IL
MATERIALE DEL CRIMSON CIRCLE
La Serie
del Kharisma
SHOUD 3:
“Kharisma 3” – con ADAMUS, canalizzato da Geoffrey Hoppe
Presentato
al Crimson Circle il 1° novembre 2014
www.crimsoncircle.com
Traduzione di Gioia Villa
Io Sono
quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.
Benvenuti,
cari Shaumbra. Benvenuti spettatori e ascoltatori. Benvenuti a tutti gli altri
Maestri Ascesi che si riuniscono in questo bello spazio nel giorno di
Ognissanti. Sì.
Ecco,
facciamo un bel respiro profondo mentre diamo inizio alla nostra riunione.
Prima di
tutto parlo del commento di Linda sul mio costume; che si sappia e che si
registri che mi sento molto più a mio agio in questo costume da superuomo, il
costume da eroe superuomo di quando indosso giacche sportive opache e scialbe e
i jeans. (altre risate) Per un Maestro Asceso è molto più adatto, sì.
Il prossimo
punto sulla lista. La musica. Ah! La musica.
A volte, ogni
tanto riprendo Cauldre per la selezione della musica – musica pop, come in
questo caso. Io amo davvero i classici. Ah! Io non amo molto l’opera ma una
cosa che amo della musica contemporanea è la sensazione, le parole che ci sono
dentro. Oh, si. Nell’opera i testi non mi piacciono moltissimo, sono piuttosto
prolissi e melanconici ma se prendete la canzone che abbiamo sentito ora e
ascoltate la musica, le parole, la passione che esprime. Non sono solo semplici
parole, ascoltatela come se fosse la vostra anima che canta a voi. Ah! O voi
che la cantate alla vostra anima.
Proviamoci di
nuovo, per favore fate ripassare di nuovo quel video musicale. Proviamoci di
nuovo e stavolta abbassate le luci. Prima ascoltatela come se voi la cantate
alla vostra anima e sentite la passione e l’eccitazione e poi ad un certo punto
come se la vostra anima la cantasse a voi. Ecco dov’è la bellezza.
Rifacciamolo.
(il video
riparte, “Rather Be” by Pentatonix)
Ah! Sì.
(qualche applauso)
E
Ora il punto
profondo della giornata – eh, Linda vuoi scriverlo – il punto profondo della
giornata. Toglierò le scarpe a Cauldre; quanto è scomodo indossare le scarpe.
Il punto
profondo della giornata e Linda, potresti aiutarmi con questi stivali da
quattro soldi? (risate mentre Linda li sfila)
LINDA: Solo
il Maestro può essere a servizio. (altre risate)
ADAMUS: Sì.
(Adamus ridacchia) e un massaggio ai piedi per il super eroe! Ah! Il punto
profondo della giornata…
EDITH:
Mordigli l’alluce. (altre risate)
ADAMUS:
Scriviamolo sullo schermo, il punto profondo della giornata: E. Stammi dietro,
Linda e Sandra, il mio caffè. Sì, con la panna, per favore. Niente latte di
capra.
Il punto
profondo della giornata – e. È qualcosa di cui stiamo parlando nel Keahak, ma
volevo parlarne qui perché è davvero semplice e profondo. E. E.
Voi non siete
un’unica dimensione o meglio, lo siete ma non lo siete. Vi comportate come se
lo fosse e vi vestite anche così, Gesù. (risate mentre si rivolge a qualcuno
che indossa un costume da Gesù) Voi recitate quella parte ma in realtà la
realtà è che voi non siete affatto un'unica cosa. Proprio niente di voi
dovrebbe essere unico e singolare. Voi non state lavorando per diventare
multidimensionali e avere una multi-coscienza; l’avete già. (Sandra gli passa
il caffè) Grazie. Ce l’avete già. È già qui ma voi non la state usando.
Il caso in
corso. La prima volta che avete sentito la canzone l’avete ascoltata. Ve la
siete goduta. Era una gran bella canzone, con un bel testo e un buon ritmo.
L’avete ascoltata ma l’avete fatto come se ascoltaste la vita, in uno spettro
che è ampio così (mostra 1cm) Per tre minuti 52 secondi vi siete sentiti bene,
poi è passata. Oh, vi siete goduti una piccola pausa della vita quotidiana.
Avete solo guardato un bel video, avete
ascoltato i testi e poi è finita.
E invece c’era molto di più e c’erano altri strati e livelli, strati
e livelli. Quando vi ho detto di ascoltarla come se voi la cantaste alla vostra
anima tutto il significato è cambiato. Ciò ne ha modificato tutta l’energia e
la coscienza – snap! – In un attimo. Poi vi ho detto di ascoltarla come
se la vostra anima la cantasse a voi ed è stato ancora più bello. “Ohhh!
Preferirei essere insieme a te. Perché non lo permetti? Preferirei essere
vicino a te, se Me lo lasci fare.” Capite come il semplice “e” cambia tutto?
La vita –
nella vita – tutto ha strati multipli. C’è uno strato e poi un altro strato e
poi un altro strato ma voi, tutti voi e tutti loro e tutti voi… (Adamus si vede
su uno schermo) Ahhh! Sì. Non posso evitare di guardarmi vestito come si deve
in quello schermo. (qualche risata) Sì, sembra proprio il mio aspetto durante
la mia ultima vita come Adamus, quando mi sono liberato da quell’orribile
cristallo. Sì, sì. Ora sai come ci si sente! (si rivolge ad Annie il cui
costume era essere intrappolata in un cristallo finché non ne è uscita) Ti sei
liberata! Sei uscita! Sì! Oh! Sì, sì.
E. Tutto nella vita è multilivello,
multidimensionale. Non è gerarchico, non ha i gradini di una scala ma si
espande in ogni dimensione, in ogni direzione possibile eppure voi restate
concentrati solo su una prospettiva. No, mia cara, non mi sono bloccato ma hai
un un aspetto adorabile. Non potevo fare a meno di ammirare la morte stessa
(Adamus ridacchia rivolgendosi a Kerry travestita da “morte”)
KERRI:
Grazie.
ADAMUS: E…
oh, se posso, per favore accetta un regalo da me a te. (le consegna un teschio,
una delle decorazioni di Halloween)
KERRI:
Grazie.
ADAMUS: Sì.
Sì. Sì. Godetevi insieme la serata. (risata)
Avete un
problema? Noi tutti abbiamo dei problemi e persino i Maestri Ascesi hanno dei
problemi. Forse non vi rendete conto di cosa significa essere forse il più
famoso tra tutti i Maestri Ascesi e quando vado al Club dei Maestri Ascesi dopo
aver guidato 852 degli attuali oltre 9000 Maestri Ascesi. È parecchia
pressione. (qualche risatina) Sì, sì, sì. (il pubblico dice “Ohhh”)
LINDA: Ohhh!
Wow!
ADAMUS: E non
m’interessa.
LINDA:
Whoaaa! (altre risate)
ADAMUS: E
in ogni momento io scelgo – snap! – ed esco dal Club dei Maestri Ascesi
e mi ritrovo sul campo di golf principale dei Maestri Ascesi. Avete sentito
parlare del torneo del Maestro? Gli hanno dato il mio nome. (poche risatine) Oggi il pubblico è tosto.
E voi avete un problema. Di recente vi è
accaduto qualcosa di brutto. Giusto? Proprio così, è successo e continuerà a
succedere. Non se ne andrà e questa è la buona notizia. No, quella… (Adamus
ridacchia)
Voi state
vivendo qui, su questo pianeta, nella densità del traffico e la polizia e i
supermercati e le persone. Ooh. (Sembra che si tappi il naso)
LINDA: Oohh!
ADAMUS: Stavo
massaggiando i baffi di Cauldre per lui.
LINDA: Ohh!
ADAMUS: … con
gli altri.
Voi vivete
qui. Certo, è naturale che ci siano delle sfide e tra un attimo parleremo di
una bella grossa ma sì, accadranno delle cose. Ci sono le tasse e poi la pancia
che dovete riempire e poi avete il mal di testa oppure non vi sentite molto
bene o vi ammalate. Poi ci sono i parenti. (risate) L’influenza peggiore di
tutte! (altre risate) L’influenza da parenti (gioco di parole tra flew/volare
via e flu/influenza) Voi vorreste che volassero via.
Ci saranno
delle cose che verranno a galla e quindi smettetela di provare a farle andare
via. Le minimizzate? Certo, ma voi sapete che succede che dopo un po’ non
concentrate la vostra attenzione su tutti i vostri problemi che siano
l’invecchiare o l’ammalarvi a livello fisico o il denaro. Vedete, vi
concentrate su quello e poi vi dimenticate della “e”. Tutto, senza eccezioni.
C’è una “e” e
ciò significa che se vi fermate per un attimo qualsiasi cosa stiate facendo con
tutta la vostra dannata miseria e la sofferenza e il dolore, che in realtà – lo
dirò. Al momento ho un piccolo problema di filtraggio con il mio analizzatore,
ma lo dirò comunque. Penso proprio che… non guardo in faccia nessuno. (risate
mentre si blocca) Penso proprio che in un certo senso a qualcuno di voi
piaccia. Mm hm. Mm hm. Quei problemi. Che cosa fareste senza di loro?
Beh, prima di
tutto se voi non avreste avuto tutti quei problemi e tutte quelle sfide non vi
sareste sentiti vivi. So che in un certo senso è una perversione, è una distorsione
ma – ho bisogno della mia attrezzatura (raccoglie la sua bacchetta di
‘cristallo’) – ma è una specie di verità.
Sapete, avete
questa serie di problemi e dovette risolverli e poi diventate una specie di
eroe che risolve i suoi problemi. Ora, ciò non ha alcun senso ma in realtà
niente che riguarda un essere umano ha senso. È proprio così, siete voi che
causate problemi. Voi create i problemi oppure attraente a voi i problemi così
potete portarli dentro e almeno vi sentite un po’ vivi – “Accidenti, oggi ho
qualcosa da fare. Posso risolvere tutti i miei maledetti problemi.” Voi li
portate dentro e poi in un certo senso li risolvete ma in modo incompleto; a
quel punto pensate di averli risolti e quindi dite, “Oh, guarda come sono
bravo. Ho risolto il problema.” Ne consegue che siete l’Eroe del Problema
perché sì, lo create voi – va bene,
potete ridere anche se nessuno lo sta facendo. Va bene essere l’unica voce che
ride in un gruppo di persone annoiate e sonnacchiose.
Dunque, voi
create i vostri problemi e poi li risolvete e a quel punto non vi sentite più
così vivi perché vi state concentrando solo su una vita unica e noiosa e vi
dimenticate della “e” e quindi create altri problemi. In questo momento tutti
voi sapete di che cosa sto parlando perché sto parlando di tutti voi (Adamus
ridacchia) e di te in particolare.
Voi create
questi problemi che in realtà non sono problemi. No, non lo sono affatto. In
realtà andranno tutti via. Vi siete accorti che tutti i vostri problemi
spariscono, a parte la morte? La morte non è un problema. La morte è un
rilascio. Ecco, non dovete preoccuparvi che la morte se ne vada.
