IL MATERIALE DEL CRIMSON CIRCLE

La Serie della Scoperta

SHOUD 7: “SCOPERTA 7” – con ADAMUS, canalizzato da Geoffrey Hoppe

Presentato al Crimson Circle        
1 marzo 2014
www.crimsoncircle.com

Traduzione di Gioia Villa

Io Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sicuro e Sovrano.

Oh, io amo respirare nell'energia di quest’ambiente umano molto 3D. Ah! Lo amo. Lo amo proprio.

Prima Cauldre ha fatto un commento riferito a me, hmm, pensava che forse me lo sarei dimenticato. (si riferisce a un commento fatto durante l'introduzione) No, Cauldre. I vecchi ragazzi morti non dimenticano. (risate) Oh, no. Oh, no. Ciò porta a galla una domanda interessante. La morte! Significa che siamo andati, inconsapevoli, inconsci, stupidi? Nooooo. Cos'è davvero la morte? Cos’è davvero la morte quando ti trovi in un corpo umano con una mente umana, ma non sei consapevole di come stai manifestando e creando la tua vita? Non sei consapevole del come e del perché accadono le cose?

Cos’è davvero la morte? Essere in un corpo umano o essere me?  (Adamus ridacchia)

Non era forse questo il punto? Non è questo tutto il punto – la vita, morte, le paure, la sicurezza, la consapevolezza? La consapevolezza. Non è davvero questo il tema di fondo? È proprio questa la ragione... oh, Sandra, caffè con latte di capra, per favore. Caldo. Grazie. Quassù non ci sono capre? Ci sono i leoni di montagna. Vai a cercarmi una capra. Mungila. (risate e Adamus ridacchia)

É un Tempo Nuovo

Ciò fa affiorare il punto centrale. 300 anni fa chiudemmo le Scuole Misteriche dopo molti, molti secoli di operatività. Le chiudemmo perché per allora non potevamo spingerci oltre a causa della coscienza di quel tempo – molto densa, molto difficile – manifestata dalle religioni che ci perseguitavano, cercavano di bruciare i nostri centri, li chiudevano, ci torturavano, ci mettevano in fuga. Le chiudemmo perché scoprimmo che chi aveva raggiunto un certo punto di ciò che chiamereste illuminazione... (Sandra gli passa il caffè) Grazie. (lo odora) Non è capra e neppure mucca. Strana roba chimica Hm. Hm. (risate) É un modo strano, strambo di bere il caffè.

Ecco, chiudemmo le scuole perché chi aveva raggiunto un certo punto d’illuminazione, se ne andava. Lasciava proprio il reame fisico. Alcuni sarebbero tornati per un'altra vita o due o tre o quattro, ma erano arrivati a un certo punto – non è neppure il punto dove siete voi – e se ne andarono; troppo difficile, troppo poco sicuro, troppo impegnativo e troppo seducente passare dall'altra parte.

Su questo pianeta, quindi, per 300 anni c'è stata un po' di oscurità, un po' di vuoto in termini di vera spiritualità. Sì, certo ci sono stati gruppi di studio più che la condivisione mondiale delle religioni. Ogni tanto c'erano qualche canalizzatore e qualche mistico, ma un vero e proprio gruppo di umani che permettesse la propria incarnazione, la propria illuminazione incarnata? No. No.

Ora quei momenti bui hanno lasciato questo pianeta e qui abbiamo un gruppo di umani che sceglie di restare, che sceglie di essere consapevole quando è dall'altra parte proprio come qui, nel corpo umano. Essi scelgono di superare quest’inconsapevolezza, quest’ipnosi, questa matrice di coscienza appannata e siete voi. E altri, naturalmente, ma siete voi.

Non è sempre facile. Presenta le sue sfide e un bel po' di tempo fa ho detto che ne bastavano cinque – sarei stato felice di lavorare solo con cinque – e ciò che abbiamo qui ora sono molti più di cinque; molti più di cinque.

Stiamo entrando in questa era, in questa era che avete sognato tornando nel corpo fisico e non solo a parlare di spiritualità e non solo ad andare ai vostri incontri settimanali di meditazione. Non c'è nulla di sbagliato nella meditazione, se non dovete essere in gruppo e farla a una certa ora e seguire una certa disciplina. La meditazione, l'ho già detto molto spesso, è in ogni momento e con ogni respiro. Che cos'è? È consapevolezza. È coscienza. Ecco tutto ciò che è.

Perché trascorrere ore infinite in strane posizioni da seduti e soffrire molto spesso in questa cosa che chiamate meditazione nel tentativo di ottenere la consapevolezza? Esiste un modo più facile. Lo permettete. Lo permettete, tutto qui. Lasciate che sia con voi in ogni momento, in ogni cosa che fate. Si chiama la coscienza nella vita. La coscienza incarnata, la consapevolezza dell’“Io Sono, Io Esisto” nel punto più profondo e poi essere consapevole di questa realtà, di questa realtà bella e sensuale.

Certo, io sto dall'altro lato. Do una sbirciatina, ogni tanto appaio ma certo, non c'è proprio nulla come essere qui e su questo pianeta; le esperienze sensuali che una persona può avere. Riuscite a immaginare ora come farlo in modo cosciente? Fare esperienze coscienti, le esperienze che scegliete. Sicuramente ci saranno delle sfide. La maestria non significa che non ci saranno sfide esterne, ma dentro c'è l'equilibrio. C'è... la coscienza e la maestria sono il senso dell'umorismo. È il senso dell'umorismo. Riuscire a sorridere e a ridere di tutte le cose che accadono intorno a voi e persino di voi con un buon senso dell'umorismo. Non deve essere per forza sarcasmo, ma un buon senso dell'umorismo. Sorridere. Essere sarcastici. Vuoi un esempio di sarcasmo? (a Linda) Stai dicendo quello? Non riesco a sentirti. Il sarcasmo.

A volte il sarcasmo è umorismo pungente, è umorismo negativo. Ti piace il sarcasmo?

LINDA: Sì.

ADAMUS: Oh. (Adamus ridacchia e qualcuno lo imita) Allora ridici sopra. Ecco perché siamo qui ed ecco cosa stiamo facendo.

Gli Auguri di Compleanno

Qualche nota di servizio prima di passare allo Shoud di oggi. Prima di tutto, un caldissimo buon compleanno, mia cara. (le bacia la mano)

LINDA: Grazie.

ADAMUS: Eh, mm. Un gentiluomo … (le bacia la mano senza toccarla)

LINDA: Ah. (qualcuno tra il pubblico dice “Ah”) Aspetta, voglio sentire l’aria sulla mano.

ADAMUS: (le ribacia la mano) Un gentiluomo non bacia mai la pelle. Potrei essere un ragazzo alla vecchia maniera...

LINDA: Sìì, cattivo Geoff! (entrambi ridono) Grazie!

ADAMUS: Non oserei mai farlo in pubblico!

LINDA: Oh! Grazie, Adamus.

ADAMUS: Oh, certo, quando …

LINDA: É perfetto!

ADAMUS: … quando …

LINDA: Oh! É stato davvero meraviglioso!

ADAMUS: Quando un vero gentiluomo bacia la mano di una signora, l'altra mano è dietro la schiena … (una sedia cade e fa rumore, Adamus fa la faccia strana; il pubblico ride) Una mano dietro la schiena e l'altra (mentre fa la dimostrazione Adamus le odora il braccio e poi le dà un bacio in aria; qualcuno ride) … ma le labbra non toccano mai la pelle. Oh, si parla di centinaia e centinaia di secoli fa, quando c'erano in giro un mucchio di malattie orribili ma... (risate)

LINDA: Mi spiace, rivoglio Geoffrey!

ADAMUS: … non importa.

LINDA: Ridammi Geoffrey! (altre risate) Grazie. Grazie.

Il Keahak

ADAMUS: Un altro appunto. Sta per partire il Keahak IV. L’abbiamo appena annunciato. Il Keahak IV sarà un po' diverso dai Keahak precedenti, perché ora nel Keahak IV non porteremo nel corpo, nel Sé solo la luce e l'energia. Noi la manifesteremo. Ah, questa è la bella notizia. La cattiva notizia è che la manifesteremo (qualche risata) e dovrete considerare le vostre manifestazioni personali. Qui non si tratterà più di parlarne o di permetterlo e basta. Noi andremo oltre e passeremo alle manifestazioni esterne nel corpo, nella vostra realtà fisica, nel vostro livello di abbondanza e noi faremo... state prendendo appunti?

LINDA: Oh sì.

ADAMUS: Bene. Faremo delle chiacchierate. Come sta andando con le tue manifestazioni? Nessun giudizio, ma come sta andando con le tue manifestazioni? Sì.

LINDA: A proposito, quello era sarcasmo. (lei ride; qualcuno ridacchia)

ADAMUS: Ma tu stai ridendo. (ridacchia) Ecco, Keahak significa spirito in movimento. “Kea” – movimento; “hak” – spirito.

LINDA: Ahh. Mmm.

ADAMUS: Lo Spirito. Lo Spirito in movimento e ora lo porteremo davvero all'esterno.

All’inizio del Keahak dovrete fare una valutazione della vostra vita ed io vi chiederò di farlo in modo onesto e aperto, perché quando avremo terminato il Keahak IV dovrete riconsiderare la vostra vita e ciò che avete manifestato. Ah. Proprio così.

Per questo, facciamo un bel respiro profondo. Il Keahak sta arrivando.

La Lezione sull’Abbondanza

La prossima nota di servizio. Durante la nostra ultima lezione ho detto che avrei tenuto un seminario, una riunione, una chiacchierata sull'abbondanza. L'abbondanza. Un seminario gratuito sull'abbondanza. Figurati un po'. Sì. Abbiamo appena fatto la prima lezione delle tre previste nella serie.

(pausa mentre Adamus aspetta una reazione)

LINDA: Mm hmm.

ADAMUS: Oh! (Adamus ridacchia) Pensavo che ora foste tutti medianici.

Lezione uno – ricevere. È esattamente ciò che è accaduto con il Centro Connessioni del Crimson Circle Connection Center o il Centro “Quattro C”. Quattro “C.” Prevedere.

LINDA: Oh prevedere. Oooh. (Adamus sospira; qualcuno ride)

ADAMUS: Quello era sarcasmo.

LINDA: No! L’ho detto in modo carino! Davvero? Non era sarcasmo. (Adamus ridacchia)

ADAMUS: Ecco la prima esperienza nell'abbondanza. Ricevere. La parola ha iniziato a passare. Non c'era molta struttura intorno. Come hanno detto Cauldre e Linda –non c'è stata alcuna campagna a base di mail né un sollecito costante. Siete voi che avete scelto di farlo o di non farlo. La maggior parte l’ha tollerato. Grazie. Le mie istruzioni erano specifiche – fatelo o non fatelo, ma non lamentatevi sul farlo o sul non farlo. Ce ne sono state un paio. (Adamus ride un po')

LINDA: Eri sarcastico?

