piedi). Sì, un aspetto davvero molto Zen oggi. Da monaco Zen (qualche applauso).

C'è una parola – un termine dalla sonorità quasi Zen, appunto – per indicare la 'vera fiducia in sé'. AHMYO (lo scrive). Ahmyo… (ne emette il suono, allungando le sillabe). Riuscite a dirlo? (Adamus e il pubblico lo pronunciano insieme). Nelle altre dimensioni non è una parola vera e propria, è più una specie di vibrazione. Ahhh-mmmm-yoooo. E' un po’ come se rivereberasse. Diciamolo insieme: Ahhhhh-mmmmm-yooooooo [lo intona facendolo risuonare a lungo come una Om].

Significa fiducia totale - non nel mondo esterno, non negli altri, non in divinità, entità o altro, non negli alieni – ma in voi stessi. Ahmyo. "Ahmyo: Io Sono Ciò Che sono. Io so che qualunque cosa avvenga nella mia vita, la sto creando io, per il mio bene più alto. Non per essere punito!, non per avere una qualche" – ehm… non posso giurarci… - "non per avere una qualche lezione!, non perché sono cattivo. Sono io a creare ogni evento, in realtà, per il mio stesso bene supremo". Quando giungete a questo punto, sbloccate dei potenziali a voi finora ignoti.

Nel momento in cui vi trovate in questo punto di assoluta fiducia – "Io sto creando la mia stessa vita; non importa come appaiano le circostanze esterne, son sempre io a crearle" – quello è Ahmyo. E' assoluta, incondizionata, non-mentale fiducia nel sé. Quando vi trovate in quel punto – in cui già vi trovate, dovete solo rendervene conto – allora le cose possono davvero iniziare a muoversi. Allora ci si può iniziare a divertire, cosa che tra poco faremo.

Ahmyo è il puro, totalmente puro Sé, una sorta di realizzazione dell'Io Sono. Ahmyo è il momento in cui smettete di mettere in discussione ogni singola cosa che vi capita, smettete di analizzarla. "Ogni cosa viene creata da me, per il" – chiamatelo come volete – "il mio bene supremo, per la mia espansione personale o per la mia gioia di vivere. Ogni minima e singola cosa". Quel livello di fiducia nel sé è ciò cui tutti i Maestri Ascesi hanno aspirato, dovrei anzi dire che hanno vissuto, nelle loro ultime esistenze sulla Terra. Ahmyo è stata, potremmo dire, l'ultima e probabilmente la più gioiosa fase che hanno provato.

Immaginatevelo per un attimo, immaginate… chiudete gli occhi, se volete, e immaginatevi come ci si sente nell'avere un'assoluta, incondizionata fiducia in voi stessi. Ahmyo… (pausa). E includo la fiducia nel vostro corpo. Sì, anche se si ammala o sente dolore… riuscite ad avervi fiducia? Ahmyo… Qualunque cosa accada. Non importa. Perché voi l'avete creata. Per amore del sé.

Cosa avviene quando veramente iniziate ad avere quella consapevole comprensione data da Ahmyo?... che smettete di preoccuparvi per ogni più piccola cosa. Smettete di preoccuparvi per quanto accadrà dopo, perché vedete… a quel punto vi rendete conto che quanto accadrà dopo è assolutamente perfetto. Quando vi trovate nello stato di Ahmyo, esso spalanca tutti i potenziali affinchè una malattia non sia in realtà una 'malattia': diventa solo un segno di purificazione in atto. O spalanca il potenziale affinchè qualcosa come la mancanza di abbondanza, su cui vi siete focalizzati così a lungo – la mancanza – d'improvviso, nel momento in cui vi dite "l'ho creata io", si espanda, aprendosi al suo vero potenziale più grande. A quel punto non avete bisogno di sperimentare più alcuna spazzatura nella vostra vita. Non avete bisogno di introdurvi dentro questi, diciamo, cattivi scenari, perché non ve n'è più bisogno! La vostra anima, chiamiamola così, la vostra anima ha ormai ottenuto la vostra attenzione, e l'ha fatto chiedendovi soltanto di avere fiducia in voi, in voi stessi.

Bene, quale sarà l'antitesi ad Ahmyo? … Makyo! (risate). Certamente!!

Ora, per quanti di voi non sanno cos'è, potrei dire che Makyo sta per: ingannevole, illusorio, qualcosa che distrae o, come le chiamo io…  – posso usare quella parola? (si volta verso Linda, che scuote la testa), vabbè, meglio se la scrivo… mi han detto che in pubblico non devo pronunciare il termine 'cazzate' (moltissime risate) Ecco qui!... la versione spagnola… bullsheet (molte risate). No hablo inglés! [NdT.: l'ilarità è spiegata dal fatto che Adamus scrive dapprima 'bullsheet' invece di 'bullshit', e poi pronuncia il termine allungando l'accento tonico sulla seconda sillaba, "bullshiiit", imitando un non-anglofono].

L'opposto di Ahmyo, che equivale a purezza, fiducia, niente più inibizioni e quindi, in un certo senso, a Verità… è Makyo. Il momento di Makyo, che io generalmente associo ai termini "distrazione spirituale" o "cazzate spirituali", arriva per tutti. E' capitato a chiunque io abbia conosciuto e che si trovasse sul sentiero spirituale: incluso Buddha, quanto makyo lì! - inclusi alcuni dei più grandi leaders spirituali di ogni tempo; incluso ogni Maestro Asceso che abbia mai incontrato. Tutti costoro sono arrivati al momento di Makyo, nel loro viaggio. La cosa avviene più o meno verso la fine del processo di auto-realizzazione: iniziano ad inquinarsi con un mucchio di stronzate – cazzate spirituali, roba retorica, dogmatica, organizzativa e strutturale. Ecco perché a volte dico – irritando alcuni – "mollate l'astrologia". Badate bene… io amo l'astrologia, ma non quando diventa una dipendenza. Amo i cristalli, ma quando mi adornano mani e corpo…

LINDA: Benenvuto nel mio club…!

ADAMUS: (ridendo) … come gioielli. E amo i Tarocchi, ma quando si usano correttamente, quando rafforzano. Ma tutte queste cose, incluso – ahia… qui tocchiamo un terreno sacro – incluso Shaumbra!... tutte possono essere Makyo.