È il giorno
di Ognissanti. Ridete! (risate)
La morte. È
una barzelletta mortale. Ne parliamo così nel Club dei Maestri Ascesi perché
non siamo molto preoccupati dalla morte.
Oggi non ne
parlerò, ma la morte è l’ultima…
LINDA: Hai
detto Maestri Ascesi o Maestri Offesi? (qualcuno ride)
ADAMUS:
Entrambi, sì. Noi non abbiamo bagni. Abbiamo i bagni dei Maestri Offesi (altre
risate) per quando ci stanchiamo. Dov’ero rimasto? (Adamus ridacchia) Ti pagano per questo?
LINDA:
Dovrebbero. (ride nervosamente)
ADAMUS: Voi
vi create i problemi per risolverli e poi continuate a farlo. Non avete bisogno
di farlo a meno che non vogliate davvero e se nella vostra vita ci sono, se lo
state facendo amici miei, dovete darvi una bella guardata dentro. Non siate
duri con voi, guardatevi in modo piuttosto umoristico – molto umoristico.
Voglio dire, fate finta di essere al Club dei Maestri Ascesi seduti al mio
tavolo che vi guardate laggiù sulla Terra mentre vi date da fare con i vostri
problemi e poi vi farete una bella risata. Sarà proprio così. Al momento non
ridete molto; cercate di sforzarvi di ridere, tipo “Eghh, ehh-ehh-ehh. Ehh,
oggi Adamus non è molto divertente.” Avanti, ridete! (risate) Lasciatela
uscire:
La morte!
Facciamoci una risata sulla morte. Ha, ha, ha, ha, ha, ha, ha, ha! Ha, ha, ha,
ha, ha, ha! (risate) È molto divertente, davvero perché non è la fine. La fine
di quella vecchia identità, dell’identità dell’Eroe del Problema ma non è la
fine, proprio no. L’avete già fatto molte volte. Ne abbiamo già parlato e
presto ne parleremo.
Devo proprio
dire che la morte è l’ultimo grande calcolo nella vostra coscienza riguardo
all’illuminazione perché avete ancora paura di morire. Sì, sì. Quando racconto
le mie battute sul fatto di tenere la testa di qualcuno sott’acqua facendolo
quasi annegare – certo, con qualcuno mi sono spinto troppo in là (qualcuno
ride) perché nel momento in cui sono transitati, “Oh, Adamus ti ringrazio per
avermi liberato dalla vita terribile che stavo vivendo.” Non ne ho persi
moltissimi. (solo qualche risata) Tutta questa gente seria… Presto, prendete
una macchina fotografica e scattate prima che cerchino di sorridere. Non ci
riescono. Proprio così “Oh! Stiamo parlando della morte.” È il giorno di
Ognissanti! Ah! (qualche risata)
Va bene, la
morte non è poi così male.
Il mio punto,
invece, è la “e.” La e. Avete ascoltato
la musica e sapete, era bella ma abbia toccato la coscienza solo fino a tanto
così (mostra un centimetro) davvero, davvero poco. Dovrebbe essere così
(spalanca le braccia). Sì, dovrebbe essere così in tutti gli aspetti delle
diverse dimensioni. La vostra anima che canta a voi, voi che cantate alla
vostra anima, voi che cantate a tutte le persone che nella loro vita hanno dei
problemi. Riuscite ad immaginarvi? Questa è una bella canzone da cantare a cappella.
Cantatela a loro “Preferirei stare con te.” (Adamus canta)
LINDA: Che
cos’era? (qualche risata)
ADAMUS:
Preferirei! Sì, sì. Questo allenterebbe un po’ la situazione, giusto? Ma voi avete paura di farlo. “Qui non voglio
superare la linea. Non voglio che qualcuno pensi che sono pazzo.” (risate
mentre fa una faccia strana) Per quello è un po’ troppo tardi. (altre
risate) Sapete, a questo punto potreste
permettervi nella zona di mezzo in cui sapete di essere pazzi ma cercate ancora
di fingere che non lo siete. È, davvero dura. È davvero tosta. C’è un mucchio
di resistenza. Mollate e basta.
“E,” l’affermazione profonda della giornata.
“E” in tutto ciò che fate. Non m’interessa qual è il problema. Fermatevi per un
attimo. Sentite dentro di voi il grande problema di oggi, il problema di oggi.
Wow! No, solo uno, non otto. (un paio di risate) Un problema grande. Va bene, e.
Voi
considerate il problema solo da una prospettiva, ne considerate solo una parte.
Voi agitate la “e” – il cristallo “e” la bacchetta – la agitate e
all’improvviso vi rendete conto che esistono molte, molte altre prospettive che
non state considerando. Non solo soluzioni, ma il problema stesso. Iniziate a
rendervi conto che il problema in sé in realtà è molto maggiore di quanto
pensavate. (qualche risata) È più grande e ciò significa che non è solo questo
piccolo problemino di merda concentrato come un laser.
E, oh, è un problema enorme. Mio Dio,
nella vostra famiglia sta in giro da circa 8000 generazioni. Oh, è davvero un
problema enorme e sapete, riguarda la
mancanza, la mancanza di abbondanza. Quel problema fluisce attraverso il vostro
karma ancestrale e la biologia ancestrale e
voi vi ammalate perché la vostra bisnonna aveva quella malattia. Ah! Non è
un problema piccolo. È un problema enorme!
La bellezza
in tutto questo è che sono anche rilasci belli ed enormi e anche le soluzioni,
risposte e nuove prospettive che non avreste mai considerato. Quando vivete
nella piccola scatola in cui manca quella lettera – e – vi sentite
intrappolati. Ora sapete com’è esservi liberati. Voi sapete com’è portare
quella “e” nella vostra vita.
Fermatevi!
Smettetela di insistere su quel piccolo problema. Scegliete il problema grande.
Quello è il mio motto. No, è bello perché di colpo vi rendete conto che è così
impattante, così grottesco e così oltre voi, l’umano trovare una soluzione. È
grande. Voglio dire, è un problema che riguarda generazioni, vite e grandi
problemi cosmici e dite, “Non lo risolverò. Non cercherò di sistemare nulla. In
realtà non è neppure un mio problema. È il loro problema.” Fate un bel respiro
profondo e così diventa. È proprio così semplice.
Non è da
irresponsabili, proprio per niente. Perché dovreste accollarvi la
responsabilità di una farfalla che proprio ora dall’altra parte del mondo
sbatte le ali? Perché? Giusto, perché? Perché in un certo senso vi piace. Ecco
perché lo fate. Ecco perché continuiamo a fare conversazioni come queste dove
io cerco di essere leggermente offensivo – ahem – e a volte anche
provocatorio e meravigliosamente divertente anche se voi ora non ridete. Un
giorno, riascoltando questo materiale voi riderete. Il prossimo mese vi
garantisco che guardando questo video riderete. (si rivolge a Linda)
Dunque e e non importa che cosa sta accadendo
nella vostra vita, per piacere fatevi un favore: fermatevi per un attimo e fate
un bel respiro profondo e poi e.
Ricordatevi
di questa parola di una lettera, e – und, se siete in Germania; come si dice
nelle altre lingue cercatevelo da soli – e c’è molto di più. È
multidimensionale. Non è un unico problema. Non è un problemino. Non c’è una
soluzione unica e non è una piccola soluzione. È di grande trasformazione. È
multidimensionale. Non viene da qui (testa) qui continuerà a essere unico,
limitato, piccolo e irritante.
Quando fate
un bel respiro profondo e portate
dentro la vostra essità… oggi giusto per essere carini chiamiamola Essità. (Adamus ride)
LINDA: Ohh!
ADAMUS: Ah
sì! Me la sono appena inventata. (poche risate)
Voi portate
dentro l’“Io E”… devo tirare fuori il mio umorismo da quattro soldi perché a
volte siete davvero mooolto bloccati. Eh. Qui dentro fa troppo caldo, giusto?
(qualcuno dice “Sì”)
LINDA: Sì.
ADAMUS: Sì,
decisamente troppo caldo. Aprite le porte. Spegnete l’aria, spegnetela e basta.
Aprite una porta.
E la vostra Essità. Ecco, mi tocca ricorrere a questo umorismo dozzinale io
credo divertente e provocarvi per farvi fermare per un attimo perché io già so
che alle 4:12 voi uscirete da quella porta o da quell’altra e direte, “È stato bello.” Vi ricorderete il costume e
vi ricorderete il cioccolato ma non vi ricorderete il vostro supereroe Maestro
Asceso e tutte le affermazioni e tutto ciò di cui abbiamo parlato.
Perché?
Perché tornerete dritti in quel piccolo frammento, in quella prospettiva
ristretta in base a cui vivete una vita fatta di ‘Io ho questo problema'. È
arrivato il momento di andare oltre, molto ma molto oltre.
Io lo dico e
voi annuite e poi uscite e tornate là fuori. Certo, lo capisco. Là fuori è
seducente, molto seducente. Oh, vi capisco proprio. Una cosa è starsene seduti
qui o online… sono davvero stupefatto quando guardo in quel monitor. (qualcuno
ride) Controllate da soli. Si. Io sono… Sì. Una volta il mio aspetto era
questo.
LINDA: Sei
così timido. (Adamus ridacchia)
ADAMUS: Io
capisco che tutti i vostri problemi esterni e interiori sono molto, molto
seducenti e poi dite, “Oh Adamus, non so come uscire da tutti i miei problemi.”
Io vi dico fermatevi e prendetevi un momento e chiedetevi perché continuate a
richiamare nella vostra vita questi stupidi problemi? Sono davvero stupidi. Voi
non avete più bisogno.
Vi chiederò
di sentirlo proprio adesso. Dopo ve ne dimenticherete. Dopo ve lo ricorderò.
Sono problemi stupidi, ognuno di essi. Prima di tutto sono le persone stupide
con cui voi lavorate. Non lo dico usando un tono condiscendente. (qualcuno dice
“Sì, giusto” e il pubblico ride) Ve lo dirò in modo diverso usando deliziosi
termini metafisici. Essi sono più addormentati di voi.
Voi non avete
più bisogno ma ci restate attaccati. Continuate a restare lì. Non fatelo.
Lasciateli andare e basta. In realtà non dovete fare proprio nulla. Una volta
che capite davvero che non ne avete più bisogno, una volta che vi rendete conto
che esiste l’”e” della vostra vita, tutta quella roba se ne va da sola. È proprio
come una magia, come se qualcuno avesse usato il cristallo magico o qualsiasi
cosa sia e le cose iniziano ad andarsene.
Ma poi – e – poi date fuori di testa. Ne parleremo
tra un attimo, ma voi fate le cose da fuori di testa. “Oh, le cose stanno
cambiando. Non so se riesco a gestirle.” No,
non potete. Però ve lo garantisco già da ora. La prossima immagine, per
favore. Voi non potete gestirle. Mi dispiace.
LINDA: È ciò
che vuoi sullo schermo?
ADAMUS: Sì!