ADAMUS: Sì. C'è stato qualcuno, ma la sua voce è stata subito sovrastata da chi ha capito esattamente ciò che intendevo dire. Non importa se avete aperto o no il vostro portafoglio, il vostro libretto degli assegni o, credo, la vostra carta di credito. Non importa. Fatelo o non fatelo, ma non lamentatevi. Questa è una delle dinamiche dell'abbondanza, è molto semplice. State zitti! Davvero. É anche nel mio libro sull'abbondanza –il libro sull'abbondanza – “Stai zitto!” (Adamus ridacchia) Smettila di lamentarti. Fallo o non farlo. Smettila di parlare di tutte le ragioni per cui non funziona e del perché le persone sono cattive e perché, sai, tutte quelle parole. Fallo o non farlo. Vai d’accordo con l'abbondanza oppure no. Se non vuoi fare amicizia con l'abbondanza, va bene. Almeno non lamentarti. Non parlarne con gli altri. Non venire a parlarne con me. Se sei pronto per l'abbondanza, facci amicizia.

L'abbondanza riguarda ricevere le energie che sono libere, naturali e che sono tue. È proprio così semplice. È proprio semplice. È legato direttamente al vostro desiderio di vivere – la vostra scelta di vivere, la vostra passione di vivere – e sono cose molto, molto semplici.

Tutta la storia della nuova sede, il Centro di Connessione, l'avete messa là fuori; alcuni di voi l'hanno messa fuori, nell'universo. Non ho mai capito cosa significa, perché l'universo è quasi un bel nulla. Metterlo là fuori nell'universo – è come esporlo all’Io Sono, a voi stessi. Fate un passo indietro. Lasciate che si riempia il vostro conto in banca, il vostro conto salute, qualsiasi conto abbiate. Lasciate che lo faccia. Non limitatevi. Non gestitelo. Non stressatevi. Osservate come fluisce. È proprio semplice. Questa è stata la prima sessione, la prima lezione sul tema abbondanza.

Ciò che è accaduto al Crimson Circle può davvero accadere anche a voi ed è probabile che sarà ancora più semplice. Per voi è più facile farlo per voi. Qui sono coinvolte migliaia e migliaia di persone in tutto il mondo, con tutte le dinamiche tipiche dei gruppi. In realtà è più semplice farlo per voi. È proprio semplice. Se lo rendete anche solo un po' più difficile, io affermo che in realtà non siete pronti per l'abbondanza.

Dite solo, “Io Sono quello che Sono. Io scelgo l'abbondanza, “ e poi vi togliete di mezzo, lasciate che accada.  Poi non affrontate la tortura mentale di chiedervi come accadrà, perché accadrà e cosa dovete fare con l'abbondanza e cose del genere o se ora dovete essere carini il doppio perché l'avete ricevuta. (qualcuno ride nervosamente) La permettete, tutto qui. Permettete semplicemente che arrivi. È davvero semplice.

Le lezioni proseguiranno e sì, ci sarà una trasmissione dal centro della nuova abbondanza, il vostro Centro Connessioni, è ovvio.

Ecco, queste erano le note di servizio di oggi. Buon compleanno (a Linda) e ce ne saranno molti, molti, molti, molti, molti, molti altri.

Una Domanda sul Cambiamento

Iniziamo da qui. Perché i cambiamenti – soap! – non accadono così? Perché non – soap! – avvengono così? In altre parole, perché non passate dall'essere nello stato umano più inconscio e di colpo siete nello stato illuminato? Perché? Certo. Perché?

LINDA: Oh, oh! Ho visto alzarsi una mano.

ADAMUS: So che molti di voi si sentono molto frustrati. Dite, “Beh, l’ho scelto. Perché non accade nel giro di una notte?”

SHAUMBRA 1 (uomo): Questa settimana penso di aver ricevuto la risposta.

ADAMUS: Ah! Ah!

SHAUMBRA 1: Penso che faccia parte di un'evoluzione, in un certo senso.

ADAMUS: Sì.

SHAUMBRA 1: Ci vuole un po' di tempo per abituarsi a tutto.

ADAMUS: Sì.

SHAUMBRA 1: E poi è così che diventa.

ADAMUS: Certo.

SHAUMBRA 1: Ecco la mia risposta.

ADAMUS: É una risposta molto, molto buona. Certo. Sì. Qualcun altro. Perché? Perché non avviene nel giro di una notte?

TY: Quando faccio una scelta, mi sembra di dover trovare l'energia del tipo che ho fatto una scelta, ma è come richiamare dentro le mucche, richiamarle e qualsiasi cosa dici, sai...

ADAMUS: Sì. Perché mai il bestiame non si presenta al momento giusto?

TY: Sì! Così e basta!

ADAMUS: Sì.

TY: Proprio qui e proprio ora.

ADAMUS: Sì, Sì.

TY: É solo che… solo che… è il cambiamento energetico. Sento, non so in quanti altri modi diversi posso dirlo, ma è difficile – non è difficile – semplicemente ci vuole del tempo perché le energie vadano nella direzione della tua scelta... della mia scelta.

ADAMUS: Deve proprio farlo?

TY: (fa una pausa) Beh, se sto facendo un grande progetto o qualcosa del genere, a volte sento come di avere bisogno, eh, di richiamare dentro i cowboy. Voglio dire, ho bisogno di…

ADAMUS: Hai le mucche e i cowboy e …

TY: Mi sono appena trasferita in Colorado! (qualcuno ride e anche Adamus ride) Sto solo… prima c’erano i delfini e i sailfish, ma…sì.

ADAMUS: Sì, sì. E ora le mucche e i cowboys.

TY: Mucche e cowboy. Li richiami!

ADAMUS: Sì, sì.

TY: Li riporti a casa con il lazo.

ADAMUS: Ti stai abituando qui. Sì. Sì, ci sono cose meravigliose in questa parte del mondo. Sì, sì.

È interessante e cosa ti ha portato qui? Le mucche e cowboys! (risate)

TY: Le mucche e i cowboy! Io non li ho ancora incontrati. Non vedo l'ora di vedere un cowboy. Uhh …

ADAMUS: Una mucca o un cowboy?

TY: A Denver? In Colorado? Da dove mi sono trasferita? Da dove...

ADAMUS: Sì, sì. Che cosa ti ha richiamato qui?

TY: Um. Qualcosa d'inconscio. Io, io ho...

ADAMUS: Cosa ne dici di renderlo conscio?

TY: Uh …

ADAMUS: Sai ma, ehh, fermati. Vedi – vedi cosa succede, tu finisci qui  (testa). La risposta è già qui (cuore) o altrove, ma tu finisci qui e poi diventi costipata e ciò... beh, no. La costipazione non significa solo quello. La costipazione significa essere ristretti ed emettere cattivi odori. Ecco, finisci per costiparti. Prova da qui (cuore). Perché ti sei trasferita in Colorado? Veloce. (schiocca le dita!)

TY: Perché lo volevo.

ADAMUS: Okay, bene.

TY: L’energia di questo... mi ha attirato, tutto qui.

ADAMUS: Attirata. Ok, bene. Che cosa ti ha attirata? (lei fa una pausa) Lo scoprirai entro la fine di questo Shoud e poi dirai, “Lo sapevo! Lo sapevo!” Dirai, “Perché non l'ho detto di fronte a tutti? Sapevo il perché e avrei dovuto dirlo.”  Perché poi ti saresti rovinata la prossima ora e 15 minuti che passeremo insieme, perché avrei dovuto fermarti proprio qui e dire, sì, è così. Okay. Grazie.

TY: Grazie.

ADAMUS: Bene. Perché non accade così – snap! – proprio così?

ELIZABETH: Beh, la risposta sarebbe perché non ci togliamo di mezzo.

ADAMUS: Sì.

ELIZABETH: Noi scegliamo e poi...

ADAMUS: Che ne dici di usare la parola “io” non mi tolgo di mezzo.

ELIZABETH: Sì, è ciò che sto cercando di dire.

ADAMUS: (ridacchia) Sì, sì, sì.

ELIZABETH: Sì, sto imparando.

ADAMUS: Sì. A proposito, qualcuno di voi qui ha lavorato con ciò di cui ho parlato durante il nostro ultimo Shoud, quando si trattava di parlare con un'altra persona quando si è in una specie di confronto e invece di dire, “Beh, tu hai fatto...!” Partire direttamente dall’io.

ELIZABETH: Io.

ADAMUS: É difficile da fare.

ELIZABETH: Sì.

ADAMUS: Quando lo fai, è stupendo. Cambia tutte le dinamiche. Sì. Sì.

ELIZABETH: Io non mi tolgo di mezzo.

ADAMUS: Sìììììì.

ELIZABETH: Sì.

ADAMUS: Perché?

ELIZABETH: Um, probabilmente per paura.

EDITH: Sei troppo carina. (risate)

ADAMUS: (ride) Voi due…

ELIZABETH: Io sono troppo carina.

ADAMUS: … volete sedervi vicine? Edith dice che lei è troppo carina. È un mondo diverso da quando c'ero io. (qualcuno ridacchia) Bene. Grazie. Ti ringrazio.

ELIZABETH: Grazie.

LINDA: Ancora uno?

ADAMUS: E tu sei... no, non sei carina. Sei bella. Sì, sì. (Adamus ridacchia) Oh, io amo gli umani.

TIMOTHY: I tuoi sistemi di cred-…

ADAMUS: Alzati in piedi. I Maestri si alzano in piedi.

TIMOTHY: I tuoi sistemi di credenza e i sovrastati.

ADAMUS: Io invece mi siedo. (Adamus ridacchia) I sistemi di credenza e i sovrastati, ma certo. Che cos'è un sistema di credenza? Perché non crediamo semplicemente che accadrà tutto – snap! – e subito?

TIMOTHY: In quanti vuoi entrare?

ADAMUS: In tutti quelli che vuoi. Tu, in quanti vuoi entrare?

TIMOTHY: Io voglio rimuoverli tutti.

ADAMUS: Sì. Sì. Perché non lo fai? (Timothy sospira e fa una pausa)Stai pensando.

TIMOTHY: Sì. (ridacchia)

ADAMUS: Vedi e per favore notatelo, perché lo fate tutti. Vi fermate e pensate. Le risposte sono proprio lì. Come ho detto oggi, quando avremo finito direte, “Lo sapevo. Lo sapevo.” Ecco, una delle cose che faremo sarà pensare partendo da un luogo diverso e quindi non si tratta neppure di pensare. Ne parleremo più tardi. Allora, perché non rimuovi i sovrastati e le credenze?

(fa un'altra pausa)

Posso dirtelo io?

TIMOTHY: Certo.

ADAMUS: Ti servono. Tu li ami. Sì.

TIMOTHY: Ma và.

ADAMUS: Sì, altrimenti non ci sarebbero. Tutto nella vostra vita – oh, continuo a ripetervi che tutto ciò che c'è, ogni problema, ogni situazione – vi serve.

I limiti e i sistemi di credenza vi servono perché in un certo senso vi tengono dentro, perché pensate che se li mollate vi ritroverete frantumati in tutto l'universo. Voi pensate che in tutta la creazione ci saranno moltissime parti e pezzi di voi e non riuscirete mai a rimettervi insieme, come in qualche esperimento scientifico e medianico andato a male, sapete. (qualcuno ridacchia) Così ve li tenete stretti. Ci restate dentro. In realtà, quando vi aprite è piuttosto sicuro. È molto più sicuro.

TIMOTHY: E un altro tema è: quanti giochi vogliamo fare solo per il gusto di farli? Questa è una cosa sociale...

