IL MATERIALE DEL CRIMSON CIRCLE
La Serie della Scoperta
SCOPERTA 4 – con ADAMUS, canalizzato da
Geoffrey Hoppe
Presentato al Crimson Circle il 7 dicembre 2013
www.crimsoncircle.com
Traduzione
di Gioia Villa
Io
Sono quello che Sono, Adamus del Dominio Sovrano.
Benvenuti,
cari Shaumbra. Benvenuti alla stagione delle vacanze, delle feste. (qualcuno
gli passa una collana fatta di lucine di Natale) Oh, carina.
(il
pubblico reagisce con “Ahhh!” e lui la indossa)
Ahhh.
Sì, un po' di colore, un po' di stile. Sì.
Cari
Shaumbra, benvenuti a questa riunione. La stanza è piena, molto più di quanto
lo è stata negli ultimi mesi; non solo di umani, ma di entità. Voi sapete che
non mi capita spesso di accettare ospiti nei nostri incontri. Ah. Ogni tanto me
lo chiedono – in realtà me l’hanno chiesto oggi e mi si è quasi spezzato il
cuore quando l'hanno fatto – “Dov'è Kuthumi?” Ohhhh. Kuthumi sarà qui quando
sarà il momento.
Nel
frattempo avrete me a ogni passo del cammino pieno di letame. A ogni passo.
(qualche “Sìì” e qualche applauso)
Cari
Shaumbra, sì, certo, la stanza è piena. Oggi con noi ci sono alcuni ospiti
speciali a causa della stagione delle feste, ma è anche un fenomeno
interessante, degno di un premio Adamus, che oggi spero sia il primo di molti
perché Cauldre non ha più soldi (qualcuno ride) quindi distribuiamo premi
dozzinali ma preziosi. Ci sono molti ospiti.
L'ospite di Oggi
È
stato interessante quando il Maestro, David, o David McMaster ha aperto la
trasmissione e ha contribuito a stabilizzare l'energia e ha detto un nome che
hanno sentito negli altri reami – Nelson Mandela. Quella – l’emozione, la
sensazione e la passione che scaturivano da David, la reazione da parte di
tutti voi – ha attratto davvero qui Nelson Mandela. (qualche applauso) Non so
quanto resterà. In questi giorni è molto occupato ma certo, ma certo, un premio
Adamus per David.
LINDA: Oh, per David.
ADAMUS: Per David.
LINDA: Non per
Mandela.
ADAMUS: Per David.
(qualche applauso)
LINDA: Per David.
ADAMUS:
Per David.
Certo,
potete immaginare che con tutta questa emissione di sensazioni in tutto il
mondo ma anche dal cuore di Shaumbraville, le sensazioni escono e lui si ferma.
“Cosa sta accadendo agli umani?” dice. “Mi fermerò qui.” Gli ho aperto personalmente
la porta. Starà qui per un po'.
Nelson Mandela
Interessante.
Nelson Mandela? È Shaumbra? Finora non sapeva cosa fosse Shaumbra. Torna qui!
Torna nella stanza! (ridono mentre Adamus si muove come per “afferrare” Mr.
Mandela e riportarlo indietro) Non l’ha mai saputo. Ha un gran senso
dell'umorismo. Un buon leader deve avere senso dell'umorismo. Per favore,
scrivetelo nel vostro libro dei detti di Adamus. Deve avere un gran senso
dell'umorismo.
Oh,
il mondo è un tale – torna qui (presumibilmente si rivolge a Mr. Mandela) –
proprio ora è un luogo impegnativo per tutti noi, per tutti voi. Dovete avere
senso dell'umorismo. Dovete riuscire a ridere di voi e sì, anche degli altri.
Sì. (risate) O con loro, dovrei dire.
Cosa
c'è in Nelson Mandela che l'ha portato dov'è ora? Potreste quasi immaginarlo.
Sentitelo dentro per un attimo prima che io vi risponda.
Che
cosa ha fatto in modo che avesse una tale passione, un tale impulso, una tale
chiarezza e umanità; sono state le avversità. Le avversità, non lo sapete? Sono
state le avversità che lo hanno guidato così in profondità nel suo cuore e in
profondità nella sua anima e ha preso un grande impegno con se stesso – “Non
sarò mai più un negriero olandese. Non sarò mai più un mercante di schiavi.”
Certo,
in una vita passata lo è stato - crudele, brutale, o schiavista (qualcosa
vibra) senza scru… senza scrupoli … nella trascrizione inserite una nota.
Qualcosa sta ronzando, vibra ed io non sono sicuro di cosa sia.
LINDA: Hai le tasche
vuote? (ridacchia e riparte il ronzio)
ADAMUS:
Qualcuno ha acceso il vibratore. Per favore, spegnilo. Non è proprio adatto.
(risate) Più tardi avrai un mucchio di tempo per quello, ma non ora. (Adamus
ride) Larry, era tuo? Larry, il senso dell'umorismo. Ha, ha, ha, ha, ha! Ho,
ho, ho, ho, ho! Aargh.
Nelson
Mandela, sì, era un negriero brutale e moltissimi di voi lo conoscono da quella
vita passata, dalle avversità della vostra vita personale. Un giorno
all'improvviso vi siete svegliati e avete detto, “Cosa ho fatto? A cosa stavo
pensando?”
Cari
amici, riuscite a partire da lì, dalla sensazione terribile di sapere che avete
fatto qualcosa che ha ferito un'altra persona o voi, quella sensazione odiosa
di voi, quella sensazione d’impotenza come se ti stessero riducendo in
poltiglia? A un certo punto vi siete sentiti come un grande essere potente,
reale, il capo, il ragazzo importante, il potere e tutto il resto e di colpo -
di colpo, vi siete ritrovati faccia a faccia con la vostra anima che non vi
vede proprio così. La vostra anima vi dice,”Quella vita, cosa riguardava?” Di
colpo cadete nell'abisso, vedete i fantasmi di voi nel vostro passato e poi
cosa? Poi cosa? Risalite dalle profondità e dall'oscurità, e poi cosa?
Perdonate
voi stessi. Perdonatevi. Fate un respiro profondo e liberatevi da tutto quel
senso di colpa, da tutta quella vergogna. Non è una cosa facile da fare. Dirlo,
ma non solo nella testa… dire, “Me ne libero. Quelle sono state esperienze in
una coscienza inferiore o in un tempo di minore consapevolezza. Quelle sono
state parti della mia esperienza e dell'esperienza di tutti gli altri.”
Non
è una giustificazione. È il perdonarsi in modo assoluto. Qui non si tratta di
fare ammenda nella mente. Qui non si tratta di ricoprire di zucchero una
situazione. Si tratta di dire, “Io, caro Dio sé, perdono me e tutti gli altri,”
ma Nelson Mandela non lo fece; con tutta la sua rabbia e il suo odio per il
carcere in cui visse e le torture che sopportò non perdonò chi l'aveva messo in
prigione, chi l'aveva trattenuto solo perché si rese conto che, in molti modi
diversi, quelle persone lo avevano servito.
Esse
servirono il suo senso di colpa per ciò che aveva fatto. Esse servirono il suo
arrivare a una consapevolezza maggiore dell’Io Sono in lui e negli altri. In
quel perdonare gli altri, si liberò davvero. A quel punto la sua comprensione
fu così profonda e chiara che poté essere un leader. Non un leader che cerca di
acquisire potere, di creare nuove regole, d’infliggere se stesso agli altri, ma
un leader che disse a tutti una cosa– “Anche tu sei libero. Tu sei libero.”
Non
cercò la notorietà. Il denaro non lo interessava. Naturalmente aveva ciò che
definireste i difetti umani, le sue idiosincrasie. Finché vivi su questo
pianeta, con le sue idiosincrasie è così, ma soprattutto capì la libertà di se
stesso e la passò agli altri.
Cosa
farà da qui in poi? Transiterà? Raggiungerà il suo Terzo Cerchio? Probabilmente
no. Probabilmente no. Su questo pianeta c'è troppo lavoro da fare in questo
momento importantissimo. Ci sono troppe persone che hanno bisogno di sentire le
parole, “Sei libero!” Troppe persone hanno bisogno di uscire dal loro stesso
vittimismo.
Non
lavorerà per forza con il carnefice perché, in un certo senso, il carnefice non
fa altro che reagire alla vittima. Lui l'ha imparato bene. Sono le vittime,
quelle che dicono, “Non posso farlo – a causa del mio colore, a causa della mia
educazione, a causa del mio handicap o disabilità perché…” Quella è l'energia
della vittima, nient’altro. Una volta che te ne rendi conto, una volta che la
rilasci, allora sì che sei libero. Non c'è nulla, cara Edith, amore mio (la
bacia sulla guancia), non c'è proprio nulla che può trattenerti se non restare
nel parco giochi della vittima, nel vittimismo.
Ecco,
il caro Nelson Mandela non correrà dietro ai leader del mondo. Non correrà
dietro ai carnefici, ai dittatori, a chi abusa di potere ed energia. Lui andrà
dritto da chi sta recitando il ruolo della vittima, perché quando dice “Adesso
basta,” non potranno più esserci carnefici. Non potranno più esserci schiavisti.
Quando gli umani dicono, “Adesso basta,” ciò libera e spazza via l'illusione
del potere che alcuni di questi leader sbilanciati potrebbero avere.
Shaumbra,
per questo facciamo un respiro profondo.
Eccoci
qui con Nelson Mandela. Ringrazio David e tutti voi per aver richiamato qui,
oggi, questa cara anima. Eccoci nella scuola della nuova energia spirituale.
Religione,
Spiritualità & Shaumbra
Qual
è la differenza tra religione e spiritualità? (qualcuno ride) È una domanda
interessante. È una domanda interessante. Sì.
La
religione. In generale la religione è per proposito, offenderò qualcuno – dov'è
la mia camera – oggi offenderò qualcuno e lo so già, perché li offendo ogni
giorno (risate) Oggi dirò di proposito alcune cose strutturate per – restate su
questa telecamera – per irritarvi. Per indispettirvi. Per tirarvi fuori dal
vostro compiacimento. Per portarvi in profondità dentro di voi.
Ah,
non spegnete Internet. Restate con noi fino alla fine. C’è sempre una sorpresa
nella scatola dei Crackerjacks. (qualcuno ride)
Qual
è la differenza tra religione e spiritualità? Beh, la religione è piena di
vittime. È piena di persone che non vogliono pensare a se stesse. È piena di
persone che fanno il gioco del potere – da entrambi i lati – i membri e i
leader.
Qual
è la differenza tra la spiritualità e Shaumbra?
SART: Come tra il
giorno e la notte!
ADAMUS: Il giorno e
la notte e Bene, bene.
SART: Sìì!
ADAMUS: Allora li
irriti tu, non io. (risate) Qual è la differenza principale tra ciò che state
facendo voi, perché ora siete su questo pianeta rispetto al gruppo degli
spirituali?
SHAUMBRA 1 (donna) La
responsabilità.
ADAMUS: Dillo.
SHAUMBRA 1: La
responsabilità.
ADAMUS: La
responsabilità. Bene. Bene. Questa è buona.
SHAUMBRA 2 (donna):
Essere e basta. Essere, tutto qui.
ADAMUS: Essere e
basta. Questa è buona.
SHAUMBRA 3 (donna):
Essere uno Standard.
ADAMUS: Essere uno
Standard. (un paio di persone da altre risposte) Bene. Buone risposte. Grandi.
MARTY (Mofo): Far
incazzare le persone.
ADAMUS:
Far incazzare le persone. Certo, Mofo, sì.
Direi
che la differenza più grande sta nello spirit-… molte persone sono state
coinvolte nella spiritualità. A un certo punto mollano la religione perché si
rendono conto che ci sono molti limiti. Si rendono conto che vogliono pensare con
la loro testa. Non c'è nulla, proprio nulla di sbagliato nella religione. Fino
a un certo punto serve a uno scopo.
La
spiritualità. Le persone si coinvolgono nella spiritualità. Alcune cose sono
meravigliose, davvero meravigliose perché in un certo senso mmm, ti liberano –
in parte – e inizi ad esplorare.
Il
movimento new age, per esempio. Non esiste un ufficio centrale. Non c'è una
gerarchia. È piuttosto sciolto, davvero sciolto. Nella spiritualità c'è un
mucchio di ricerca. C’è molto quest’intingere le dita nell'acqua per
controllare la temperatura e ciò può portare a molto makyo. Non accade sempre
così, ma può accadere perché puoi dimenticarti i veri desideri, il sapere
intuitivo di cui ho parlato il mese scorso. Puoi dimenticartene e restare intrappolato,
diciamo, in un olio essenziale e così trascorri anni e anni ad esaminare tutti
gli oli essenziali. L'unico olio essenziale per cui vale davvero la pena è il
vostro sudore personale. (qualcuno ride) Potete citare questa mia frase! Ahem.