(Adamus ride) In caso contrario non l’avrei detto. (qualcuno ride nervosamente)
Voi non
potete gestirlo e questa è la buona notizia e – e – non dovete farlo.
Questa è la notizia migliore della giornata. Non dovete gestirlo.
Voi siete
abituati a gestire le cose, a risolvere le cose, a lavorare sulle cose, a
riparare le cose e bla-bla-bla. Non avete più bisogno. Sono da questa parte e
lei sta scrivendo sulla lavagna. (Adamus ride)
Non avete
bisogno di risolverlo. Perché? Detto in parole semplici, si risolve da solo in
modo naturale. Vi siete accorti che tutti i vostri problemi o si sono risolti o
le persone sono morte? (qualche risata nervosa) Se ne vanno via. Le persone e i
problemi in un certo senso se ne vanno. Alla fine voi restate qui e riuscite a
ridere ogni tre barzellette delle mie. È piuttosto stupefacente che riusciate a
farlo. (Adamus ridacchia) Oggi mi diverto da solo.
LINDA: Bene.
ADAMUS: E lo
faccio sempre.
Ecco,
smettetela di cercare di risolvere tutti i vostri problemi personali. Non
riuscirete a gestirli. Davvero, non potete e non dovreste neppure farlo.
Davvero. Non dovreste gestire tutta quella roba – i problemi del mondo, i
problemi della vostra vita, i problemi di tutti quelli che conoscete. Non siete
stati messi lì per gestirli. No. Lasciate che li gestiscano loro. Lasciate che
chiunque gestisca ciò che sceglie di gestire.
Voi non
dovete gestire proprio nulla. Avete questa grande cosa che chiamate l’Io Sono,
la vostra anima, la vostra divinità o comunque vogliate chiamarla. È voi. È
seduta proprio qui. È solo mascherata. In questo momento è latente. È lei che gestisce, davvero. Gestisce
lei le cose.
Certo, non va
a pagare i conti per voi ma quest’Essità vi tira fuori dalla coscienza in cui
dovete ancora pagare le bollette. Davvero. Lei non sa come pagare le bollette e
non vuole neppure saperlo. Non sa come guarire il vostro corpo fisico e non
vuole saperlo. Sapete che cosa fa? Lei, voi si sposta da quella coscienza – la
coscienza di essere ammalato o al verde o qualcos’altro.
Facciamo un
bel respiro profondo per la “e” nella vostra vita. È multidimensionale. Non è
unica. Non c’è un solo problema. Non è un problema piccolo. È enorme ed è molto
sfaccettato e in ogni sfaccettatura di ogni problema ci sono trasformazioni
enormi rilasci e energie e bellezze e gemme che non vengono realizzate. Perché?
Perché vi concentrate davvero.
Questa
semplice lettera – e – vi fornisce una prospettiva del tutto diversa.
Senza
Tempo
Il prossimo
punto. L’illuminazione è senza tempo ma voi ne fate esperienza nel tempo. È una
grande affermazione “e”. Mi piace (si riferisce alla sua bacchetta di
cristallo) È una bella… Cauldre stava per metterla giù. No, no. È bella.
L’illuminazione
è senza tempo e questa è una variazione di una vecchia affermazione di Tobias,
che il futuro è passato guarito. L’illuminazione senza tempo il che significa
che è già qui. È già fatta. Ne abbiamo parlato moltissime volte. È già qui ed è
senza tempo.
Oh, io amo il
tempo in un tempo. Vivremo una bella avventura nel nostro viaggio sul Nilo. Oh,
vorrei sottolineare qualcosa per chi parteciperà alla crociera sul Nilo. C’è
qualcuno qui? Sì, qualcuno. Va bene. Bene.
LINDA: Sì,
più di qualcuno. Parecchi.
ADAMUS: Ve lo
dico ora, adesso. Inizierete a diventare pazzi, pieni di paura, in paranoia,
nervosi e tutto il resto.
LINDA: Più
del solito?
ADAMUS: Sì,
sì tra qualche giorno. Vi chiederete, “Cosa sto facendo? A quale follia mi sono
iscritto? Oh mio Dio.” Inizierete a vedere le cose attraverso il fuoco mentale
piccolo e umano. Vi concentrerete su, “Sarà sicuro? Io starò bene? E il cibo?”
Inizierete a comportarvi come un piccolo umano paranoico e rovinato come fate
ogni tanto. Pieno di paura.
In realtà è
una grande esperienza. Una volta che ne siete usciti… Possiamo chiudere una
delle porte, qualcuno comincia a gelare. Solo una; due persone si alzano. Oh e…
chiudiamole entrambe, credo.
Voi sentirete
le energie in anticipo. Iniziate a sentire le energie che entrano, vero? Voi
fate la valigia o vi ho sentito dire che facevate solo una prova? (a Marty e
Lara) Come fate a fare una prova? O fate le valigie o le disfate.
LARA: Per
vedere se ci sta dentro tutto. A volte tolgo delle cose. Sai com’è. Sì.
ADAMUS: Bel
concetto. La prossima volta ci proverò. (qualche risata)
Quindi
cominciate a diventare nervosi e ci buttate dentro qualcosa. “Oh mio Dio e se
mi becco una malattia venerea?”
LINDA: Cosa?!
(risate; Marty guarda Lara scioccato)
LARA:
Okayyy!!
ADAMUS:
Andate su Internet, su Google e digitate
malattie veneree. Probabilmente non le prenderete se non ci finite dentro.
Avete il problema di come non finirci dentro.
Ecco,
cominciate a preoccuparvi di queste cose che io uso come un esempio quotidiano.
Iniziate a preoccuparvi di queste cose e molto presto diventate agitati, vi
ritraete. Poi iniziate a concentrarvi – vi manca il fiato – non riuscite
a respirare. Vi viene l’ansia e ora portate queste paure che non diventeranno
cose reali nella vostra vita. In questa realtà non vi succederanno ma stanno
accadendo – “e” – in un’altra realtà quindi in un certo senso stanno
avvenendo, ma voi non farete esperienza nel fisico a meno che non siate davvero
promiscui. A quel punto siete… (qualcuno ride)
Ecco, fate
montare le paure e quindi vi limitate e per tutto il tempo in cui siete
sull’aereo per andare lì siete nervosi e dite,
“Cosa succederà? Perché mi sono iscritta? Accidenti, Adamus… oh! Adamus
non è qui intorno. Non parla mai con me quando ho davvero bisogno di lui.”
Chiudi la bocca. Io Sono. (qualche risata)
Poi fate
l’esperienza, questa esperienza meravigliosa. Noi diventeremo senza tempo.
Vedete, io amo il tempo e amo il non tempo – è una proposizione “e”. Durante il
nostro viaggio parleremo del fatto che gli scienziati discutono, alcuni dicono, “Beh, il tempo esiste. È ovvio. Deve esistere
il tempo.” Poi controllano l’orologio sul muro. Altri affermano che il tempo
non esiste, che è un’invenzione totale. È un sistema di misurazione e non è
reale perché nessuna fisica lo sostiene. E indovinate cosa? Sono entrambe
vere. Mettiamo fine al dibattito. Entrambe le affermazioni sono vere. Entrambe
sono assolutamente vere.
Questa è la
vita nella nuova energia E. E.
La scienza si
sta rovesciando come un calzino e a me piace moltissimo. Ho sempre amato la
scienza ma non la scienza limitata. Ho sempre amato la scienza aperta,
spalancata. Alcune cose vengono confermate eppure ci sono cose che vengono
contemplate fuori dalla scatola e solo dopo vengono confermate. Ciò che tutti
gli scienziati fanno è confermare qualcosa che esiste già. Sono come dei
ragionieri – i ragionieri della natura. Non fanno altro che convalidare ciò che
già c’è. Convalidano le vostre creazioni, e tutto ciò che fanno. Il problema è
che confermano solo una piccola fetta, una piccola prospettiva.
Al momento la
cosa davvero bella, con i cambiamenti della coscienza che sono avvenuti diciamo
negli ultimi 10 anni è che la scienza è stata rivoltata e distorta. Ah, si
sentono molto frustrati.
Ora sta
succedendo che la scienza non viene annullata, la scienza attuale contemporanea
non viene annullata per nulla. In realtà viene confermata ogni singolo giorno.
Le leggi della fisica, le leggi di cose come la gravità e la luce e il moto e
tutto resto vengono convalidate.
E in contemporanea sta cominciando ad
apparire una nuova realtà gli scienziati non capiscono perché non rientra nel
contesto della scienza moderna attuale e accettata. Mentre la scienza
contemporanea, mentre la conferma contemporanea continuerà a restare intatta,
ora arriva una nuova realtà. Non annulla la gravità; non annulla le leggi
naturali della fisica e non sempre annulla la teoria della relatività di
Einstein. In realtà può rinforzarla. Ciò che sta accadendo ora è la “e” della
vita.
Di colpo
qualcuno si sta rendendo conto che, “Sai, questo è vero qui, tutto ciò che
leggiamo nei libri e tutto lo studio, è vero e sta accadendo qualcos’altro. Tutto ciò resta intatto eppure
accade e sta accadendo.” Le particelle quantiche, la scienza quantica sta
avvenendo ma non annulla il resto. Non dipende dalla scienza attuale e neppure
dalla fisica. È una cosa completamente a sé stante. Ora questa realtà li rende
confusi perché sono abituati a un’unica serie di principi, a un’unica serie di
leggi. All’improvviso ci sono leggi e principi multipli e concetti e teorie e
idee e nuovi modi di vivere. Si tratta della grande “e” che arriva a voi in
questa generazione. La grande “e.” Nella vita c’è più di ciò che vedete,
pensate o sentite attraverso questa (la testa). C’è moltissimo di più.
Che ve ne
rendiate conto o no, voi siete in prima fila. Ecco perché è dura. Ecco perché
tosta, perché non vi rendete conto di essere in prima fila. Per voi è come,
“No, io vivo la mia vita risolvendone piccoli problemi e creando nuovi piccoli
problemi. Come faccio essere un pioniere della coscienza?” Sì. Avete ottenuto
il vostro dottorato in coscienza nel modo più difficile. Siete tornati
indietro. Letteralmente, siete tornati indietro perché state arrivando da un
punto di coscienza in cui capite che tutto ritorna al punto in cui capite molto
poco e ora oscillate dall’altra parte per tornare alla coscienza.
Allora,
dov’ero rimasto? L’illuminazione è senza tempo, assolutamente senza tempo. C’è
già. È proprio qui. Sul fiume Nilo diventeremo senza tempo con la nostra
illuminazione. Voi potete essere senza tempo proprio ora non facendo
assolutamente alcuno sforzo.
Eppure, la
coscienza e l’illuminazione si svolgono o ne fate esperienza nel tempo. Si tratta di una proposizione
con la “e”. Voi siete e non siete.
Voi ci siete già e ne state facendo
esperienza. Ed è il più grande… eh, su questo palco farò una grande
affermazione. Questo è il momento più grande che vivrete mai su questo pianeta.