ADAMUS: Noi? Noi?

TIMOTHY: Noi o io!

ADAMUS: Noi, ingegnere?! (Adamus ridacchia) Bene. Grazie. Eccellente. Ancora uno.

A proposito, io amo l'interazione. Amo essere con tutti voi. Amo anche tutti voi che state guardando, io amo tutto ciò. Mi dispiace, mia cara. Anche se non siete qui al Coal Creek Canyon, amo il fatto che possiamo chiacchierare e scherzare e persino spettegolare un po' e possiamo divertirci molto. L'interazione è soddisfacente, per me è una vera gratificazione e spero che lo sia anche per voi.

Ok, andiamo avanti. Ancora uno. Perché? Perché, oh, perché? Edith.

EDITH: L’ultima volta ci hai detto una cosa davvero brillante. Hai detto...

ADAMUS: Solo l'ultima volta, mia cara? (qualcuno ridacchia)

EDITH: Già, ti chiedo scusa. Ogni volta.

ADAMUS: Sì, sì.

EDITH: Hai detto che prima di noi non ci deve essere nessuna causa.

ADAMUS: Sì.

EDITH: Penso che funzioni molto bene proprio per tutti noi.

ADAMUS: Sì. Cosa ne dici di rispondere alla domanda? (risate) Mi stai adulando dicendomi quanto sono brillante. La domanda, però, è come mai  – snap! – non ottieni la maestria così?

EDITH: Lo facciamo. Tu dici di no?

ADAMUS: Noi?

EDITH: Eccoci qui. Siamo tutti Maestri.

ADAMUS: Noi?

EDITH: Sì. Lo faccio. Noi lo facciamo. Io lo faccio. Tu lo fai. Tutti lo fanno.

ADAMUS: No, questo – resta con te…

EDITH: David, la sua bella moglie, tutti lo fanno.

ADAMUS: Parti da te. Parti da te. Sai, in un certo senso ci stai girando intorno.

EDITH: Sì, certo.

ADAMUS: Lo fai.

EDITH: Lo faccio.

ADAMUS: Bene. Resta lì. Punto. Bene Edith lo fa. Vedo già delle magliette, Sart. (molte risate) Edith ascende! L’illuminazione! L’illum- … (altre risate) Edith, è una bella cosa. (qualcuno dice “Sart, avanti così!”) È una cosa bella.

SART: Sì, ne ho un mucchio nuovo.

ADAMUS: (le “bacia” la mano) Grazie.

EDITH: Questo è stato un bacio davvero strano. (altre risate)

ADAMUS: Sei sicura che fosse un bacio, mia cara?

EDITH: No.

ADAMUS: Perché strano?

EDITH: Di solito ci metti la bocca. (molte risate)

ADAMUS: Questo finirà nella versione dello Shoud! Sì, lo faccio, Edith, ma ti chiedo di tenerlo per te. (risate)

EDITH: Oh.

ADAMUS: Non deve essere… vedi quella telecamera? Ha registrato ciò che hai detto. (altre risate)

EDITH: Ti chiedo scusa.

ADAMUS: Non è tutto ciò che chiedi. (molte risate)

LINDA: Svergognato!

ADAMUS: La maestria è la capacità di ridere di tutto ciò che la vita contiene. Tutto ciò che la vita contiene.

Ecco, ancora uno. Ci stiamo divertendo molto. Sì. Se qualcuno di voi si sente offeso, che se ne vada. (risate) Se a livello spirituale siete talmente costipati da non riuscire a ridere neppure un po’… questo gruppo di Maestri, siamo in questa stupenda imbarcazione che procede verso i tempi d’oro e non c’è proprio posto per i musoni.

Sì. Sì.

SUSAN: Per me, ciò che ho scoperto negli ultimi due mesi è che il mio orientamento sta cambiando, perché è un nuovo orientamento.

ADAMUS: Sì.

SUSAN: Il vecchio orientamento era auto … quasi collegato direttamente alla mente.

ADAMUS: Sì, Sì.

SUSAN: Sono stata nel processo di vivere in modo conscio le mie giornate, riorientando da dove arriva la mia coscienza e per me non è qui (testa). È qui (cuore).

ADAMUS: Sì. Come fai a riorientarti?

SUSAN: Devi fermarti. Devi prenderti del tempo…

ADAMUS: No, no. Non con “tu.”

SUSAN: No? Io?

ADAMUS: Tu, “io.”

SUSAN: Io?

ADAMUS: Tu, ah, sì.

SUSAN: Come lo faccio?

ADAMUS: Sì, sì.

SUSAN: Per me personalmente, l’esercizio che faccio con me è che respiro in modo conscio qui, nel mio centro del cuore e lascio che la mia coscienza che risiede lì, da lì si espande. 

ADAMUS: Grande.

SUSAN: Poi passo più tempo qui – dentro di me – rispetto a fuori di me e reagisco, anche se io sono ancora qui.

ADAMUS: Sì.

SUSAN: Inizia qui.

ADAMUS: Stupendo.

SUSAN: Grazie. 

ADAMUS: Sì. No, è proprio così e ho parlato… (lei gli porge la mano perché lui gliela baci) Oh, sì.  (qualcuno ride e Adamus le bacia la mano)

SUSAN: Grazie.

ADAMUS: Ne ho parlato nella nostra chiacchierata sul ri-orientamento. (si parla del Re-Order Your Reality/Ri-Orienta La Tua Realtà) Si tratta anche di cambiare orientamento, di cambiare il punto da cui vi connettete dentro e poi alle cose. Affrontate una fase in cui vi disconnettete da molte, molte, molte cose – letteralmente, da milioni e milioni di punti di ordine e vi scollegate da essi  – vi sentite molto strani. Provate il desiderio di cercare di riconnettervi. Accade che la mente cerca di ricollegarsi a questa realtà e alle cose che capisce mentre invece non vi state riconnettendo ma vi risintonizzate, vi orientate verso altre cose che sono molto più flessibili, molto più dinamiche e molto più efficaci a livello energetico. Ci sarà un periodo di tempo in cui vi sentirete molto disorientati, molto disconnessi ed ecco il perché.

La Risposta di Adamus

Ciò mi porta al mio punto. La mia domanda è: perché ci vuole tempo? Perché non schioccate le dita e ottenete l’illuminazione?

Numero uno, la compassione – la compassione per il vostro corpo – perché nel suo vecchio DNA ancestrale il vostro corpo non avrebbe potuto gestire una transizione, una trasformazione così rapida. Non sarebbe riuscito a gestire il cambiamento veloce, quindi avrebbe determinato uno squilibrio energetico che a sua volta avrebbe causato cose – siamo specifici – cose come il diabete. Se il corpo cerca di cambiare troppo in fretta, lo stimolo energetico e la capacità di trasmissione determinano il diabete. Poi, il cancro. Ciò, di nuovo, invia segnali vaganti in tutto il corpo e in alcune zone del corpo causa il cancro.

Ecco, voi portate dentro questo nuovo livello di energia luminosa proprio mentre avviene il passaggio dalla vostra biologia ancestrale al vostro vero Corpo di Luce.  Nella maggior parte dei casi avviene mentre dormite, ma a volte anche nel vostro stato di veglia. A volte vi sembra che il vostro corpo stia finendo all'inferno, ma non è così. Si sta ri-orientando. Sta cambiando.

Io vi chiedo d'invitare i cambiamenti e di permetterli e smettetela di chiedervi di continuo, “Cosa sta accadendo al mio corpo? Perché dormo per ore e ore e ore? Perché non riesco a dormire? Perché non ho il livello d'energia che avevo una volta?” Questa, in effetti, è una cosa buona, che non abbiate lo stesso livello energetico, perché cerchereste di ottenere energia dalle vecchie sorgenti. Affronterete un periodo, una fase in cui vi disconnettete dalla vecchia sorgente del combustibile, diciamo così un vecchio impianto che va a carbone e ora vi connettete a una sorgente energetica di nuova energia, molto pulita ed efficiente.

Ecco, c'è questo passaggio e ci saranno momenti in cui sentirete di avere altri disturbi e dolori nel corpo e penserete che state invecchiando, ma non è così. Si tratta proprio di questo passaggio intenso.

All'inizio vi ho detto che 300 anni fa chiudemmo le Scuole Misteriche perché era semplicemente troppo difficile affrontare l'ascensione incarnata. Ora, a molti non interessava. Dissero, “Voglio ascendere e non m'interessa se me ne vado dopo un giorno.” Voi, amici miei, avete scelto di venire in questa vita e di farlo mentre siete in questo corpo fisico. Ecco, proprio per compassione del vostro corpo, prendete questi cambiamenti esattamente come riuscite a gestirli. Abbiate compassione per la vostra mente; è la cosa che in questo momento sta veramente incontrando grosse difficoltà con tutti i cambiamenti che stanno avvenendo.

Voi andrete oltre questo vostro modo di pensare e spessissimo quando vi riunite in questo modo, tutti voi potete sentire l'energia quando qualcuno inizia a pensare. Tutto si focalizza qui in alto. Non dovete riuscire a vedere le auree, le energie e neppure il linguaggio del corpo, ma intuitivamente sapete che sale verso l'alto e poi restate bloccati.

Troverete un modo diverso di portarlo dentro attraverso la consapevolezza, l'intelligenza, cosa che non richiede alcun tipo di analisi o di recupero dati. Andate indietro e dite, “Questo cos’era?” Sapete, “L’ho immagazzinato qui, nella mia memoria.”

Nella Vecchia Energia, la vecchia struttura mentale è piena di associazioni. Voi associate tutto a tutto ma poi ve ne allontanerete, perché nella nuova realtà l'associazione non esiste. In  altre parole, non l’avete mai fatto prima. Avete fatto esperienza di alcune cose e la mente cercherà sempre di fare un'associazione. Persino quando voi, l’Io Sono dice, “Ehi, non ne abbiamo bisogno,” per un po' la mente continuerà a provarci, ad associare. Poi si sentirà frustrata perché non riesce a trovare un parallelo o un'esperienza simile cui attaccarsi per fare le sue valutazioni e le sue analisi su come agire o reagire. Poi cade nella modalità paura e panico – modalità di paura, panico e ansia – e la mente dice, “Non fare nulla” o “Ritirati,” sai, “Fatti indietro.” Allora direte, “No, va perfettamente bene proseguire. Non importa.”

Vedete, ho iniziato parlando della vita e della morte. Tra le due c’è una differenza molto, molto, molto piccola, una differenza davvero minima. Ecco, in un certo senso potreste quasi dire, persino a discapito della morte, che non importa riuscire a uscire dalla prigione. Può sembrare un po' duro definire una prigione l'esistenza terrestre, ma è così. È proprio così. È bello ed è un gran luogo per le lezioni, se vi servono ancora ed io spero che non sia così. C’è un grande livello di un certo tipo di esperienze ma è diventata una prigione della coscienza, dove le persone vivono nei modelli e nella ripetitività e non riescono a uscirne. Pochissime voci si sono elevate e pochissime persone si sono permesse di andare oltre. (Linda alza la mano) Mia cara…

LINDA: Allora perché …

ADAMUS: Domanda di compleanno?

LINDA: Perché gli angeli e i cristalli e bla, bla, bla si mettono in fila per venire qua se qui è miserabile, doloroso e bloccato?