Tutte queste cose diventano distrazioni. Sono ingannevoli. Vengono messe in atto solitamente per un paio di ragioni. Una di queste è il bisogno di riempire un vuoto, perché quando arrivate in questa fase del processo di risveglio, all'improvviso vi sentite come se là davanti ci fosse un grande vuoto, un enorme nulla. In altre parole, non siete in grado di vedere cosa avviene dopo l'abbandono di tutti i giochi umani, e quindi vi sembra che là davanti ci sia solo del vuoto. Perciò, molto spesso piazzate un po’ di makyo lungo il percorso, un mucchio di distrazioni, per riempirlo.

Bene… vi rendo noto che nell'intero creato non esiste il benchè minimo spazio 'vuoto'! Non può esserci. In questa dimensione, come in qualsiasi altra dimensione, il vuoto non esiste. Non ve n'è alcuno. Sbarazzatevi della credenza secondo cui esistono spazi 'vuoti'. Non possono essercene, perché tutto è creazione. Non possono. State quindi colmando il vostro futuro, o quella che pare un'imminente zona di vuoto, con un mucchio di cazzate, un gioco.

Makyo viene poi spesso usato perchè ci si rifiuta di porre fine al gioco, e così tutte quelle cose diventano ulteriori svaghi e giocattoli posti sul tragitto.

Un'altra ragione per piazzare lì un po’ di Makyo – tutte quelle distrazioni e robe simili – è il non voler affrontare la vera questione davanti cui vi trovate proprio ora: ed è Ahmyo. La fiducia.

Ho visto esseri umani spirituali molto saggi, straordinariamente radiosi, estremamente evolutisi lungo il cammino, pronti per compiere il passo finale verso ciò che chiamiamo stato di ascensione… che all'improvviso mi cascano sul Makyo (risate). Di colpo, all'ultimo momento, cadono in quelle falsità. Devono riempire quello spazio davanti con qualcosa. Hanno letteralmente paura di fare quel passo – quello della fiducia al 100% in se stessi. Riescono ad arrivare al 99.9, ma attraversare quella linea fa paura. C'è sempre una resistenza. "Riesco ad aver fiducia in qualsiasi cosa, di me stesso, tranne che in …" … finite voi la frase. "Tranne che nel mio aspetto; tranne che nella mia intelligenza; tranne che nel modo in cui appaio agli altri". E' una grossa trappola, per gli operatori e leaders spirituali. All'improvviso, credono di dover apparire agli altri in un determinato modo – saggi, intelligenti, trasudanti luce bianca, benedizioni e perle di conoscenza (risate). Per nulla! Proprio per nulla! In realtà, il vero insegnante ed operatore spirituale è colui che diviene davvero umano, perché non ne ha affatto paura. Non ne ha paura.

Perciò, ok… dicevamo, fiducia totale. Passiamo quindi alla fase pratica del nostro incontro. Non voglio rubare tempo alle diapositive (risate).

LINDA: Veramente ci preoccupiamo più per il cibo.

ADAMUS: Continueremo a parlare di Amhyo – di completa fiducia – ma nel frattempo, stasera, domani, quando il nostro gruppo uscirà da qui e tornerà a buttarsi dentro a caos, slealtà e potenziali disastri, voi avrete l'opportunità di osservare il vostro personale Ahmyo. Osserverete se (a) avete fiducia in voi stessi e nel fatto che questo è reale, che questa nostra esperienza di gruppo è reale, oppure (b)… se stiamo solo inventandoci tutto!

Perché… visto?? (sgrana gli occhi ed imita qualcuno che sia spaventato da quest'ultima ipotesi) ... vedete cos'è che viene subito a provocare quella fiducia? "E se ci stessimo inventando tutto?" (qualcuno tra il pubblico dice "Non mi importa"). Non m'importa, certo! Assolutamente! Ah se avessi solo un altro biglietto da 100…!, comunque un premio Adamus lo riceverai, solo per questo! Non ha importanza, infatti…

LINDA: A chi il premio?

ADAMUS: La bella signora là in fondo.

LINDA: Quale?

ADAMUS: Quella che alza la mano, là…

LINDA: Okay.

ADAMUS: Qualcuno potrebbe sicuramente fare un braccio di ferro con me, su questa cosa. "E se stessimo inventandoci tutto? Se tutto questo fosse solo una splendida distrazione?". E io rispondo che non ha davvero alcuna importanza. Non ne ha. Esatto.

Detto questo, facciamo un bel respiro profondo.

Avrete dunque l'opportunità di sperimentare makyo e ahmyo, entrambi, da stasera alla prossim decina di giorni. E non si tratta di una qualche sorta di punizione o lezione. E' un'esperienza che date a voi stessi per poter realmente iniziare a sentire invece che pensarci su; un'esperienza con cui, Paul, potrai davvero entrare nel cuore della questione – (nel frattempo gli si è avvicinato) … qui, dallo a me…! ('sequestra' il cellulare che Paul ha in mano) … no, non voglio le tue noccioline, voglio il tuo cellulare (risate), okay grazie (e lo porta su un tavolino vicino al palco) – un'esperienza con cui puoi davvero entrare nella sensazione della cosa (Paul gesticola dal suo posto come ad implorare di riavere il cellulare e Adamus sorride tra i baffi) … Beccato eh??

Allora… (Adamus sta tenendo di nuovo il telefono di Paul in mano) … ehi, suona! Pronto? ... Sei tu Tobias? (risate). Ah… Kuthumi! No guarda, ci sentiamo dopo. Sì lo so ch'è importante!, ma in questo momento ho qui un gruppo, stiamo parlando… Tanto più tardi ci vediamo tutti lì… Okay, grazie. Namasteee…! (saluta alla maniera di Kuthumi, facendogli il verso, e solleva gli occhi al cielo come a dire "che pazienza!" - moltissime risate).

Infusione

Ok, ora entriamo nell'applicazione pratica. Qui è dove la cosa si fa divertente. Ognuno di voi deve avere un oggetto. Paul, la banconota da 100 sarà il tuo. Tirate tutti fuori un oggetto dalla borsa o dal portafogli: può essere un gioiello, dei soldi, uno di quei dannati cellulari, qualsiasi cosa. Anche una penna, sì, va bene. Qualcosa di vostro, che non appartenga ad altri. Possono essere delle chiavi, soldi, quel che volete.