È piuttosto triste, vero? (risate) È il meglio che c’è! (Adamus ride)
No, è bello
perché voi non cogliete ancora la bellezza, la pienezza, la ricchezza, la
passione. Voi state ancora cercando di capire tutto. Poi cercate di risolvere
tutti i problemi e tutto il resto. Voi cercate di gestire voi stessi. Non
dovete farlo. Questa dovrebbe essere una affermazione che vi libera. Non dovete
farlo. Non dipende da tutti voi, da nessuno di voi. Salvare il pianeta, salvare
voi stessi, salvare la vostra anima – niente di tutto questo. Niente di tutto
questo.
State facendo
esperienza dell’illuminazione. Si sta svolgendo nel tempo. Quella è la
bellezza. Noi Maestri Ascesi ne parliamo. A volte con un pizzico di rimpianto
diciamo, “Accidenti, vorrei… quando durante la mia ultima vita ho affrontato i
momenti più duri, quando affrontavo l’illuminazione era miserabile, terribile,
estenuante. Era una vera punizione, era brutale. Vorrei avere avuto un po’ di
quella “e” di fianco a me, sapete, proprio come la nuova scienza osserva la
vecchia scienza. Solo un pizzico del Sé illuminato a dirmi, “Oh accidenti, che
sballo. È proprio figo perché sono mi sono rovinosamente perso, mi sento
travolto, dipendo dai miei problemi, dipendo dalle mie dipendenze, sono del
tutto rovinato” – stavo per dire fottuto
ma Cauldre non l’avrebbe permesso!(risate) Quindi dirò, “Ero davvero rovinato e
credevo a tutte le mie stronzate. Ci credevo. Oh! È stato stupendo. È stato
figo. Chi avrebbe mai pensato che avrei recitato il ruolo di quello limitato,
di quello stupido di, di quello ristretto? Chi l’avrebbe mai pensato?” Eh, oh,
voi lo fate. (altre risate)
E passate per un attimo dall’altra
parte. E. Siete ancora là limitati,
trattenuti, preoccupati per tutto. È ancora così. Quella merda c’è ancora,
proprio come esiste ancora la scienza normale e voi dite, “E! Oh! Prima di
tutto, non m’interessa se muoio.” Quella è una cosa grossa, ne parleremo dopo.
Dovevamo parlarne oggi, è una specie di Halloween ma ho altro di cui parlare.
Dunque, voi
guardavate qui. E! “Oh wow! Cos’ha detto Adamus? Devo ricordarmelo. Oh sì, ha
detto che la mia illuminazione è senza
tempo e
che sta accadendo. Ne faccio esperienza nel tempo. Non so che cavolo
significa ma oh! È molto figo. Wow!
(risate) Riesci a credere che un tipo così faccia affermazioni del genere?!
Wow! Forse un giorno potrei farlo anch’io!” No, è la mia affermazione.
Ora è il
momento migliore. Proprio così. Voglio dire non lasciate che passi senza ridere
di voi almeno qualche volta, Gesù. Senza almeno… sveglia, Larry. Maledizione,
sto parlando con te. (risate) No, voglio dire sto parlando con te. Alzati e vieni a sederti qui, dove
posso vederti. Avanti, siediti qui. Tu
ne hai più bisogno degli altri! (Larry scuote la testa “no”) Addormentarsi
durante la mia chiacchierata divertente??!
È per te. E
ogni mese – whooosh! (gli mostra che gli passa sulla testa) So che con
te sono brutale, ma in realtà sono molto più gentile di quanto lo è con te la
tua anima. Sì. Dovresti ringraziarti per Adamus. E. Sì, pfui! Oh, questa
è una classe tosta, vero? Si’, state seduti qui e vi bevete il caffè e il latte
e il grande Maestro Asceso abusa di voi.
Ok. (Adamus
ridacchia) Dov’eravamo rimasti? “E.” Godetevela. Non m’importa cosa sta
accadendo nella vostra vita, quali sono i vostri problemi. Non sono per nulla
grossi problemi. Non m’interessa che problemi potete avere. Non sono problemi.
Per favore,
volete fare la cosa della “e”? Scrivetevi “e” sulla mano con un
pennarello indelebile. C’è una prospettiva diversa, c’è sempre una prospettiva
diversa. Sì. A volte sono talmente diverse che vi metteranno a disagio,
all’inizio sarete molto a disagio
Chi si
prepara per il viaggio sul Nilo sappia che si sentirà molto a disagio.
Perché? Non lo faccio io. Saranno a disagio perché le energie stanno cambiando.
Hanno scelto coscientemente quel viaggio e che sia questo o una delle nostre
riunioni, non importa. Ecco dove arriva il dis-agio. Perché? Beh, perché stanno entrando nell’”e”.
Stanno uscendo dal vecchio corpo. Devono farlo. Non lo faccio io ma
contribuisco a guidarlo. Devono uscire dal vecchio corpo lineare così possiamo
fare il vero lavoro con il senza tempo. È dura procedere senza tempo quando vi
portate dietro quel vecchio corpo.
Ecco, su quel
livello c’è del lavoro in corso. È scomodo e potrebbe portare a galla alcune
cose, letteralmente e la mente impazzirà un po’. Poi cercheranno di attaccarsi
alla mente e di gestirla. È assolutamente inutile, davvero. A tutti voi che
cercate ancora di farlo con voi – il controllo delle vostre emozioni, il
controllo della vostra mente, voi che cercate di gestire voi stessi – inutile.
Ecco, smettetela di farlo.
Perché? Beh,
è inutile perché voi avete chiesto di andare oltre. Nel nostro marketing noi
diciamo parole come “oltre” e voi dite, “Uuoooo! Andiamo oltre.” Quando accade,
“Uaaaa! Non sono – uuooaaa! No. Noo. Non così in fretta. Voglio studiare di più
io.” (qualche risata) Sì, voi ridete.
(Adamus ridacchia) O russate, se è il caso.
Una
Storia
Ciò mi porta
al mio prossimo punto. Vorrei raccontarvi un’altra storia dal prossimo Memorie
di un Maestro, un libro bestseller mondiale che deve ancora arrivare sul
mercato ma si sa già che sarà uno dei libri più popolare e di tutti i tempi.
Sì.
Ora
abbassiamo un po’ le luci e creiamo l’atmosfera. Sì, mi sto affrettando per far
uscire il libro quindi devo continuare a raccontarvi queste storie tristi.
Ecco, mi dispiace ma alle altre persone piaceranno.
Facciamo un
bel respiro profondo mentre passiamo alla storia del Maestro e dei Libri. In
realtà è una storia vera, l’ho solo un po’ abbellita perché è questo che fanno
i grandi Maestri Ascesi. Recitano. Abbelliscono. Non restano intrappolati nei
fatti e nelle cifre serie e letterali; in realtà non esistono i fatti e le
cifre... Proprio no la matematica non è letterale. Non è fatta di fatti e
cifre. Due più due non fa quattro.. Certo, ogni tanto sì e fa anche 9 miliardi oppure 1000 oppure il parquet sul pavimento.
“E!” E! Smettetela di essere così tesi sulle cose.
Oh, dove
eravamo rimasti? La storia dal prossimo bestseller, in realtà è una storia
vera.
Ah! Facciamo
un bel respiro profondo.
Circa
trecento anni fa iniziammo a chiudere le Scuole Misteriche la maggior parte
delle quali si trovava in Europa, ma anche in altri luoghi del mondo c’erano le
Scuole Misteriche. Iniziammo a chiuderle una per volta e non a causa della
chiesa o della legge perché avevamo imparato ad aggirarle. Era il nostro “e.” Perché? Beh, di fatto erano gli arcivescovi, i membri
della Chiesa che ricoprivano posizioni importanti che sostenevano in segreto le
Scuole Misteriche perché sapevano che noi continuavamo ad insegnare veri
misteri, i misteri che erano stati estratti dagli insegnamenti della Chiesa e
dai testi sacri molto tempo prima perché si pensava che le persone normali non
sarebbero riusciti a gestirli.”
Quindi non fu
a causa della legge. Avevamo imparato a fare la legge e ciò significa che
avevamo imparato a spostare la nostra coscienza e la nostra realtà di mezza
dimensione, a volte anche di più. Naturalmente avevamo imparato nei Templi di
Tien, ad Atlantide come spostarci di mezza dimensione, leggermente fuori dal
resto della realtà dove continuavamo ad esistere – certo, avevamo ancora le
nostre grandi scuole, i nostri castelli e i nostri stupendi templi – ma ciò
bastava perché la maggioranza delle persone che guardavano i castelli, le
scuole o noi non riuscivano a vederci.
Non creammo
nessun tipo di miraggio falso né gettammo loro addosso un incantesimo.
Semplicemente inserimmo la nostra coscienza nello spazio “e.” Continuammo ad
esistere vivendo in pieno e anche
fuori da lì.
Quindi non
dovevamo sfuggire alla legge. Non dovevamo cercare di evitare la Chiesa.
Esistevamo nella vera coscienza “e” proprio come potete fare voi ogni singolo
giorno. Potete vivere nel fisico. Potete essere nel mentale. Potete essere nel
mondo e anche nel tempo. E potete
anche essere senza tempo. Potete anche essere illuminati. Potete anche andare
oltre e tutto nello stesso momento.
Ecco, il
Maestro entrò nella stanza dello studente. Lui stava facendo i bagagli. Era
triste. Per settimane il maestro si era avvicinato ad ogni singolo studente
della scuola per dirgli addio, per dargli un abbraccio finale e le ultime
parole di saggezza. Arrivò nella stanza di Klaus e si accorse che Klaus era davvero molto, molto triste.
La scuola
misterica stava chiudendo. Era stato il sogno di Klaus vivere in quella scuola.
Era stato uno degli studenti migliori e nella scuola era davvero uno di quelli
che lavorava di più. Collaborava sempre con gli altri studenti, faceva sempre i
suoi compiti a casa – Shaumbra, è un indizio, un indizio – e faceva sempre
felice i suoi insegnanti – indizio. (qualche risata)
Notò che sul
tavolo vicino al letto di Klaus c’era una pila di libri. Disse, “Klaus, cosa ne
farai di quei libri?” Klaus disse, “Beh, Maestro, naturalmente li porterò con
me.”
Il Maestro
disse, “A che scopo?” E Klaus disse,
“Così continuerò a studiare, Maestro. Continuerò a imparare. Quando sarò là
fuori potrò fare riferimento a questi libri.”
Klaus aggiunse, “Maestro, non ho scelto io di andarmene. Io resterei
ancora qui se non chiudeste la scuola. Questa è stata la mia casa. Questa è
stata la mia famiglia. Questa è stata la mia passione. Questa è stata la mia
vera illuminazione ma ora chiude e non ne conosco le ragioni e non riesco a
capirlo. Certo, me ne vado ma mi porto dietro questi libri così posso
continuare a studiare.”