Negli
oli essenziali non c'è proprio niente di sbagliato, ma c'è la tendenza a
metterli prima di voi, a dire, “Quest’olio essenziale mi riporterà qualche
ricordo. Quest’olio essenziale attiverà questo e attiverà quello.” La stessa
cosa accade quando assumete gli integratori naturali, le erbe. Non c'è nulla di
sbagliato neppure qui, ma potreste andare in overdose di erbe. Potreste
ritrovarvi … (qualcuno ride) io l'ho fatto. Così iniziate a cedere il potere
alle erbe.
Le
erbe hanno un modo meraviglioso di risuonare con il corpo e il ricordo arriva
da molto, molto tempo fa, risale alle balene e ai delfini e a tutto il resto… a
questo proposito, non è incredibile che gli scienziati stiano iniziando a
capire la vera relazione tra i delfini e gli umani?
LINDA: Oooooh!
ADAMUS: Beh, chi
avrebbe mai pensato che eri un pesce?
LINDA: Un pesce!
Ciao!
ADAMUS:
Ecco, molti di questi rimedi erboristici in realtà risvegliano, vi ricordano
qualcosa in profondità nel corpo, qualcosa che riguarda le vite vissute decine
o centinaia o migliaia di anni fa, quando c’erano solo quelle. Allora non
c'erano le sostanze chimiche. Non c'erano le medicine come quelle che conoscete
ora. Voi prendete un certo rimedio erboristico e ciò vi ricorda cose di molte,
molte, molte vita fa. Attiva un ricordo. Fino a un certo punto ciò è
meraviglioso. Allora le cose erano diverse da ora. Allora il rimedio
erboristico era particolarmente adatto per voi, ma ora potrebbe non essere più
così.
Lo
ripeto, sono meravigliosi ma è facile restare intrappolati in certi rituali del
gruppo spirituale, della new age, in certi libri, in certi corsi o altro; può
portare a molto makyo. Di solito, chi è sul sentiero spirituale continua a
cercare. Non ha preso nessun impegno. Non in tutti i casi. Per favore, non
inviate emails a Cauldre – mi sta dicendo di dirvelo – ma c'è una differenza
notevole tra me che sto qui con voi ed io che sto qui con un gruppo di persone
spirituali della new age. Una differenza enorme.
Voi,
miei cari amici, avete preso un impegno che riguarda l'illuminazione. Non
riguarda... nella spiritualità, moltissimo gira intorno a rendere la vita umana
un po' più confortevole. Un po' più confortevole o, a volte, anche solo
giustificare alcune delle asperità della vita. Voi invece avete preso
l'impegno. Torniamo a quel sapere intuitivo di cui abbiamo parlato; è qualcosa
che avete sentito in profondità dentro di voi. Non era qualcosa che avevate
praticato. Non era neppure qualcosa per cui vi eravate preparati. È accaduto
prima. Probabilmente a causa di alcune avversità, probabilmente eravate solo
stanchi di affrontare il ciclo nascita-morte, nascita-morte. Qualcosa dentro di
voi ha attivato il sapere intuitivo.
Come
ho detto nel nostro ultimo incontro, è stato quello a portarvi i libri, a
portarvi i corsi, alla fine a portarvi proprio a voi. L'illuminazione è
l'impegno verso di voi. Come probabilmente sapete, è più duro rispetto al
sentiero spirituale. È molto più duro. Direi che spesso il sentiero spirituale
viene strutturato per rendere la vita un po' più comoda. Il sentiero degli
Shaumbra, in fondo, riguarda il ridefinire del tutto la vita con il vostro
corpo, con la vostra mente, con il vostro spirito, la relazione di voi con voi.
Spesso implica la distruzione totale e il fare a pezzi ogni concetto che
avevate sulla vita, su di voi, sulla comodità e sulla felicità. Alla fine vi
rendete conto che queste parole hanno davvero pochissimo significato, se non
nessuno.
Di
fatto, nell'illuminazione moltissime di quelle parole spariscono. Ciò non ha
nulla a che fare con la felicità. In realtà non trovate Maestri Ascesi che
vanno in giro (tira fuori il leggio) – Paul, ora siamo nei guai – che vanno in
giro... ogni volta che tiro fuori il leggio, sarà una cosa lunga.
PAUL: Anche il
cavalletto è pericoloso.
ADAMUS: Il cavalletto
è molto pericoloso. Sì. Non lo rovescerò – finché non mi arriva il caffè.
(risate) Ma il …
LINDA: Vuoi caffè?
ADAMUS: Ah sì. Crema, niente zucchero. Un po' di St.
Germain … no. (qualcuno)
Il
sentiero Shaumbra ridefinisce letteralmente la vita. Non riguarda la comodità,
come avete scoperto. Ci avete provato. Avete provato a diventare... (Linda gli
offre un tovagliolino) Sì, grazie. Avete cercato di renderla un po' più comoda
e non ha funzionato. Oh, le relazioni. Sono state ridotte in poltiglia. I
vostri pensieri, il vostro tutto. Interessante. Ehhh, è difficile. Difficile.
Voi avete lasciato che accadesse. Devo onorare, elogiare e riconoscere tutti
voi che siete ancora qui, perché non è facile e lo state facendo molto in
fretta. A volte fa un po' paura. È un po' come guidare sul ghiaccio, in discesa
e a tutta velocità sull'autostrada 72. (Adamus ride) Su al Club dei Maestri
Ascesi è partito un “Ohhh, caspita!” Qui si tratta di trascendere tutto ciò che
pensavate su di voi e sulla vita. Stupendo, semplicemente stupendo.
Qualcuno
dice che forse sono un po' duro. (ridacchia mentre scuote la testa facendo “no”) un po’ odioso (risate mentre fa “sì”
con la testa). Sì, ma cari amici, io so quanto è importante per voi, in questa
vita e non nella prossima vita. Ah, il solo pensarci quando qualcuno dice,
“Beh, nella prossima vita dopo avere affrontato il tuo prossimo processo di
nascita…” Ohhhh, no, no, no. No. Voi lo volete ora.
Ecco,
noi vi spingeremo. Noi vi spingeremo e ci divertiremo a farlo. Bene. (Linda
porta il caffè) Grazie, mia cara.
LINDA: (sussurra)
Prego.
ADAMUS:
Allora divertiamoci. Sì. Il punto a cui voglio arrivare è che voi siete
diversi. (qualcuno ridacchia, qualcuno dice, “Cosa intendi dire?”) Cosa intendi
dire? Tu sai esattamente cosa intendo dire. (Adamus ride)
Voi
siete diversi. Voi siete diversi anche rispetto alle vite in cui siete stati
spirituali. Siete decisamente diversi dalle vite in cui siete stati religiosi.
C'è un’enorme differenza. Tra un po' lo sentiremo davvero.
Voi
siete molto diversi e ci vuole parecchio coraggio, molto, uh… determinazione
non è la parola esatta. Ci torneremo sopra dopo. Vi dirò esattamente che cosa
ci vuole per essere su queste sedie, per andare su Internet e dire, “Riguarda
l'illuminazione.”
Ve
l'ho detto prima, la cosa divertente è che quando andiamo ai seminari ed io
chiedo, “Cos’è l’illuminazione?” sento la più grande collezione possibile di
risposte piene di makyo. Ciò porterebbe chiunque a pensare che voi siete lì, a
concentrare la vostra vita sull'illuminazione e non avete idea di cosa sia. Non
ne avete la più pallida idea. È vero, ed è una buona cosa.
Voi
sapete cos'è. Non dovete neppure definirla. Lo sapete già. Eh, a volte resta
coperta. Ve lo dimenticate. Avete una di quelle giornate brutte da
illuminazione e vi chiedete cosa state facendo. Poi tornate a quel sapere
intuitivo. Ah, a volte sono le due o le tre del mattino e vi svegliate
terrorizzati, confusi, frastornati eppure quel sapere intuitivo c’è ancora.
Non
è una questione di volontà. Non è una questione di forza. Riguarda solo quel
sapere intuitivo. Bello.
Il Gioco di
Gesù
Oggi facciamo un gioco. Giochiamo al
gioco di Gesù.
LINDA: Ohhh!
(qualcuno ride)
ADAMUS: È
Natale!
LINDA:
Ughhh!
ADAMUS: È Natale. (altre risate) Sì. Non lo sapete? Siete
licenziati
Ecco, ci sono tutte queste reazioni.
Io lo dico e naturalmente tutti quelli che sono in linea – non voi, chi ci
guarda – “Il Gioco di Gesù? Buu! È terribile che vogliano fare quel gioco!” No,
no. Il Gioco di Gesù è divertente. Lo vedrete tra un minuto. (qualche risata)
Possiamo
anche … vuoi scriverlo sul prossimo foglio di carta?
LINDA: Cosa?
ADAMUS: “Il
Gioco di Gesù, con Yeshua Ben Joseph nel ruolo di Gesù Cristo il Salvatore.”
(risate mentre usa la voce da annunciatore radio) Presumo che non ne abbiamo bisogno.
Il Gioco di Gesù. Non lo scrivi? Vili?
VILI: Oh,
mio dio…
ADAMUS: (a
Linda) Sì, tu terrai il microfono.
LINDA: Ok.
ADAMUS:
Ecco, cara Vili. Scrivi. Possiamo essere un po’ sacrileghi? (il pubblico è
d’accordo) Ma certo! Perché no? Perché è una grande storia e tra un minuto
capirete che non era per niente vera.
LINDA: È un
po’ sensibile.
ADAMUS: Per
chi?!
LINDA: Per
me‼ (finge di piangere e ride nervosamente)
ADAMUS: “Il
Gioco di Gesù,” e sotto tra parentesi – “Il Collage di Yeshua.”
LINDA: Ohhh.
(il pubblico risponde “Ohhh”)
ADAMUS:
Yeshua. Ah, vedete. Vedete come cambia? Il Collage di Yeshua.
Siamo nella
stagione delle feste. A proposito, oggi c’è un altro dei nostri ospiti – Gesù
Cristo – proprio qui al Coal Creek Canyon! Sono serio.
LINDA: Che meraviglia.
ADAMUS: Yeshua. In realtà è – siamo
più specifici – c’è qui un’energia che viene dalla Casa di Sananda.
Sananda, noto anche come Eesa è proprio qui e perché no? Tra un minuto
capirete, “Come ho fatto a perdermelo?!”
Ecco, ok. Eccoci alla stagione delle
feste. Gli ospiti di oggi – Gesù e
il nostro amico Nelson Mandela. Certo. Che grande combinazione. Eccoci nel
periodo di Natale e c'è molto di cui parlare su Gesù. In realtà, ciò che mi
piace e che mi è sempre piaciuto del Natale è che è l'unico momento dell'anno
in cui tolgono Gesù dalla croce e lo infilano in un cestino.
LINDA: Sì!
Wuu huu! (qualche risata)
ADAMUS: È carino, molto meglio della
croce. (pochi applausi) Il resto dell'anno? (imita l’essere in croce) Proprio
così. (altre risate) In questo momento dell'anno guarda verso l'alto, verso sua
madre vergine e le dice, “È strano, mamma.” (altre risate)
Lo chiederò a voi, perché moltissimi
di voi hanno camminato con Yeshua. Yeshua è il vero nome di colui che chiamano
Gesù. A proposito, devo fermarmi e sottolinearlo. C'è un Yeshua, sapete, il
Yeshua che andava in giro circa 2000 anni fa e poi c'è Gesù. In gran parte qui
noi abbiamo Yeshua. Non c’è molto di Gesù.
Gesù ha solo, oh cielo, in realtà è
probabile che abbia solo 800 o 900 anni. È molto più giovane di Yeshua. Gesù è
un collage, proprio come Yeshua. Voi capirete la differenza, perché Gesù è un
collage creato dalle religioni. Le religioni, sono loro che hanno creato Gesù.
Moltissime persone ci credono e così accade. Proprio come voi avete creato
un'entità – il collage di un’entità – nota come Shaumbra. Shaumbra se ne va in
giro, guida una bella macchina, sta con gli amici e beve qualcosa. Molto fico.
C'è anche il collage di Gesù, Gesù
il Salvatore, Gesù che aspetta dio solo sa cosa – beh, sì, dio sa cosa – per
salvare tutti, il secondo avvento che in ogni caso non arriva mai. Poi c'è
questo Gesù che – un ragazzo bianco davvero affascinante (qualcuno ride
nervosamente) – che indossa sempre tuniche.
Ha gli occhi blu. Sì, Israele; occhi blu. Mm, non lo so.