(rivolto a Linda) E tu cosa usi?

LINDA: I tuoi gioielli…

ADAMUS: No, sono miei. Dev'essere roba tua.

LINDA: Oh.

ADAMUS: Ti deve appartenere…

LINDA: Non posso rivendicarli per miei?

ADAMUS: Guarda, hai un bellissimo anello oggi…

LINDA: Va bene..

ADAMUS: Bellissimo anello, sì. Vuoi degli altri gioielli?

LINDA: Oh sì!!

ADAMUS: Ecco, figuriamoci..! (risate)

Bene, ora inizieremo, e continueremo a portare avanti, un procedimento che chiamerò 'infusione'. Ho preso un attimo in prestito il nome da Aandrah e On, dal loro corso "Fusione Animica" (Soul Fusion).

Quanto sta avvenendo in questo periodo è che – mi frustra questa mancanza di parole, non sempre adatte a descrivere …! - ad ogni modo, la vostra anima, la vostra umanità e i vostri aspetti stanno tutti integrandosi insieme. Si stanno fondendo. In realtà non sono mai, mai stati davvero separati. E' un'illusione. Sta di fatto, però, che voi creaste l'illusione molto forte di uno stato di separazione dal Dio interiore. Un Dio che è già lì presente in voi, non là fuori da qualche parte. Avete poi creato una solida credenza e una forte illusione dell'esistenza di aspetti – cioè vari pezzi di voi – che periodicamente ritornano per essere integrati, ma che sono spesso molto frammentati.

Questa è dunque una grande illusione. E quanto sta avendo luogo adesso … – abbiate pazienza un attimo (intanto che parla si incammina verso il buffet) – … è che il tutto sta tornando a fondersi insieme (fa una pausa, sorseggia del caffè, guarda cosa è esposto da mangiare e sceglie un biscotto). Okay… dovevo prendere qualcosa prima che ci arrivaste voi, non rimane mai nulla…! (risate).

Ora, mentre anima e Sé tornano a fondersi insieme, mentre ogni cosa torna alla sua naturale unità, quello è anche il momento per voi di iniziare a prendere quell'enorme, meravigliosa energia del vostro sé-Dio ed infonderla negli oggetti della vostra vita. Infonderla, trasmettergliela dentro.

Un paio di precisazioni. Non fatelo con altre persone. Fatelo solo con oggetti che vi appartengono. Che sono vostri. Vostri. Non usate oggetti presi in prestito. Non fatelo sui vostri figli. Possibilmente, non fatelo nemmeno sui vostri cani. Fatelo con degli oggetti. Inizieremo ad infondere dell'energia. Inizieremo ad inserirla in cose come soldi, cellulari, la vostra auto, il vostro pc, qualsiasi cosa sia vostro.

Esiste una innaturale barriera tra voi e la realtà che vi circonda. Avete trovato questa modalità – davvero molto arguta – di separarvi da tutto il resto e contemporaneamente da voi stessi. Vi mantenete separati da questo pianeta come se, ecco, il pianeta fosse lì da una parte e voi dall'altra… E, toh, oggi abbiamo qui proprio Madre Terra, Gaia. Ti spiace alzarti?.. sì , sì, grazie! (il pubblico applaude, una donna vestita da 'Madre Terra' si alza in piedi).

E quindi, per colpa di questa specie di – la chiamerei – rabbia o resistenza ad essere pienamente incarnati sulla Terra, avete separato voi stessi dagli oggetti che vi cirondano nella vita. C'è questa credenza, secondo la quale le cose materiali vi terranno intrappolati qui. Non è così. In realtà, contribuiranno al vostro affrancamento.

Bene, ora inizieremo, anzi inizierete, ad infondere la vostra energia nelle cose della vostra vita, e farlo è molto semplice... (si gira verso Linda come a cercare qualcosa).

LINDA: Cosa c'è?

ADAMUS: Sto cercando…

LINDA: Cosa?

ADAMUS: … un oggetto, per Cauldre. Beh, prendo il tuo anello, giusto per fare una dimostrazione. Ecco vedete (mostra l'anello in mano), è semplice…

Che lo sappiate o no, voi siete esseri radianti. Irradiate ed emanate sempre delle energie. Quelle di alcuni sono di tipo prettamente elettrico o magnetico; le energie di altri hanno più la caratteristica di una luce, paragonabile, sì, a quella delle lampadine (indica il soffitto); e altri si trovano più entro questo spettro di pura energia spirituale. Irradiate costantemente, ma lo fate in modo un po’ inconsapevole, senza porvi molta attenzione.

Potete dunque iniziare ad infondere la vostra energia negli oggetti. Senza scopi. Non state cercando di trasformarli in qualcos'altro; state letteralmente trasmettendovi dentro voi stessi. E mentre lo fate, mentre infondete voi stessi in questo anello, non state privandovi di nulla di ciò che avete dentro. Non state prendendo fuori una porzione della vostra energia fondamentale per metterla da qualche altra parte, perchè ora, nella Nuova Energia, non esiste mai la privazione di qualcosa. Esiste solo l'acquisizione. Vedete, la Nuova Energia funziona diversamente. Non se ne può mai 'toglier via' una parte. Il valore centrale dell'energia rimane sempre lo stesso, o addirittura aumenta. Perciò non preoccupatevi, pensando che stiate privandovi di una parte di voi stessi.

Iniziamo dunque a fare qui insieme questa infusione, o come altri direbbero, questa fusione, o miscela. Come dicono in francese?... Mélange? (il pubblico risponde sì). Mélange. Ah!, non suona molto più bello che "infuse"?! (infondere)

Ok, diciamo… diciamolo insieme!, mélange… Diciamolo con un…. ti spiace? (sollecita Alain a dirlo con accento francese - "mélange"). Un microfono per favore…!

LINDA: Nessun problema.

ADAMUS: Bisogna proprio sentirne le sfumature… che bella la lingua Francese!

ALAIN: "Mélange".

ADAMUS: Mélange! (Adamus gli va dietro e parla a bocca piena masticando un biscotto) Mélange… (molte risate). Devo dire che con la bocca piena Cauldre riesce a parlare francese molto meglio!! Mélange… (moltissime risate).