Il Maestro
disse, “Klaus, ti è vietato portare con te quei libri. Prima di tutto non sono
tuoi. In secondo luogo a livello energetico ti viene vietato portarti dietro
quei libri.” Ciò sorprese Klaus perché aveva dovuto pagare per i libri. Pensava
che fossero suoi ed è un po’ come i vostri Cloud Classes (i corsi sulla
cloud); potete solo usarli in steaming
per un po’ (risate e Linda ride nervosamente) Un po’ di umorismo…
Klaus, del
tutto preso di sorpresa disse, “Beh, Maestro, cosa ne sarà di questi libri e
perché non posso portarli con me?” Il
Maestro disse, “Klaus, come ho detto
anche agli altri studenti, il tempo di studiare è…” Possiamo riaprire la porta?
Quella porta. Una. Proprio quella. E spegnete il riscaldamento, per favore. Sto
cercando di raccontare una storia. Dove eravamo rimasti? Oh, nella stanza di
Klaus.
E il Maestro
disse, “Klaus, il tempo di studiare è finito. Tu e gli altri studenti come te
in realtà siete diventati dipendenti dallo studio. Studiate per il gusto di
studiare. È arrivato il momento di fare esperienza. È arrivato il momento di
uscire là fuori attraverso la porta aperta, è arrivato il momento di tornare di
nuovo nella vita. Sì, hai fatto molti cambiamenti, ti sei trasformato molto
mentre hai trascorso parecchi decine di anni nelle Scuole Misteriche. Ora non
c’è più niente da imparare. Ora si tratta di fare esperienza. L’esperienza
totale. In realtà, Klaus, dimentica tutto ciò che ha imparato qui. Dimentica i
fatti e le cifre. Dimentica tutte le mie affermazioni incredibilmente profonde
e sagge. Dimenticati di tutto. Ora esci e fai esperienza.”
Klaus iniziò
a piangere, perché una parte di lui sperava ancora che ci fosse la possibilità
che il Maestro permettesse almeno a qualcuno degli studenti di restare e forse
lui poteva essere uno di loro. Sapeva però che questo era tutto. Poteva dirlo
basandosi sulla voce del Maestro, sull’atteggiamento del Maestro.
Klaus guardò
di nuovo i libri e la pila vicino al suo letto e il Maestro disse, “Non
pensarci neppure. Il tempo di studiare è finito.”
Klaus fece un
respiro profondo e disse, “Cosa ne sarà dei libri? In futuro li userai per gli
studenti? Li brucerai? Li nasconderai in modo che gli altri non abbiano accesso
ai segreti, ai segreti che potrebbero far loro del male?” Il Maestro disse,
“No, in effetti non prenderemo tutti quei libri, migliaia e migliaia di libri
che avevamo qui nelle scuole isteriche, usciremo e li distribuiremo nei bar e
nei bordelli, nei castelli e nei centri comunitari. Proprio così. Li lasceremo
in giro, li nasconderemo, li infileremo in un guardaroba o in un cassetto o
dietro un muro o qualcosa del genere, sapendo che la persona giusta ritroverà
al momento giusto. Non sarà mai troppo presto. Non sarà mai troppo tardi.
Quelle persone avranno accesso ai libri perché sono pronte. Anche se forse non
se ne rendono conto a livello conscio, se troveranno i libri saranno pronte.”
Poi disse,
“Chissà, forse un giorno, tra duecento anni altre persone faranno la stessa
cosa. Infileranno dei libri nei cassetti degli alberghi. (risate) Chi lo sa?
Per ora questo è ciò che facciamo, li inseriamo nel sentiero potenziale di
quelli che stanno entrando davvero nell’illuminazione.”
Proseguì,
“Ora, Klaus è arrivato il momento che tu te ne vada. Che abbraccerò per
l’ultima volta, ti dirò addio per l’ultima volta e poi esci da quella porta.”
Detto questo,
si abbracciarono. Piansero, perché il Maestro soffriva quanto lo studente. Al
Maestro faceva male sapere che la bellezza delle Scuole Misteriche che erano
andate avanti per migliaia di anni in tutto il mondo stava arrivando alla fine;
un’era stava per concludersi. Basta con le Scuole Misteriche. Basta nascondersi
tra i boschi o sulle isole lontani dagli altri. Il Maestro sapeva che questa
era la fine di un’era meravigliosa ma era anche l’inizio di una nuova era.
Un’era in cui gli studenti sarebbero
tornati a vivere, a vivere la vita, a fare esperienza della vita. Basta
studiare e basta. Basta isolarsi in qualche rifugio lontano dalle altre realtà.
Era arrivato il momento di fare esperienza.
Ognuno di voi
in un modo o nell’altro in qualche punto del passato in una delle scuole
misteriche ha fatto questa esperienza; quando gli hanno chiesto di andarvene,
quando chiusero la scuola o quando semplicemente una sera tornaste da una
passeggiata e trovaste il portone chiuso. Non potevate più entrare. Era
arrivato il momento di entrare nell’esperienza.
Prima di
tutto, la vostra esperienza; la
vostra esperienza dell’illuminazione; basta studiarla, basta permettervi quella
distrazione. Qualcuno potrebbe sfidarmi e dire, “Oh no! Ma dovete studiare.
Dovete …” Voi l’avete fatto. Avete fatto tutto, in fondo è tutta la stessa
cosa.
Ciò che sta
scritto in quel grande libro – per favore alzalo, così possono vederlo (si
rivolge a qualcuno travestito da monaco che tiene in mano una grande Bibbia)
Possiamo inquadrarlo. Alzati, per favore. Sì. Ciò che c’è scritto lì… portala
qui. Non c’è abbastanza luce. Gesù, mettiti da questa parte. (risate) Sì. Sì.
Grazie.
Fratello. Sì.
Ciò che c’è scritto in questo libro con tutte le sue – ehh! (cerca di
toccarlo e poi fa un salto indietro) – con tutte le sue pagine… (risate)… posso
farcela! (le risate aumentano quando tocca le pagine ) con tutte le sue pagine
e tutto quanto c’è qui dal Vecchio Testamento che è un po’ come il periodo di
Tobias nel Crimson Circle fino al Nuovo
Testamento, che è il periodo di Adamus… (Adamus sospira; qualcuno ride)
tutto ciò che c’è qui dentro, potreste studiare ogni parola e non fareste
neanche un piccolissimo passo avanti.
Gesù,
verresti qui per le fotografie? Solo per le foto. Sì. Dobbiamo proprio farlo.
(qualcuno dice “E Maria? Non è giusto.”) Lei non ha scritto quel libro.
“GESÙ”: Neppure io.
ADAMUS: Lo
so! (ridono) Volevo controllare se lei sapeva… Possiamo fare una foto insieme?
Aspetta un attimo. Avvicinati un pochino. Va bene, ora ci mettiamo in posa.
Apri il libro. Un bel sorriso, Gesù. (qualcuno ride) Più vicino. Più vicino.
(Adamus mette il suo viso tra di loro con un sorriso stupido; molte risate e
qualche applauso)
“GESÙ”:
Bugie.
ADAMUS:
Bene. Grazie, signori. Grazie. (Adamus
ridacchia)
Mi piace
sempre quando ci guardano i nuovi. Vogliono spegnere ma non possono. (risate)
Sentono dire, “Dovresti andare in questo luogo che si chiama la ciambella
cremisi” o qualcosa del genere. Ci trovano su Internet e ci guardano sperando
che sia una riunione spirituale e piena di riverenza. Guarda un po’– mettilo
sullo schermo – pensa un po’ a che cosa mi tocca vedere ora. Si. E poi… Si.
Questo è ciò che stanno vedendo. (Adamus ridacchia) Bene. Grazie. Basta così. È
troppo.
Dove eravamo
rimasti? Oh, eravamo ancora alla storia, vero?
Allora, tutti
voi avete avuto la vostra esperienza Klaus e avete detto basta studiare. Si
tratta di fare esperienza ed è ciò che state facendo.
In quella
vita lo faceste. Tornaste ai vostri villaggi o viaggiando raggiungeste posti nuovi e diversi. Oh, il vostro cuore
era pesante perché la scuola era stata chiusa. Per voi fu molto difficile
reintegrarvi nel mondo e la maggior
parte di voi in realtà non fece un gran bel lavoro, proprio no. Finiste in
luoghi isolati e da soli. Forse passare quel tempo con voi fu un bene, ma fu
anche impegnativo tornare in quella realtà.
Poi siete
arrivati in questa vita e avete cercato di nuovo di studiare. Sì. Non è una
cosa malvagia, non giudicatevi per questo ma avete cercato di tornare a
studiare. Per tutto il tempo ero di fianco a voi e vi dicevo,”Lascia stare.
Lascia stare. In quel libro non c’è nulla che tu non sappia già.”
Imparerete
qualcosa grazie a un nuovo libro che s’intitola “Memorie di un Maestro”
(risate) – mi prendo cura delle vendite – perché voglio che superi l’altro
libro (la Bibbia). Ecco il mio scopo. Vuoi tenere in alto di nuovo quel libro?
Sì. Sì. Superare quel libro. Si. Bene. Quello è il mio scopo. Sto scherzando.
Vi prendo in giro.
Avete cercato
di tornare a studiare, ma qui si tratta di fare esperienza. Fare esperienza. L’illuminazione è senza tempo;
vuoi ne farete esperienza nel tempo. Si svolgerà da sola. La realizzerete nel
tempo. È una preposizione ”e.” È entrambe le cose. Non è una cosa sola. Non è
una cosa o l’altra.
Dovreste già
averlo imparato e capito – siete illuminati e non siete illuminati. È già tutto
qui ma ora state affrontando l’esperienza. È una cosa “e.”
Quando vi
sentite tutti incasinati oppure tesi riguardo alle cose, fermatevi per un
attimo. Andate nell’altro, nella “e” – “Oh, sono illuminato. Bene,” – e poi se volete tornate a giocare nella
parte non illuminata va bene così. Fate un respiro profondo e giocate in quella
parte. Poi giocate nella realtà in cui una cosa come l’illuminazione non
esiste, perché in un certo senso non c’è. C’è e non c’è e questa è la sua
bellezza.
L’Ingrediente
Chiave
Poi giocate
in tutta questa cosa che è divertente una volta che vi rilassate un po’, è
divertente giocare nella realtà di questa realtà qui, sulla Terra dove tutto è
iniziato con una collisione che le persone non capiscono chiamata il Big Bang,
cioè un po’ di idrogeno e di elio si sono scontrati creando una grande
esplosione. Da quel piccolo organismo è iniziato tutto e poi lui è cresciuto e
poi è cresciuto e si è trasformato in una balena e poi in una scimmia e poi in
voi! È tutta scienza e non importa e voi morirete e non accadrà niente che vi
farà avere ciò che potete mentre potete averlo. Questa è una grandissima realtà
in cui giocare. È una realtà. È vera. Ad una recente riunione ho raccontato la
versione di Adamus sulla creazione. È stato bellissimo. E non importa.
Sapete perché
non importa? Sapete perché non importa? Dio non c’è e neppure il Big Bang.
Esiste solo questo piccolo organismo e le alghe verdi di un piccolo stagno.