ADAMUS: Non ho detto miserabile.

LINDA: Ok, bloccato, quello che è.

ADAMUS: Non ho detto miserabile. Ho detto bloccato. Sono in linea perché la Terra, questo pianeta Terra che presto sarà – o potrei dire che in realtà è già – e anche le nuove Terre che sono state create e ce ne sono molte, sono i luoghi che raggiungete per la vostra illuminazione. È dove scoprite, proprio su questo pianeta. Nessun altro pianeta, in tutte le dimensioni o le galassie, nessun altro pianeta offre la capacità di capire e d’incarnare l’Io Sono. Tutti loro fanno esperienze e di nuovo, potreste dire che c'è una successione di coscienza e di tecnologia e d’intelligenza e di tutte le altre cose, ma non esiste un altro posto come questo.

Questa è la buona notizia e la cattiva notizia. Non esiste un posto come questo dove una persona può davvero perdersi dentro di sé e arrivare a dimenticarsi chi è; nessun luogo ha la densità e il livello di seduzione di questo pianeta. Quale posto migliore di questo in cui venire? Perché non vivere gli estremi per arrivarci, piuttosto che in un altro posto. Amici miei, se ve lo ricordate è proprio per questo che siete venuti qui. Siete venuti qui per incarnare l’Io Sono; in altre parole, per integrarvi in modo completo nell'anima, in ogni aspetto. Ecco perché siete qui e al momento si può fare solo qui.

Si sono messi in fila e io vendo i biglietti. (qualche risata) Si sono messi in fila perché è un pianeta sensualmente molto bello e dinamico. La sensazione di dolore nel vostro corpo, è sensuale. Ora dite, “No. È davvero un dolore nel mio corpo.” Per un essere angelico che non ha una biologia fisica, è davvero allettante. “Vuoi dire che  posso davvero sentirmi? Posso sentirmi non solo come luce, mi stai dicendo che quello sono io?” Per un essere angelico dire, “Posso davvero pensare, avere un pensiero che è talmente lento che posso addirittura essere consapevole del fatto che ho un pensiero.” Capite, per gli esseri angelici – snap! – accade così. Non c'è la consapevolezza profonda. Il continuum temporale in cui esistete vi permette di fare tutte queste cose. Il tempo e lo spazio e la densità e la seduzione vi permettono di venire qua.

È anche una maledizione, perché quando il sapere interiore inizia a dire, “Ne ho avuto abbastanza,” ma l'umanità continua a procedere per modelli, nel cemento armato della coscienza, è molto difficile. Ciò che accade è che l'umano cercherà di pensare e di sforzarsi e di pianificare e di combattere per uscirne, perché è nella condizione umana. Cercherà di uscirne studiando o comprandosi la via d'uscita, tutto ciò che serve, ma in ogni caso useranno attributi molto umani per liberarsi dalla coscienza davvero molto densa.

La cosa in cui si sono immersi, l’hanno amata e ne hanno fatto esperienza. Di colpo ne sono stanchi e vogliono uscirne e devono uscirne, non è solo una questione di volerlo. C’è il desiderio profondo che tutti voi avete provato – “Devo uscirne. Devo tornare a me. Devo tornare alla consapevolezza della mia anima.” Cercate di farlo mentre dormite, nei vostri sogni. Non funziona molto bene. Pensate sia la via d’uscita. In effetti, in origine fu progettata come riconnessione – la riconnessione notturna. Più una persona s’immerge nella densità, più in profondità – persino nello stato di sonno – continua a concentrarsi sulle cose che sono ancora molto umane.

Poi c’è quasi una disperazione, un desiderio intenso – “Devo uscirne” – e poi cercate di addormentarvi almeno per riconnettervi un po’ alla vostra sorgente e non funziona. Poi è come, “Cosa faccio adesso? “

Cosa fate? Provate con il potere. Provate a pensarci, fate sforzi e soffrite. Non funziona.

Il vero segreto della maestria – se c’è un segreto – forse è diametralmente all’opposto di ciò che farebbe un umano, è permettere. Permettere.

Sono molte le ragioni per cui permettere è difficile: perché siete abituati al potere, alla forza, all’intelligenza e a pensare.  Siete abituati a qualcosa che, in effetti, è aggressivo. Ci provate. Di solito non funziona. Permettere è anche molto poco sicuro. É un dato di fatto che la mente umana dice che permettere è proprio da stupidi. Quindi cercate di permettere solo un po’ e quando permettete solo un po’ ma indossate ancora le mutande di cemento, non funziona molto bene. (qualcuno ride) Non funziona. Colate a picco. (Adamus ridacchia; qualcuno dice “Wow”) Sì, wow!

Ecco, l’altra ragione per cui non è fattibile – snap! – così …una è la compassione, così non vi bruciate e non vi sovraccaricate. È – è impegnativo per il corpo – e lo è ancora di più per la mente e la mente è densa e la mente è tosta. In un modo molto interessante, la mente è anche estremamente fragile. È come una cosa molto densa in equilibrio precario in cima a un palo molto, molto, molto alto che cerca senza sosta di non cadere né di lato né di sotto.

Per quanto sia tosta e densa, la mente è anche molto, molto delicata. Cerca sempre di proteggere. Cerca sempre di evitare di cadere a pezzi. Quasi tutti voi ne avete fatto esperienza quand’eravate più giovani – non per divagare, ma quando eravate giovani – gli altri vi dicevano, “Smettila di dare fuori di matto, Juan. Che ti succede? Cerca di essere come tutti gli altri.” Allora ci avete provato perché li amavate e volevate farli sentire al sicuro. Siete tornati in fila con gli altri. Vi ho anche detto che c’è una parte dell’anima che non riesce più a sopportarlo. Non solo vuole uscirne, ma ha un disperato bisogno di tornare a se stessa.

Dall’altra parte, noi consideriamo le energie e le dinamiche. Quanto si può resistere in questa realtà? Quanto si può reggere prima che per l’anima diventi proprio insopportabile? Nelle vostre prime vite eravate abituati a lasciare il corpo, andavate dall’altra parte e negli altri reami avveniva una specie di riconnessione con il Sé dell’anima. Sapete, il grande rilascio dalla realtà fisica.  Quando i Reami Vicini sono diventati sempre più densi, è diventato sempre più difficile arrivare ai cristallini, al Ponte dei Fiori e andare oltre, quindi ora molti restano.  Persino quando muoiono, restano nei Reami Vicini. Non è fisico ed è molto, molto vicino. Mantiene tutti gli elementi di coscienza di questo pianeta. Ora tra una vita e l’altra non avviene il riposo o la tregua. Non nello stato di sogno, non nello stato di morte.

L’essere – l’essere inizia ad andare in panico o si dispera e poi mette in atto o fa cose disperate. È tutto un modo per cercare di sentire di nuovo, per tentare di ricordare di nuovo. A quel punto la gente fa cose estreme, emotive, drammatiche solo per sentire di nuovo qualcosa e forse pensa che sia la via per tornare a Casa. Assume droghe, sostanze allucinogene e a volte la vede di sfuggita, ma in modo molto distorto.

Immaginate di prendere molti allucinogeni che vi forniscono una breve visione della sorgente dell’anima, ma dalla prospettiva dell’inferno. È molto, molto difficile. A qualcuno piace, almeno ci dà un’occhiata, ma da un luogo di distorsione.

Ecco cosa stanno affrontando ora gli umani. Il processo del risveglio è bello, ma come sapete è molto difficile perché iniziano a risvegliarsi. In realtà è il Sé dell’anima che dice, “Non ce la faccio più. Per quanto tempo posso vivere senza la connessione con la mia Sorgente, con l’Io Sono? “ Poi cercano di trovare altre sorgenti in tutto il resto – nelle religioni, nei guru, negli sport estremi, in tutto – e tentano di sentire di nuovo, ma non funziona.

Poi qualcuno se ne esce con queste sostanze (ansiolitici e antidepressivi) – non sono un loro fan, anche se mi hanno chiesto di non parlarne – e mettono una persona in uno stato da vero zombie. In fondo dice, “Ferma il rumore laggiù. Smettila di dire che sei stanco di questo viaggio, che vuoi uscire dalla prigione.” È una pillola che ti fa star zitto. (Linda gli passa la tazza) Grazie. Ci hai messo dentro qualcosa? (qualcuno ride) Una pillola per stare zitti, sì!! Tempismo interessante, cara Linda. (altre risate) È così. È così. É una pillola per farvi stare zitti e riporta la gente nella situazione simile all’essere zombie quindi “cammina e resta in fila, resta dentro la linea, resta nella matrice, smettila di lamentarti.”

Sapete cosa accade? Prendono i farmaci e per un po’ stanno meglio. Non guardarmi così (a Linda). Per un po’ si sentono meglio. Quella voce, però, che è la voce della verità, la voce dell’Io Sono non smetterà e continuerà a dire, “È il momento. È il momento. Dobbiamo tornare indietro. Dobbiamo riconnetterci alla Sorgente.”

In un certo senso la voce scavalca la pillola, ma poi fa impazzire del tutto l’aspetto umano. Esatto. Ecco perché c’è un’incidenza maggiore di casi di follia e di suicidi quando le persone le assumono a lungo termine. Io confermo le mie parole in modo molto, molto chiaro.

A un certo… oh, sto facendo la storia che studiamo – che alcuni studiano – tutto il fenomeno: per quanto tempo potete essere inconsapevoli del vostro Sé, inconsapevoli della vostra Sorgente? Per quante vite potete andare avanti? Ecco lo studio, il sondaggio che alcuni dei miei soci stanno conducendo proprio sulla Terra. Per quanto tempo puoi perdere i contatti?

Ci sono state vite in cui avete avuto la connessione nello stato di sogno, tra una vita e l’altra, ma per molti umani sono passate migliaia e migliaia di anni – per alcuni 5000, per altri 10000 anni, non voi ma gli altri – da quando hanno avuto quel contatto con la Sorgente. Poi si sono persi davvero e sono diventati disillusi e si sono immersi nella matrice di questa realtà e continuano a farlo senza sosta. Alla fine una persona deve avere quella riconnessione con la sua Sorgente, con il suo Io Sono; alla fine una persona deve rifare l'esperienza, altrimenti impazzisce davvero.

A quel punto tentano con cose come morire e pensano che sia una soluzione. Immaginatevi di essere talmente sconvolti dalla vita e c’è un sapere interiore che non riuscite neanche a definire, ma qualcosa dice, “Dev’esserci di più. Devo uscire da qui,” e poi scelgono la morte, pensando che sia un rilascio. Poi scoprono che quando morite, è la stessa cosa.

Immaginate di essere in prigione. Siete chiusi a chiave nella vostra cella, indossate gli stessi abiti di tutti, mangiate lo stesso cibo e seguite la stessa routine quotidiana. Nessuna creatività. Nessuna vera occasione di esprimersi. È molto, molto insicuro e poi pensate che volete uscire da lì. Siete pieni di eccitazione. È arrivato il momento. State per essere rilasciati o avete trovato il modo per andarvene. Uscite. Uscite dalla prigione e vi rendete conto che siete ancora in prigione. È ancora la stessa prigione. Poi scoprite un'altra porta da cui pensate di poter uscire. Quando lo fate, scoprite che là fuori è sempre la stessa prigione ed è esattamente ciò che sta accadendo. Proprio questo.