Iniziamo quindi ad infondere. E non lasciatevi disorientare, in realtà è un procedimento molto semplice. Perchè lo facciamo? Perché questo anello, o qualunque oggetto stiate tenendo in mano, detiene molto più potenziale di quello ovvio, a voi visibile. Quello visibile… sono le piccole pietre – e spero vivamente che Cauldre le compri qualche pietra più grossa! – e un po’ di oro. A proposito di oro – ne parleremo non appena entreremo nell'argomento gemme e gioielli.

 LINDA: Oh tesoro! (risate).

ADAMUS: La bellezza dell'oro sta nel fatto che è probabilmente la miglior sostanza a disposizione dell'uomo per bilanciare le energie durante il lavoro alchemico. Gli alchimisti non cercavano di trasmutare gli oggetti in oro; usavano l'oro reale o le sue dinamiche energetiche per bilanciare un procedimento. Ogni volta che alchemizzate, trasmutate, sbloccate l'energia insita in qualcosa, vi è un imponente scambio o trasformazione energetica. E può essere davvero possente. Gli alchimisti lavoravano con l'oro perché ha un suo modo di riequilibrare quel processo, così che non vi travolga. Una sola, piccola quantità di oro conta moltissimo per un lavoro alchemico davvero bilanciato.

Allora, perché faremo questa infusione? Perché questo anello è molto più che un anello. Questo anello ha dei potenziali di cui non avete ancora iniziato a rendervi conto. Quella banconota da 100 che ora possiedi, Paul – perché ora è tua, non è più di Cauldre – ha dei potenziali dentro di sé. E' un pezzo di carta, certo, ma tramite l'infusione acquisisce dei potenziali straordinari. In altre parole, potete avere una tale fiducia nel sé, da poter inserire una parte di voi stessi dentro quegli oggetti senza preoccuparvi minimamente che, privandovi di qualcosa, un qualche essere umano possa farvi qualche vigliaccata alle spalle o qualche spirito maligno s'impossessi di voi… Non vi possederanno proprio per nulla, credetemi! (risatine). Non certo al punto di evoluzione cui vi trovate! Siete troppo ripuliti, per loro. Se ne andranno dietro ad altri esseri umani.. (risate). Ma ne riparleremo…

Ok, qual'è il modo per infondere?

(Adamus inspira e poi espira intenzionalmente, a lungo e delicatamente sull'anello)

Ecco, l'ho appena fatto. Con un profondo respiro. Rilassato. Senza scopi. Senza cercare di forzare nulla. Non c'è spinta, non c'è resistenza. Ho una tale fiducia in me stesso, che non mi preoccupo di nulla. E tramite il respiro ho trasmesso lì dentro la mia energia. Giel'ho infusa. Mi sono espanso dentro questo oggetto senza aspettative, senza dire "Okay, ora devi trasformarti in cinque anelli più grossi!". Senza nulla di tutto questo, ma solo sentendo una gioia tale per la mia vita, da poterla trasmettere dentro agli oggetti fisici che mi circondano.

Ora, respirate profondamente.

Prendete il vostro oggetto in mano. Lasciate andare ogni aspettativa. Abbiate fiducia in voi stessi. Ahmyo…. Ahmyo…. Ed espirate semplicemente voi stessi dentro a quell'oggetto.

(pausa, mentre il pubblico 'infonde' i propri oggetti)

Se per caso vi arriva quella piccola pedata dalla mente, "Ma che diavolo stai combinando?", oppure "Non avrei dovuto mangiare aglio a pranzo!"… lasciate andare.

Ora… avete appena trasmesso, o espanso, o insufflato il vostro , il vostro Io Sono, il vostro Ahmyo, in quell'oggetto – per inciso, usare il respiro è il metodo più semplice, esistono molti altri modi per farlo, ma il respiro è quello più facile.

Qui non si tratta di prana. Non è chi. Non è un qualche Campo di energia universale. E' voi. Afferrato? Non proviene da qualche parte. Non state attingendo a qualche bacino di energia posto su un altro pianeta. Non si tratta neanche della tipica energia da forza vitale che scorre attraverso tutte le cose. Questo (mostra l'anello) siete voi. Puramente voi.

Ciò che accade, è che questo oggetto adesso vi ha preso. Siete lì dentro, ora. Non intrappolati, bensì divenuti sua parte integrante. Con questo profondo livello di fiducia, di ahmyo, la cosa non vi spaventa. Non la temete affatto. "Oh mio dio, ho appena messo qui dentro il mio karma negativo!" (risate). (scuote la testa come a dissentire) Qui dentro c'è la vostra purezza, integrità, il votro ahmyo. Potete anche cantarglielo dentro…. "Aaaaaaaaahhhhhmmmmmyoooooooooo…." (Adamus intona 'Ahmyo' tenendo l'anello davanti alla bocca e così facendo respira su di esso cantando, il pubblico lo segue nel canto e fa lo stesso coi propri oggetti).

Sono la mia purezza, il mio amore, ad entrare lì dentro… Grazie (restituisce l'anello a Linda). Ed ora state a guardare, osservate come ciò sbloccherà dei potenziali.

Lasciate che vi chieda: cosa accade se – posso riaverlo scusa? (richiede l'anello a Linda, che glielo ridà sbuffando un ) – cosa accade se, una volta respirato dentro a questo bellissimo anello, all'improvviso… lo perdete?? (fa il gesto di lanciarlo fuori dalla porta del retro, Linda fa un balzo ed esclama dallo spavento)

LINDA: Non ci pensare neanche…!!

ADAMUS: No, ok, lo metto qui insieme a tutti gli altri aggeggi sequestrati oggi (lo ripone sul tavolino coi cellulari e altro)… Dunque: all'improvviso lo perdete. "Oh noooooo! L'avevo fatta male!! [l'infusione]. E adesso mi si ritorce contro come una qualche stregoneria!!" (moltissime risate). No. Doveva assolutamente andare così. Ritornate al vostro Ahmyo! Riflettete che c'è sicuramente qualcosa che sta succedendo. Quell'anello non è andato perso. Quell'anello si è espanso in un'altra dimensione, una dimensione non fisica.

LINDA: E' questo ch'è successo, al mio regalo di compleanno?