Quella fu la primissima forma di vita sulla Terra – alghe di stagno verde – e
da lì siete emersi voi. Probabilmente c’è una certa relazione perché in alcuni
giorni vi sentite proprio così. “Oh dio! Oggi mi sento come le alghe verdi di
uno stagno.” (risate) Perché lo eravate!
È la “e.”
Anche. Vedete, è qui che diventa divertente. Voi siete anche di uno stagno
verde e quindi siete passati da queste piccole alghe sul terreno che neppure gli uccelli avrebbero
mangiato e di colpo avete affrontato questa cosa chiamata evoluzione. Sì, e Dio
non esiste e neppure gli angeli, niente di tutto questo. Solo alghe di stagno
verde. Non esiste neppure un dio delle alghe di stagno verde. Le alghe di
stagno verde sono il meglio che c’è.
Da quello vi
siete evoluti e per un po’ siete diventati una tartaruga. Sapete, fa parte
dell’evoluzione. Affrontate la fase della tartaruga e poi le scimmie e poi gli
umani. Ed eccovi qui. Non c’è alcun Dio. Non c’è il paradiso. No, davvero.
Davvero. Permettetevi di fare quest’esperienza. Il paradiso non esiste. Quando
morite è tutto lì. Pffft! Sapete, niente altro.
È
un’affermazione stupenda e vi chiedo davvero di giocarci. Sentitela dentro di
voi perché di colpo vi renderete conto che, “Un attimo, Adamus. Qui sta
succedendo qualcosa. Non m’interessa ciò che dici sulle alghe di stagno verde
che a un certo punto diventano tartarughe perché in tutta questa visione
dell’evoluzione qualcosa non va, non è spiegata. Qualcosa qui. Come ci evolvemmo? Perché ci evolvemmo? Perché siamo diventati così. Perché ora le
alghe dello stagno verde riescono a spedire un razzo sulla luna e a volte non
molto bene? (qualche risata) Come fa l’alga dello stagno a spezzare gli atomi?
Andiamo Adamus! Qui succede qualcos’altro.” A me non importa se voi credete
alla teoria della vita che si basa sulle alghe o sul Big Bang o sul dio in
cielo e voi che siete stati cattivi e quindi ha dovuto mandarvi qui. In un modo
o nell’altro, non importa.
Cosa c’è
dentro? Qual è l’elemento comune in ognuno di questi scenari, che comunque sono
tutti veri – dalle alghe di stagno a Dio a tutto ciò che c’è in mezzo, la corsa
dei maestri alieni che hanno creato voi e ora lottano tra di loro perché
vogliono voi. In realtà lottano per chi non
vi vuole (risate) ma quella è un’altra teoria. Ecco perché lottano. Mio dio! Se
non foste così egocentrici – “Combattono per me.” No, combattono per vedere chi
non vi avrà.
Qual è
l’elemento comune a tutto ciò? (qualcuno dice “la coscienza”) La coscienza.
Anche se erano solo alghe dello stagno verde c’era la coscienza e quella coscienza, quando si
espanse creò Dio – lo fece – creò il cielo e creò tutte le
dimensioni. Creò la magia. Creò tutto.
Non
m’interessa da dove venite, come siete arrivati qui o dove andate. Voi avete la
coscienza. Voi avete la coscienza. Ecco l’ingrediente chiave in tutto.
Con la
coscienza realizzata – in altre parole, consapevoli della vostra
consapevolezza, Io Sono e Io Sono – miei cari amici, con quella potete vivere e
fare esperienza in molte realtà diverse. Realtà che sono del tutto in conflitto e non importa. La coscienza è
l’elemento comune che siate venuti da Dio o dalle alghe dello stagno verde non
ha più importanza. Non c’è da farne una grande storia perché qui il punto, la
notizia è che la coscienza è qui. Ecco tutto.
Le scuole
misteriche vennero chiuse così che potesse fare l’esperienza e vivere la vita.
Basta studiare. Basta libri. Basta dover capire come entrare
nell’illuminazione. Una volta si faceva perché c’erano delle cose. Dovevamo
isolarci, dovevamo studiare alcune cose ma poi avete preso la laurea e ora
eccovi qui.
L’illuminazione
è senza tempo; l’esperienza che ne fate avviene nel tempo ed è bella. È davvero
bellissima e con lei usciremo dal tempo. Saremo in fase e
saremo fuori fase e non importa più perché esiste un solo elemento che voi e
solo voi possedete per voi. È la vostra coscienza. Mi segue dovunque andate, a
qualsiasi religione appartenete, qualsiasi filosofia vi limiti, lei c’è sempre.
Si chiama coscienza. Non ha massa e peso. Un altro non può portarvela via. Non
potete barattarla.
L’unica cosa
sulla coscienza che è tutta vostra, proprio l’unica cosa che potete nasconderla
almeno temporaneamente da voi stessi. Forse un gioco, ma di coscienza per
vedere com’è sentirsi limitati nella coscienza, questo non lo so. Non importa,
perché la coscienza è comunque presente. Non potrà mai essere sepolta per
sempre. Non potrà mai essere nascosta da voi per l’eternità, mai e poi mai.
Nessun altro potrà mai portarvela via. No.
L’energia.
L’energia si che possono prendervela – la vostra energia, l’energia mentale,
l’energia emotiva – ma la vostra coscienza è sempre presente.
Facciamo un
respiro profondo, un bel respiro profondo.
Le
sensitività
Il prossimo
punto. Quando siete entrati nell’esperienza, in particolare in questa vita e in
particolare come fate di recente… Abbiamo smesso di studiare e ora ci
divertiamo. Come vi ho già detto parecchie volte, io sono qui solo per
distrarvi. È ovvio. (qualcuno ride mentre si mette in posa) Non cerco di
nasconderlo. Sono solo quello che vi distrae, così potrete fare un respiro
profondo. Là fuori è tosta. In realtà siete duri con voi stessi, quindi fate un
bel respiro profondo e come diceva prima Dave, ricaricate le batterie. In un
certo senso tornate a voi stessi.
Una delle
sfide più grandi che lo studente che fa l’esperienza affronta è la sensitività.
La sensitività, e quella è una delle cose difficile di lasciare la scuola
misterica e lasciarsi alle spalle i libri è che voi diventate molto sensibili.
Siete sensibili al livello psichico. Non dico certo una cosa nuova. Di colpo
diventate sensibili a cose a cui non lo siete mai stati, soprattutto cose come
l’inquinamento ma a volte addirittura la natura. Vi chiedete, “Oh, dovrei essere spirituale – etciù! –
mentre attraverso il bosco e faccio quella cosa del lago Walden” e vi chiedete,
“Cosa c’è di sbagliato in me. Dovrei essere…” No, no, no. La sensitività.
Vedete,
mentre la coscienza ridiventa consapevole di sé – non c’è una parola giusta
nella lingua inglese – mentre la
coscienza ritorna in prima linea, di colpo siete una persona molto più
sensibile in ogni senso, sensibile a livello fisico.
Quali sono
alcune di queste cose? Molto in fretta, non voglio farla lunga, una o due
parole. A che cosa siete sensibili in questo momento? Esiste anche una
sensitività emotiva, molta
sensitività.
Il mio punto
è che mentre fate sempre più esperienza e diventate più sensibili, vedo che vi
ritirate. Voi dite, “Oh! È troppo perché io riesca a gestirlo.” Vi tirate
indietro. Il vostro corpo si apre e ogni tanto fa qualche cosetta particolare e
voi dite, “Oh mio Dio, devo controllarmi.” Vi tirate indietro. Uscite
dall’esperienza.
Ciò crea
resistenza ed è proprio la resistenza che fa male. Nient’altro. C’è in atto una
resistenza perché voi non siete sicuri di dover…(qualcuno starnutisce)… Oh,
quello era buono. Non siete sicuri se dovreste farlo oppure no. (risate)
Così restate
in una specie di strana terra di mezzo fatta di esperienza e sensitività e
resistenza e poi vi perdete e vi confondete e dovete urlare per chiamare aiuto.
Dunque, (a
Linda), molto in fretta con il microfono. Non la pistola (parte del suo costume), il microfono. La pistola più
avanti.
LINDA: Scusa?
ADAMUS: La
sensitività. A che cosa siete sensibili in questi giorni? Che cosa d’influenza
davvero? Voglio che lo diciate così gli altri lo sentono e diranno, “Oh, non
sto impazzendo.” A che cosa siete sensibili?
LINDA: Posso
dire la mia?
ADAMUS: Sì,
Linda.
LINDA: Le
persone stupide. (qualcuno dice “Sì”)
ADAMUS: Okay.
Che qualcuno lo scriva sulla nostra lavagna magica. Chi sa farlo?
LINDA: Io
posso correre avanti e indietro.
ADAMUS: No,
no, no, no, no. No, no, no. Le persone stupide, questo è il tuo. Scrivilo pure.
Hai notato che sto diventando anche il regista? Ahh! Sì. Troppo caldo? Troppo
freddo?
ELIZABETH: Va
bene.
ADAMUS:
Andiamo. Okay. Tenete la porta aperta. Sì. A che cosa sei sensibile?
ELIZABETH: Mi
sembra di essere più sensibile che mai al dolore di qualcun altro. Non riesco a
guardare gli spettacoli che riguardano i bambini e le persone che soffrono. Lo
sento e non riesco a sopportarlo.
ADAMUS: I
vostri film e gli spettacoli televisivi. In questi giorni è quasi più semplice
guardare “Stregato” che alcuni dei vostri…
ELIZABETH:
Giusto! Tutti Amano Raymond.
ADAMUS: Sì. I
miei tre figli. Sì. Il mio favorito. Proprio così. Sì. Nessuna violenza.
ADAMUS: Una
piccola realtà artificiale ma carina.
ELIZABETH:
Sì, infatti.
ADAMUS: C’era
una cosa bella. Sì. Sai, Mayberry. Ah! Mi piaceva guardare…
ELIZABETH:
Stai esagerando con Mayberry. (lei ride)
ADAMUS: Sì,
sì! Io guardo attraverso i vostri occhi, ecco come faccio a conoscere questi
spettacoli stupidi. Sì. “Li guarda davvero?” Attraverso di voi. Sì. Bene.
ELIZABETH:
Oh, quella era la mia affermazione.
ADAMUS: Bene.
Grazie.
ELIZABETH:
Grazie.
ADAMUS:
Grazie. Bene. Osservare il dolore ed è indicativo degli spettacoli televisivi e
delle cose. Quanti di voi amano davvero entrare ancora di più nella violenza e
nel sangue e nelle cose? No? Bene. Pfui! Perché la porta è lì. (pochi ridono)
A cosa siete
più sensibili?
SHAUMBRA 1
(donna): A livello fisico a ogni tipo di fumo.
ADAMUS: Ohhh!
Anch’io! (risate)
SHAUMBRA 1:
L’inquinamento, cose del genere.
ADAMUS: Sì,
sì.
SHAUMBRA 1:
Uh huh!
ADAMUS: Sì.