È proprio per questo che amo lavorare con tutti voi, perché a voi non interessa. A voi non interessa quanto ci vuole. State lasciando che questa sia la vita del rilascio da quella prigione per tornare alla vostra Sorgente, per tornare al vostro Sé. Lo potete sentire in modo molto forte. Vi siete detti, “Farò di tutto solo per quella connessione. Di tutto.” Ed eccoci qui.

Non studieremo come arrivarci. Non lo faremo attraverso il potere. No, no, no, no, no. Noi lo permetteremo e a volte sembrerà davvero il contrario di una cosa intelligente. Noi però lo facciamo così. È il vostro stato naturale dell'essere. Non tutti gli altri giochi. Nessuna delle altre cose. È lo stato naturale dell'essere.

Dunque, perché non facciamo così –snap! – e lo facciamo accadere? È la compassione, così non bruciate e non esplodete. È anche per permettere l'esperienza, per fare l'esperienza. Se accadesse – snap! – così, non fareste la vera e propria esperienza non affrontereste ciò che avete affrontato e vi mancherebbe la profonda realizzazione di tutto questo.

Avete detto, “Andrò avanti …” – veloce non è la parola giusta – “io la permetterò per quanto possibile così posso restare nell'esperienza, così conosco quell'esperienza molto bene, in modo intimo; ho attraversato i pensieri e i dolori e le sfide e le paure quindi ne conosco ogni centimetro, ogni pollice del corridoio dell'illuminazione. So com'è in alto, in basso e tutto intorno. Conosco ogni demone e ogni dragone che esce. Conosco ogni pezzo del pavimento. Conosco ogni piccola trappola cattiva che c'è in questo corridoio e ne posso fare esperienza. Non ho raggiunto con facilità l'altra parte. Ne conosco ogni angolo e ogni fessura e quindi io” – voi – “posso insegnarlo agli altri.”

Ecco, voi lo conoscete molto bene – non è solo retorica; è reale davvero – quindi potete essere gli insegnanti per gli altri. Voi sapete esattamente – voi saprete esattamente – ciò che affrontano e perché lo fanno. Saprete esattamente, con la fiducia di un Maestro, che arriveranno alla fine del corridoio dell'illuminazione. Lo faranno. Non c'è alcun dubbio. È ciò che devono affrontare.

Quando vi faranno tutte le domande – “Maestro, quanto ci vorrà?” – voi le rivolgerete a loro sapendo che dipende totalmente da loro. Vi chiederanno il segreto. Vi chiederanno tutti i trucchi. Vi chiederanno tutto il makyo. “Cosa ci vuole per attraversare il corridoio dell'illuminazione?” Cercheranno di nutrirsi di voi e cercheranno di fare di tutto. Voi rimarrete lì, perché conoscete benissimo quel corridoio.

Voi sapete che riusciranno ad arrivare dall'altra parte e l'esperienza che hanno dipenderà da loro. Direte loro proprio questo, “Dipende da te. So che arriverai qui. Dipende da te come farlo.”

Penso che sia la stessa cosa che Tobias ed io vi abbiamo detto, (qualcuno dice “Qualche volta.”) vero? – qualche volta (qualcuno ride) – ma ora non ha più senso? Allora era – guardavate Tobias come per dire – “No, Tobias, tu conosci il segreto. Condividilo solo con me. Dammelo e basta!” Potete farlo proprio come volete.

Ecco, facciamo un respiro profondo.

Ricordatevi questo punto: quando il vostro corpo fa male, quando la mente è totalmente nel caos e tutto il resto, è davvero semplice. “Sto cambiando.” Tutto qui. Avete una brutta giornata, nulla ha senso e le persone vi riempiono di stronzate – “Sto cambiando.” È semplice. È un grande promemoria. Non è certo un mantra. È un grande promemoria. “Oh,” dite, “Perché è accaduto a me, Adamus? Perché mi è accaduto questo e quello?” Perché state cambiando. Non è meraviglioso? (qualche risata) “Sto cambiando .”

Fate un respiro profondo e sentitelo. “Sto cambiando.”

Ecco perché a volte la notte non dormite. Ecco perché nelle vostre relazioni, nella geografia e in tutto il resto ci sono dei cambiamenti. “Sto cambiando.” È una benedizione. L'avete chiesta voi. Beh, no, non l'avete chiesta. Voi l'avete pretesa. L'avete pretesa in modo assoluto oltre ogni altra cosa. “Devo cambiare,” avete detto. “Devo cambiare.”  È così. È così.

Mentre tutto ciò accade, questa è la bella storia che state condividendo, un documentario sull'illuminazione. “Oh! Sto odiando.” Avete una giornata storta, perdete tutto il vostro denaro – “Ehi, sto solo cambiando.” (qualcuno ride) “Sto cambiando.” Ecco, Sart, l'occasione per un'altra grande maglietta. Sì. Nel vostro nuovo Centro dovremo installare una pressa per stampare le magliette. Le sforneremo. Le sforneremo proprio.

Ok. Ora passiamo a … ooh. (guarda l'orologio) Passiamo al vero tema del giorno.

LINDA: È una battuta, vero?

ADAMUS: Qui vicino affittano un altro spazio per uffici. Scrivici “Magliette Shaumbra.” Magliette Shaumbra. Sì.

Ok, facciamo un bel respiro profondo e passiamo al vero tema della giornata, la vera ragione per cui siamo qui, cari Maestri.

LINDA: Cosa?!

ADAMUS: Questa era la mia recita per scaldarmi. Non sono ancora arrivato alla roba buona.

LINDA: Wow.

ADAMUS: Scusa, hai fretta?

LINDA: No!

ADAMUS: Oh, vai a una festa di compleanno?  (Adamus ride)

La Sicurezza

Ecco il vero tema, il vero tema di fondo, molto semplice ma complesso. Io affermo che questo mondo non è sicuro è che voi non siete al sicuro in questo mondo e qui affiora un gran bel problema, un problema davvero grande.

Vorrei farvi sentire all'improvviso del tutto al sicuro e mi piacerebbe che poteste rilassare del tutto il vostro corpo, perché ora il vostro corpo è molto teso perché non si sente al sicuro. Mi piacerebbe avere una bacchetta magica e pacificare la vostra mente, perché la vostra mente non si sente al sicuro. Vorrei poter dire alla vostra anima, al vostro divino che qui è al sicuro. È sicuro venire qua ma voi non ci credete e quindi la tenete a distanza, a poca distanza da voi. In particolare mentre entrate nella vostra maestria Io Sono, in questa realtà vi sentirete ancora meno al sicuro.

Eccovi qui con la passione e il desiderio di illuminarvi; eccovi qui che scegliete di essere un Maestro incarnato ma non vi sentite per niente al sicuro. È un bel problema.

In realtà mi piacerebbe fare un piccolo sondaggio qui, con questo gruppo. Avremo bisogno di... Vili, tu scrivi e Linda tu corri.

LINDA: Oh bene. (Adamus ride)

ADAMUS: Ora prendiamo in considerazione alcune delle cose presenti nella vostra vita ed io vi chiederò di scrivere qui l'elemento sicurezza, diciamo da 1 a 10. Se parlo di una certa cosa, “1” non è per nulla sicura mentre “10” significa che è molto, molto sicura.  Uno – non sicura; dieci – sicura. Perché non lo scrivi. Poi alzate le dita o le mani, ma insieme. Per esempio se volete fare un 3, fatelo con le dita ma se volete fare un 8 riunitele, non tenetele separate, (dimostra) perché faremo un veloce sondaggio Shaumbra.

 

Ok, fate respiro profondo. Di nuovo, non pensateci troppo. Saprete la risposta, tutto qui. Bene. (il pubblico corregge ciò che scrive Vili) Vedete, è già non sicuro. (Adamus ride) Non sappiamo cos’è sicuro e cosa non lo è. (qualcuno ride) Questo è un problema.

Ok. Molto insicuro – uno; sicuro – dieci. Voglio documentarlo, ha un suo scopo.

Ecco, fate un respiro profondo.

~ Il Corpo Fisico

Il primo tema. Siete al sicuro, vi sentite al sicuro nel vostro corpo fisico?  Tenete le mani alzate.

(pausa mentre il pubblico risponde)

Molto bene. Io gli darei un 8. Otto. Bene. Puoi scrivere corpo e poi 8.

Ora, o siete un gruppo eccezionale o c'è parecchio makyo in giro (qualcuno ride) perché il vostro corpo è – almeno finora...

VILI: Otto?

ADAMUS: Otto. Il vostro corpo è la cosa che vi tradisce, probabilmente è il primo ed è il più importante. Il vostro corpo potrebbe mollarvi – snap! – così. Se scendete dalla collina e c'è il ghiaccio, sta nevicando e sta per fare buio e il vostro corpo potrebbe cedere.

Il cancro. In questo momento ognuno di voi nella sua biologia ha il cancro. È un potenziale latente che proprio ora è seduto lì, in attesa. Ognuno di voi si sta portando dietro almeno un grado della sua biologia ancestrale che ha la sua parte di problemi. Tutti voi morirete di morte fisica. Voi dite che nel vostro corpo siete al sicuro? Domani potreste perdere un arto e dire, “Beh, lo farò ricrescere e basta.” Makyo. Davvero? C’è un po' di lavoro da fare prima di arrivare a quel punto.

Il vostro corpo diventa grande e non riuscite a perdere peso. Il vostro corpo ha un continuo bisogno di cibo. Come fate a sentirvi al sicuro se dovete nutrire senza sosta il vostro corpo? Potrei semplicemente appoggiare la mia mano sulla vostra bocca –cosa che non farò – potrei mettervi la mano sulla bocca e soffocarvi. In 3 minuti sareste morti. Vi sentite al sicuro nel corpo fisico. Non so. Voi gli date un 8. Forse siete eccezionali. Forse Il corpo è la ragione principale per cui non vi sentite al sicuro.

Immaginate di non dovervi preoccupare del corpo – avere incidenti, restare uccisi, sanguinare, ammalarvi e tutto il resto – la vita sarebbe molto più semplice, giusto? Se non dovreste preoccuparvi che il corpo invecchia. Ecco, forse dovremmo parlare con molti più Shaumbra, ma io al corpo darei un 2. Due in termini di sicurezza perché sono stato qui molto volte.

Ora non dovete preoccuparvi come ho fatto io di essere mangiati dagli orsi e dai leoni di montagna. (risate perché Geoff & Linda avevano appena parlato di leoni di montagna presenti in zona) Oh. Oh! Io gli do un uno. (risate) Ok.


~ La Mente

Il prossimo. Fate un respiro profondo.

La sicurezza. La sicurezza. Quanto siete al sicuro nella vostra mente? Nei vostri pensieri? Fate un respiro. Pensateci. Quanto siete al sicuro? Avanti, fatemi vedere le mani.

(pausa mentre il pubblico risponde e Adamus conta)

Io da... state registrando da qui in alto? Bene. Io gli darei – oh, qui c'è uno 0. (qualcuno ride) Io gli darei cinque e mezzo, basandomi su – cinque e mezzo – in base al pubblico.