C'è questo Gesù che ama le persone
che lo adorano. Ama le persone che dicono, “Cosa farebbe Gesù?” Sapete, lui sta
seduto lì e sorride; non fornisce mai le risposte, sorride e basta. Questo Gesù
– che è una coscienza collettiva creata da molti umani che credono in lui –
Gesù passa molto tempo a camminare sull'acqua. (risate) Perché questo è ciò che
credono. Ogni mattina si sveglia e cammina sull'acqua. (altre risatine mentre
Adamus procede con la dimostrazione) Lassù negli altri reami si avvicina al
frigorifero, lo apre e dice, “Ah accidenti, oggi non c'è niente da mangiare.
Ohh, pani e pesci.” (risate) “Un altro giorno di pani e pesci.” Va a molte
feste. (qualcuno dice “C'è il vino”) L'acqua in vino. È assolutamente reale.
Voglio dire, non me lo sto inventando.
Potete raggiungere gli altri reami,
l'altro lato e trovare Gesù. Oh, ascoltate tutte le persone – “Oh, Gesù!”
– che chiedono perdono per i loro peccati. Gesù dice, “Io non so cosa
fare. Voi invocate me. Chiedete a me di perdonarvi. Io vi ho perdonato molto
tempo fa. In realtà non so neppure cosa avete fatto e voi mi chiedete di
perdonarvi. Perdonatevi da soli!” ma non lo ascoltano.
Gesù va in giro negli altri reami.
(Adamus ride) Ohhh, cari Shaumbra, sono così felice che vi stiate divertendo.
Ce ne sono alcuni che erano online e adesso non sono più online. (altre risate)
LINDA: Sì,
anche qui un paio di persone se ne sono andate. Sì, tu.
ADAMUS: Alcuni dicono solo, “Come
può essere così sacrilego, così blasfemo?” Perché se lo sono inventati! È un'invenzione! Perché allora c'era un vero
Yeshua in carne ed ossa, il Yeshua con cui alcuni di voi hanno camminato
davvero. Intendo dire che avete camminato con lui, l'avete toccato, avete
parlato con lui, vi siete raccontati pessime barzellette, siete andati in giro
insieme. Alcuni di voi c’erano quando c'era lui.
Forse non avete mai incontrato
questo Yeshua, ma negli altri reami in un certo senso avete sempre camminato
con lui. C'era una specie di accordo per tornare insieme in questo momento.
Ora, ci sono molte storie su Yeshua
ma io credo davvero, confido che voi conoscete Yeshua, che conoscete la vera
storia. Faremo un giochetto.
Prima di tutto, vi chiedo di sentire
dentro di voi Yeshua. Uscite dalla mente per quanto riguarda tutto ciò che avete
sentito su di lui. Vi verrà spontaneo.
Voglio che sentiate com'era il vero Yeshua. Non lasciate che la vostra
testa vi blocchi. Andate al cuore. Voi conoscete Yeshua. Perché? Perché Yeshua
è un collage composto da voi e da me e da un gruppo di altri. Yeshua è stato il
più grande collage di sempre, in altre parole più esseri con l'anima si sono
riuniti e hanno detto, “Creiamo questo collage.” Non un essere con l'anima. A
proposito, per quelli di voi che sono ancora online e che sono relativamente
nuovi, sì, Yeshua, Gesù non era un essere con l'anima. Era un collage di tutti
voi. Si trattava di portare il seme divino su questo pianeta 2000 anni fa.
Ecco – Linda con il microfono,
grazie – facciamo una piccola chiacchierata su Yeshua. Iniziamo con…
passa il microfono a qualcuno. A chiunque.
LINDA: Prima
che conoscano la domanda?
ADAMUS:
Certo. È il modo migliore. Bene, bene, bene.
~ La 1°
Domanda
ADAMUS: Vuoi
dirmi di che religione era Yeshua? Cattolico?
SUSAN: La
risposta della mente o la …
LINDA: Devi tenere
in mano il microfono.
ADAMUS:
Bene. Tieni il microfono e per favore alzati in piedi.
SUSAN:
Ok.
LINDA: Bel
vestito.
ADAMUS: Bel
vestito!
SUSAN: Non
so!
ADAMUS:
Ohhh! Ohhh! (il pubblico risponde “Ohhhhh!”)
LINDA:
Ohhhh! Ohhh!
ADAMUS: Il
microfono. Fuori.
LINDA:
Ohhh!
ADAMUS: Tre
minuti.
Vai avanti.
Di che religione era Yeshua, Gesù?
SHAUMBRA 4
(ragazza): Uhh …
ADAMUS: Va
bene. Solo…
SHAUMBRA 4:
Ebreo.
ADAMUS: Ebreo! Una specie. Una
specie. Sì. Esseno. Era Esseno. Yeshua nacque e crebbe come Esseno e in questo
troverete molti indizi sulla sua vita.
Prima di tutto, sua madre non era
vergine. Probabilmente l'avete capito anche voi. (qualcuno ride)
SART: No!
(altre risate)
LINDA: Sarà
un pomeriggio lungo!
ADAMUS: Un
pomeriggio lungo.
Comunque,
gli Esseni … (prende due M&Ms da un tavolo) Ne prendo una di ogni colore
solo per mostrarvi che non sono fazioso a favore del verde o del rosso.
(ridacchia e le mette in bocca) Um, vuoi tenermele? Devo parlare. (Adamus si
toglie le caramelle dalla bocca e le passa a Paul)
LINDA:
OHHHH!!
ADAMUS: Devo
parlare. Non voglio parlare con la bocca piena. (altre risate)
LINDA: Ehi,
c'è del metallo. Vuoi attaccarci la lingua? (si riferisce alla conversazione
precedente sui pericoli di leccare i metalli congelati; altre risate)
ADAMUS: I suoi genitori non erano
sposati perché gli Esseni non credevano nel matrimonio. Se eravate un buon
Esseno, un Esseno migliore non vi sareste mai sposati. Tra un attimo vi
mostrerò perché ciò ha determinato molto conflitto al caro Yeshua.
I suoi genitori non erano sposati,
ma all'improvviso Maria si ritrova incinta. Oh! Naturalmente aveva vissuto
l'intimità con Giuseppe. A quel tempo, nella pratica degli Esseni - gli Esseni
erano molto rigidi, erano ebrei fondamentalisti. Erano molto rigidi. Severi.
Ecco, all'improvviso Maria è incinta. Cosa fa? Cosa fa? Ah, bene, non si sposa,
naturalmente, ma partorisce il bambino e vive un po' nell'imbarazzo. Non è del
tutto vietato, ma se volevi essere un Esseno migliore non dovevi fornicare per
niente. No, no, no.
LINDA: Che
disdetta.
ADAMUS: Sì,
beh.
Così Yeshua
crebbe come un bastardo, non aveva un vero padre…
LINDA:
Cosa?! Ohh!
ADAMUS:
Bastardo è una parolaccia solo negli ultimi 100 anni. Una volta a molte persone
si dava del bastardo. Bastardo significa solo che ha un padre che non è sposato
con la madre. È tutto ciò che significa. Sarebbe come dire, “Sono un
leccalecca.” Sapete, non significava nulla. Ora la parola bastardo è
manipolata, ma Gesù era un bastardo. (Linda urla di nuovo; qualche risata)
Voglio che sentiate…
LINDA: Il
mio dolore!
ADAMUS: …
molti degli strati, dei vecchi strati che avete. Poi voglio che sentiate dentro
come avete contribuito a creare il vostro collage – questo piccolo bastardo.
(Adamus ride e Linda resta di nuovo senza fiato)
È la vostra manipolazione su …
(altre risate mentre Linda lascia la stanza) Oh, oggi mi diverto.
Ok, il microfono a Linda, a qualcun
altro. Il microfono passa al prossimo. (Linda rientra) Qualcuno è appena
scappato dalla porta? (altre risate)
~ La 2° Domanda
Grande. Il prossimo. Passalo a
qualcuno. Sì. Ciao, cara.
SHAUMBRA 5
(donna): Ciao.
ADAMUS: Cosa
faceva Gesù per vivere?
SHAUMBRA 5:
Era un falegname.
ADAMUS: Era
un falegname.
SHAUMBRA 5:
Mm hmm.
ADAMUS:
Davvero? Aspetta un attimo. Prendi il microfono a Linda. Fai un respiro
profondo. Sentilo per un attimo. Tu hai conosciuto Yeshua di persona. L'ha mai
visto andare in giro con un tornio o con la carta vetrata e una sega e tutto il
resto?
SHAUMBRA 5:
No, ma qualcun altro lo dice di quel bastardo. (risate)
LINDA: Ohhh!
Stiamo andando in fretta da nessuna parte! Brrrghh!
ADAMUS: Per favore prendete nota e
per favore ricordatevelo, tornate a voi mentre
contribuite a mettere insieme il collage nei vostri ricordi. Prendetevi un
momento, sentite com'era Yeshua, Yeshua – non il Gesù della Bibbia ma
Yeshua, il vostro collage – Yeshua non fu un falegname, proprio no!
Yeshua non avrebbe saputo mettere
insieme due pezzetti di legno. Prima di tutto, in Israele in quel periodo non
c'era molto legno. Secondariamente, lui viveva in una comune, una comune
Essena. Gli Esseni amavano molto la comunità. Davvero molto. L'unico lavoro che
facevano era coltivare il cibo per poter vivere. Non erano mercanti. Non erano
banchieri. Non erano commercianti. Allora vivevano in comunità che variavano
dai 100 ai 500 individui. Il resto della comunità ebraica li considerava
estranei. Erano considerati persone eccentriche. Oh! (Adamus ride) Ci risiamo!
(risate)
Yeshua fu addestrato per essere –
allora non si usava la parola ‘prete’ – Yeshua fu addestrato per essere un
insegnante della Yahad. Una Yahad è la scuola della comunità. Non si definivano
rabbini. Non si davano titoli altisonanti come ‘vescovo’ o ‘papa’. Erano
solo... la miglior interpretazione possibile potrebbe essere ‘l'anziano’, ma
anche quella non era una parola che usavano perché non volevano mai mettersi al
di sopra degli altri. Chiamiamolo insegnante e basta. Hm. Hmmm. Ci sono molte
correlazioni interessanti. Un insegnante.
Non lavorò con il legno. Non fece
sedie e tavoli e cose del genere. Studiò molto. Studiò le vecchie scritture.
Studiò le regole, perché gli Esseni avevano molte regole. Non sapeva come usare
le mani. Non era un ragazzo con grossi muscoli e non aveva neppure un mestiere.
Interessante. Interessante
Allora, com’è saltata fuori la
storia che Gesù era un falegname? Beh, probabilmente è saltata fuori circa
cinque… ora prenderò le M&M.
PAUL: Oh.
ADAMUS:
Ohhh, guardati le mani! (qualche risata) Ohh. Che ne dici di quella telecamera.
Guarda... oh, questo è sudore o la mia saliva?
PAUL: La tua
saliva.
ADAMUS: Oh, la mia saliva. Ok.
Allora, com’è venuto fuori che era
un falegname? Beh, mentre mettevano insieme la storia di Gesù dissero, “Bene,
dobbiamo dargli un mestiere”, perché allora c'erano molti mestieri. C'erano i
muratori, chi lavorava le pietre, chi vendeva il pesce e chi faceva il
falegname e a quel tempo tutti avevano molta influenza sulla Chiesa. Da dove
pensate sarebbe arrivato un po' di denaro se avessero detto che Gesù era un
falegname? (qualcuno dice, “Dal sindacato dei falegnami”) A quel tempo era la
corporazione dei falegnami. Certo. “Ohhh! Yeshua era un falegname. Certo! Ecco
un po' di soldi.“
È probabile che sia accaduto proprio
così in quella riunione ecclesiastica – (Linda gli passa un fazzoletto) oh,
grazie. In quella riunione ecclesiastica, i capi delle chiese si riunirono e
cercarono d’indovinare la sua professione. Dovevano inventarsi qualcosa.
Naturalmente nessuno lo sapeva, perché tutto ciò accadeva centinaia e centinaia
di anni dopo. Non c'era Internet per registrare le cose. Tutto veniva passato
da una generazione all'altra. Ecco, cercavano d’indovinare quale fosse la sua
professione e uno dei vescovi disse, “Cosa faceva Gesù??” (risate)
LINDA: Ohhh!
(Il pubblico mormora e ride) Ohhhh! Buuu! Buu!
ADAMUS:
L'altro vescovo disse, “Era un falegname.” Sì. Sì. (Adamus ride)
~ La 3° Domanda
Il prossimo. Il microfono, per
favore. Il microfono a qualcuno, a chiunque. La prossima domanda. Ah, cara
Michelle. Gesù era sposato?
MICHELLE:
Sì.
ADAMUS: Sì.
Bene. Con chi? Tieni il microfono davanti alla bocca.
MICHELLE:
Con Maria?
ADAMUS: No,
ti ho chiesto se era sposato.
MICHELLE:
Sì, lo era, con Maria.