Cauldre smetterà molto presto. (altre risate)
SHAUMBRA 1:
C’era qualcuno che bruciava rami e parte degli alberi e il fumo è arrivato
verso di noi. Anche a finestre chiuse mi è
quasi venuto un attacco di asma, cosa che non accadeva da molto tempo.
ADAMUS: Bene.
Il fumo. Più sensibile che mai al fumo.
SHAUMBRA 1:
Sì.
ADAMUS: Bene.
Va bene. Facciamo in fretta. Solo qualche parola, a che cosa sei sensibile?
LINDA:
Aspetta. Qui. Solo un attimo.
ADAMUS: A
cosa sei sensibile?
LINDA: Cerco
mani alzate.
ADAMUS:
Potrebbe essere di tutto, fisico ed emotivo.
PETER: Il
rumore.
ADAMUS: Il
rumore!
LINDA: Ahhh!
ADAMUS: Bello
grosso. Linda.
LINDA: Ahhh!
ADAMUS: O te
lo porti dietro o trovi qualcun altro. Per favore, stiamo cercando di…
LINDA:
Avanti! Mi sto divertendo molto a correre in giro come una matta.
ADAMUS: Mi
restano sette minuti. Stasera ho un appuntamento, quindi per favore. (risate)
LINDA:
Fortunato te.
ADAMUS: Non
serve scrivere tutto. Sì. Il rumore.
PETER: Il
rumore. Sì.
ADAMUS: Che
tipo di rumore?
PETER: Direi
che come ex rockettaro ora non riesco neppure ad ascoltare la radio.
ADAMUS: Sì,
sì.
PETER: Al
momento sono in modalità silenzio totale.
ADAMUS: Sì.
Bene. Il rumore che fanno le macchine. Ti influenza?
PETER: Ogni
tipo di rumore forte, persino le persone… shhh! Te l’ho detto. Il
rumore. Nessun rumore.
ADAMUS: Sì,
sì. (entrambi ridono) Bene e i cellulari che suonano durante la presentazione
del Maestro, del tutto irritante. Molto irritante.
Il rumore che
fanno le macchine – La maggior parte di voi non è per neppure consapevole ma lo
diventerà ed è veramente irritante e disturba molto – sono i suoni che fanno le
macchine elettroniche, quelle elettriche come i ventilatori e i frigoriferi e
gli apparecchi che hanno un motore perché hanno una frequenza che per un
Maestro sensibile è particolarmente irritante. Sì.
SHAUMBRA 2
(donna): Il sonno. Disturbi del sonno.
ADAMUS: Il
sonno. Sei sensibile al sonno o sei sensibile quando dormi? Sei allergica al
sonno? (qualcuno ride) Questo è tosto.
SHAUMBRA 2:
Non riesco a dormire…
ADAMUS: Non
riesce a dormire. Sì.
SHAUMBRA 2: …
molto bene.
ADAMUS: Bene.
Sì. Fa parte dell’essere sensibili. C’è molto altro.
Facciamo –
come la chiamate – un corso sulla nuvola. Facciamone uno sul sonno. Sì. Sì,
sarebbe una buona cosa e tutti si addormenteranno mentre le telecamere
riprendono.
LINDA: Mi
piacerebbe. Sarebbe davvero figo.
ADAMUS:
Allora mettiamolo in lista.
LINDA: Sì,
sì. Il sonno.
ADAMUS: Sì.
Qualcuno può scriverlo? Se lo dimenticano sempre.
PETE: Le
chiamate automatiche per la politica.
ADAMUS: Non
so cosa sono.
LINDA: Oh!
Noi le odiamo!
ADAMUS: Cosa
sono?
PETE: Ricevi
telefonate automatiche. Ora, sai…
ADAMUS: Il
tuo governatore ti chiama per dirti, “Pete, come stai oggi?
LINDA: Ogni
giorno, eh?
PETE: Ogni
giorno e 4,5 volte al giorno. Io ricevo più chiamate automatiche…
ADAMUS: Tu
cosa gli dici?
PETE:
Riaggancio.
ADAMUS: Oh!
Okay. Ahhh! Ahh! Sì. Sì. Siete nel bel mezzo della vostra campagna.
LINDA: Le
elezioni.
ADAMUS: Sì.
Bene. Okay. A cosa altro siete sensibili? Facciamo in fretta. Il mio
appuntamento dovrà aspettare, ma non molto a lungo. (Edith ride) Tu ridi,
Edith.
SHAUMBRA 3
(donna): I bambini. (molte risate)
ADAMUS: Sai,
io amo l’onestà. I tuoi o di altri? Sì, sì, sì. Certo, mi spiace, i tuoi o
quelli degli altri?
SHAUMBRA 3:
Entrambi.
ADAMUS:
Entrambi. Okay. Perché i bambini ti
irritano
SHAUMBRA 3:
Troppo rumore. A volte sono irritanti.
ADAMUS: Ti
irritano i bambini o i genitori?
SHUAMBRA 3:
Probabilmente entrambi.
ADAMUS:
Entrambi. Ok. Bene. Sì, può essere. Può essere.
LINDA: Qui,
Bonnie è molto irritata. Chiediamo a Bonnie.
ADAMUS:
Voglio che capiate che ora siete nell’esperienza. Il periodo dello studio è
finito. Tutta questa storia è finita. Siamo nell’esperienza ma ciò ha un suo
prezzo e la sensitività si manifesta quando aprite la vostra consapevolezza.
Diventerete più sensibili. Voi la rifiutate di continuo. “Ughh! Oh, è terribile.”
No, non fate resistenza. Entrateci dentro. Lo faremo tra un attimo con una
merabh molto breve. Ci sarò. (sembra che
parli alla persona con cui ha appuntamento) Grazie. (risate) Bonnie, sì, a che
cosa sei sensibile? A Shaumbra? Oh no, ho sentito dire… (Adamus e Linda ridono)
LINDA:
Eccola.
ADAMUS: Bene.
Altri due. A cosa sei sensibile?
SHAUMBRA 4
(donna): Alla coscienza della paura.
ADAMUS:
Perché?
SHAUMBRA 4:
Beh, prima dicevamo che siamo nel periodo delle elezioni e dappertutto, proprio
dappertutto è la stessa cosa; se non fai questo perderemo questo e poi finiremo
tutti all’inferno e moriremo e il mondo esploderà e se non fai questo…
ADAMUS: E, e,
e…
SHAUMBRA 4:
Sai, è proprio come cancella, cancella, cancella, cancella.
ADAMUS:
Infatti, e. Come definisce la tua sensitività?
SHAUMBRA 4:
Ho parlato di coscienza della paura.
ADAMUS: La
coscienza della paura. Sì, fobia della paura.
SHAUMBRA 4:
Dopo tutto, la paura è solo paura. Sì.
ADAMUS: Sì,
sì. Bene. La paura – oh! – È proprio così ma – devo fermarti per un
attimo – perché? Perché c’è tutta questa paura? Ti rendi conto che c’è molta
paura ma in effetti non succede ancora nulla.
SHAUMBRA 4:
Beh, i media la diffondono e…
ADAMUS: Eh, i
media sono solo persone.
SHAUMBRA 4: …
sì e ora abbiamo Ebola.
ADAMUS: Oh
sì!
SHAUMBRA 4:
Se il potere che sembra esistere mantiene tutti nella paura, allora può
controllare chiunque.
ADAMUS: Sì,
oppure – e, e; non “o,” un “e” – eh, sì, possono controllare tutti. Suona bene.
Suona bene e tutti lo vogliono.
Questo è ciò che affermo. Essi lo vogliono; vogliono il dramma. Vogliono
sentire, “Sì, quel tipo ci controlla.” Nooo, quel tipo non può controllare
nessuno se voi non glielo permettete.
A loro piace.
Essi amano il dramma. Amano che “Ebola colpisce il mondo!“ Sapete, l’influenza uccide molte più persone.
Nei notiziari non sento parlare molto dell’influenza se non che dovete fare
quel maledetto vaccino il che, in ogni caso è una cospirazione. Sì. (qualcuno
ride) Brrrr! Brrr! I vaccini antinfluenzali…
LINDA: Era
una battuta, vero?
ADAMUS: … ti
fanno fare cose strane. Brrr!
LINDA: Era
una battuta?
ADAMUS: Non
importa! È una battuta ma non importa. La paura, i vaccini antinfluenzali è
esattamente ciò che avranno. Si. A quel punto avrete una doppia paura perché
dite; “Oh, non ho fatto il vaccino antinfluenzale quindi ora prenderò
l’influenza da tutte quelle persone stupide ammalate che mi circondano e i loro
figli che fanno tutto quel rumore.” (risate) “E il fumo! E poi il governatore
v’interrompe con una telefonata!” A quel punto vivete tra la paura di questo e
la paura di fare il vaccino. Avete già perso ancora prima di partire. Siete
affondati ancora prima che la barca lasciasse il porto.
Ma sapete,
per quanto sia divertente e stupido, le persone vivono proprio così. Non sono
condiscendente, sono solo realistico. Ecco, state zitti. Vi ho sentito.
(qualche risata)
Se non
riuscite a sopportare ciò che dico, perché cavolo guardate? Se vi sedete qui
ogni mese e ascoltate solo per commentare… sciò, sciò! Andate via. Ci sono
altri gruppi fatti proprio per voi. Si chiamano gli zoo. A questo punto…
(risate)
LINDA:
Ohhhhh!
ADAMUS: È
solo un’altra parola per vita. E…
LINDA: Basta
travestimenti per te.
ADAMUS: D’ora
in poi farò il bravo. Noooo! No, no.
Per tornare
al mio punto, tra un attimo devo andarmene. Ah! Indovinate cosa? E… ho
un problema. Vedete, sono in ritardo per il mio appuntamento che è molto
importante. Sono in ritardo per un appuntamento galante. Che cosa faccio?
Affretto la mia presentazione al Crimson Circle? Mi do una mossa? Sto parlando
così in fretta che la povera traduttrice sta proprio… Credo che là dietro sia
passata a miglior vita. (risate)
Oppure dico
“e.” E. Baby, sarò in ritardo, e. (qualcuno ride) E il tempo non c’è
più. In realtà non avevo nessun appuntamento; volevo solo impressionarvi. (molte risate) Sono tutti veri. Sono tutti
assolutamente veri, ognuno di loro.
Ciò che
voglio che voi realizzate oggi è il “e.” Quei piccoli problemi di merda – non
guardo in faccia nessuno – e. Avanti! Non farne un dramma! Ci sono
moltissime realtà e sono tutte vere. Non ce n’è una migliore o peggiore.
Voi
lasciaste… In realtà veniste buttati fuori dalle scuole isteriche. Noi le
chiudemmo. In realtà vi dicemmo di averle chiuse. In realtà non lo facemmo ma
dovevamo dirvi qualcosa! (risate; Adamus ridacchia) Nessuno altro se ne andò,
perché era arrivato il momento che voi la smettesse di studiare. Era arrivato
il momento che faceste esperienza. Beh, voi state facendo esperienza ma state
facendo un’esperienza dal fuoco molto ristretto. È come se recitaste solo quel
ruolo, quella commedia, quel personaggio con quel costume e così vi siete
dimenticati e io sono qui per ricordarvi che c’è un altra grande “e” là fuori e
qui dentro. È dappertutto. È il tempo; è il non tempo. È divertente; non è
molto divertente.