ADAMUS: Esatto!, proprio questo! E' esattamente quel ch'è avvenuto. Racconta pure la storia…

LINDA: Eravamo in Turchia, dentro ad un bazaar, stavamo guardando tutte le bellissime cose esposte, quando di colpo Geoff – grazie all'influenza di qualcuno, mi sa! - vide quel bellissimo braccialetto d'oro e si offrì di comprarmelo. Era sbalorditivo da quant'era magnifico. Preziosissimo. L'ho amato subito, l'ho accettato, messo al polso… e sull'aereo verso l'Egitto è scomparso…. Buaaaah-a-a-aaaaa!!!!…. (Linda recita un pianto sconsolato e Adamus mima di suonare il violino, come a sottolineare il 'dramma' dell'evento – moltissime risate).

ADAMUS: Ma sarà poi così davvero? Sarà stato così? O è successo altro? Sarà scivolato dentro un'altra dimensione …oppure sul polso di un qualche Turco o Egiziano? (risate). … Non ha importanza. Non ha importanza, perché c'era tanta meravigliosa energia in quell'oggetto. Che non consisteva solo nell'oro di cui era fatto o nelle sue stupende fattezze, bensì nell'energia dell'amore di Cauldre e del compleanno di Linda.

A questo punto, Makyo direbbe (usando un tono lamentoso): "Devo aver fatto qualcosa di sbagliato! Non sono stato attento! Dovrei prendermi cura meglio delle mie cose!". Oppure, ed ecco un altro esempio di Makyo, usato proprio da Linda…. "Non mi merito l'amore"… (si odono dei "oohhh!" in sala…).

LINDA: Ci sei andato giù dritto eh? Grazie…!

ADAMUS: (sorridendo) Molto dritto sì… (risate). "Non me lo meritavo... Non sono una buona moglie... Io devo… io non potevo accettare quel bellissimo braccialetto..." (lei lo picchia con un cuscino, lui impassibile e sguardo serafico). Solo io posso picchiare! (alludendo all'episodio con Paul- molte risate di Linda e pubblico).

Questo è makyo: un mucchio di stronzate. Ahmyo invece dice: "Quel regalo continuerà a donare. Quel regalo se n'è andato e s'è espanso. Non ha bisogno di stare sul mio polso, anche se sarebbe carino… Quel regalo è là fuori in giro e mi farà arrivare altri doni".

Dipende tutto dalla vostra coscienza – dalla vostra coscienza. Se siete nel makyo, avete ragione: quell'accidente di braccialetto l'avete perso e non tornerà mai più. Se siete in amhyo, avete sbloccato i potenziali che esso conteneva, e ve n'erano molti. Riuscite ad avere quel tipo di fiducia? (qualcuno mormora… "wow!"). Sì, esatto.. wow! Questa è la vita nella Nuova Energia, ed è ciò che stiamo facendo.

Ok, torniamo a … (dà un affettuso bacio a Linda, dalla faccia un po’ abbacchiata) … questo era di Cauldre! (risate). Ok, torniamo all'infusione. Miscelare, fondere…

Allora, vi chiedo di farlo solo con degli oggetti, e potete farlo ovunque e in qualsiasi momento. Perfino se c'è qualcuno vicino. Potrei avere di nuovo il tuo… (Linda scuote la testa, gli fa cenno di scegliere qualcos'altro dal tavolino di oggetti, e Adamus preleva proprio il cellulare di Paul)… ok, userò questo, grazie.

LINDA: Oh-oh! (risate)

ADAMUS: Anche se c'è qualcuno vicino… e volete fare un po’ di infusione… (tiene il telefono davanti a sé come per leggervi qualcosa, ma 'furtivamente' ci respira sopra, moltissime risate) .. visto?, non se ne accorgerebbe nessuno! Oppure potete far finta di conversare al telefono… (lo tiene all'orecchio e fa finta di emettere un mezzo sbadiglio, storgendo la bocca e respirando così 'di traverso' sul cellulare- molte risate). Vedete, potete infondere la vostra energia dentro tutto.

Applicazioni Pratiche

Quali possono dunque essere alcune applicazioni pra… - beh, prima di tutto, ricordatevi il motivo per cui lo state facendo, per cui state trasmettendo il vostro Io Sono… E il motivo è, che ora siete così determinati e fiduciosi, da poter uscire da qui e andare a fertilizzare col vostro Io Sono ogni cosa che possedete! Spargetelo! Porterà i vostri oggetti in vita. Li farà vivere.

Fate una prova, se volete. A casa, prendete una piccola statuina o una cosa del genere, se l'avete – oh su che lo so!, ce l'avete tutti, anche se lo nascondete e non me lo volete dire! – una statuetta di Quan Yin, di Gesù – e in questo caso, per favore, che non sia un Gesù in croce, ma in piedi - o un qualsiasi soprammobile acquisito nel tempo. Di Adamus credo non sia ancora uscita nessuna statuina… ma sarebbe fantastico! (risate). Oppure andate a comperare qualcosa del genere. Non c'è in realtà neanche bisogno che abbia un aspetto preciso. Oppure può essere un animale di pezza, una bambolina, quel che volete.

Iniziate ad infondere (dà l'esempio usando un bicchiere e respirandovi sopra). Porterete quell'oggetto in vita. Un oggetto inanimato, una piccola statua – e comincerete a darle vita.

E inizierà a contenere, trasportare ed esprimere la vostra energia. Sarà la naturale estensione del vostro corpo. Di colpo, quell'oggetto che sarà seduto o in piedi vicino al vostro letto, dopo pochi mesi di delicata infusione – notare la parola chiave, 'delicata' –  un bel giorno l'osserverete e quello starà cantando e ballando. Questo significa che anche gli altri dovrebbero vederlo cantare e ballare? No. Ma potrebbe essere? Forse… Forse. O potrebbero anche solo notare strane cose che avvengono in quella stanza. In ogni caso inizierà a ballare, cantare o parlare, e siete voi. Non scordatelo mai, questo. E' voi. Voi. C'è il vostro amore, c'è la vostra gioia, dentro a quegli oggetti. Allo stesso tempo, mentre quell'oggetto si animerà, andrà ad aprire nuovi potenziali. Non si tratta di mettersi ad adorare queste cose. Si tratta di avere una tale fiducia in voi, ora, da poter spalancare e trasmettere voi stessi - ah!, ahmyo! – dentro qualsiasi cosa.

Pensiamo adesso a qualche applicazione pratica, in questi nove minuti rimasti. Prego Linda, vai col microfono.

LINDA: Con piacere.