ADAMUS: Era
sposato con Maria?
MICHELLE:
Sì.
ADAMUS: Sì e no. Sì, era sposato ma
no, non ha mai sposato Maria Maddalena. (il pubblico dice “Ahh”) Ahhh! Ahhh!
Ahh!
Ora, ciò crea un bel problema. Qui
c’è Yeshua che studia per essere una specie d'insegnante nella Yahad, nella
scuola, nella scuola della comunità. Quello era uno dei suoi scopi – insegnare
e aiutare. A lui non interessava nulla al di fuori della sua comunità. Credo
che ora la definirebbero un kibbutz. Allora era un po' diverso.
A lui non interessava il mondo
esterno. Non gl’interessava nulla. Era un essere mortale, o almeno aveva carne
e ossa che alla fine sarebbero morte e aveva certi desideri. (Linda si
schiarisce la voce)
Vince, Vince, proprio adesso fai
come se, “Io lo capisco.” (qualche risata) Aveva certi desideri e nella
comunità c'era una bella ragazza giovane di nome Ignes. Come Agnese ma Ignes,
una bella ragazza. Una notte, seduti sotto le stelle con – oh, ora sapete la
storia. Come con la vostra famiglia, sapete? (Adamus ride rivolgendosi a
qualcuno che ha portato i figli) Essi abbracciarono insieme le loro energie
maschili/ femminili, uh.
EDITH: Ben
detto.
ADAMUS: Ben detto. Non sono stato
delicato? Non è stato delicato? Condivisero l'intimità del corpo.
I bravi Esseni non avrebbero dovuto
farlo. I bravi Esseni non mangiavano alcun tipo di carne. Per gli Esseni non
era vietato, ma quelli davvero bravi erano vegetariani. Ora scoprono che
Yeshua, che tentava con forza di essere un insegnante – il suo unico sogno, la
sua unica ambizione è essere insegnante nella Yahad, nella comunità – di colpo
fornica, hmm, e lo scoprono. (Linda sospira il pubblico dice “Ahh”) Sì, ahhh.
Cosa succede dopo? (qualcuno dice
“il matrimonio riparatore”) Una specie di matrimonio riparatore. Vedete,
cominciate ad arrivarci. Che cosa accade dopo? Beh, fu scoperto e i genitori di
lei non ne furono affatto felici e dissero immediatamente, “Devi sposarti.”
Questo fu un cambiamento enorme nei piani di Yeshua, ma il fatto è che lui
amava Ignes. L’amava profondamente.
Si sposarono. Certo, lui iniziò a
ripensare al suo ruolo con gli Esseni perché non era più lo Standard – quello
che non fornicava, quello che non si sposava. Ora era una specie di Esseno come
gli altri.
Per peggiorare le cose, oh,
s'innamorò profondamente di lei, era molto innamorato e lei restò incinta. Lui
iniziò a permettersi di sentire un po' della passione che sente un umano.
Piuttosto che tutto questo negare la passione come fanno molte religioni e
gruppi spirituali, egli iniziò a sentire la passione di amare un altro umano e
alla fine di amare lentamente se stesso.
Cosa accadde dopo? La tragedia.
Ignes e suo figlio morirono. Morirono. L'amore della sua vita morì ed egli
sentì che con tutto ciò che aveva imparato nei suoi studi, sentì che avrebbe
dovuto essere in grado di guarirla. Era arrabbiato perché sentiva che alcuni
degli altri nella sua comunità sarebbero dovuti riuscire a guarirla. Sentì che
Dio l'aveva tradito e nella sua vita ciò determinò un'altra grande crisi. Non solo
aveva perso la sua posizione nella comunità perché aveva fornicato, ma ora
aveva perso il suo amore. Il suo amore.
Cosa accade dopo? Eccolo qui, un
uomo molto giovane, neanche 17 anni e all'improvviso tutto è cambiato.
Miei cari amici, fermiamoci per un
attimo qui prima di passare alla prossima parte. Riuscite a sentirlo? Potete
sentire Yeshua in voi? Potete sentire i cambiamenti avvenuti nella vostra vita
personale? Ciò che forse avete pensato fossero errori, ciò che forse allora
Yeshua pensò che fosse un errore, ma alla fine fu perfetto. Perfetto.
Abbiamo qui un diciassettenne
arrabbiato con Dio, con il cuore spezzato, che non è più un pilastro nella
comunità, che non è più quello che pensava che avrebbe guidato gli altri ad
avere più regole e regolamenti. Ecco, se ne va, nel mezzo della notte. Dove
andò? Dove andò Yeshua?
Cara Linda,
per favore il microfono.
~ La 4° Domanda
Per favore sentitelo. Lo sapete già.
MARC: Nella
grande città!
ADAMUS:
Nella grande città. Certo. Lascia la fattoria e va in città. Sì, in un certo
senso hai ragione, certo e in altri
luoghi. Fai un tentativo. Dove andò?
MARC: Vuoi
dire, nello specifico?
ADAMUS: Beh,
aveva il cuore spezzato. Immagina per un attimo te. Hai il cuore spezzato…
MARC: Nel
deserto.
ADAMUS: La
vita ti ha colpito duro. Dove vai?
MARC: Nel
deserto.
ADAMUS: Il
deserto. Il deserto. Certo. Hai ragione, iniziò a vagare nel deserto.
LINDA: Wow.
Qualcuno ha ragione. Uoo.
ADAMUS: Iniziò a vagare nel deserto.
Gli Esseni avevano molta confidenza con Mosè. Gli Esseni – sì, avevano molta
confidenza con Mosè – e una serie di comandamenti diversi. Le
comprensioni di Mosé non sono state distorte e riscritte nel corso del tempo.
In realtà i 10 Comandamenti hanno subito 10000 cambiamenti da quando sono stati
ricevuti.
Inizia a vagare nel deserto –
torniamo a Marc – dove finisce, Marc? Dove finiresti tu se iniziassi a
vagare nel deserto?
MARTY: A Las Vegas. (risate)
ADAMUS: A
Las Vegas. Questa è buona! Questa è buona!
MARC: Sembra
a Las Vegas, giusto? (altre risate)
ADAMUS: Ecco
cosa rende speciale Shaumbra. Sì. Las Vegas. Bene.
MARC: Ehhh,
all’acqua … (qualcuno dice “Oasi”) l’oasi, o come vuoi chiamarla.
ADAMUS: Ok. Quella è stata la prima
notte. Dopo quella. Dai 17 ai 33 anni? Dove... sentilo dentro di te, per
favore. Chiudi gli occhi per un attimo. Sentilo. Dov'è finito, almeno nella
prima parte del suo viaggio?
(Marc fa una pausa, poi alza le
spalle come per dire,“Non lo so”)
No, non …
solo che … può essere ogni risposta. Dimmi una bugia ma non dirmi, “Non lo so.”
Mentimi. Dimmi, dimmi...
MARC: Non ho
detto nulla.
ADAMUS: In
India.
MARC: In
India?
ADAMUS: Più
precisamente nell'area nota come Cachemire.
MARC: Ok.
ADAMUS: Ah,
il cortile dietro casa di Kuthumi. Sì. Non si conoscevano. Finì... Bene.
Grazie.
MARC: Prego.
ADAMUS: Finì a cercare le risposte,
sì, vagando attraverso il deserto. Non si ricorda neppure come arrivò in India,
come raggiunse quella terra. Era così povero, così depresso che finì là. La,
vagando per l'India, incontrò alcuni insegnanti incredibili che eliminarono dal
suo mondo tutto ciò che aveva imparato da Esseno, tutto ciò che aveva imparato
sulla storia e su Dio. Fu un grande scossone, perché apprese che Dio non era un
tipo che stava lassù. Apprese che Dio non era un essere rabbioso che chiedeva
agli umani di adorarlo. Apprese che Dio era già dentro di lui. Quel Dio era ed
era venuto per essere ciò che ora conoscete come amore e accettazione e
compassione. Per lui fu dura, per lui fu molto dura capirlo, in particolare con
l'amarezza per tutto ciò che gli era accaduto.
Cercava le risposte. Era disperato,
il suo cuore era pieno di dolore. Ciò che stava accadendo davvero, amici miei è
che in quella sua ricerca - in teoria pensava di essere alla ricerca di un po'
di sollievo dall'ansia di aver perso la sua comunità e sua moglie – stava
facendo un viaggio più grande. Il suo vero viaggio riguardava lui. Allora il
vostro vero viaggio riguardava voi stessi. Non si trattava di trovare qualche
risposta filosofica. Non si trattava neppure di finire in una Scuola Misterica
o in un monastero, anche se alla fine ci andò. In fondo, il viaggio originale
del vostro seme divino personale riguardava tornare a voi.
La storia di Yeshua è la vostra
storia. Alcuni di voi l'hanno vissuta un paio di volte. Alcuni di voi l'hanno
fatto molte, molte volte. In ogni caso fu la vostra storia di vita, di
apprendimento, a volte di cuori spezzati e, in fondo, di scoperta.
Yeshua
viaggiò nelle zone note come India e incontrò alcuni Maestri stupendi. Imparò a
respirare. Come respirare. Quella cosa semplice, che gli era sfuggita quando
era un Esseno perché era strapieno di regole e di metodi, le cose da fare o da
non fare. Imparò... oh, la prossima domanda a – Linda, passa il microfono a
chiunque. Questa è la mia domanda preferita. Due dom-…bene, tutto nella stessa
domanda. Bene.
~ La 5° Domanda
Yeshua …
ALAYA
(donna): Lo sapevo! (risatina)
ADAMUS: Dopo
aver lasciato la sua comunità, dopo aver lasciato la Yahad, Yeshua fece sesso
con altri? Gli piacevano solo le donne? O gli uomini …o le capre… o le pecore?
(tra il pubblico qualcuno ride e geme) Devi chiederlo! Circa 2000 anni fa
dovevi chiederlo. Dovevi chiederlo.
Yeshua – dove sono le telecamere? Assicurati che una telecamera la riprenda in
pieno, così che tutto il mondo possa vedere la sua risposta. Yeshua faceva
sesso?
ALAYA: Nel
sesso c’è una qualità…
ADAMUS: Eh,
eh, un sì o un no.
ALAYA: Ci
sto arrivando. Ci sto arrivando. Ripulisce i tubi e alla fine trovi il divino
interiore. Sì, lo faceva.
ADAMUS: Oh,
faceva sesso.
ALAYA:
Mm hmm.
ADAMUS:
Bene. Spesso?
ALAYA: Il
più spesso possibile. (qualcuno ride)
ADAMUS:
Okay. Le preferiva alte o basse? (altre risatine)
ALAYA: Alte
o basse, cosa? (risate)
ADAMUS:
Buona domanda. (risate) Buona domanda. Ecco, sì, Yeshua faceva spesso sesso.
Yeshua si masturbava? (Linda boccheggia e qualcuno urla “Sì!”)
ALAYA: Sì.
ADAMUS: Vuoi
dirlo in telecam- … dillo in telecamera.
ALAYA: Sì.
ADAMUS:
Bene. Grazie. Oggi qui ci stiamo liberando di moltissima merda. Sì, lo faceva! Lo
faceva. Si sentiva in colpa per questo? (lei fa una pausa; qualcuno tra il
pubblico dice “No”) Ti sei mai sentita
in colpa per questo?
ALAYA:
Quando ho iniziato, sì. Poi è scomparsa e ora non più.
ADAMUS:
Linda là dietro sta sclerando. Perché … (molte risate)
ALAYA: Ehi,
io … io … ho fatto…
ADAMUS:
Credo che questo sia il mio Shoud preferito! (altre risate)
ALAYA: Ho
fatto l’SES.
ADAMUS: Sì,
certo che lo faceva e poi lo faceva e poi lo faceva.
ALAYA:
Sì.
ADAMUS:
Faceva sesso, si masturbava e si sentiva in colpa. Beh, come… Cauldre, non
dirlo con tanta fretta.
ALAYA:
Vaffanculo al senso di colpa.
ADAMUS:
Faceva sesso. Si masturbava- … Gesù si masturbava. (qualche risata)
ALAYA:
Vaffanculo al senso di colpa.
ADAMUS: Si
sentì in colpa finché non realizzò l’amore del Sé, l’accettazione del Sé.
ALAYA:
Sì.
ADAMUS: Finché non si rese conto che
qualcun altro gli aveva inculcato la merda secondo cui fare sesso e giocare con
te sotto il tavolo sono cose malvagie. Ebbe bisogno di molto tempo per
superarla e rendersi conto che poteva amarsi. Poteva toccarsi. Poteva sentirsi.
Poteva darsi piacere e poteva amarsi davvero. Certo. Mia cara, egli continuò a
insegnarlo a molti, molti altri.