Davvero? Vi sentite al sicuro nella mente? Lei che vi dice costantemente che merda siete? (risate) Lei che è sempre indecisa, sempre nella paura. Siete così abituati alla vostra mente e ai suoi giochi che non vi rendete conto che è proprio lei che in realtà v’impedisce di sentirvi al sicuro. Fa i suoi giochi. La mente è la cosa che porta dentro le paure. Vi sentite al sicuro nella mente? Io non lo farei. Io le darei – io personalmente – alla mente, alla mente umana più in basso sì, avremo anche il punteggio di Adamus – le darei 1,5 per la sicurezza. È la cosa da cui la maggior parte delle persone scappa. In un certo senso potete scappare dal vostro corpo, più o meno, ma in realtà non potete scappare molto lontani dalla vostra mente. L'inferno è contenuto nella mente. L'oscurità e i demoni sono contenuti nella mente. Non sono là fuori; non sono sotto il vostro letto. Sono proprio lì dentro.

Le persone controllano la loro mente. La disciplinano. La limitano. Si limitano al punto che diventano insensibili e i pensieri creativi restano chiusi fuori, sono spostati altrove perché la mente dice, “No, noi limiteremo tutto ciò.”

Timothy, moltissimi potenziali, un viaggiatore selvaggio ma poi ti sei infilato in questa cosa cerebrale, questa storia della mente e ti sei limitato. Una volta viaggiavi in tutta la creazione, a livello energetico o consciamente. Sei arrivato qua, ti sei preso un cervello e ora sei come una vecchia automobile. (qualcuno ride) Fai fatica a percorrere la strada e non me la prendo con te ma con il cervello, perché c'è una parte di te che non si sentiva al sicuro, non al sicuro e quindi “Controllo, controllo, controllo.” Ora sei al momento in cui dici, “E se mollassi? Oh, le persone rideranno di me.” Beh, lo faranno in ogni caso. E “Se mollo, diventerò pazzo e mi metteranno in manicomio.” Non esiste un manicomio che possa gestire i tuoi problemi.  Ti metteranno lì perché non capiscono, vedi? Verrai semplicemente al Centro Shaumbra. (risate) Noi capiamo, perché sappiamo che non sei pazzo. Noi sappiamo che è reale e sappiamo che non appena smetterai di pensare alla vita, alla creazione, allo Spirito, all’Essità sarai libero. Vi renderete conto in che prigione state vivendo tutti?

~ Il Partner

Il prossimo. Il vostro partner. Sicuro? (qualcuno dice “Non ce l’ho”) Non ce l’ha! Ecco una bella risposta! (qualcuno ridacchia) Per chi ha un partner, sicuro o no?

Ora siate onesti, se non vi dispiace. Ora alzate le mani. Datemi il punteggio. Il sondaggio dice... ok. È o uno o dieci. Se siete seduti di fianco del vostro partner, mostrate due mani. (risate) “Sì, sì, sì. É un dieci.” Se il vostro partner non è presente, è un dito medio. (altre risate) Non gli dareste neanche quello, ma volevate alzare quel dito. (altre risate)

I partner sono – spero che non vi dispiaccia se lo dico – ma per la maggior parte di voi e non per tutti voi, i partner sono una coperta di sicurezza non sicura, per la maggior parte delle persone. Esse pensano di dover avere un partner, sapete, perché tutti ne hanno uno e quindi farebbe uno strano effetto, da sciocchi, sapete, andare a cena e mangiare da soli, oppure non riescono a sopportare di stare da soli. Ecco, se avete un partner, anche se con lui non vi sentite al sicuro – sto parlando di non essere al sicuro a livello emotivo, non sempre fisico – almeno avete un partner, giusto? Almeno non dovete stare da soli, perché probabilmente questa è una delle paure più grandi che hanno gli umani – “Oh accidenti” – stare da soli.

Ecco, in una relazione c’è una mancanza di sicurezza emotiva inerente. Persino nella migliore tra le relazioni manca la sensazione di sentirsi al sicuro.

È una dinamica molto strana. Vedete, preferite avere un partner in casa e così non dovete starci da soli, specialmente di notte. Poi li avete in casa con voi ed è come ehhh, quando vi mandano all'inferno per questo e per quello, sapete, se la prendono con voi e pretendono e vi trattano con sufficienza e vi prendono in giro per il culto che seguite e per tutto il resto. Non sempre è sicuro.

Qui c'è una vera divergenza. È un 1, un 2 o un 10. Ecco, non lo so. (qualcuno dice “Ecco perché non hai un partner.”) Giusto. Sì, giusto. (Adamus ridacchia) É tutto.

Ecco, direi da 1 a 10. (qualcuno ridacchia)

Io amo le cooperazioni…

VILI: É Shaumbra da 1 a 10 o il tuo punteggio?

ADAMUS: Shaumbra da 1 a 10. Non riescono a decidersi.

Dalla mia prospettiva, a una relazione di coppia darei 5,5 in termini di sicurezza. Ne ho avute molte. Non parlo solo come un fantasma spaziale o altro, sapete, parlo di questa cosa e non l'ho mai avuta. Io amo le collaborazioni, le relazioni finché sono corte. Huh. (qualcuno ride) Beh, potrebbero essere otto vite. Potrebbero essere molte vite, David, ma... oh, tu ridi. Tu ridi... (Adamus ridacchia)

LINDA: Adamus!

ADAMUS: Sì, Linda. Oh, ciao! (Linda ride e alza il dito medio) Ciao, Linda! Vuoi venire a sederti qua?!

No, no. La gente resta intrappolata nella prigione delle relazioni. Siamo sinceri su tutto questo. Le relazioni possono essere belle, ma finché la morte non ci separi? Non credo proprio, perché io morirei giovane. (risate)

LINDA: Ohhhh!

ADAMUS: Una relazione esiste per essere un'esperienza con un altro essere con l'anima e si spera, nel caso di tutti voi, con un altro Maestro. Non sceglietene uno solo per riempire uno spazio a meno che non siate molto, molto consci del perché lo state facendo.

Le relazioni sono belle, ma possono anche inibirvi davvero nella relazione con voi stessi. Una volta che avete una relazione con voi, che vi amate, oh cielo, le relazioni con gli altri saranno stupende. Al momento, però, le relazioni sono un'abitudine molto vecchia e non vi dico di lasciare il vostro partner. Non dico che le relazioni sono cattive. Vi dico solo di considerarle. È sicuro per voi? Vi migliorano? Vi danno qualcosa... riuscite a dare e a ricevere e l'altro riesce a dare e a ricevere? In generale, neppure la relazione di coppia è la cosa più sicura.

~ Il Lavoro

Il vostro lavoro. Sicuro o insicuro? Sicuro o insicuro? Il vostro lavoro, la vostra carriera. Facciamo uno spettacolo di mani. Sicuro o insicuro? I lavori e le carriere. Ecco, questo è... sta migliorando. Per alcuni, mi dispiace. Ecco, la media è 6,7. State registrando, perché qualcuno non crede che stia facendo un calcolo come questo! 6,7, con poche eccezioni.

I lavori. Ohh, sì, va un po' meglio, ma i lavori sono... non è... io non li definirei sicuri. I lavori sono banali, più o meno. Vi compiacciono, sapete. Le aziende sono – riducono tutto alla scienza e al comportamento e alla quantità di metri quadrati per persona e ai vostri cubicoli da manager di medio livello. Sapete, non è molto... non dovete sforzarvi molto se non con gli altri. Domani vi licenzieranno perché stanno riducendo il personale o perché sono appena stati comprati da un'altra azienda o la loro tecnologia non funziona più. A parte questo, accidenti, i lavori sono davvero sicuri. Vi affidate a loro per il vostro assegno e senza quell'assegno probabilmente fareste la fame e probabilmente morireste.

Il vostro lavoro è sicuro? Davvero? Non credo proprio. Penso che il vostro lavoro vi compiaccia, forse. La cosa migliore da fare... qui io sono... prima combatto con Linda. Ora combatto con Cauldre.

Prendete in considerazione i lavori, davvero. Se non lo amate e provate molta passione e quindi la mattina vi svegliate e siete davvero felici di arrivarci in anticipo e di relazionarvi con i vostri colleghi di ufficio e, “Oh, è il mio capo che entra dalla porta! Sono così felice di vederti! Cosa posso fare oggi?!” Non credo proprio che ci siano molti Shaumbra che fanno davvero così. Qualcuno. Sì.

Non vi dico di lasciare il vostro lavoro, ma qui parliamo di sicurezza. Vi sentite al sicuro quando andate in ufficio o a lavorare? Non parlo delle lampade che cascano dal soffitto e vi beccano in testa. Parlo di sicurezza emotiva. Parlo di sicurezza dell'abbondanza. Dico che potete entrare nel vostro ufficio come un Maestro, come un David McMaster, nel suo caso. Riuscite a entrare nel vostro ufficio come un Maestro e permettervi di essere chi siete? Ciò non significa salire su una cassetta della frutta e parlare di ciò che avete imparato, sapete, a un recente seminario. Parlo di essere nella vostra maestria. O ve la tenete dentro, la trattenete perché gli altri potrebbero non capirvi.

L'ufficio non è molto sicuro. Al limite, se avete il vostro lavoro create il vostro destino. Almeno c'è un po' d'eccitazione e potete controllarlo, potete gestire o manifestare il vostro destino. Non è ancora molto sicuro, ma almeno è eccitante. È come entrare in una macchina da corsa e non restare bloccati nel traffico. La maggior parte dei lavori sono simili a restare imbottigliati in auto. In realtà non arrivate da nessuna parte, ma pensate che sia così. Avere il vostro lavoro personale, ciò che amate fare, è come guidare una macchina da corsa.

Hm. Il prossimo. Il prossimo.

VILI: Quale sarebbe il tuo punteggio?

ADAMUS: Oh, il mio punteggio. I lavori. Oh, io darei due. Molto insicuro, ma vi hanno portato a credere che sia sicuro. Va bene così. Potete andarci e non prenderete un virus o una malattia. Davvero? (un paio di risate) É il posto migliore dove prenderla.

~ I Genitori

Ecco, vediamo. Cos'altro c'è? Parliamo dei vostri genitori. Eravate al sicuro con i vostri genitori? Eravate al sicuro con i vostri genitori e intendo dire dal momento in cui siete nati fino a oggi. (Adamus ride) Pensavo fosse divertente. Siete al sicuro con i vostri genitori? Eravate al sicuro – diciamo così – eravate al sicuro mentre crescevate? Ecco, le mani?

(pausa mentre il pubblico risponde)

Oh, abbiamo un'oscillazione. Abbiamo una vera oscillazione. Abbiamo... alcuni hanno scelto bene, si sono scelti bene i genitori. Direi che in generale siamo a 3,8, 3... – è aumentato un po', sta entrando la gente in linea. È un 4. È un 4. Si. Al sicuro con i vostri genitori.

Per la maggior parte di voi non è stato un periodo particolarmente grande. Contavate sui vostri genitori perché si prendessero cura di voi, è naturale. A volte l'hanno fatto; a volte no. Contavate su di loro per un sostegno emotivo, per l'incoraggiamento e molto spesso non l’hanno fatto. Non perché fossero cattivi genitori; erano incastrati dentro se stessi, o con altre cose o perché preferivano vostro fratello o sorella. (Adamus ride) Quindi non eravate particolarmente al sicuro. Avete imparato – avete sviluppato qualità di sopravvivenza e di sicurezza.