ADAMUS: Per favore, ricordate: per ora, soltanto oggetti vostri. Lo so che qualcuno se ne andrà via di qui e cercherà di soffiare sul proprio coniuge... non fatelo! (risate). E' indice di poca compassione... Quindi, (scrive) "Solo vostri oggetti", o beni, o come volete chiamarli. Raccomanderei, inoltre: "Niente animali", in questo momento. Arriveremo anche quelli, col tempo. Sì, voi li "possedete", ma in realtà non è vero. A loro piacerà reagire a tutto questo procedimento. Sì, è vero (rivolto a qualcuno in sala) – qualcuno qui lo sta già dicendo – è vero che stanno già mostrando di mandarvi indietro una risposta, certo che lo fanno. Quell'animale è voi, certo, ma lo state facendo in maniera inconsapevole. Per il momento, tenetelo fuori quindi.

Anche cose come gli alberi: passeggiateci pure vicino, ma per ora lasciateli stare. Devono essere oggetti che vi appartengano, che son vostri. Gioielli… e pensiamo insieme ad altre cose. Pensiamo a delle applicazioni pratiche. State per portare in vita, e spalancare, i potenziali degli oggetti materiali presenti nella vostra vita.

LINDA: La mia penna.

ADAMUS: La tua penna. Sì, va bene. Una penna, perché?

LINDA: Per far sì che nella penna si crei quel flusso con cui possa esprimermi.

ADAMUS: (sta scrivendo al tabellone). Oggetti vostri. Niente animali. Niente persone. Tenete il tutto su un livello semplice, soprattutto nel prossimo mese o due.

… Una penna, okay. Quindi, respirate sulla penna. Fate amhyo. Apritevi. Infondete – ricordate questa parola, infodere – la vostra energia. Non il prana, niente di tutto questo – solo la vostra energia, il vostro sé-anima.

La vostra penna, dunque. Okay.

CAROL: Cosa ne dici dell'auto?

ADAMUS: La vostra macchina, eccellente, sì. Dalle un premio.

LINDA: A chi? Chi? Era Carol?

ADAMUS: L'auto. Come sapete, in realtà l'infusione all'auto la state già facendo comunque, però in modo non consapevole. L'auto, infatti, diventa voi già dopo poco che ne prendete possesso e che la roba si vi si accumula dentro. Avete problemi con l'auto? Fate un profondo respiro, e la macchina può realmente spostarsi verso un altro potenziale di se stessa per servirvi in maniera molto migliore: cosa che vuol fare, ma non era finora in grado di fare.

Mentre guidate, avvaletevi di Ahmyo, e respirate nell'auto. Hah, hah, hah, hah, hah, hah (Adamus finge di guidare mentre emette veloci respiri a bocca aperta; molte risate). Ecco, ora state facendo la scelta consapevole di infondere voi stessi nell'automobile. Ciò apre nuovi potenziali. Sarà al vostro servizio, vi porterà in giro con maggior sicurezza e affidabilità, e minore consumo di benzina. Assolutamente!

Un altro.

KATHLEEN: Il computer!

ADAMUS: Beh, è scontato. Portate il microfono lì…

JOSHUA: La mia carta di credito.

ADAMUS: La carta di credito!! Bello!, mi piace! (applausi in sala)

Ok, però ricorda: nessuno scopo, nessun programma. Non stai dicendole: "Ehi, saldami tutti quei conti!", perché in quel modo faresti solo scattare un qualche tipo di polarità o dualità. E non è questo che vuoi ottenere. Stai solo insufflando te stesso in quella carta, che diviene viva e apre nuovi potenziali. Ti trovi in fiducia totale con te stesso, così non hai alcun timore di quei potenziali. Puoi governarli, puoi gestirli, e respiri dentro di essi. Eccellente, eccellente. Hai avuto un premio Adamus?

LINDA: Me ne sono già occupata.

ADAMUS: Beh, penso che dovresti averne due. Visto? Quella carta di credito sta già funzionando! (risate). Bene, vediamo a chi arriva il microfono ora.

LINDA: Proprio qui.

KATHLYN: La mia licenza commerciale.

ADAMUS: La licenza, bene anche questa. Per quale tipo di attività?

LINDA: Di che tipo?

KATHLYN: Ho un'attività di Gardening Coach [termine in uso da qualche tempo negli Usa, non tradotto in italiano neanche dagli operatori del settore: sono giardinieri esperti che insegnano a proprietari di giardini come farli nascere, crescere e curare - da qui il termine 'coach' = 'allenatore' o 'allenamento']

ADAMUS: Gardening Coach, benissimo! Ok, allora infondi quella licenza, ma senza prefissarti delle mete, respiraci dentro la tua anima. Sapete, per tantissimi di voi… in questo momento, la vostra anima non è davvero inserita nella vostra vita, ma è quel che vuole! Mentre la vostra umanità, che dentro alla  vita ci si trova, non è che sia molto sicura di volerci stare… (pausa umoristica, risate). Puoi ridere anche tu, dai (rivolto a qualcuno che non l'aveva capita) … (altre risate).

In questo modo voi introducete il divino nella vostra vita. Vedete come funziona? E' così semplice. Il divino era stato separato. Se ne stava là fuori, lì da  qualche parte. Ora state reimmettendo nella vostra vita l'anima usando il respiro. Sì! Sì!! … mi sto esaltando (risate). Ok, cos'altro, cos'altro potreste usare?

INGE: Cosa ne dici degli occhiali?

ADAMUS: Gli occhiali. Beh certo. Ma senza programmi… senza cose come "i miei occhi andranno sempre meglio…". Fiducia totale. Stai respirando su di essi solo perché si tratta di qualcosa che comunque si trova sul tuo viso, qualcosa ch'è lì per te. Non stai dicendo (e respira molto velocemente) "Hah, hah, hah… chiarezza! … hah, hah, hah… occhi migliori…". Vi stai solo immettendo la tua anima col respiro. In pratica, invece di avere una separazione tra voi e il vostro mondo materiale, stiamo fondendoli insieme… giusto Aandrah? Certo, è così! Occhiali da vista, quindi. E cos'altro? Qual'è un'altra cosa, ch'è veramente importante?

LINDA: Un momento, un momento! Il microfono è già qui…

ADAMUS: Ok, parli solo chi ha il microfono.

VINCE: Le chiavi di casa!