Quando si sedeva di fronte ai
gruppi, la reazione era molto simile – gasp! – “Ohhh! Non puoi
parlare di questo.” Lui lo faceva, perché diceva, “Caro fratello, cara sorella,
si tratta di amarti. Poi arriverai a capire l’amore che la tua anima prova per
te.” Sì.
ALAYA: Vero.
Vero. Sono il mio appuntamento galante migliore.
ADAMUS: Tu
sei il tuo appuntamento galante migliore. Certo. Tu dovresti esserlo. Solo così
puoi essere il miglior appuntamento galante per chiunque altro. Bene.
~ La 6° Domanda
Perché… il prossimo al microfono.
Oh, oggi questo è un bel gioco. Ohhh, questo è divertirsi.
Dunque, perché Yeshua tornò in
Israele? Prima lasciatemi dire che dopo l'India viaggiò in molte parti
dell'Europa, in Francia naturalmente. Ci rimase a lungo. Visitò zone che ora
sono note come Germania e Inghilterra– naturalmente i nomi sono cambiati –
Spagna e Portogallo. Viaggiò. Viaggiò per imparare di più, per fare più
esperienza e per incontrare altri al di fuori della piccola comunità dov’era
cresciuto. Andò a fare esperienza di tutto ciò che c'era da imparare e da
conoscere. Andò a visitare le piramidi. Sì, certo che andò in Egitto. Ci
trascorse molto tempo.
Perché tornò in Israele? Per favore
non ditemi per recuperare i suoi attrezzi per lavorare il legno. (risate) Sì.
Se non ti spiace, alzati.
SHAUMBRA 6 (uomo): Dimenticò il suo
piano.
ADAMUS: Dimenticò il suo piano.
Bene. Bene. (un paio di risate)
SHAUMBRA 6: No, tornò per insegnare.
ADAMUS: Tornò per insegnare. Perché?
SHAUMBRA 6: Perché aveva buone
informazioni da condividere con la sua gente .
ADAMUS: Bene. Perché tornarci?
Faceva caldo, c'era la polvere e...
SHAUMBRA 6: Era casa.
ADAMUS: Sì.
SHAUMBRA 6: Era casa.
ADAMUS: Era casa.
SHAUMBRA 6: Sì. A lui piaceva casa.
ADAMUS: Mm hmm.
SHAUMBRA 6: Tornò per rivedere la
sua famiglia e gli amici.
ADAMUS: Ehh, in realtà non erano
molto interessati a rivederlo. Non molto. No. Quelli che erano nella sua
comunità, in realtà…
SHAUMBRA 6: Chi è quel ragazzo?
ADAMUS: … non volevano proprio
vederlo. Vi suona familiare?
SHAUMBRA 6: Sì.
ADAMUS: Vedi, sì, sì.
Sì, desiderava tornare a casa – grazie,
grazie per la bella risposta – provava desiderio di tornare a casa. Parte
del suo viaggio era rimettersi insieme.
È capitato anche a voi quando avete
viaggiato e avete sentito un desiderio irresistibile di andare in Egitto o in
Sudamerica o di tornare in Europa, un desiderio fortissimo di tornare nel
vostro passato e di rivedervi attraverso occhi diversi. Ecco la ragione più
importante. Non tanto per insegnare, ma per vedervi rispetto ad anni fa o a
vite fa, per vedere come siete cambiati. È proprio ciò che fece lui. Tornò
indietro come un uomo molto diverso.
Certo, come direste voi tornò anche
per insegnare e condividere con gli altri. Non lo accolsero a braccia aperte.
Tornò nella zona intorno a Magdel, che si trova nella parte settentrionale del
Mare di Galilea e lo derisero molto. Solo pochi lo ascoltarono. A quel tempo,
qualcuno provava un’insoddisfazione latente nei confronti dei rabbini, del
tempio e delle organizzazioni religiose. Pochi ascoltarono la parola, “Anche io
sono Dio” quando era di fronte a loro e diceva, “Anche io sono Dio.” La
maggioranza lo derise, lo respinse, lo minacciò ma pochi lo ascoltarono e poi
rimasero con lui. Alcuni di loro divennero i suoi discepoli.
Poi, sempre più persone iniziarono
ad ascoltare la parola, perché allora molti di voi tornarono. Voi non lo
consideravate un salvatore. Lo consideravate un amico. Non pensavate che fosse
una specie di leadership spirituale, proprio no, perché sapevate che non
avrebbe mai accettato quel ruolo, che non avrebbe mai accettato il ruolo di
guidare un grande gruppo di persone.
Ecco, dei cari amici, tornò indietro
per rimettersi insieme, per ricordarsi ma ora in un modo nuovo e così facendo
incontrò di nuovo molti di voi.
Voi non
eravate in soggezione davanti a lui, perché era anche voi. Eravate curiosi, sì.
Affascinati, sì. Non conoscevate molte persone che avevano viaggiato in tutte
quelle terre. In lui percepivate una presenza. Non sapevate cosa fosse. Lui non
usava parole come ‘illuminazione.’ Non parlava neppure dei misteri. Non faceva
miracoli solo per affascinare le persone. Voi, però, sentivate la sua
risonanza.
Yeshua e Maria Maddalena
Ciò ci porta a una domanda molto
interessante e molto pertinente. Ora eccolo qui con alcuni amici con cui
passava il tempo. Incontrò Maria Maddalena. S'innamorarono. Oh, fu un amore
molto profondo. Condivisero molti momenti intimi.
Vedete, nel corso dei suoi viaggi
Yeshua aveva imparato molto su ciò che ora definite Tantra e quindi sapeva come
condividere il suo corpo, la sua mente e il suo amore come davvero pochissimi
umani avevano imparato fino ad allora. Oh, perché quando parlate di sesso c’è
tutto questo brusìo, c’è molto imbarazzo. Lui sapeva come amarsi e quindi come
amare un'altra persona.
Incontrò Maria Maddalena che allora
era molto incasinata. Ah, aveva i suoi demoni. Lei... eh, la storia è contenuta
in alcuni dei nostri altri lavori*, ma lei era incasinata e lui le mostrò come
amarsi. Ci volle molto tempo. Lei aveva molta energia della vittima. Aveva una
gran paura degli uomini, dell'energia maschile; in fondo temeva l'energia
maschile presente dentro di lei che si era manifestata nei suoi carnefici. Alla
fine fece pace con il maschile, il femminile e il divino dentro di lei e
vissero insieme in amore. Non si sposarono mai. Non vollero sposarsi.
Per Yeshua era stata un'esperienza
davvero terribile e non volle mai ripeterla. Essi sapevano che non avevano
bisogno che qualcun altro li sposasse o certificasse il loro amore. Era una
cosa che riguardava solo loro due. *Altre informazioni di Tobias e di
Adamus su Yeshua e Maria Maddalena potete trovarle nella ‘Scuola di Energie
Sessuali’ (Tobias) (Sexual Energies School) e in ‘Alchimia di Luce e Buio’ (Adamus) (The Alchemy of Light & Dark ).
La domanda è: Yeshua e Maria
Maddalena ebbero dei figli? Questa è una gran domanda. La fanno tutti. Scrivono
libri su questo tema.
Io affermo che li ebbero, ma accadde
dopo che Yeshua lasciò il corpo fisico. Hm. Hm. Cercate di arrivarci. Ecco, ciò
dovrebbe fornirvi un piccolo indizio su di voi.
Essi scelsero di non avere figli
mentre lui camminava sulla Terra. Lui sapeva che sarebbe finita e lo condivise
con Maria Maddalena. Le disse. “Resterò qui per un certo periodo di tempo. Me
ne andrò, ma lascerò solo il fisico. Continuerò a essere qui e mi mostrerò a
te. Ti mostrerò ciò che l'anima, ciò che il divino innamorato di sé può fare, anche dopo che me ne sarò andato.”
Dopo la morte di Yeshua, fu proprio
una relazione del fisico e dello spirito che mise incinta Maria, che ebbe due
figli da Yeshua. Ah, sì. È una storia interessante, affascinanti ma amici miei,
nel periodo di Natale, delle vacanze è la vostra
storia. È la storia di come la vita continua anche quando c'è la cosiddetta
morte.
La domanda – una gran domanda.
Linda, passa prima il microfono, perché questa è la grande domanda.
~ La 7° Domanda
La domanda è – la telecamera arriva là dietro?
(qualcuno dice “Certo”) Bene. La domanda è... oh, bene! La domanda è, Gesù ha
fallito? Gesù ha fallito?
SUZY: No.
ADAMUS: Eh, prima che tu risp- … oh,
la tua risposta è no?
SUZY: No, non ha fallito.
ADAMUS: No. C'è chi dice che Gesù, questo
Maestro, questo essere divino ha fallito perché si è lasciato mettere a morte.
Ha fallito perché avrebbe potuto o dovuto riuscire a superarlo, o a sconfiggere
i suoi nemici o chi lo cercava per ucciderlo. Ha fallito perché è morto invece
di vivere. Ha fallito a causa del sangue, della sofferenza e del dolore; un
vero salvatore non sarebbe morto. Un vero salvatore forse avrebbe vissuto in
una grande casa, avrebbe avuto guardie di tutti tipi e non si sarebbe permesso
di morire in quel modo.
C'è chi dice guarda che differenza
tra Maometto e Gesù. Gesù ha fallito. Maometto è asceso e basta. Non ha dovuto
affrontare tutto ciò. Dicono che Gesù non è riuscito a gestire le energie,
forse Gesù era una specie di falso martire. C'è chi lo dice e c’è chi ci crede
– al fallimento di Gesù. Gesù che arriva su questa terra – sia che lo pensiate
in termini di Gesù o di Yeshua – che arriva qui a mostrarci la via e finisce
inchiodato su una croce cosa che, in ogni caso, è avvenuta. Per quelli che
pensano che non sia accaduto, no, lui è stato crocifisso su una croce.
Suzy tu dici che no, non ha fallito.
Spiegami perché.
SUZY: Beh,
era un uomo e…
ADAMUS: Beh,
quello è un fallimento. (risate) Era un uomo e... e...
SUZY: Sono
stata cresciuta come battista e so che è morto per i nostri peccati.
ADAMUS: Ci
credi ancora?
SUZY:
No.
ADAMUS: Oh,
bene.
SUZY: Non
andrò nel paradiso dei battisti, quindi … (qualche risata)
ADAMUS: Sì.
Bene. Bene.
SUZY: Andrò
nel mio paradiso personale. Beh, penso che si sia reso conto che tutti noi siamo
anche Dio, quindi ci ha aiutato e lui non ha fatto altro che aiutarci ad
arrivarci un po' più in fretta.
ADAMUS: Ma
perché morire? A me ciò indica beh, potrebbe essere un brutto segno per
qualcuno che è sul sentiero. (qualcuno ride; Adamus ridacchia) Più o meno, non so. Forse oggi sono un po’ sensibile. Wow, guarda come diventi quando diventi un
Maestro! Sì. Come mai non è un fallimento?
SUZY: Perché
dopo tre giorni è risorto e poi è asceso. Voglio dire, non ha – la morte non ha
avuto la meglio su di lui.
ADAMUS: Però
ha vinto sul suo corpo.
SUZY: Sul
corpo, sì.
ADAMUS: Sì.
SUZY: Ma non
sul suo spirito.
ADAMUS: Ma
qual era il punto nel lasciarsi prendere? In effetti, non lo catturarono. Lui si
arrese. Così peggiorò le cose. Provocò i romani. Poteva andarsene. Poteva scappare via. Con una tangente sarebbe andato
lontano, se capite cosa intendo – molto lontano – ma lui li provocò. Per
quale ragione?
SUZY: Per
dire una cosa importante.
ADAMUS:
Cioè?
SUZY: Che
tutti noi possiamo farlo per noi.
ADAMUS: Provocare
i romani?
SUZY: Sì! (risatina; qualcuno ride)
Svegliarci …
ADAMUS: Perché …
SUZY: Per svegliarci e, sai…per…beh,
per svegliarci e…
ADAMUS: Lascia che sia schietto. Tu morirai
per la tua illuminazione?
(qualcuno dice, “Forse”)
SUZY:
Qualcuno lo fa.
ADAMUS: Qualcuno lo fa.
SUZY: È una
scelta.
ADAMUS: Tu
lo faresti.
SUZY: Non
devo farlo.
ADAMUS:
Bene. Bene. Grazie.
Proseguirò con questa domanda, ma
voglio ancora qualche risposta. Grazie. So che è una
domanda davvero tosta. Io dico a voi, al mondo, a chiunque stia ascoltando che
a un certo punto questo non è un fallimento – finire sulla croce, avere
una lancia conficcata nella pancia, provare tutta quella sofferenza – è
stato un fallimento?