Quali erano? Beh, erano i muri e le barriere. Erano i ritiri. Erano i limiti e quando all'inizio, a un'età molto precoce avete cominciato a recitare l’Io Sono, il Maestro è partito per l'inferno e quindi vi siete ritirati. In parte perché non volevate che si sentissero non al sicuro, perché ciò che sentivano era strano o comunque era un comportamento insolito. La capacità di vedere altre cose, come gli esseri angelici e gli elementali della natura e riuscire a comunicare con loro e riuscire a vedere cosa sarebbe accaduto, quali erano i potenziali che potevano realizzarsi su questo pianeta. Quando li esprimevate, non eravate molto al sicuro.

Ora molti di voi dicono, “Beh, non mi ricordo quell'avvenimento.” È proprio così, è giusto. Non ve lo ricordate, ma è successo. È successo. Siete ricorsi a una chiusura completa e non vi ricordate per forza un evento o gli eventi che sono accaduti, ma io c'ero. Ho visto quando vi siete chiusi del tutto.

Ecco, la sicurezza con i vostri genitori. Ci sono alcune eccezioni e ci sono alcune eccezioni a tutto ciò, ma io direi un 3. Un tre. Non particolarmente al sicuro. Alcuni di voi sono scappati dentro e hanno trovato la prima famiglia, o hanno seguito una famiglia karmica. Di fatto, le famiglie karmiche non sono famiglie sicure. Questa è un'altra bella maglietta. Non lo sono affatto. Voi state mettendo in scena molte vecchie, vecchie cose.

~ La Vostra Automobile

Proseguiamo con la lista. Potremmo parlare di quanto siete al sicuro nella vostra macchina. Proviamoci, la sicurezza nella vostra auto. Guidate. State guidando; siete al sicuro nella vostra auto? Facciamo un bel respiro profondo e Shaumbra dice, “Siete al sicuro nella vostra auto? (qualcuno dice, “Sì”)

(pausa)

Ok, questo è il punteggio più alto. Siamo a 7,2 – 7,3. Va bene. Al sicuro nella vostra auto. Al sicuro nella vostra auto.

Ora in effetti, in effetti in uno strano modo anche se siete là fuori per strada e ci sono migliaia di altre persone e in ogni momento qualcuno potrebbe avere un attacco di cuore mentre guida sull'altra corsia o qualcuno potrebbe essere sotto l'effetto di droga o per qualche altra ragione e – puuf! – è tutto finito. Il fatto è che mentre guidate nella vostra automobile vi sentite piuttosto al sicuro perché state guidando voi. Il punteggio scenderebbe se guidasse qualcun altro. È probabile che scenderebbe.

Invece guidate voi. Siete voi. Siete voi che manovrate in tutto questo caos. Sapete, mentre guidate accade una cosa divertente e cioè la vostra intuizione entra dentro. Sì. Entra dentro molto bene. Anche mentre guidate tenete occupata la vostra dannata mente, sapete, fate le cose che acca- … osservate i segnali e il resto… ma la vostra intuizione c’è. Alcune delle vostre migliori idee, delle visioni interiori più forti avvengono mentre guidate un'automobile. Sì.

Ecco, le auto. Penso sia la risposta, ecco la soluzione al nostro problema. Le auto! (risate) Guidate di più. Guidate di più, pensate di meno. Ecco di nuovo, Sart. Guida di Più, Pensa di Meno – una grande maglietta.

Ora, arriviamo al punto. Potremmo andare avanti con la lista e potremmo parlare del cibo che mangiate. È sicuro? (qualcuno dice “No” e “Cosa?”) Il cibo. Il cibo che mangiate. La cosa che... sì, è sicuro?

Il governo. È sicuro? Il governo. È sicuro? In realtà la cosa divertente è – beh, non sono un grande fan dei governi, perché sono l'epitome della coscienza di massa. Voglio dire, è tutto ciò che sono. Rappresentano la coscienza di quella città, di quel paese o qualsiasi cosa sia, che sia una dittatura o una fregatura. Rappresentano la coscienza ed ecco perché sono ciò che sono.

In realtà, in modo divertente, i governi non sono – sebbene rappresentino la coscienza – non sono abbastanza intelligenti da organizzare cospirazioni. I governi non sono abbastanza brillanti da fare qualcosa che dovrebbe davvero rendervi non sicuri. Finché riconoscete che è il governo e mantenete la distanza, ma in realtà non sono abbastanza veloci. Sono questa grande, enorme cosa letargica. Lei continua a muoversi. Non può fermarsi. Tutto ciò che fate è togliervi di mezzo e continuare a procedere.

I governi si basano sull'energia del potere. È tutto qui. Tutto gira intorno al potere. Non è sempre negativo, ma è così che continuano ad andare avanti. Il potere. Essi parlano. Parlano di servire la costituzione. Non è per niente vero. Si tratta di servire quelli che sono al potere. Ciò di cui non si rendono conto e la ragione per cui io non raccomanderei mai a qualcuno di voi di partecipare alla carriera politica è perché entrate nella ciotola di zuppa dei politici, anche se le vostre intenzioni sono buone e dite, “Io voglio servire la gente.” Prima di tutto, la maggior parte delle persone non sa di voler essere servita. Secondariamente, ci entrate dentro e di colpo siete nel brodo del potere. Ci siete proprio dentro e persino se dite, ”Io non userò mai il potere” ci siete proprio in mezzo. È quasi – non impossibile – ma è molto difficile uscirne.

Ecco, facciamo un respiro profondo.

Trovare La Sicurezza

Eccovi qui Maestri e in realtà c’è davvero poca sicurezza. Poca, davvero poca. È stata una delle sfide, delle lamentele dei Maestri per eoni di tempo. Ecco perché molti di loro se ne sono andati. “Come faccio a sentirmi al sicuro qui, in questa realtà, con gli altri là fuori, con il mio corpo?” Alla fine hanno mollato. Con la mente e tutti i suoi pensieri di merda e tutta la sua mancanza di chiarezza, come potrebbe un Maestro sentirsi al sicuro?

Alcuni di voi dicono, “Beh, me ne starò da solo.” In realtà in un certo senso è più difficile, perché almeno con gli altri esseri intorno c'è una bella distrazione. Per quelli di voi che stanno iniziando a prendersi i tre giorni al mese del tutto da soli – fiùùù! – non è sempre facile, perché all'improvviso vi trovate faccia a faccia con voi, con l'insicurezza del vostro stesso essere.

Sarà importante avere quello spazio sicuro per voi, un luogo interiore. Non è un luogo di pensieri. In altre parole non è – “Creerò lo spazio sicuro qui e poi ci andrò.” In realtà la mente non potrebbe mai... non è programmata per quello, perché penetrerà anche lo spazio sicuro. Avete cercato di farlo nello stato di sogno, di raggiungere uno spazio sicuro ma là ci avrete trovato voi. Heh. I vostri aspetti. I vostri aspetti vi hanno trovato. Voi cercate di tenerlo in un luogo nascosto, distante da qua. Vi hanno trovato. Stanno bussando alla vostra porta. Anche se non li lasciate entrare, sanno esattamente dove siete. Non è più uno spazio sicuro.

Ciò porta a tutta la dinamica dell’essere al sicuro. È molto difficile essere un Maestro e sentirsi così non al sicuro.

Io affermo che non vi rendete ancora conto del livello di non sentirvi al sicuro che provate, persino nel corpo. Il vostro corpo è sempre teso. Quando nel corpo la sicurezza è totale, e forse uno dei modi migliori per farne esperienza è un bagno, un bel bagno caldo ma anche allora siete tesi e potreste persino affogare. Heh. (qualcuno ride) O qualcuno potrebbe lasciar cadere il tostapane nella vasca! (il pubblico dice “Ohh!”) “Oh, oops! Mi spiace! Non so cosa ci facesse il tostapane in bagno, ma… fai buon viaggio!”

Se foste… non vi siete ancora resi conto in che livello d'insicurezza in cui state operando. Finora l’avete gestita. Vi siete tenuti su. Avete trovato il modo di sopravvivere. Avete trovato modi per tenere alla larga tutte le cose non sicure. Voi sapete ed io so che sono proprio alla vostra porta. Sono proprio alla porta, quindi vi mantenete sempre più ristretti.

Persino la mente – la mente – voi cercate di calmarla. Beh, è una specie di esercizio futile. Potete fare dei trucchetti con la mente per portarvi a pensare che la state calmando davvero, ma è tutto un gioco mentale. “Sto calmando la mente. Sto calmando la mente. Sto calmando la mente. Sto calmando la mente. Sto calmando la mente. Sto calmando la mente,” e pensate che state calmando la mente e sono pensieri di merda. Voi no. State giocando a nascondino e scappate e vi nascondete e poi i pensieri di merda vi prendono lo stesso e dite, “Sei cattivo!” Oh! Dovete scappare a nascondervi di nuovo.

Non c’è quasi pace. Non c’è quasi riposo. Allora, come trovate quella sicurezza? Come la trovate? Non potete pensarla. Non potete dire, “Oh, la troverò, penserò al mio spazio sicuro. Sono al sicuro. Sono al sicuro.” Non funziona. La sicurezza dev’essere reale. Dev’essere reale.

Per aprirti, Timothy, per permetterti di essere quel Maestro incarnato, non puoi nasconderti. Non puoi tirati indietro perché la vera maestria, la creatività, la gioia non usciranno. Se non ti senti al sicuro, Jane, non funzionerà bene. Ti sentirai sempre frustrata, continuerai a chiederti perché ci vuole tanto per illuminarti, ti chiederai senza sosta quando ti darò la grande risposta che risolverà tutti i tuoi problemi. Si tratta di sentirsi al sicuro in una realtà non sicura.

Questa realtà – stupenda, sensuale ma molto poco sicura. Non ve l’hanno detto prima che veniste qui, vero? Molto insicura.

Una Merabh della Sicurezza

Facciamo un bel respiro profondo ed esploriamo la sicurezza. Per ora, abbassiamo le luci e godiamoci un po' di bella musica sicura. Non è il tipo di musica che è stata suonata alla nostra ultima riunione, io mi sono divertito. È piaciuta, ma alcune persone non si sono sentite molto al sicuro.

Facciamo un respiro profondo.

(inizia la musica; “Faith” da Premium Beat)

Tra ora e la nostra prossima riunione vi chiederò di essere consapevoli della sicurezza. Non cercate di rendere sicure le cose perché, sapete, in realtà non potete farlo. Non potete rendere sicuro il mondo intorno a voi. Io voglio che iniziate a considerare le cose che vi hanno portato a erigere muri, a creare le barriere, anche in una relazione. So che le relazioni dovrebbero essere tutte amore e felicità, ma c'è molta insicurezza e voi sapete esattamente di che cosa sto parlando.

Prendete in considerazione cose come i lavori, il vostro corpo mentre diventate sempre più consci di come in un certo senso l'avete chiuso o avete creato soluzioni artificiali per sentirvi al sicuro. Oh, l'abbondanza. Non abbiamo neppure parlato di abbondanza.