ADAMUS: Le chiavi di casa… E perché non l'intera dannata casa (risate)?! Ti metti lì fuori e – haaah! …(emette un enorme e rumoroso respiro verso un'immaginaria casa – molte risate).

VINCE: (ridendo) Beh non credo riuscirei a farlo così potente come te!

ADAMUS: La casa o le chiavi, in effetti è lo stesso, perché le chiavi rappresentano la tua casa, quindi puoi usare quelle. Quindi, assolutamente sì, la casa! La casa è ciò che contiene la maggior quantità della vostra energia più di qualunque altra cosa esistente! Davvero. Perché é… beh, ci passi dentro moltissimo tempo, è il tuo ritiro. Quindi ok, respiri nella tua casa, e la tua anima a quel punto si inserisce in essa, nella tua casa fisica. La tua anima è sempre stata in qualche altra casa, e adesso può insediarsi nella tua. Vedete come funziona? Voi inserite, fondete ed infondete voi stessi nella vostra vita, e ciò sblocca dei potenziali in precedenza a voi sconosciuti. Ok, un altro.

ALAYA: Il nostro cibo. Il cibo.

ADAMUS: Il cibo! Sì, ogni cosa che mangiate, certo! Ma per favore, ricordatevi che non state cercando di fare, sapete, una qualche sorta di magia sul cibo. Non si tratta di Reiki-zzarlo, non si tratta nemmeno di benedirlo. State solo permettendo alla vostra anima di essere dentro a quel cibo, e ciò sblocca dei potenziali.. e non ha importanza che si tratti di una pizza o di fagioli biologici, di una bistecca o pesce, che siano patatine fritte o alfa-alfa. Non ha importanza. Andate oltre tutta la questione della vostra 'dieta', perché non ha importanza. La vostra anima a questo punto è IN quel cibo. Non siete più dipendenti dall'energia, o proteine, o altro, che potete trarre da quel cibo. Ciò che state realmente facendo è dire: "Io ho già tutto questo all'interno, ed ora mangerò per il semplice piacere di mangiare". Prego, Larry.

LARRY: Il mio intero portafoglio.

ADAMUS: Tutto il tuo portafoglio. Sì, va bene. E' una bella idea, perché il tuo portafogli è molto simbolico. Com'è il tuo?

LARRY: E' vuoto (risate).

ADAMUS: Ok, e com'è?

LARRY: Vuoto, è vuoto! Non è che hai un pezzo da cento? (altre risate)

ADAMUS: Come no! Ma com'è?, pesante o leggero?

LARRY: Pesante.

ADAMUS: (si mette a ridere) … non guardarti da solo! (Larry è l'operatore, e sta rispondendo ad Adamus guardandosi a volte tramite la telecamera).

LARRY: No beh, sto guardando te in realtà, per assicurarmi che ti sto inquadrando con la telecamera…

ADAMUS: Ok, il portafogli (lo scrive), hai assolutamente ragione. Però ti sfido – sfido te! (fissa in telecamera parlando direttamente a Larry) - a farlo rimanendo nella fiducia totale! A non farlo in uno stato di makyo, a non farlo in una condizione di necessità o ciò che percepisci essere un'vuoto', bensì in uno stato di Ahmyo! Fiducia piena! Ci riesci, mio caro amico…? - non guardare nella telecamera!

LARRY: Mi stavano parlando (il direttore alle macchine gli stava parlando tramite l'auricolare)

ADAMUS: (si rivolge a qualcuno) Digli di non guardare in telecamera…

(una voce) : Smettila!

ADAMUS: Allora, riesci, una volta per tutte, a respirare la tua anima dentro alla tua vita e ricevere abbondanza, invece di preoccupartene e distrarti lungo il tuo viaggio spirituale?

LARRY: Sì!

ADAMUS: Grazie. Bene, il prossimo. Dentro cos'altro respirereste voi stessi?

DAVE: Gli strumenti musicali.

ADAMUS: Certo! Ottima cosa. Gli strumenti musicali!, anche se – e specialmente se – non ne suonate alcuno! (risate). Andate a comprarvene uno!, respiratevi dentro, e osservate come prende vita. Davvero.

Okay, solo un paio ancora, poi ho il mio appuntamento. Kuthumi s'arrabbia se arrivo tardi.

LAUGHING BEAR: Il mio letto.

ADAMUS: Il letto, ottimo! Davvero ottimo. Cosa accade nel tuo letto?... no, beh, non lo voglio sapere… (risate).

LINDA: ('sgridando' Adamus per la battuta) Ma per favore…!

LAUGHING BEAR: Sì, è il mio altare, certo.

ADAMUS: Il tuo letto, sì, perché quello è il palco per la messa in scena dei sogni.

LAUGHING BEAR: Certo.

ADAMUS: Non ci si dorme soltanto, infatti, e riesci a immaginarti l'enorme sblocco di potenziali associabili al letto? Eccellente. Ancora una persona (Linda porta il microfono a Jean, dello staff). A proposito, Jean, magari potresti aprire un forum o un qualcosa tipo un message board, in cui gli Shaumbra potrebbero andare a scrivere tutte le cose dentro cui respireranno la loro anima e che porteranno in vita, e poi magari correggerli quando e se dovessero farlo usando delle persone. Sì, dimmi pure la tua risposta.

JEAN: Il mio corpo.

ADAMUS: Il tuo corpo, benissimo! Davvero ecccellente. Il vostro corpo!! sì! (si fa dei grossi respiri 'addosso', risate). Assolutamente sì!, il vostro corpo! Avete sempre avuto questa illusione di essere intrappolati dentro a quel corpo e che questo vi tradisca. O che, se non lo sta facendo, prima o poi lo farà. Avete questa credenza nella morte per malattia, morte per vecchiaia, morte per consunzione. E così è questo che avviene nel vostro corpo! Ma cosa succede se invece – haaah (compiedei respiri sulle braccia, come esempio) – respirate per infondere voi stessi dentro il vostro corpo? Alcuni di voi ritengono che il corpo sia la dimora dell'anima. Hmm, hmm, hmm, hmm, hmm (dissente col capo)… Voi non avete mai lasciato che l'anima ci entrasse dentro!, perché in realtà non vi piace quel corpo, o la salute o qualunque altro problema affiliato o associato alla biologia. Perciò fatelo, respirate dentro al vostro corpo. Ok, eccellente punto. Spero che abbiano avuto il premio Adamus tutti quanti.