Lo chiedo a un livello molto
profondo dentro ognuno di voi perché Yeshua è un collage ed è parte di
voi. Se lui è stato messo a morte, in un certo senso voi siete stati messi a
morte. Se lui da Maestro non è rimasto nel fisico, forse da Maestro voi non
resterete nel fisico. Se lui si è fatto martire, forse anche la vostra maestria
farà lo stesso – vi farete martiri del sé?
Linda, il
microfono a qualcun altro, la domanda è la stessa.
LINDA: Ooh,
qualcuno ha alzato la mano. Falla semplice.
ADAMUS: Yeshua fu un fallimento?
Dobbiamo parlarne, amici miei, perché è roba pesante. È nell'aria. È l'elefante
nella stanza di cui nessuno vuole parlare. È tutta questa storia fabbricata di
Gesù, ma c'è la storia di Yeshua, l'essere collettivo che, in un certo senso
era alla ricerca della vostra maestria, perché fa parte di voi, ma fu messo a
morte.
Il prossimo.
La risposta.
JOANNE
(donna): Penso che forse…
ADAMUS: Ti
spiace alzarti?
JOANNE: Oh.
ADAMUS: Sì. Grazie.
JOANNE: Li
provocò in modo da poter provare a lui che dall'altro lato c'è vita, anche se
il corpo muore.
ADAMUS: Sì.
JOANNE: Ma
lui proseguì. Questa è la mia sensazione.
ADAMUS: Sì.
JOANNE: Ecco.
ADAMUS: Cosa
accadde dopo che morì? Dopo la sua morte fece l'amore con Maria Maddalena, ma
non si sente parlare molto di ciò che accadde dopo, di ciò che fece dopo.
JOANNE: È
vero. Credo che i discepoli si spaventarono per un po' e si nascosero, ma penso
che per loro la cosa importante fu…
ADAMUS:
Alcuni di loro furono decapitati, ma non diamo troppa importanza a questo
fatto. Sì.
JOANNE:
L’abbiamo fatto tutti, quindi…
ADAMUS: Sì.
JOANNE: Ecco
ciò che sento…
ADAMUS: Ecco
perché oggi indosso questa sciarpa metallica protettiva.
JOANNE: Alla
fine, alla fine alcuni di essi ripresero vigore perché parlarono con Yeshua.
Lui continuò ad andare a trovarli nello spirito ed io penso che sia andata
avanti così.
ADAMUS: Più
o meno.
JOANNE: Più
o meno?
ADAMUS: Più
o meno. È come la storia che c'è in corso oggi, è una cosa buona o non tanto
buona?
JOANNE:
Penso che abbia portato...
ADAMUS: La
storia di Gesù.
JOANNE: Beh,
ha portato la coscienza del seme Cristico sulla Terra.
ADAMUS: Sì.
JOANNE:
Qualcuno l'ha presa e l’ha gestita in modi diversi, ma non siamo forse tutti a
livelli diversi?
ADAMUS: Io
direi, solo per essere...
JOANNE: Ok.
ADAMUS: …
polemico.
JOANNE: Va
bene.
ADAMUS: Se
ciò ha portato il seme Cristico sulla Terra è una cosa meravigliosa – “Oh, è
stato pianificato da tempo, torneremo tutti indietro e spargeremo sulla terra
il nostro Cristo; creeremo il collage che è tutti noi messi insieme perché ciò
crea un legame fantastico con noi che tornammo qui 2000 anni fa e nascemmo in
un corpo fisico” – e poi il seme cristico muore?
JOANNE: (fa
una pausa) Per quanto mi riguarda, non sento per niente che è morto. Sento solo
che è un modo diverso di esprimersi.
ADAMUS: Alla
fine della storia il modello del seme di Cristo, il personaggio, Yeshua muore.
JOANNE: Giusto.
ADAMUS: Io
non ho letto la Bibbia Parte Due, come la storia non prosegue. Finisce e
basta. Si conclude.
JOANNE: Ok. Ecco, forse
non capisco la domanda che mi stai facendo.
ADAMUS: La
domanda che sto facendo a tutti voi è – le darò un titolo audace – “Il
Fallimento di Yeshua” – punto interrogativo.
“Il Fallimento di Yeshua?” Perché
ogni…grazie.
JOANNE: Ok.
ADAMUS: Sai, questa è una domanda
tosta. È dentro ognuno di voi – il fallimento di Yeshua. Sì, è una bella storia
di cui parlare, venire sulla Terra ed essere un Maestro e persino ciò che io
definisco una ripetizione ancora più reale di Yeshua piuttosto che Gesù il
Falegname – davvero?
A proposito, Yeshua non crebbe in
una famiglia povera e tutta la storia della natività e del fatto che non ci
fosse spazio nella locanda - niente di tutto questo. La rende una grande
storia, ma in realtà crebbe nella comunità degli Esseni. Non erano ricchi. Non
erano poveri. In realtà a loro non importava molto del denaro. Amavano
mangiare. Fingevano che a loro non
piacesse il sesso, ma non era così. qualcuno ride) Erano molto rigidi. Molto
rigidi. Non ebbe certo una vita da povero falegname. No, proprio no.
Ciò fa affiorare uno degli ostacoli
che dobbiamo superare. C'è una certa sensazione di fallimento. È da qualche
parte dentro di voi. Essa tende a mettere in ombra il bel sapere intuitivo di
cui abbiamo parlato nella nostra ultima riunione. Se ora un Maestro tornasse,
un Maestro come Yeshua, sarebbe consigliabile per quel Maestro farsi uccidere?
Oltre a farne una notizia, ciò servirebbe davvero a uno scopo? Qualcuno
riesce a capire qual è stato lo scopo?
Yeshua, la vostra creazione di 33
anni, qual era il punto nel morire sulla croce? Linda, passa il microfono a
chiunque o a qualunque mano che resta bassa. David. Sì.
DAVID: Il
martirio. Mi è uscita questa parola.
ADAMUS: Il martirio. Non proprio,
forse dopo. Forse solo dopo. Allora non fu una gran notizia. Nella loro
comunità, nella Yahad gli Esseni dissero, “Beh, se l'è cercata. Guarda, da
giovane era un fornicatore. Sai, ha rinunciato alla famiglia e alla comunità e
se n'è andato dio sa dove. Non mi stupisce che l'abbiano ucciso.” Più o meno.
Più o meno. Non ci furono molte lacrime. Un gruppetto di seguaci, di amici lo
seguì e lo pianse. In realtà ci vollero secoli prima che questa storia
decollasse. Sì.
È una storia così bella? È una
storia interessante, ma è davvero così bella? Muore su una croce. Sì. No.
Qualcuno riesce a capire questo tipo di finale? Lo ripeto, è il vostro collage.
Quale scopo
ha servito?
SHAUMBRA 7 (donna): Beh, penso che
volesse passare il testimone a noi, se fosse rimasto vivo avremmo seguito la
sua parola e non la nostra. Dal suo viaggio abbiamo imparato che è stata la sua
storia e la sua verità. Lui non aveva paura dei romani perché viveva la sua
verità. Se ciò l’ha portato a morire, lui non ne aveva paura e così noi tutti
abbiamo visto e abbiamo capito che da quel momento in poi era la nostra storia.
Si perse, fu naturale.
ADAMUS: Questa è la migliore
spiegazione che ho sentito da molto tempo. Sì, e per favore un Premio Adamus
per questo. Grazie. (il pubblico applaude)
Non fu il miglior finale della
storia, ma Yeshua arrivò al punto in cui sentì che i discepoli, gli amici e gli
altri iniziavano ad essere ossessionati da lui. Stavate diventando ossessionati
da un altro falso idolo che ora si chiamava Yeshua. Sentì che moltissimi
dipendevano dalla sua parola. Sì, all'inizio non ci furono molte riunioni, ma
poi diventarono sempre di più. Di nuovo sentì che vi stavate appoggiando a
qualcos'altro. Allora iniziò ad avvisare i suoi discepoli. Disse, “Se
continuate così, me ne vado.” Essi
pensarono che parlasse di tornare in India o cose del genere. Disse, “Se
continuate così me ne vado, perché io sono qui per dirvi che Dio è dentro di
voi. Non guardate il Dio dentro di me, ma il Dio che c’è dentro di voi.”
Alla fine pensò che la cosa migliore
fosse andarsene. Fin dall'inizio disse a Maria Maddalena che la loro non
sarebbe stata una relazione a lungo termine. Non sarebbero mai stati i nonni
che dalla sedia a dondolo osservano i piccoli che intagliano figurine; lui se
ne sarebbe andato presto. Nel farlo, non volle mai drammatizzare. Non
voleva essere un martire, ma piuttosto
dimostrare un paio di cose e una di queste, allora, era mostrare ai suoi
discepoli che la vita continua.
Più importante persino della sua
ascensione... perché, vedete, a quel tempo alcuni dei discepoli erano
allucinati, sapete, avevano le visioni e altro. Bevevano pessimo vino e
all’improvviso appariva Gesù. Alcuni di voi ci sono passati. Lui sentiva che la
vera manifestazione dell’“Io vivo” sarebbe stato mettere incinta Maria
Maddalena dopo essersene andato. Quella sarebbe stata la prova che la vita
continua davvero, che potete
ascendere con il vostro corpo, che non è solo un'apparizione, una visione dei
discepoli che sulla strada di colpo vedono Yeshua. “Io farò questo bambino con
Maria e così capirete che la vita prosegue. Poi capirete che potete portare con
voi il vostro corpo.”
Non si è scritto molto su quella
storia, hm, proprio no. Sarebbe stata una storia molto migliore del semplice,
sapete, rialzarsi dalla… e andarsene in giro a incontrare qualche discepolo.
Quella è la vera storia della vita, forse la vera storia di Natale che si
dovrebbe raccontare.
Facciamo un bel respiro profondo per
la storia di Gesù, il gioco di Gesù. Sì, domanda. Il microfono, per favore.
ALAYA: Che
prove ci sono che Yeshua mise incinta Maria? Come fece... come... sono sicura
che lei...
ADAMUS: Chiediglielo.
ALAYA: Sì,
ma come... sono sicura che le chiesero di continuo…come restò incinta.
ADAMUS: Sì.
ALAYA: Come
fece... voglio dire, nessuno mise in dubbio la sua storia?
ADAMUS: Oh, pensaci in termini
attuali. Yeshua se n'era andato da quattro mesi e all'improvviso lei dice,
“Sono incinta. Ho saltato il ciclo” e potete immaginarvi gli altri, in
particolare le altre donne dire,”Sì, ma certo. Davvero? Lui se ne va. È stato
messo a morte. Ha passato tutto questo e all'improvviso arrivi tu e te la
spassi con un altro?” Fu proprio ciò che pensarono. Non lo dissero con queste
parole. Allora parlavano in modo un po' diverso. Darsi da fare, sapete, farlo,
avere una relazione con qualcun altro.
Sicuramente ciò causò molte domande,
molto pettegolezzo nella comunità a quelli che conoscevano davvero Maria
Maddalena – la nuova Maria Maddalena,
non la vecchia Maria Maddalena; la Maria Maddalena riformata, come la chiamiamo
noi – capì che non avrebbe mai mentito su questo. Quando arrivò il
bambino – i bambini – chi aveva gli occhi vide come somigliavano a
Jeshua e che erano circondati dal suo stesso splendore, quei bambini.
I figli non vissero molto a lungo.
Morirono dopo che Maria arrivò in Francia. Incontrarono grandi difficoltà
perché erano la prole di dure esseri davvero incredibili, incluso quello che
non aveva un corpo fisico. Era sperma di luce, quindi un po' diverso dal
normale. (qualcuno ride) Proprio così! (Adamus ride)
Ebbero grossi problemi a gestire le
energie. Non vissero a lungo e non fu...
dissero che li uccise un’influenza o una malattia che girava in quel
periodo ma il fatto è che non riuscirono a gestire la situazione.
È molto simile a molti Bambini
Cristallo che arrivano proprio ora. Arrivano, sono molto chiari e hanno poca
confidenza con i modi della Terra dove si trovano e finiscono con cose come la sindrome di
mancanza di attenzione o altre sensibilità, sensibilità e allergie, autismo e
cose del genere. Hanno grossi problemi ad adeguarsi a quest’energia.
Indovinate ?
Anche voi siete così! Voi avete – molti di voi sono stati qui per 1000 o più
vite e hanno avuto grande confidenza con i modi della Terra – ora
avete problemi a gestirla. Proprio ora c'è moltissima energia in entrata e ciò
vi sta influenzando e di recente un paio di persone me ne hanno parlato. Sì,
l'anno scorso, settimana scorsa – le energie sono impazzite. Aspettiamo
fino all'anno prossimo. (Adamus
ride) Ahh, ma voi siete nella posizione perfetta ed è proprio per questo che
oggi abbiamo fatto il Gioco di Gesù fino alla sua terribile fine, la morte sulla croce. Forse non fu la cosa
migliore, ma allora sembrò opportuno. Allora il tempo era diverso da ora, ma
fin d’allora ve lo siete portato dietro.