Hai aperto gli occhi, Kerri. Mm, ti ho beccato.  Ti ho proprio beccato.

KERRI: Stai rovinando il mio spazio sicuro.

ADAMUS: (ridendo) Io sono il tuo spazio sicuro, cara.

Non abbiamo neppure parlato di abbondanza. La sicurezza.

Eccovi qui Maestri, un vero Maestro, una benedizione ma in un mondo che è piuttosto insicuro. Senza menzionare i vostri aspetti personali, le vostre vite passate.

Fate un respiro profondo.

(pausa)

Qui non si tratta di cercare di creare un piccolo spazio makyoso di sicurezza in cui potrete rifugiarvi li di corsa ogni volta che siete nei guai. Proprio no, perché tutto ciò sarebbe mentale e molto presto anche lui diventerebbe insicuro. Se cercate di creare questo spazietto carino nella vostra mente, un delizioso piccolo cottage in mezzo alla foresta nel villaggio di Sicuria, molto presto ci saranno buchi nel tetto, la casa sarà infestata da termiti e scarafaggi e topi e finirà per bruciare. Non lo faremo. Proprio no.

Noi prenderemo in considerazione in modo conscio la sicurezza, solo per renderci conto e per capire che siete qui, un essere umano circondato da cose che non sono sicure – il nostro corpo, la vostra mente. La vostra stessa mente – non è sicura.

Ciò inizia portare le cose nella chiarezza e voi iniziate a rendervi conto dei giochi che avete fatto per cercare di rendere sicura la vostra realtà.

In teoria si potrebbe dire che un Maestro è al sicuro dovunque si trova. Questa è una stronzata. È proprio così. Un Maestro riconosce che può non essere al sicuro. Un Maestro riconosce che in questa realtà estrema chiamata Terra ci sono molte cose non sicure. Il motore di un aereo potrebbe cadere su questo edificio proprio adesso. Sì, potrebbe farlo. Sì, grazie. “Grazie per il pensiero sicuro, Adamus.” Sì. (un paio di persone ridono)

Probabilmente non accadrà e non perché penseremo positivo; non perché penseremo che ci troviamo in una piccola bolla perfetta, proprio no. Non cercheremo di pensarci. Il fatto è che probabilmente non accadrà. A livello statistico, probabilmente non accadrà. Pochissimi motori cadono sugli edifici, quindi è probabile che non accada.

Si tratta di riconoscere ciò che avete fatto per cercare di farvi sentire al sicuro. Potrebbe essere la vostra casa, renderla quel tipo di spazio sicuro. Durante il nostro sondaggio mi sono dimenticato che su quella lista con il cibo e il governo e la vostra automobile e il vostro partner, mi sono dimenticato di chiedere del vecchio Adamus. Non rispondete. Tenetelo per voi. (Adamus ride)

Fate un bel respiro profondo.

Non cerchiamo di fare in modo che l'insicurezza sparisca. Non cerchiamo di creare una sicurezza artificiale.

Finché vivete qui in questo corpo, in questa realtà ci saranno delle cose. Ci saranno cose che saranno i fattori. Il fatto è che probabilmente non incontrerete circa il 99,999% delle cose non sicure. Potreste preoccuparvene, ma in realtà non le incontrerete. Probabilmente non accadranno mai davvero. Qualche cosa potrebbe. Una pietra potrebbe cadere dalla cima di una collina e colpire la vostra automobile, o forse solo il finestrino. Hehh. Hehh.

Parliamo invece della vera sicurezza. Non del mondo esterno. Parliamo di voi, proprio di voi. Voi qui non siete davvero al sicuro. Non c'è molta, oh, fiducia, credo. Vi portate ancora in giro molti vecchi voti, vecchi sensi di colpa e vecchi temi di fondo. In un certo senso si sono irrigiditi dentro di voi, come le colonne di un tempio. Sono semplicemente diventati parte della struttura dentro la coscienza.

Sicuramente ci sono molte cose che avete sbagliato, o almeno così pensate. Ci sono molti, “Non lo rifarò mai più.” Sapete che in realtà queste cose in un certo senso sono diventate la malta e i mattoni della vostra coscienza. Ci siete bloccati dentro. A un certo punto possono esservi serviti, ma è stato molto tempo fa.

Come fate a sentirvi al sicuro quando vi portate ancora in giro il passato? Come fate a sentirvi al sicuro se continuate a lasciar affiorare cose accadute 10 anni fa,50 anni fa o 5000 anni fa? Come fate a sentirvi al sicuro se continuate a tornare ai ricordi del passato? Come fate a sentirvi al sicuro se ci sono questi promemoria costanti, che vengono dai vostri aspetti, dalla vostra mente o perfino dal vostro cuore su ciò che avete fatto di sbagliato – i fallimenti, aver ferito gli altri, giudicarvi su come avete allevato i vostri figli, le bugie che avete detto agli altri perché era più conveniente che dire la verità. Come fate a sentirvi al sicuro se vi portate ancora dietro queste cose? Al confronto, il mondo esterno sembra piuttosto sicuro.

Come fate a sentirvi al sicuro se davvero avete registrato i fallimenti? Quelli sono i nastri che partono quando cercate di fare qualcosa di nuovo, di creativo, di divertente. Sono i nastri che partono dal passato – “In questo ho fallito.”

 

Lì non siete al sicuro. Non è sicuro con la malta e tutti i mattoni della vostra coscienza e cose come il senso di colpa, la vergogna, il disgusto di voi, il giudizio.

Ciò tiene insieme una casa della coscienza davvero falsa. Voi dite, “Ma se tolgo la malta, tutti i muri crolleranno. Non possiamo lasciare che succeda, vero? Cosa ne sarebbe di me, allora?” Inoltre avete investito in tutti i mattoni e in tutta la malta della vostra coscienza umana. Così continuate ad aggiungere altri mattoni e altra malta, sperando che un giorno questa follia abbia fine.

 

Può accadere. Determinerà un grande ri-arrangiamento delle cose. Fare in modo che quei muri cadano a pezzi.

 

Amici miei, e se quei muri crollassero? Anche se cadessero a pezzi che implosione tremenda, polvere e calcinacci dappertutto. Una volta ripulita la polvere e i calcinacci non ci sarebbero più muri, basta con le prigioni, basta con le paure, basta con il sentirsi non al sicuro. Se oltre quei vecchi muri della coscienza ci fosse la vera libertà dell’Io Sono, persino un mondo non sicuro, ma non più insicuro dentro di voi?

 

La sicurezza del Sé arriva quando una persona si perdona.

 

La sicurezza dentro di voi arriva quando una persona si perdona.

 

Perdonare potrebbe non essere ciò che pensate. Perdonare non è dire, “Oh, ho fatto queste cose orribili. Ora le lascio andare tutte.” No. I punti non si collegano in questo modo.

 

Nella maestria Il perdono è saggezza, sapete. La saggezza.

 

Quando c'è una tale saggezza in voi, la saggezza, prima di tutto non rifarete mai le cose che avete fatto prima, non le ripeterete; la saggezza che avete imparato da ogni esperienza; la saggezza che non tornerete nella coscienza bassa, nella coscienza densa; la saggezza che siete divini; la saggezza che esistete. Questa è la saggezza di fondo, da cui derivano tutte le altre saggezze – “Io esisto.”

 

Vedete, persino con il semplice “Io esisto, Io Sono,” quella è un'espressione di perdono.

 

“Io esisto. Io Sono quello che Sono.” Quello è perdono.

 

Quello è liberarvi dal senso di colpa, dalla vergogna, dal giudizio e dalla critica.

 

“Io esisto.” Questo è perdono.

 

“Io esisto.”

 

Non è una cosa mentale. Non è una cerimonia che dovete fare spruzzandovi acqua sulla testa per perdonare. In realtà, il perdono è la saggezza. É ciò che vi rende liberi e la saggezza. “Io esisto.”

 

Quello è lo spazio sicuro. Non è una piccola stanza in una grande casa. Non è un piccolo pensiero in cui potete scappare e tentare di ripetervi. È una sensazione. È una realtà. È un sapere interiore. È la sicurezza.

 

Fate un bel respiro profondo.

 

Non puoi sentirti al sicuro quando non hai perdonato dentro di te.

 

No. Senza quel perdono continuerete a scappare e a nascondervi. Continuerete ad ammucchiare sempre più makyo, vi terrete sempre molto occupati e così non dovrete affrontare questa cosa profonda, molto profonda dentro di voi – il perdono, la saggezza, il rilascio.

 

Fate un bel respiro profondo. Un bel respiro profondo in questo momento.



La Risoluzione

 

Prima vi ho chiesto perché non schiocchiamo le dita e otteniamo tutta la maestria in un attimo. È per l'esperienza, per l'esperienza che avete appena fatto, la profonda realizzazione del perdono. Non è un perdono come quello religioso, della chiesa. È la saggezza. In realtà si tratta di attingere alla vostra stessa saggezza. Tutto qui. Attingere all’”Io esisto.” È questo.

 

Prima vi ho chiesto perché non possiamo semplicemente schioccare le dita e fare in modo che tutto ciò accada – possiamo alzare la luce, per favore – e fare che accada?

 

Vi lascerò con quest'analogia.

 

Il bruco affronta l'esperienza di essere un bruco, ma sa di non essere davvero un bruco. Vive giornate e settimane e mesi da bruco ma poi, oltre la sua mente da bruco, dentro di lui qualcosa dice, “É arrivato il momento. Devo uscire da qui. Questo non sono io. Questo non sono io, davvero. È stata un'esperienza, altri bruchi io vi amo ma è arrivato il momento di andare. Esco da qui. Potete cercare di trattenermi, ma preferisco morire che non raggiungere la mia grandezza.”

Poi affronta la trasformazione nella crisalide – e ne è consapevole. È consapevole che qualcosa sta cambiando. Sapete, una parte del bruco maledice i cambiamenti e il fatto di essere intrappolato nella sua crisalide. Un'altra parte, invece, dice, “Tutto ciò è stupendo. Wow, eccomi qui che mi libero da tutte le zampe e da tutto il verde, eccomi qui – in realtà sono consapevole che sto cambiando così, quando diventerò qualsiasi cosa diventerò, saprò esattamente come ci sono arrivato.”

Il bruco dice tra sé, “Sì, c'è una parte di me che dice, ’oh, accidenti cosa ho fatto, cosa ho fatto? Avrei potuto essere un altro bruco...’ ma una parte del bruco dice,”Merda, pensavo che non fosse sicuro e in realtà è proprio non sicuro, perché nessuno ha un manuale per farlo bene. Ho sentito che qualcuno dice che esiste un bruco rosso che si chiama “Vecchio Satanbruco” che mi verrà a cercare perché mi sono permesso... a me però non interessa. Non m'interessa, perché non posso restare come sono ora. So che c'è qualcosa di più e non riesco a definirlo, non riesco ad articolarlo ma Dio (ah, anche tu Dio, Dio dei bruchi, sei una montagna di stronzate ) … oltre a Dio c'è qualcosa ed io lo so e lo scoprirò, non importa quanto mi costa. In questo sapere interiore so anche che nonostante quello in cui mi trovo è un mondo insicuro di bruchi, tutto è bene in tutta la creazione.”

Grazie, cari Shaumbra. State al sicuro, state al sicuro.