E. Ecco cos’è essere multidimensionali. Voi siete nell’esperienza.
Non ho detto che non avete esperienza; ci siete dentro e siete
nell’esperienza dell’illuminazione. Pfuii! Uau! Alghe verdi di lago che
s’illuminano! (risate) State facendo l’esperienza e non è unica. Divertitevi,
dannazione. Godetevi ogni momento.
Non è un
test. Non è una gara. In nessun caso potete fallire. Potete renderla
assurdamente eterna e miserevole, ma non potete fallire. Non potete sbagliare
l’illuminazione. L’unico asterisco che io inserirei – potete metterci molto
tempo il che non è negativo perché, beh, quando vi rendete conto che in realtà
il tempo esiste e non esiste, che importa quanto tempo ci mettete? Di nuovo, il
punto che rilancio a tutti voi è come volete farne esperienza?
Come ho già
detto, finché vivrete qui non vi libererete da tutti i vostri problemi. Vivendo
nelle Scuole Misteriche ci eravamo
liberati di molti problemi. Non dovevamo affrontare la vita quotidiana o i
parenti. È la mia teoria della relatività dell’illuminazione – lasciatevi alla
spalle i parenti. (molte risate)
LINDA: Ohhh!
ADAMUS:
Questa era buona. Era davvero molto buona.
Fatemi vestire da supereroe ogni mese. (poche risate)
A che punto
eravamo? Oh. E. Siete nell’esperienza.
Ci saranno dei problemi. Considerate la “e.” Lasciate che diventino grossi e
brutti e tutto il resto e poi considerate tutte le scappatoie o tutte le
soluzioni e tutte le trasformazioni che avvengono. A quel punto lasciate che
accada. Non lavorateci sopra. Non pensateci sopra. Voi ci pensate sopra e
ritornate dritti nei limiti. Voi lasciate che accada. Vi espandete in quella
direzione.
Diventerete
sensibili. Finché vivete nel corpo umano con la mente umana, il livello di
sensitività aumenta di molto. Non state facendo nulla di sbagliato; è perché
state facendo qualcosa di giusto. State permettendo un maggior grado di
consapevolezza. La consapevolezza arriva al corpo, alla mente, alla coscienza e
a ogni parte di voi. Voi diventate più consapevoli dei rumori che vi irritano
più che mai.
L’essere
chiuso alla coscienza può tagliare fuori il rumore. Anche se uno spettro di
volume di frequenza davvero pessimo, può chiudersi. Al contrario, la persona
consapevole lo abbraccia e poi impara che può essere qualsiasi cosa “e.” non se
ne libera mai, ma inserisce la sua coscienza dove sceglie di farlo quel giorno.
Certo,
diventerete molto più sensibili alle cose naturali – è con termine tecnico, “le
cose della natura” – perché in un certo senso Voi non siete davvero naturali
qui, su questo pianeta. In realtà non eravate alghe di lago, stavo solo
scherzando… e. (Adamus ridacchia) È un posto estraneo e voi siete un
visitatore. Mentre entra il vostro corpo di luce, il vostro corpo di luce dice,
“Oh wow. Cos’è questa roba nell’aria?” Di fatto, che cos’è l’aria? Le cose
volano nell’aria e creano fumo nell’aria, quindi il corpo di luce non è
abituato a tutto questo. Il corpo di luce sta cercando di attivare quella
sens-… sta diventando sensibile.
Che fate?
Beh, in realtà lo abbracciate, lo permettete, non resistette e la smettete di
chiedervi che cosa c’è che non va in voi e tutto il resto. State solo
diventando più sensibili. Permettetemi di fare l’esperienza della sensitività
anche se starnutite finché il cervello non esce dalla testa. Il vostro corpo si
adatterà in modo naturale; lo farà, se voi non fate casino e smettete di
prendere tutti gli integratori e tutte le altre stronzate.
Finché le
prendete il corpo, nella sua trasformazione naturale farà un passo indietro
dicendo, “Okay, sta prendendo tutti quei farmaci o quei rimedi naturali a base
di erbe. Va bene, pffft! Ok, ora mi rilasso e aspetto.” Non appena
permettete il vero rimedio naturale che guarda caso siete voi, riuscirete a
superare qualcuna delle sensitività. Inizierete a sintonizzarvi e a calibrarvi
sulle diverse energie e sui livelli e sullo spettro di coscienza.
Diventerete
sensibili all’emozione delle persone anche guardando la televisione e tutto il
resto. Non dovete sempre guardare film violenti e arrivare fino alla fine, ma
potete adeguarvi. La compassione vi aiuterà a sintonizzarvi. Voi vi aiuterete a
sintonizzarvi ma fate un respiro profondo, perché le sensibilità ci saranno.
Non siete assolutamente soli in tutto questo perché le sensitività sono
presenti.
Un altro
punto che vorrei trattare. La sensitività alla paura ma forse un termine
migliore è l’ansia.
Molti di voi
fanno esperienza dell’ansia, un’ansia sconosciuta non identificabile. Voi
cercate di identificare che cos’è e quindi fate di tutto, dite, “Beh, sono le energie esterne, le
energie del mondo.” Sì, fino a un certo punto. Direte che è la navicella madre
che proprio ora invia forti ondate di luce verso la terra e… (Adamus sbadiglia)
Alcuni “e” sono un po’ più interessanti. Qualunque sia la scusa, cercherete di
giustificare l’ansia che non riuscite a identificare.
Ora iniziate
un processo mentale e si produce una enorme resistenza. A quel punto andate in
panico. Il panico si aggiunge all’ansia. Forse non avevo bisogno di raccontarvi
tutto questo perché a quel punto siete già davanti all’armadietto dei
medicinali per qualcosa.
Ora, non
m’interessa se è del tutto omeopatico. A proposito, voi tutti usate il termine
omeopatico nel modo in assoluto più scorretto. Esiste una differenza tra il
naturale e l’omeopatico. Lo capite? Si. Prendete un prodotto omeopatico per il
panico? State solo assumendo altro panico, lo sapete? Portate dentro ancora più
panico così da adattarsi al panico, ma vedete la parola “omeopatico” – “Oh, va
bene per me.” Non credo che sia sempre la cosa migliore.
LINDA: Ohhh,
riceveremo delle emails.
ADAMUS: Non
mi interessa. Non m’interessa. Prenderò i cinque di voi che vogliono davvero
l’ascensione e ci divertiremo. Forse saranno mille, forse un milione.
I prodotti
omeopatici. Per favore se volete prendere qualcosa cercate di capirne almeno un
po’ l’energia. Non deve essere solo naturale, deve essere buono per voi. In
realtà è davvero cattivo per voi. È come un vaccino antinfluenzale. Eh? Esso
instilla dentro di voi quella qualità energetica. Vi sentite in panico? Io non
li prenderei.
Nel vostro
armadietto dei medicinali avete qualcosa che è solo naturale. Va bene, è
naturale. Deve essere buono per voi, giusto? Perché da qualche parte qualche
scienziato ha macinato qualche prodotto naturale che arriva dritto dalla Terra
sporca a cui ora siete allergici, (qualche risata) l’ha macinato e poi l’ha
messo sotto pressione, l’ha riscaldato e l’ha inserito in una bottiglia con la
scritta “Naturale,” perché non contiene una piccola sostanza chimica anch’essa
naturale. Ogni sostanza chimica è naturale ma voi leggete che è naturale e
quindi lo usate per la vostra ansia, è un “rimedio naturale.” Non succede nulla
e quindi diventate ancora più ansiosi e a quel punto prendete altre pillole
naturali e vi viene ancora più ansia perché le pillole naturali non funzionano.
Allora pensate di essere speciali perché dovete prendere 10 volte il dosaggio
raccomandato per sentire almeno qualcosina e tutto perché c’è scritto naturale.
Voi dite, “Beh, ho un problema speciale. Devo prenderne 10. Gli altri ne
prendono solo una dose, io devo prenderne 10. Ecco, sono davvero speciale. I
miei problemi sono più grandi.”
Poi ci sono i
prodotti farmaceutici. Buoni o cattivi? In fondo non importa. Sono potenti.
Certo, sono potenti perché superano il flusso chimico ed elettromagnetico nel
cervello. Vi fottono ma va bene così, vi mandano a fare un viaggio e forse
cureranno la vostra ansia. O forse, solo forse vi faranno dimenticare
dell’ansia. Lei c’è ancora, ma ora vi state ingannando ad un livello del tutto
nuovo, un livello significativamente chimico in cui dite, “Non provo alcuna
ansia. Sono calmo. Namaste.” (risate) Poi c’è un’altra parte che sta urlando,
“Tu stupido idiota! Io ho l’ansia!” “Ahhh! Mi sento davvero bene. Ohh!” È
proprio interessante.
Prima di
andarmene, il mio punto è che quando usate queste cose a causa della vostra
sensibilità – questo ora è il vostro armadietto dei medicinali e non un
pipistrello morto. (qualche risata) Le persone che ci guardano online non lo
vedono come voi. “Perché indica il pipistrello morto?”
Quando aprite
il vostro armadietto dei medicinali… (prende in mano la pistola giocattolo di
Linda) Buum! “Perché oggi si sta uccidendo da solo?” (risate)
Secondo voi, perché?
Quando
raggiungete il vostro armadietto dei medicinali e scegliete il vostro animo di
sensibilità, anche ansia o anche qualsiasi cosa e scegliete il vostro prodotto
omeopatico, naturale, chimico o altro, prima di farlo fermatevi per un attimo.
Fate un bel respiro profondo. E. E.
La vostra
coscienza sta sbocciando; proprio ora sta germinando. Fiorirà più avanti, ma
almeno sta germinando. Si sta aprendo. Si espone alle realtà che per molto
tempo sono rimaste chiuse; nel vostro palazzo del Sé ci sono delle stanze che
sono state sigillate del tutto. Vi sentirete a disagio e solo dopo vi sentirete
veramente bene.
Per un po’
avrete paura, soprattutto la vostra mente. Oh! Mentre vi espandete oltre la
mente e i suoi piccoli giochi folli vi chiederete davvero, “Che cosa posso
fare? Non riesco a controllarlo. Non riesco a gestirlo.” Non sapete proprio
cosa fare. Fate un bel respiro profondo e se non riuscite a fare altro
ricordatevi la semplice parola “e”. E. Non è la sola realtà.
Non è la sola
realtà. Sta accadendo moltissimo altro.
Fate un bel
respiro profondo e poi, naturalmente, vi ricordate le mie parole immortali…
ADAMUS E IL
PUBBLICO: Tutto è bene in tutte…
ADAMUS: … le
molte creazioni.
Grazie, cari
Shaumbra. Siete stati un pubblico delizioso ma senza umorismo. Grazie. Grazie. (il pubblico applaude)