La grande Domanda
Dentro di voi c'è questa grande
domanda che rimbalza avanti e indietro e lo fa a ogni livello. È sul vostro
livello umano molto pratico. È su un livello esoterico, spirituale e di
maestria. È la domanda che vi fate e Linda, per favore, scrivilo sulla lavagna
e all'inizio forse sarete un po' confusi e ve ne andrete da qui dicendo, “Non
capisco di cosa ha parlato oggi. La storia del Gioco di Gesù penso che fosse
interessante. Poi ha detto che me ne vado in giro con questa domanda, ma non
sono sicuro che sia così.” Tra un paio di giorni da ora vi ricorderete che è
così.
Come andrà a finire? Questa è la mia
domanda di oggi. Ecco perché abbiamo fatto il gioco di Gesù. Come andrà a
finire? È una grande domanda, e sarà una grande domanda per tutto l'anno
prossimo. Come andrà a finire?
È una domanda che a un livello molto
pratico tutti voi vi siete fatti. “Come andrà a finire? Ho 65 anni? 85? Otterrò
mai l'illuminazione? Ottengo l'illuminazione e poi lascio il pianeta? Ottengo
l'illuminazione e di colpo arriva qualche gruppo” – non voglio fare nomi –
“qualche gruppo religioso che mi dà la caccia, che mi uccide? Sarò un martire?
Sarò così diverso da tutti gli altri che dovrò lasciare il pianeta perché
verranno per seguirmi e adorarmi e fare tutte queste cose volgari e non mi
lasceranno – ahem – in pace a fare il Maestro e basta?
La domanda – ed è il vero tema di
questo Shoud – come andrà a finire?
Non vi darò la risposta. Sta a voi
farla rimbalzare nella pancia, nel cuore e nella mente tra ora e il nostro
prossimo incontro che apriremo riparlandone. Come andrà a finire? Che cosa
significa per voi? Che cosa state proiettando, pensando, dando per certo su
questo punto? Vi darò un piccolo indizio.
Come andrà a finire, che cosa state
vedendo? Come morirete? Come andrà a finire? Non sarà
niente di ciò che abbiate mai pensato. Niente.
Ne parleremo nel nostro prossimo
Shoud. Sto facendo una piccola prevendita del nostro prossimo Shoud. Sto
facendo una gara con gli altri Maestri Ascesi, qui devo tirare fuori grandi
numeri. (qualcuno ride)
Come andrà finire? A che cosa
pensate o che cosa temete? Come andrà a finire!
Ecco perché oggi abbiamo fatto il
gioco di Gesù. Era un modo per dirvi guardate ciò che è accaduto a lui, e come
andrà a finire per voi? Cosa accade quando transitate, quando accadrà? Cosa c'è
dopo? Ah! Sarà un grande Shoud.
Nel frattempo parliamo un po' di…
um, facciamo in fretta una cosa. Ho detto che Yeshua tornò in Palestina
– eh, è politicamente scorretto – in Israele. Tornò in Israele dopo
molti, molti anni di lontananza. Vi siete mai accorti che nella Bibbia c'è un
intervallo enorme tra i 14 e i 33 anni? Perché non ci sono più persone che
dicono, “Cos’è accaduto?” Non stava fabbricando sedie e tavoli e neppure grandi
croci. (gemiti e le risate) Ora possiamo riderci sopra, perché sappiamo che ha
fatto sesso. (risate)
Dove andò in quegli anni perduti?
Come mai non c'è nessuna spiegazione? Su questo punto glissano. Be', sì,
sapete, a 12 anni rovesciava i tavoli nel tempio e poi non ne senti più parlare
fino ai 30 anni. È davvero parecchio tempo. Sì. Domanda o commenti.
SHAUMBRA 8 (uomo): È un commento e
il commento è, perché non si adattava al piano per fare proseliti.
ADAMUS:
Esatto. Esatto. Non rientrava nel piano.
Perché gli umani sono così
addormentati – non voi, gli umani in generale – sono così addormentati che
nessuno ha il coraggio di dire, “Non farò la comunione finché non saprò cos’ha
fatto dai 14 ai 30 anni. Non mi
confesserò neppure. Mai... o me lo dite o niente.” (qualcuno
dice, “Non lo sanno”) infatti, non lo sanno. È assolutamente giusto. Non
s’inventano una storia da falegname o cose del genere. Non s’inventano neppure
una storia in cui per un po' ha lavorato per beneficenza. (Adamus ride)
Qualsiasi cosa. Qualsiasi cosa. Fanno – gasp! – “Non
parliamone.” È solo un po' strano e in futuro
queste cose non possono continuare e non lo faranno. Non si può. Non si può.
Mi stupisce
che, al contrario, i buoni umani hanno detto solo, “Oh, ok. Beh, nessuna
registrazione scritta.” Per questo
tipo di cose, ora la consapevolezza sta diventando troppo alta. Questo tipo di
cose non può proseguire. Ora le persone faranno delle domande. Saranno
coraggiose. Faranno un passo avanti e diranno, “No, no, no, no, no. Non ha
alcun senso, tutta questa storia della vergine che dà alla luce un bambino.
Anch'io ho una storia, dall'altro lato si fornica. Ecco, questa una buona
risposta. Quella sì che è una storia.” Qualche sopracciglio si alzerà. Fatene
un buon film di Hollywood. (qualcuno ride) È il paradiso dentro di voi, quindi
… (risate proseguono) Signore e signori, questo era una specie di doppio
significato. (Adamus ride)
Il 2014
Ecco cosa vorrei fare. Facciamo
una…lo farò fuori sequenza. Cominciamo con questo – il 2014. Ne parleremo il
prossimo mese nella nostra riunione. (si riferisce all’evento ProGnost) Come vi ho
detto nel nostro ultimo incontro, sarà l'anno dell'amore tosto. Sarà anche
l'anno in cui scoprirete dentro di voi i doni; l’amore tosto, i doni interiori.
Dentro di voi ci sono alcune cose.
Sono già lì. Le avete create voi; le avete fatte voi. Fanno parte dell'energia
del seme Cristico e sono proprio – sono come cristalli, bene, i cristalli
dentro di voi. Lo sono per molte ragioni che non approfondiremo, ma sono doni e
talenti che sono vostri. Nessuno ve li ha dati. Vi stupiranno. Cose che non
sapevate neppure di avere – comprensione, talenti, creatività – diciamo che verranno
spinti in avanti. Affioreranno. I tempi
saranno tosti e ciò farà in modo che alla fine le belle cose presenti dentro di
voi affioreranno. Un colpetto li porterà allo scoperto.
Sto
saltellando apposta da una parte all'altra – lasciatemi dire una cosa
sulla creatività, perché è legata a cose che scoprirete, a doni che avete
sempre avuto e che stanno per stupirvi. Poi vi stupirà il fatto che non li
abbiate portati allo scoperto prima. Per ragioni diverse al momento le
comprensioni, le capacità e talenti sono ancora latenti, ma usciranno allo
scoperto.
~ La Creatività
Lasciate che vi dica una cosa sulla
creatività. La creatività si fonda sul tentativo e l'errore. Non si tratta di
farlo bene la prima volta. La creatività è provarci e sbagliare. Anche la divinità
lo è, le due cose sono collegate.
C'è il desiderio umano di fare
sempre tutto bene, ogni volta o non farlo mai. In altre parole il successo
garantito, sapere che funzionerà. Le persone creative, quelle davvero brillanti
sono disposte a fare errori. Tesla – fece molti errori lungo il suo percorso.
Molti dei vostri altri inventori, scienziati e uomini di progresso hanno fatto
molti errori.
Al Club dei Maestri Ascesi ci
ridiamo sopra. Diciamo, “Un umano che ha davvero successo è quello che lo fa
bene il 18% delle volte.” Che percentuale resta di non farlo bene? Contate in
fretta. Molto, davvero molto. Non sto dicendo che siete bloccati lì. Potreste
farlo bene il 50% delle volte. Forse il70%, ma ne dubito e non è importante. La
creatività si fonda su tentativi ed errori. Un creatore non cerca di farlo
bene. Solo l'umano, solo un essere mentale cerca di farlo bene. Un creatore
crea e basta. Non importa. In un certo senso si potrebbe dire che non c'è
giudizio, in realtà non c'è un grosso legame con il risultato. “Io creo – oh,
ha funzionato alla grande. Io creo –pfft! Wow! Non si è manifestato
proprio come avevo sperato.”
La cosa divertente è che il creatore
illuminato capisce che si è manifestato da qualche parte, forse in un'altra
dimensione e l'ha fatto in modo perfetto. Semplicemente non è arrivato fino a
qui. Perché? Perché le energie sono impegnative, difficili, dense, cattive,
perfide e legate ad altre persone a tutto il resto e a volte non riescono bene.
Ciò non significa che avete sbagliato. Significa solo che forse siete avanti
rispetto al vostro tempo, forse vi piace creare degli altri reami e forse non
erano proprio gli ingredienti adatti. Ecco, il vero creatore crea di nuovo,
parte dalla gioia dell'esperienza senza preoccuparsi se era giusto o sbagliato.
La capacità di creare è una
questione di provarci e sbagliare. Un vero creatore prova gioia in entrambi i
casi, va addirittura in estasi quando va bene
– ciò che sente, ciò che dice è giusto, si manifesta qui in questa
realtà più o meno come lo voleva – il 18% delle volte. Non male. Forse può
migliorare.
Passiamo
all'anno prossimo – questo riassume tutto e forse ora come ora non ha nessun
senso, ma uno di questi giorni, “Oh! Ora capisco” – passando all'anno prossimo.
sarà l'anno dell'amore tenace e l'anno della scoperta dei talenti e dei doni
latenti dentro di voi – lo metterò per iscritto in questo Shoud e vi garantisco
che vi renderò i soldi – e vi sorprenderanno. L'anno prossimo ciò che è stato
latente dentro di voi, vi sorprenderà.
~ La Fiducia
L'altra cosa sull'anno prossimo è un
vecchio tema, ma dobbiamo parlarne di nuovo e probabilmente ancora dopo questa
volta, è la fiducia. In particolare l'anno prossimo – non è per farvi
preoccupare, riguarda la consapevolezza – l'anno prossimo ci sarà una cosa
su cui conterete ed è voi. È voi. Ciò richiede fiducia. Se non avete
fiducia in voi e quella è l'unica cosa su cui potrete contare oh, sarà una
discesa lunga, molto lunga.
Ci siete voi di cui fidarvi. Ora, la
fiducia è una cosa complicata. Molti di voi dicono, “Oh sì, mi fido di me.” Non
proprio. No, lo dite ma in realtà non è così. Non mi credete? Prendete in
considerazione le vostre azioni e reazioni.
La fiducia è una specie di resa, in
un certo senso la fiducia è... per alcuni dei Maestri la fiducia è stata,“Non
ho altro. Non mi è rimasto nulla. È tutto ciò che ho. Non riesco nemmeno a
sforzarmi. Non posso forzarmi a crederci, è
tutto ciò che ho perché tutto il resto è andato.” A proposito, è proprio allora
che scoprite la vera fiducia. Sì.
L'anno prossimo si tratterà di
fidarvi di voi.
Io posso dirvelo e non dovete
crederci per forza, fatelo a basta. Fidatevi di voi, tutto qui. Anche quando
pensate che sia sbagliato, è comunque giusto. È proprio così. Anche quando
pensate, “Oh, ho preso la direzione sbagliata; ho fatto la cosa sbagliata.”
Guardate Yeshua, per esempio. Una notte sotto le stelle fece il romantico, si
lasciò andare, non riuscì più a stare nella tunica e di colpo... (qualche
risata) Di colpo distrusse tutta la sua carriera come insegnante alla Yahad.
Fece un gran casino. Oh, si sentì malissimo. “Oh, caspita ! Eh! Odio quella cosa laggiù! Guarda, mi ha messo davvero
nei guai.” In realtà fu divino, perché lo tirò
fuori da quella comune, da quella comunità. Oh mio dio, là era così
noioso.
Poi, quando la sua prima moglie
morì, quando la sua unica moglie morì ci fu tutto il senso di colpa – “Dovevo
riuscire a guarirla. Dovevo conoscere le erbe giuste,” o altro, “e Dio” sapete,
“non mi ha ascoltato, quindi devo essere un peccatore.” Fu molto dura per lui.
Eppure era divino. Fu questo a portarlo fuori dalla sua comunità. Lo portò ad
imparare. Foste voi! Quello era il seme
Cristico al lavoro. Voi pensate che sia stato facile per Yeshua fidarsi di sé,
dire, “Oh, sì. Sì, è proprio così che l’ho pianificato. Uh huh, uh huh. S’.” (qualche risata) “Sì, mi hanno buttato fuori, mia
moglie è morta e la mia vita è rovinata.