LINDA: Sì signore, certo.

ADAMUS: Bene. E' arrivato il momento di concludere. Continueremo il prosimo mese.

Nel frattempo, per favore, trovate degli oggetti. Beh, naturalmente non dovete esagerare, trovate però alcuni oggetti che abbiano davvero un significato per voi, può esssere una delle cose scritte qui al tabellone. Può trattarsi solo di un pezzo di gioielleria. Può essere una pietra che moltissimo tempo fa avete trovato, portato a casa ed ora è  lì appoggiato da qualche parte sul vostro… spero non un altare, spero non ne abbiate! Tu ce l'hai, Laughing Bear? (fa cenno di sì). Disfalo! Disfalo subito, oggi. Al più tardi domani. Niente altari! L'unica cosa che dovresti avere su un altare dovrebbe essere il tuo culo… (risate). Sto dicendo sul serio. Non voglio vedere nient'altro su un altare. Non dovreste adorare nient'altro che voi stessi, o una foto di voi stessi… se avete paura di sedervi con le vostre chiappe lì sopra (risate). Vi sfido a farlo. Tirate via tutto e metteteci sopra una vostra foto. Vi sfido a farlo.

… ma insomma cosa credete?!, che davvero Gesù voglia stare sul vostro altare? No! Credete che Buddha voglia stare sul vostro altare?? No! Vuole che voi ci stiate sopra! Non esiste un solo Maestro Asceso che si rispetti… che voglia venire adorato! Proprio per niente! Tutti loro hanno delle storie veramente schifose alle spalle. Ve ne ho raccontata qualcuna, in altri nostri incontri. Hanno tutti avuto la loro porzione di Makyo lungo il percorso – chi appeso a una croce, chi morto di stenti e di fame – qualunque forma abbia assunto la cosa. Loro non vogliono affatto che li adoriate… e sapete perché? Perché non vogliono che voi dobbiate percorrere la stessa strada presa da loro, allo stesso modo in cui voi non volete che i nuovi risvegliandi debbano seguire lo stesso identico cammino fatto da voi. Vorreste forse che vi adorassero su un altare per ciò che avete passato nella vostra vita? Assolutamente no! – spero.

No. E non perché ciò che avete vissuto voi, abbia qualcosa di sbagliato, ma voi state aprendo la strada per far capire loro che esiste un modo più – oh Kuthumi, sì!, finisco in un attimo – che esiste un modo molto più efficace di fare il tutto, un modo più aggraziato, e Ahmyo è esattamente questo. E' assoluta grazia in azione. Grazia assoluta. Non vogliono stare sul vostro altare. Tirateli giù da lì. E anche Gaia non vuole stare sul vostro altare. Sta per andarsene, come sapete. Tutti loro non vogliono stare su quell'altare. Cristalli? Hanno perso la loro energia già molto tempo fa. Non c'è bisogno adoriate dei cristalli o nulla del genre. La vostra foto!, la vostra foto deve stare su quell'altare.

Quindi.. facciamo un respiro profondo. Abbiamo affrontato davvero molte cose oggi, è stato un altro magnifico incontro. Riassumiamo il tutto velocemente.

Fiducia, Ahmyo. E' importante. Se farete questa infusione, dovete volerla fare partendo da una condizione di assoluta fiducia. Vorrete avere una tale fiducia in voi stessi, da non avere riserve né esitazioni. "Io Sono Ciò Che Sono". Cosa c'è di più? Poi, potete fare la vostra infusione.

Ne torneremo a parlare… Saranno circa altre tre o quattro le serie in cui parleremo di infusione e della differenza che può fare nella vostra vita personale. Farà un'enorme differenza, quando lo farete, per gli esseri angelici che arriveranno qui per la prima volta. Farà un'enorme differenza, per tutto ciò che noi facciamo qui insieme. Farà un'enorme differenza, per i potenziali del mondo. Farà già differenza al termine di questa giornata, domani, o in qualunque momento ci incontreremo per i nostri eventi. Un'enorme differenza.

Perciò, fate un respiro profondo… è fiducia, è Ahmyo. Fate un bel respiro e sappiate che quando trasmettete consapevolmente la vostra anima, il vostro sé, e lo respirate dentro agli oggetti della vostra vita, smettete di creare una separazione tra voi ed il mondo materiale. Smettete di creare una separazione tra voi e il vostro spirito in questo mondo. Quando col respiro immettete la vita dentro a quelle cose, esse realmente prendono vita e si mettono al vostro servizio, in maniera totalmente nuova.

Così, Shaumbra, respiriamo profondamente, e ci rivediamo più tardi.

Nel frattempo, devo ricordare a ciascuno di voi… che tutto va bene nell'intero creato, e quindi, Noi Siamo Tutto Ciò Che Siamo.

Guten Abend! ('Buonasera', ted.)

 

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I Materiali del Crimson Circle, con Tobias, Adamus Saint-Germain e Kuthumi lal Singh, vengono offerti gratuitamente fin dall’Agosto 1999.

 

Il Crimson Circle è una rete globale di angeli umani, chiamati Shaumbra, che sono tra i primi a transitare verso la Nuova Energia. Sperimentando le gioie e le sfide del processo di ascensione, essi divengono Standards per gli altri esseri umani che si trovano nel loro Viaggio di scoperta del proprio Dio interiore.

 

Il Crimson Circle si incontra mensilmente nell’area di Denver, Colorado, dove Adamus presenta le ultime informazioni attraverso Geoffrey Hoppe. Gli incontri del Crimson Circle sono aperti al pubblico, tutti sono benvenuti.

 

Se stai leggendo queste parole e provi una sensazione di verità e connessione, sei proprio Shaumbra. Sei un insegnante e una guida, per gli esseri umani e gli angeli allo stesso modo. Permetti al seme di divinità di sbocciare dentro di te, in questo momento e nei tempi a venire. Non sei mai solo, poiché c'è una Famiglia in tutto il mondo, ed Angeli nei regni intorno a te.

 

Potete distribuire liberamente questo testo, in maniera non commerciale e gratuitamente. Vi preghiamo di includere le informazioni nella loro integrità, note presenti comprese. Ogni altro utilizzo deve essere approvato per iscritto da Geoffrey Hoppe, Golden, Colorado.

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