Oh, certo. Quello sono io. Sono un creatore.” In realtà lo era. Lo era
davvero.
C’erano rimedi integrati a
sufficienza nel caso in cui fosse rimasto bloccato in quella comunità davvero
noiosa; c'erano rimedi integrati a sufficienza, persino l'angoscia che provò e
che lo portò a dare inizio alla sua ricerca. Cos'altro avrebbe funzionato in
quel momento? A volte... sto parlando troppo? (tra il pubblico qualcuno
dice“No”) No. Bene, perché continuerò a parlare. (Adamus
ride)
Per quanto difficile fu la morte di
sua moglie non fu un incidente, per così dire e se si fosse fidato di lui ne
avrebbe colto la saggezza. Se si fosse fidato di lui, in realtà lei non sarebbe
mai morta. Ecco, accadono molte cose che non devono accadere. Gesù non sarebbe
dovuto morire su una croce se abbastanza persone si fossero fidate di sé. Non sarebbe
dovuto succedere così.
Nella vostra vita molte cose non
dovranno avvenire, se vi fidate di voi. Se vi fidate di voi in modo assoluto ed
empatico. “Nella mia vita non ho altro.” Ciò cambierà l'esperienza. Il
risultato, il risultato finale continuerà a essere lo stesso – l'illuminazione.
Direi proprio che la maggioranza di voi ha preso un impegno con lei, in questa
vita avete buone possibilità, sono possibilità davvero buone. In questa
vita, almeno il 3%. (risate e gemiti) Era
una battuta. Avete il 100% di possibilità. Sì, sì. Sì. Quel potenziale
esiste.
Seriamente, la maggior parte di voi
ha un potenziale eccellente, eccellente, eccellente di realizzarsi – non voglio
neppure definirla illuminazione; la realizzazione – in questa vita, se vi
fidate di voi.
Faccio fatica a insegnare la
fiducia. Faccio proprio fatica a farlo. Posso dire le parole. Possiamo fare qualche merabh e tutto il resto, ma se
non vi fidate di voi, non vi fidate di voi.
Se non vi fidate di voi, tende ad
accadere che – quando siete su questo sentiero, quando state entrando nella
vostra illuminazione e non vi fidate di voi – vi verrà tolto tutto, quindi
tutto ciò che vi rimane siete voi. È una cosa così terribile, ma non deve per
forza avvenire così. Non deve accadere così. In realtà
potete fidarvi di voi e basta.
Non del sé della vostra vita
passata, non di quest’ angelo dorato. Sto parlando di fidarvi di voi, della
persona che proprio in questo momento è seduta qui con quel gran sorriso sulla
faccia – fidatevi di quello. Fidatevi di ciò che siete, questo bel essere
stupendo che sembra ogni volta più giovane, devo proprio dirlo. Non so cosa
state facendo, ma portatemi con voi! Questo meraviglioso fidarsi di sé. Ecco,
non dovete passare dall'esperienza del perdere tutto. Non deve accadere con
questo scenario.
Alcuni di voi si sentono come una
specie di asteroide che si dirige verso una strana conclusione. Ecco perché vi
chiedo, come andrà a finire? Come andrà a finire? E voi dite “Oh, sono fuori
controllo. Mi sento scagliato contro questo muro e di colpo buum!” Non deve
accadere in questo modo. Fidarvi di
voi –whoosh! – cambia tutte
queste dinamiche. Io non posso insegnarvi la fiducia. Posso solo chiedervi di
sentirla dentro di voi.
Quando la sentite dentro e dite,
“Ok, mi fiderò di me,” accadono due cose. Prima di tutto dite, “Beh, in passato
ho mandato tutto a puttane.” No, ve l'ho appena detto. Creare riguarda provarci
e sbagliare. Non avete mandato a rotoli nulla. È stata un'esperienza. Subito
dopo parte un altro allarme, un allarme più grosso, “Sì, posso fidarmi di me,
ma gli altri? Non posso fidarmi degli altri perché mi fregheranno. Nel momento
esatto in cui abbasso le mie difese, entreranno. Si prenderanno la mia casa, i
miei soldi e tutto ciò che ho. Mi manipoleranno e si approfitteranno di me.” No.
Quando – puoi scrivere anche
questo – ti fidi di te, di colpo ti fidi di tutti gli altri.
All'improvviso ti fidi di tutti. La verità è che quando ti fidi di te, la
parola ‘fiducia’ lascia il vocabolario. Nella maestria, nell'illuminazione non
si usa più. Qualcuno viene da te e ti parla di fiducia ma tu non capisci quella
parola, è così vecchia ed estranea. “La fiducia, oh, che parola vecchia.” Non
devi neanche pensare a fidarti degli altri. È una cosa implicita. È già
presente.
Lo so, posso sentire qualcuno di
voi, in particolare online che urla, “Ci ho già provato e non appena abbasso la
guardia, si approfittano di me.” Bene, (a) tu non hai abbassato la guardia; (b)
gli altri non possono approfittarsi di te se non sei in una specie di energia
da vittima. Non possono.
Quando vi fidate di voi, non vi
troverete mai nella situazione in cui dovete preoccuparvi di fidarvi o di non
fidarvi degli altri. Non vi troverete mai in quella situazione. Non accade
proprio. Ecco, non dovete preoccuparvi che qualcuno vi porti via qualcosa. Non
vi troverete mai in quelle circostanze. Sentirete parlare di storie di altri
cui è capitato. Sentirete storie di persone che sono state abusate, altri si
sono approfittati di loro e direte, “Wow. Huh, a me non succede. Mi domando perché.” Perché vi fidate di voi. Perché vi
fidate di voi.
Il tempo vola. So che c'è una festa.
So che ci sarà un po' da ballare, qualche travestimento – ahem. Un po' di vino
e capisco che ci sarà anche un po' di liquore St. Germain. (qualcuno
dice “Yeah!”)
LINDA: Mmmm.
ADAMUS: Ahhh, sì…
Prima però
concludiamo questa sessione – concludiamo questa sessione con una piccola
esperienza. Ciò significa che parte la musica – leggera, festosa, un po'
da merabh – e abbassate le luci. Ahh, sì.
Oggi abbiamo
fatto una bella sessione, il gioco di Gesù, la storia di Gesù.
Come Andrà a Finire?
(inizia la
musica; Lonely Road dall’ album “Day of Life” di Bernward Koch)
Abbiamo parlato di come andrà a
finire? Per la nostra prossima sessione è una specie di compito a casa.
Qualcuno potrebbe dire che per
Yeshua non andò a finire bene. Non fu un grande esempio, ma accadde molto tempo
fa. La coscienza era diversa. Allora le cose andavano a finire in modo diverso.
Il seme della coscienza Cristica era
già stato portato su questo pianeta, ma era avvenuto con un sapere intuitivo
per cui il pianeta non era davvero pronto. Non ci furono errori o le incertezze
sul fatto che ci sarebbero voluti 2000 anni. Già allora si sapeva. Qui si
trattava di portare dentro, di piantare questo seme Cristico così che voi, in
un’altra reincarnazione con un nuovo nome, avreste potuto tornare e riunire
proprio ciò che avevate portato dentro.
In realtà non lo portaste qui per il
resto del mondo. Sapevate che qualcuno ne avrebbe beneficiato. Lo portaste
dentro per voi. Potreste dire che questa volta è come un'autostrada. Il tempo ha viaggiato per 2000 anni di chilometri o
miglia. Allora sapevate che sareste stati qui dopo 2000 anni, a questo punto di
questo viaggio cosmico. Avete messo qui il seme Cristico 2000 anni fa e così
sarebbe stato qui per voi proprio ora.
Sapevate che sareste arrivati a
questo punto, che ne avreste avuto bisogno, che l'avreste voluto ed eccolo qui.
È probabile che se fosse germogliato
2000 anni fa sarebbe stato sconvolgente per gli equilibri energetici. Persino
il vostro collage Yeshua lo sapeva. Quando c'era chi insisteva e premeva e gli
diceva, “No, lascialo fiorire proprio ora. Portalo fuori ora. Lo vediamo in te.
Lo vogliamo ora,” quasi con una punta di avidità Yeshua disse, “No, non è del
tutto pronto.”
Gli dissero, “Sì ma Maestro, quando
saremo pronti? Fra un anno, tra 10 anni? Ci insegnerai come prepararci?” E Yeshua
disse, “Non posso.” Disse, “Io
posso dirvi che non siete pronti perché non vi fidate ancora di voi. Mi avete
messo di nuovo su un piedestallo. Volete ancora che io vi salvi, che faccia
miracoli per voi. No, non siete del tutto pronti.”
In un certo senso per Yeshua andò a
finire così. In un altro senso continuò.
Come sapete la storia si divide in due. La storia di Gesù della Bibbia e
poi c'è la storia di Yeshua. Anche la storia di Yeshua ha continuato a vivere.
Quell'energia, quel seme Cristico, quella benedizione ha continuato a vivere
finora.
Quella parte di voi che è Yeshua
torna di nuovo con voi e dice, “Ora siamo pronti perché quel seme Cristico
fiorisca, cresca.”
Quello stesso collage ti dice,”Sei
pronto a fidarti?” 2000 anni dopo dice, “Io torno da te. Sei pronto a fidarti
di te in modo profondo, senza equivoci, senza condizioni, senza se, senza e e
senza ma o non lo so?” Torna per dire, “Sei pronto a stare nello stato della
tua fiducia divina a prescindere da tutto? Anche se pensi che stai facendo
degli errori, vai oltre e resta in un luogo di fiducia. Anche se ti fa paura,
se ti terrorizza al livello più profondo, se porta a galla tutte le tue paure –
le paure della malattia, le paure della povertà, le paure di stare solo, le
paure della, beh, della fine – sei pronto a stare in quello stato di fiducia?”
Non intendo ricoprire il tutto di
zucchero e dire, “Oh, fidatevi. È una cosa così gioiosa e divertente e felice e
splende il sole e ci sono gli arcobaleni. No. Ci sono anche i demoni e i
dragoni. C’è la paura che potrebbe affiorare in te – ti congela il
cervello, ti congela il corpo. Ti congela, proprio come il freddo. Fidarti in
modo così profondo e implicito da farti contorcere le viscere. Ti travolge la
mente – troppi pensieri troppe domande.
Questo è lo strumento per il
prossimo anno – la fiducia. Oh, ne abbiamo parlato moltissime volte. Ora è
tornata.
Per alcuni di voi è tutto ciò che vi
è rimasto, in un certo senso. Certo, avete dei vestiti e una bottiglia di vino
da quattro soldi nel frigorifero, ma di fatto è tutto ciò che vi è rimasto. Il
vostro conto in banca è agli sgoccioli. La vostra automobile non tirerà fino
all'anno prossimo. Voi, però, avete la fiducia.
Per questo non facciamo il gioco di
Gesù. Non facciamo che finisca com’è finita per lui, perché con la fiducia
tutto cambia. La cosa divertente è che non dovete pensarci sopra. Non dovete
pianificare niente per dopo. Non dovete lavorare sulle cose. Si tratta di
arrivare a quel livello di fiducia. Non dovete preoccuparvi degli altri,
dell’agenzia delle entrate o di altro, degli alieni e delle cospirazioni.
Quando siete in quel livello di
fiducia profondo, semplice, di fondo le cose non vi toccano, non v’influenzano.
Ecco, sarà qualcosa che affiorerà di
nuovo per voi, o, almeno nei prossimi 30 giorni o comunque prima del nostro
prossimo Shoud. La domanda, “Come andrà a finire?” e la domanda “Posso
permettermi quel livello di fiducia?”
Prima che rispondiate alla domanda,
se dite sì farete l'esperienza che – come dire – ve lo confermerà dentro e così
la fiducia non sarà solo un concetto mentale ma sarà proprio qui dentro, con il
vostro sapere intuitivo. Allora riuscirete a volare attraverso qualsiasi cosa,
proprio tutto.
Cari amici, facciamo un bel respiro
profondo.
Godetevi la stagione delle feste e
la compagnia che abbiamo qui e le risate di oggi, riuscire a parlare di Yeshua
e di Gesù, essere in qualche modo irriverente. No, davvero irriverenti. Non
vedo l'ora di vedere le clips su
YouTube. (risate ) Ma
arrivare al punto, beh, è ciò che importa davvero; è ciò che importa davvero,
davvero.
Facciamo un bel respiro profondo
sapendo a livello intuitivo che non importa cosa succede, che non importa
quanto è difficile, che non importa quanto è stupendo, beh, tutto è bene in
tutta la creazione.
E così è.
Io sono Adamus, gioiosamente al
vostro servizio. Grazie. Grazie. (il pubblico applaude)